Si dice che la prima versione, che appare nel filmGuerre stellari, abbia un diametro di oltre 160 chilometri ed è composta da circa 1,7 milioni di militari e da 400.000droidi.[2] La stazione viene distrutta dall'Alleanza Ribelle sfruttando il suo unico punto debole: una porta di scarico che, se colpita con un colpo preciso, innesca una reazione a catena nell'intera infrastruttura della stazione.[N 2]
La seconda Morte Nera (chiamata Morte Nera II) appare inIl ritorno dello Jedi ed è significativamente più grande con un diametro di 200 chilometri e, sebbene incompiuta, è tecnologicamente più avanzata del suo predecessore. La Morte Nera II viene distrutta da un attacco diretto al suo reattore principale da parte di navi da combattimento ribelli, inclusiX-wing,A-wing eMillennium Falcon, poiché il suo stato incompleto consente alle navi di volare attraverso la sua infrastruttura.
Fin dalla sua prima apparizione, la Morte Nera è diventata un'icona culturale e un elemento ampiamente riconosciuto del franchise diGuerre stellari. Ha ispirato numerose super armi simili nella narrativa, così come in altre opere diGuerre stellari. Il film del 1983Il ritorno dello Jedi introdusse laMorte Nera II. Il film del 2015Il risveglio della Forza ha introdotto la Base Starkiller, un pianeta convertito dalPrimo Ordine in una super arma. Sebbene sia più potente e tecnologicamente avanzata di entrambe le Morte Nera, essendo in grado di distruggere interi sistemi planetari, viene distrutta dallaResistenza.
SecondoGeorge Lucas, la sua bozza iniziale per la saga diGuerre stellari non presentava la Morte Nera nella parte che sarebbe stata adattata come primo film. Quando si mise a creare il primo atto di questo schema come caratteristica, prese in prestito il concetto di Morte Nera dal terzo atto.[3]
Sebbene i dettagli, come la posizione del super-laser, siano cambiati tra diversi modelli concettuali durante la produzione del primo film l'idea che la Morte Nera fosse una grande stazione spaziale sferica di oltre 100 chilometri di diametro era coerente in tutti i loro.[4] George Lucas diede il compito originale di progettare una "Morte Nera" al concept artist e modellista di astronavi Colin Cantwell,[5] che aveva collaborato conStanley Kubrick nel film del 19682001: Odissea nello spazio.[6] InL'impero dei sogni - La storia della trilogia di Star Wars, un documentario sulle riprese e sulla produzione diGuerre stellari, Cantwell ha rivelato che laMorte Nera originariamente doveva essere una sfera perfetta. Tuttavia, il modello è stato costruito in due pezzi separati e non si adattava come previsto. È stato quindi deciso che potrebbe esserci una trincea che gira intorno all'equatore della stazione spaziale. A Lucas è piaciuta l'idea,[5][6] e il modello della Morte Nera è stato creato da John Stears.[7][8] Il ronzio che segue il conto alla rovescia per la Morte Nera che spara il suo super-laser proviene dai serial diFlash Gordon.[9] Ritrarre una stazione spaziale incompleta ma potente ha rappresentato un problema per i modellisti dellaIndustrial Light & Magic perIl ritorno dello Jedi.[10] È stato completato solo il lato anteriore del modello da 137 centimetri e l'immagine è stata capovolta orizzontalmente per il film finale.[10] Entrambe le Morte Nera sono state rappresentate da una combinazione di modelli completi e in sezione e inmatte painting.[4][10]
Le animazioni del piano mostrate durante il briefing dei ribelli per l'attacco alla Morte Nera alla fine diUna nuova speranza erano una vera simulazione di computer grafica delJet Propulsion Laboratory realizzata da Larry Cuba e Gary Imhoff come parte di un progettoCalArts, ed era stata incluso durante le riprese.[11]
Al termine delle riprese, il modello originale, così come uno dei set di superficie, dovevano essere gettati via; tuttavia, sono stati tenuti.[12][13][14]
Le esplosioni della Morte Nera presenti nell'edizione speciale diUna nuova speranza e deIl ritorno dello Jedi sono rese con un effetto Praxis,[15] in cui un anello piatto di materia erutta dall'esplosione.[16]
Nel filmGuerre stellari (1977) la Morte Nera è una gigantesca stazione da battaglia spaziale realizzata dall'Impero Galattico allo scopo di rafforzare il suo regime di terrore sulla galassia. La Morte Nera ha le dimensioni di una piccolaluna, ovvero di oltre 160 chilometri di diametro.
L'arma principale di cui dispone è un enormecannone laser alimentato da un reattore a ipermateria che utilizzando 8cristalli kyber è in grado di distruggere unpianeta delle dimensioni dellaTerra in pochi secondi; ma richiede molto tempo per ricaricare completamente il suo super-laser.[17]
La Morte Nera ha l'aspetto di una enorme sfera di colore grigio scuro, con una sorta dicratere nell'emisfero nord, all'interno del quale è ospitato il super-laser della stazione. La superficie è protetta da una fitta maglia di turbolaser XX-9 eradiofari traenti; queste difese da sole sono in grado di sviluppare un volume di fuoco pari a più della metà dell'interaflotta imperiale.[17]
Poiché la rete di cannoni laser è progettata per colpire navi di medie e grandi dimensioni, la stazione ospita centinaia di squadriglieTIE e numerose altre navi militari e da trasporto.
La seconda Morte Nera ha un diametro di più di 160 km. È stata creata basandosi su un progetto più avanzato di quello della prima Morte Nera, per eliminare i precedenti difetti. Il calore e i gas in eccesso vengono dissipati nello spazio attraverso milioni di micro-tubi, con altissime contromisure in caso di eccesso di calore.
Rispetto alla prima Morte Nera, la Morte Nera II possiede un super-laser molto più potente. L'arma richiede molte meno risorse energetiche, ha un tempo di ricarica inferiore, e diverse impostazioni di potenza e sensibilità per i bersagli. Gli armamenti della stazione sono molto più grandi della stazione originale.
Ci sono delle discrepanze riguardanti la dimensione della Morte Nera II, che hanno generato diverse controversie. LaWest End Games RPG ha affermato che la Morte Nera II ha un diametro di 160 km. La maggioranza delle fonti dell'universo espanso ha ripetuto quel numero, di conseguenza. Il libro uscito recentementeInside the Worlds of Star Wars Trilogy spiega nei dettagli le dimensioni e le scale usate dei modelli dei film,[18] e alcune affermazioni del designer di effetti speciali dellaILMRichard Edlund[18] spiegano che la seconda Morte Nera aveva in realtà un diametro di 900 km. Il databook CanonicoStar Wars: Complete Location chiarisce la questione definendo la grandezza della stazione spaziale a più di 160 km. La Morte Nera e la Morte Nera II assomigliano ad una luna diSaturno:Mimas.[19]
Nella serie di film diGuerre stellari appaiono complessivamente due stazioni Morte Nera, informalmente chiamateMorte Nera I eMorte Nera II. Le apparizioni della Morte Nera saranno trattate ordinando gli Episodi secondo il tempo del racconto e non secondo la data di distribuzione dei film.
La progettazione dellaMorte Nera I parte segretamente prima delleguerre dei clonisotto la supervisione diWilhuff Tarkin ed è parte del più ampio complotto per la scalata al potere diDarth Sidius. Parallelamente un altro progetto segreto con il nome diPotere Celestiale viene supervisionato daOrson Krennic con il fine di trovare la miglior fonte di energia per alimentare laMorte Nera. LaMorte Nera I appare per la prima volta nel 22BBY, in forma di modelloolografico, inStar Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni, nella base segreta deiSeparatisti suGeonosis. I piani sono custoditi dall'Arciduca geonosianoPoggle il Minore, membro della Confederazione Separatista e sovrano dei Geonosiani, responsabili dell'ideazione del progetto prototipale dellaMorte Nera. Durante l'attacco dei cloni su Geonosis, i piani della stazione da battaglia sono consegnati da Poggle il Minore alConte Dooku, il quale lascia il pianeta dirigendosi aCoruscant dove li consegna aDarth Sidious.[17]
InStar Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith (ossia nel 19BBY) è presente un nuovo riferimento alla Morte Nera: il neoeletto ImperatorePalpatine osserva un ologramma dell'arma. Alla fine del film si assiste invece alla prima apparizione fisica della Morte Nera, in costruzione ma con lo scheletro ben definito, sotto lo sguardo diPalpatine,Dart Fener e un giovaneWilhuff Tarkin, che contemplano la realizzazione della stazione a bordo di unostar destroyer imperiale.
Sei anni dopo il termine di Episodio III (nel 13BBY) il Direttore imperiale Orson Krennic costringe l'ex scienziato Galen Erso, ritiratosi a vita privata dopo aver servito per anni nell'Impero Galattico, a tornare al lavoro per terminare la progettazione dell'arma. Tredici anni dopo (0BBY) Erso, a lavoro compiuto, affiderà un video ologramma al pilota disertore Bodhi Rook, da consegnare all'Alleanza Ribelle, indicando di aver intenzionalmente inserito una debolezza strutturale nella stazione, che se colpita ne provocherebbe la distruzione. Tale debolezza sarà identificata grazie ai piani che l'Alleanza ruberà dagli archivi imperiali sul pianetaScarif durante gli eventi diRogue One: A Star Wars Story. Nonostante non fosse ancora pienamente operativa la stazione era già in grado col suo Laser principale di distruggere l'intera città di Jedha City e creare come effetto secondario una notevole onda di distruzione propagatasi dal punto d'impatto per diverse centinaia di chilometri.
Nell'anno dellaBattaglia di Yavin, 19 anni dopo il rovesciamento dellaRepubblica, la primaMorte Nera viene completata e diviene operativa. LaMorte Nera, l'Impero ormai saldamente al potere, la corsa per preservare i piani della stessa stazione e la battaglia per la sua distruzione sono elementi centrali della trama diGuerre stellari. Su ordine delGrand Moff Tarkin viene per la prima volta impiegato tutto il suo potenziale bellico per distruggere, a titolo dimostrativo, il pacifico mondo diAlderaan, pianeta dove crebbeLeila Organa capo dei ribelli e principessa del pianeta.
L'Alleanza, venuta in possesso degli schemi tecnici identificherà la debolezza, un condotto di scarico connesso direttamente al reattore centrale, e organizzerà un piano d'attacco che porterà alla distruzione della stazione spaziale da parte diLuke Skywalker a bordo del proprioX-Wing e alla conseguente morte delGrand Moff Tarkin.
La Morte Nera II è stata concepita come parte del piano dell'ImperatorePalpatine, che prevede la distruzione dell'Alleanza Ribelle e la conversione diLuke Skywalker alLato Oscuro dellaForza.A differenza della Morte Nera I, che viene ultimata in 20 anni e 2 mesi a causa di diversi problemi relativi al design e alle costose risorse, la Morte Nera II è in fase di ultimazione dopo circa 4 anni di lavoro. Apparentemente, le procedure di costruzione sono state perfezionate.
L'Impero scopre la regione in cui sarebbe stata costruita la stazione durante la ricerca dellaPietra d'Ombra. L'Imperatore si interessa alla regione in quanto è piuttosto sconosciuta e difficile da rilevare.La Morte Nera II viene costruita nel Sistema diEndor nel Settore Moddell, dove la costruzione è controllata dal governatore regionale, ilMoffJerjerrod.Durante laBattaglia di Endor, la Morte Nera II non è ancora completa strutturalmente, ma il super-laser è operativo, contrariamente a quel che i Ribelli pensano. La stazione viene distrutta durante la battaglia quandoLando Calrissian, pilotando ilMillennium Falcon, eWedge Antilles, pilotando unoX-wing, riescono ad introdursi nella struttura incompleta e a sparare al nucleo reattore ad antimateria.IG-88, undroidecacciatore di taglie, ha caricato la sua identità dentro a un nucleo di computer che è stato poi installato nella stazione.[senza fonte] Quando questo accade IG-88 diventa letteralmente la Morte Nera. Lando Calrissian ha quindi salvato la Galassia non solo dall'Impero ma anche dal pericoloso droide.Palpatine è l'unico ad accorgersi della presenza di IG-88. Prima della distruzione della stazione, ha visto una serie di porte che si aprivano e chiudevano a caso nella sua stanza del trono.[senza fonte]
La differenza maggiore rispetto alla primaMorte Nera, a parte l'aspetto, è il superlaser: quello della prima si formava solo dalla convergenza di otto laser minori, mentre in quello della seconda il superlaser centrale viene generato da sette laser minori e da un ultimo laser maggiore generato dal centro del disco; inoltre mentre il superlaser della primaMorte Nera richiedeva circa dodici ore per ricaricarsi, quello della seconda invece richiede pochi minuti.
LaBase Starkiller è l'evoluzione finale delle due "Morte Nera", ma 5 volte più grande e potente. Si tratta di un pianeta ghiacciato, situato nelle regioni ignote, convertito in super arma, tramite l'incorporazione di un titanico cannone, radicalmente diverso da qualunque altra arma, capace di diramarsi e distruggere più pianeti contemporaneamente. È stata fatta costruire dal Leader Supremo Snoke come base primaria per il sinistroPrimo Ordine, che la utilizza per distruggere il pianeta-capitale della Nuova Repubblica, provocandone la caduta. Viene distrutta alla fine diStar Wars: Il risveglio della Forza.
^Una prima traduzione italiana, riportata nelle riviste prima dell'uscita del film, nel 1977, e nella prima edizione del romanzo, la chiamaIl Pianeta della Morte.
^Il filmspin-off del 2016Rogue One rivela che questa debolezza era, in realtà, un sottile sabotaggio.
^(FR) Laurent Jullier e Cécile Welker,Vers la maturité photorealiste, inLes Images de Synthése au Cinéma, Armand Colin, Focus Cinéma, 2017,ISBN978-2-200-61938-1.