| Movimento di Unità Proletaria | |
|---|---|
| Stato | |
| Sede | Milano |
| Abbreviazione | MUP |
| Fondazione | 10 gennaio 1943 |
| Dissoluzione | 24 agosto 1943 |
| Confluito in | Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria[1] |
| Ideologia | Socialismo massimalista |
| Collocazione | Sinistra |
| Testata | Avanti!: si è a conoscenza di un solo numero |
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IlMovimento di Unità Proletaria (MUP) fu un movimentoantifascista italiano clandestino attivo durante il 1943.
Il movimento nacque clandestinamente aMilano il 10 gennaio 1943, dopo mesi di febbrile attività clandestina, per opera diLelio Basso,Domenico Viotto,Corrado Bonfantini,Carlo Andreoni,Paolo Fabbri,Roberto Veratti[2]; vi confluirono gruppi che provenivano da Bologna, Torino, Roma, Venezia, Firenze, Brescia[3].
Il movimento, costituito da uomini che rappresentavano le diverse anime del proletariato e della piccola borghesia (massimalisti, riformisti, comunisti, anarchici, repubblicani di sinistra, giovani diGiustizia e Libertà), si proponeva di rinnovare i vecchi schemi della tradizione socialista italiana, per realizzare la massima unità del movimento proletario «attorno ad un programma concreto e attuale».
Dopo lacaduta di Mussolini, durante i quarantacinque giorni prima dell'armistizio e l'occupazione tedesca dell'Italia, la fedeltà che la maggioranza dei lavoratori dimostrò di avere per la vecchia bandiera delPSI non permise al MUP di raccogliere l'adesione delle masse.
Lelio Basso e gli altri, accortisi della realtà politica del momento, decisero nell'agosto del 1943 di fondersi con il Partito Socialista. La fusione, avvenuta il 22-24 agosto 1943 nell'incontro tenutosi in casa diOreste Lizzadri, in Viale Parioli 44 a Roma, portò alla costituzione delPartito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP).Pietro Nenni ne assunse la carica di segretario nazionale,Sandro Pertini eCarlo Andreoni quella di vice-segretari.
Durante laResistenza, gli uomini che avevano fatto parte del MUP costituirono l'ossatura ed ebbero funzioni di comando delleformazioni Matteotti inPiemonte (Renato Martorelli),Lombardia (Corrado Bonfantini),Emilia-Romagna (Fernando Baroncini) e nelLazio (Carlo Andreoni).