Motus è unacompagnia teatraleitaliana fondata nel 1991 da Enrico Casagrande e Daniela Francesconi Nicolò.
Il gruppo nasce aRimini nel1991, dall'iniziativa di Enrico Casagrande e Daniela Francesconi Nicolò, entrambi studenti all'Università di Urbino, che si erano incontrati all'interno del gruppo teatrale universitario Atarassia. La compagnia inizialmente prese il nome diOpere dell'ingegno, che nel1992 cambia in Motus.
Fin dal loro primo spettacolo,Stati d'assedio, ispirato aLo stato d'assedio diAlbert Camus, coinvolgono musicisti, disegnatori e scultori, prefigurando una poetica rivolta a contaminare l'esperienza teatrale oltrepassando i confini fra i generi[1].
Nel1993, dopo un viaggio dei due fondatori inMarocco, i Motus iniziano una collaborazione con varie realtà marocchine avviando così nuove iniziative di studio e scambio con la culturaislamica, che sfociano nel progettoMaghreb e Senegal, fra letteratura ed oralità. I teatri della differenza per ilDAMS di Bologna in collaborazione conTeatro delle Albe[2].
Nel1995 è la volta diL'occhio belva. Lo spettacolo, dedicato aSamuel Beckett, debutta all'Interzona diVerona e viene accolto molto favorevolmente da critica e pubblico. Si tratta di uno spettacolo itinerante che occupa enormi spazi in disuso coinvolgendo numerosi artisti. Anche grazie a questo spettacolo, con la denominazione di "sistemi Rudimentali", i Motus realizzano una serie di installazioni utilizzando filmSuper 8 e nastri magnetici.
Nel1996 viene presentatoCatrame al Teatro Petrella diLongiano. Lo spettacolo, ispirato aLa mostra delle atrocità e aCrash diJames Graham Ballard viene rappresentato nei due anni successivi con numerosissime date in Teatri, Festival e centri sociali dando una notevole visibilità alla compagnia sia visibilità a livello nazionale che internazionale.
Nel1998,O.F. ovvero Orlando Furioso impunemente eseguito da Motus che vede la regia di Enrico Casagrande, Daniela Nicolò eDavid Zamagni, debutta alla Rotonda della Besana per il FestivalTeatri 90 diMilano. Il video dello spettacolo vince il Premio di Produzione delTTV Performing Arts on screen diRiccione del '99. Lo spettacolo ha inoltre un'importante tournée in Italia e nell'Est Europa.
Nel1999 Motus viene premiato con ilPremio UBU Speciale con la motivazione: "per la coerenza testarda e creativa di una ricerca visionaria nel ridisegnare spazi e filtrare miti". Sempre nello stesso anno il gruppo riceve dalla rivistaLo Straniero diretta daGoffredo Fofi ilPremio Giovani Talenti per aver "messo in scenaOrlando furioso che, secondo un'estetica visivo-sonora brillante, memore delle origini romagnole (daFellini aCasadei) ma anche partecipe di un immaginario postmoderno che va dal fumetto alla fotografia alla pittura alla moda, ha affrontato una lettura ironica della 'crisi del maschio' particolarmente segnata daDeleuze e altri analisti della nostra bizzarra e stravolta contemporaneità".
In seguito, gli spettacoli di Motus si ispireranno a figure comeRainer Maria Rilke,Jean Cocteau,Jean Genet,Pier Paolo Pasolini,Rainer Werner Fassbinder.
L'inizio del nuovo millennio è segnato daROOMS, progetto aperto, basato su un’ottica di spostamento e continua trasformazione, su una formula produttiva “nomade”, volta a superare le consuete modalità della produzione teatrale, mirando a fare dello stesso processo di ricerca e composizione scenica un momento espositivo e di confronto. Si tratta di un progetto che si costruisce sul tema della stanza d’albergo come metafora del vuoto. La stanza intesa come luogo chiuso è l’idea che sta alla base del lavoro: spazio estremamente connotato e caratterizzato. Nella prima fase del lavoro è stata costruita, grazie al progetto dell’architetto Fabio Ferrini, una piccola stanza facilmente assemblabile e trasportabile, delle dimensioni di sei metri per quattro e di due metri e mezzo di altezza. Un lato rimane aperto, come una parete squarciata, come uno schermo per permettere la visione dello spettatore. Questo primo prototipo è stato utilizzato per essere abitato da diversi attori/ospiti come una palestra dove verificare la propria presenza scenica, la potenza di testi e dialoghi, l’intreccio tra le differenti storie/scene. I compagni di viaggio scelti per questa esperienza sonoLe ore diMichael Cunningham;Le regole dell’attrazione eGlamorama diBret Easton Ellis;The Body Artist,White noise,Underworld,Great John Street diDon DeLillo;Splendid’s diJean Genet;Camere separate diPier Vittorio Tondelli;Leviatan di Paul Auster e vari frammenti delle ultime opere diHarold Pinter eSarah Kane.Rooms come microcosmo, come spazio asettico dove si combatte l’intimo delirio dell’uomo. Il progettoRooms prevede i seguenti spettacoli, performance ed installazioni:Vacancy Room,Twin Rooms,Splendid’s,Il tempo sembra passare… il mondo accade (performance),White Noise (installazione),Splendid’s – il film,Room] (installazione).
Il 2003 e il 2004 sono dedicati al progettoPASOLINI, un viaggio daTeorema aPetrolio. Il tema della crisi e della “banalità del male” nel quotidiano, dentro il “nuovo totalitarismo consumistico”, è stato fulcro di tutto il progetto Rooms, dove nelle analisi della borghesia attuate in chiave cinico-ironica da DeLillo, (e in altra forma da Genet), l’elemento traumatico era il compiere un atto estremo, come l’omicidio, o la devianza, per “guadagnare credito vitale”, per superare la paura della morte… In Pasolini la prospettiva si rovescia: è l’avvento di un fatto scandaloso esterno, quale l’irruzione dell’ospite, o una visitazione angelica, come inPetrolio, a provocare lo svelamento, la frattura, l’umiliazione. Motus sceglie di dare risonanza alla voce diPasolini, di ospitare le sue grida d’allarme, amplificandole. Del progettoPASOLINI fanno parte gli spettacoliCome un cane senza padrone (2003) eL'Ospite (2004).
Il 2005 e il 2006 vedono la nascita di ulteriore nuovo progettoFASSBINDER, questa volta dedicato aRainer Werner Fassbinder. Questo nuovo percorso isola due anime dell'opera dell'autore, una più politica legata al tema del potere e dell’intolleranza, l’altra più melodrammatica e ricercata, che affonda le radici nell’immaginario del suo maestroDouglas Sirk. Di riflesso ne deriviamo due forme teatrali – una Aperta e una Chiusa – dai diversi riferimenti testuali, anche se sottilmente interconnesse. Il progetto Aperto - di cui è espressione lo spettacoloPiccoli Episodi di Fascismo Quotidiano,indagini su Pre-paradise sorry now (2005) - è sviluppato per episodi/eventi unici, liberamente ispirato all’anomalo testo teatrale-cinematograficoPre-paradise Sorry Now (1969). Quello Chiuso è invece legato alla messa in scena diRumore Rosa (2006), uno spettacolo al femminile, che trae ispirazione daLe lacrime amare di Petra Von Kant per andare altrove, oltre le parole del testo, e giungere a una partitura sonora fatta di evocazioni acustiche di altre figure femminili, dalla indifesa Marta sino alla disperata Elvira diUn anno con tredici lune. Lo spettacolo è interpretato da tre attrici Emanuela Villagrossi, Nicoletta Fabbri eSilvia Calderoni.
Nel 2007 e 2008 Motus ha dato avvio a una specifica ricognizione documentaria sull’adolescenza: il progetto nomadeIcs (X) Racconti crudeli della giovinezza da cui sono scaturiti quattro spettacoli, un film e svariati eventi installativi. Il nuovo viaggio intrapreso indaga i terreni del consumo dei corpi, il passaggio dall’adolescenza all’età adulta e i mutamenti che questo comporta nell’individuo e nel suo rapporto con gli oggetti e con il mondo. L’indagine sulla X – lettera negata o ultima lettera dell’alfabeto latino, che si usa per annullare, sottendere un vuoto, oppure svelare, che indica anche ciò che dai ricordi è stato cancellato, per paura, censura o divieto morale – è ricerca su una generazione che decora di teschi tutto il suo campionario d’abbigliamento, avanzando verso il sogno sempre più ritualizzato e mediatico dell’allontanamento della morte, del rifiuto della vecchiaia, di un corpo imperfetto. L’assenza di tolleranza per il diverso, anche per il “proprio corpo diverso” è ancora inscrivibile nel percorso di ricerca sulfascismo quotidiano intrapreso negli ultimi spettacoli dedicati a Fassbinder, ma il viaggio dentro la X accoglie in più la caustica interrogazione del libro diJames G. BallardRegno a venire: “può il consumismo tramutarsi in fascismo?”. Il nucleo concettuale del progetto viene continuamente spostato e rielaborato, a seconda dei diversi linguaggi e delle possibili declinazioni relative ai contesti e agli incontri in corso d’opera, assumendo di volta in volta vari formati espressivi. Del progetto fanno parte i quattro movimentiX.01 movimento primo - bassa Romagna,X.02 movimento secondo – Valence,X.03 movimento terzo - Hallee eX.04 movimento quarto - Napoli; la video-installazioneRUN, la performanceCRAC e il medio metraggioIcs_Note per un film tratto daX.01.
Nel 2009 Motus avvia il progettoSyrma Antigónes[3], che si sviluppa in relazione di continuità rispetto alla precedente produzioneIcs (X) Racconti crudeli della giovinezza[4] (2007 - 2008) con l'intento di condurre un'analisi del rapporto/conflitto fra generazioni assumendo la figura tragica di Antigone come archetipo di lotta e resistenza. Dal progetto sono nati deicontest, ovvero confronti/scontri fra due soli attori:Let The sunshine In,Too Late eIovadovia]. Il percorso è stato portato a compimento dal debutto dello spettacoloAlexis. Una tragedia greca, nell'ottobre 2010 al Festival Vie di Modena;Alexis. Una tragedia grecaè premiato come miglior spettacolo straniero per la stagione 2011-2012 dall'Associazione dei Critici del Teatro del Québéc (AQCT).
Nel 2010 Enrico Casagrande è direttore artistico della 40ª edizione delSantarcangelo dei Teatri - Festival Internazionale del Teatro in Piazza, nell'ambito di un progetto triennale che prevede l'avvicendamento alla direzione, con altre due importanti figure artistiche, Chiara Guidi dellaSocìetas Raffaello Sanzio (2009) eErmanna Montanari delTeatro delle Albe (2011).
Nella primavera 2011 Motus inaugura un nuovo percorso di ricerca intitolato2011>2068 AnimalePolitico Project[5] per intercettare inquietudini, slanci, immagini e proiezioni sul “Domani che fa tutti tremare”, esplorando un ricco e intricato panorama di scrittori, filosofi, artisti, fumettisti e architetti rivoluzionari che hanno immaginato (e provano ancora a immaginare) il Futuro Prossimo Venturo. Il primo Atto Pubblico, intitolatoThe plot is the revolution, emozionante incontro scenico fra “due Antigoni”, Silvia Calderoni e un mito del teatro contemporaneo:Judith Malina, la fondatrice delLiving Theatre. Judith Malina è stata la prima ospite di un percorso di ricerca e approfondimento che si è articolato in azioni performative e laboratori-residenze che hanno portato alla creazione della performanceWhen (2012)[6].
Per quasi due anni Motus ha navigato attraverso ferite e conflitti di oggi e visioni del futuro, tra utopie e distopie, un po' alla deriva tra le epoche, leggendoA. Huxley,D. De Lillo,J.G. Ballard,P. K. Dick,J. London,H.D. Thoreau; la ricerca nel territorio della science fiction ha portato Motus a riscoprireLa Tempesta diWilliam Shakespeare e da lì alla rilettura poetica in chiave post-colonialeUne Têmpete pubblicata nel 1968 da Césaire Aimé.Nella Tempesta ha debuttato al Festival TransAmériques di Montréal (Canada) nel maggio 2013. Temporaneo approdo performativo del progetto AnimalePolitico èCaliban Cannibal[7], conSilvia Calderoni e Mohamed Ali Ltaief (Dalì), filosofo e attivista tunisino, che ha debuttato a Santarcangelo 14, dove viene realizzato anche il primo allestimento diCall me x - Derive e approdi temporanei, una mostra fotografica e videoinstallazione che offre uno squarcio sul processo di creazione diNella Tempesta.
Nel 2014 Motus si confronta inoltre per la prima volta con l'opera, lavorando sulla semi-opera baroccaKing Arthur][8](testo diJohn Dryden, musica diHenry Purcell).
Nel 2015 debutta alFestival di SantarcangeloMDLSX, da subito in tour internazionale e vincitore di numerosi riconoscimenti. Lo spettacolo è un ordigno sonoro, inno lisergico e solitario alla libertà di divenire, algender b(l)ending, all’essere altro dai confini del corpo, dal colore della pelle, dalla nazionalità imposta, dalla territorialità forzata, dall’appartenenza a una Patria.
Nel 2016, i 25 anni di Motus vengono celebrati dal progetto monograficoHELLO STRANGER del Comune di Bologna, un percorso trimestrale di programmazione, inaugurato dalla produzioneRaffiche e depositato nel libroHello Stranger curato dai due artisti. Nel 2017 Motus lavora a due nuove produzioni,ÜBER RAFFICHE, una nude (expanded version) diRaffiche, ePANORAMA, in coproduzione col teatro La MaMa di New York che ha debuttato a gennaio 2018 e di cui si segnalano le nomination come miglior Regia aiPremi Ubu 2019 e come Outstanding Innovative Design e Outstanding Performance Art Production all’Innovative Theatre Award di New York. Nel 2018 la performanceChroma Keys, continua l’indagine sul rapporto tra teatro e cinema, ambito caro alla compagnia. Il 2019 ha visto il debutto diRIP IT UP AND START AGAIN, spettacolo di diploma del gruppo dei 15 allievi attori de La Manufacture, che i registi hanno seguito sin dal primo anno di corso.
Nello stesso anno, la compagnia è invitata a ricoprire la Direzione Artistica del Santarcangelo Festival 2020 in un cinquantenario - dal titoloFuturo Fantastico - che, a causa della crisi pandemica, viene articolato in tre movimenti: il primo nell’estate del 2020, il secondo – digitale – nell’autunno/inverno dello stesso anno e il terzo e ultimo movimento, nell’estate del 2021. Sempre nel 2020 i registi iniziano a lavorare al nuovo progettoTutto Brucia, che debutta il 9 settembre 2021 alTeatro India di Roma, in collaborazione con Short Theatre, riscontrando un immediato successo di critica e pubblico.Tutto Brucia, prendendo spunto daLe Troiane diEuripide, indaga la condizione di “fine” presente nella tragedia legata a doppio filo alla condizione del tempo presente segnato dalla pandemia e dal lutto. Nel 2021 prende avvio anche un altro progetto,You Were Nothing but Wind, costola diTutto Brucia, in cui il focus viene spostato sulla figura diEcuba -Silvia Calderoni - “cagna nera con gli occhi di fuoco”, entrando negli scenaripost umani di “un mondo a venire”.
Nel 2021 Motus vince il prestigioso Premio della Critica 2021 dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro.
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