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Montesardo

Coordinate:39°52′32.59″N 18°20′22.81″E39°52′32.59″N,18°20′22.81″E (Montesardo)
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Montesardo
frazione
Montesardo – Veduta
Montesardo – Veduta
Porta di accesso al borgo antico
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Puglia
Provincia Lecce
Comune Alessano
Territorio
Coordinate39°52′32.59″N 18°20′22.81″E39°52′32.59″N,18°20′22.81″E (Montesardo)
Altitudine184 m s.l.m.
Abitanti1 369 (2001)
Altre informazioni
Cod. postale73031
Prefisso0833
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantimontesardesi
Patronosant'Antonio da Padova
Giorno festivo13 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Montesardo
Montesardo
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Montesardo (Muntasardu[1] insalentino) è unafrazione di 1 369 abitanti[2] del comune diAlessano inprovincia di Lecce nella parte più meridionale delSalento. Dista59 km daLecce, poco più di10 km daLeuca e1 km dal capoluogo comunale.

Geografia fisica

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Territorio

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Il paese è situato nel sud Salento, a 184m s.l.m., ed è la terza località posta più in alto della provincia di Lecce, dopo laSerra dei Cianci eMonte Sant'Eleuterio. L'abitato si sviluppa sulla continuazione meridionale della Serra dei Cianci, che qui prende il nome di Serra di Montesardo, dalla quale si ha una completa visuale delCapo di Leuca. L'abitato è attraversato dallaStrada statale 275 di Santa Maria di Leuca asse viario cruciale del Salento lungo la direttrice nord-sud congiungente il capoluogo Lecce col Capo di Leuca, punto terminale della penisola salentina e tacco d’Italia.

Clima

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Lo stesso argomento in dettaglio:Stazione meteorologica di Santa Maria di Leuca.

Dal punto di vista meteorologico Montesardo rientra nel territorio del basso Salento che presenta un clima prettamentemediterraneo, con inverni miti ed estati caldo umide. In base alle medie di riferimento, latemperatura media del mese più freddo,gennaio, si attesta attorno ai +9 °C, mentre quella del mese più caldo,agosto, si aggira sui +25,1 °C. Leprecipitazioni medie annue, che si aggirano intorno ai676 mm, presentano un minimo inprimavera-estate ed un picco inautunno-inverno.
Facendo riferimento alla ventosità, i comuni del basso Salento risentono debolmente delle correnti occidentali grazie alla protezione determinata dalleserre salentine che creano un sistema a scudo. Al contrario le correnti autunnali e invernali da Sud-Est, favoriscono in parte l'incremento delle precipitazioni, in questo periodo, rispetto al resto della penisola[3].

MontesardoMesiStagioniAnno
GenFebMarAprMagGiuLugAgoSetOttNovDicInvPriEstAut
T. max. media (°C)12,413,014,818,122,627,029,830,026,421,717,414,113,218,528,921,820,6
T. min. media (°C)5,65,87,39,613,317,219,820,117,413,710,17,36,210,119,013,712,3
Precipitazioni (mm)806070402921142153961098322313956258676
Umidità relativa media (%)79,078,978,677,875,771,168,470,275,479,380,880,479,477,469,978,576,3

Storia

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Lo stesso argomento in dettaglio:Storia del Salento e Storia della Puglia.

L'abitato di Montesardo appare oggi caratterizzato dai criteri costruttivi tipici dell'architettura civile del primoCinquecento, ma la particolare posizione del luogo in cui sorge, che con i suoi oltre 180metri sul livello del mare domina il territorio circostante, permette di ipotizzare la presenza di resti di un abitato antico.
La notizia più antica di un abitato si ha nelXVI secolo, quando ilGalateo, nelDe situ Iapygiae, descrive un "oppidum mediocris magnitudinis", del quale erano ancora visibili resti un ampio circuito murario e ruderi di antiche abitazioni, situato su un colle denominato "Mons Arduus", a circa sette miglia di distanza dal Capo di Leuca. Egli ricorda inoltre che, secondo una tradizione popolare, quella città era stata denominata dai Greci "Tracheion oros", nome che in latino può essere interpretato "Mons asper" o "arduus". Infatti quella città era in "aspro monte et lapidoso sita".
NelXIX secolo lo storico Luigi Tasselli, inAntichità di Leuca, ipotizza sulla scorta del Galateo, un'origine greca della città; l'Arditi, invece, inLa corografia fisica e storica di Terra d'Otranto, ritiene che Montesardo sia di origine latina e che iGreci bizantini avrebbero poi tradotto il nome latino in "Trachina", ossia il "Tracheion oros" riferito dal Galateo. Col tempo il luogo avrebbe ripreso nome "Monsarduus" da cui sarebbe derivato l'attuale Montesardo.

La ricerca archeologica ha individuato tracce che confermano l'esistenza di tale insediamento. Nel1997 è stato effettuato il primo scavo sistematico che ha portato alla luce i resti di un grande edificio costruito con blocchi di pietra calcarenitica (tufo) squadrati. Indizi di una frequentazione molto ampia del luogo, tra ilIX e ilI secolo a.C., erano stati raccolti nella seconda metà deglianni ottanta col recupero di materiale ceramico emerso durante alcuni scavi edili in prossimità del castello Romasi. Precedentemente, un'indicazione della presenza di un abitato antico era stata data da una tomba scavata nel banco roccioso rinvenuta nel1953 ad Alessano.
Una prima ipotesi sull'estensione dell'abitato antico è stata formulata in base alle analisi delle foto aeree e alla ricognizione del terreno che hanno permesso di individuare tratti di un tracciato difensivo, la cui lunghezza totale potrebbe aggirarsi intorno ai3,6 km. Il tratto di muro ancora visibile, alla base del castello Romasi, è realizzato con blocchi di pietra locale squadrati e messi in opera senza uso di malta, secondo una tecnica utilizzata anche nel vicino centro diVereto. Sono conservati al massimo quattro filari. Fu costruito probabilmente traIV eIII secolo a.C.

Non si hanno notizie per l'età romano-imperiale. Dopo lacaduta dell'Impero romano d'Occidente fu sempre utilizzata come fortezza, grazie ai suoi possenti bastioni e ad una solida cerchia di mura, intervallate da torri, nelle quali si aprivano quattro porte:Porta la Terra,Porta Nova,Porta Castello ePorta Lo Chiuso. Le mura e le torri furono abbattute nel1867. La frequentazione dell'area in età bizantina è invece testimoniata dall'insediamento rupestre di Macurano e da un'epigrafe funeraria, oggi nelMuseo Provinciale "S. Castromediano" diLecce, databile al1130. Per i secoli successivi le notizie sono riportate da studiosi locali tra cui 'Arditi eCosimo De Giorgi. Secondo l'Arditi Montesardo "dopo aver resistito bravamente all'assalto deiGoti in guerra coi Greci, dei Greci contro iSaraceni, deiNormanni contro gli uni e contro gli altri, nel1429 soffrì la peste; nel1460 gli attacchi dei Tarantini per lacongiura dei Baroni controFerdinando I d'Aragona; altre sciagure dappoi, sicché la sua popolazione era scesa a 63 fuochi (nuclei familiari); e poscia a poco a poco andiede risollevandosi a 93 nel1545, a 114 nel1561, a 143 nel1593".

Inepoca medievale, munito del suo castello fortificato e delle numerose torri lungo le mura, si presentava come una fortezza inespugnabile. Fu sede di importanti scuole dimatematica, difilosofia e dimusica. Durante laSeconda guerra mondiale il paese fu occupato dalle truppe tedesche.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Chiesa Madre

Chiesa madre della Presentazione di Maria al Tempio

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La chiesa madre, dedicata allaPresentazione di Maria al Tempio, fu edificata nel1727 per volere del baroneGennaro Fulvio Caracciolo, come ricorda la targa visibile sulla facciata. Sorge sul sito di un edificio preesistente, risalente alXVI-XVII secolo.
Presenta un sobrio prospetto a doppio spiovente suddiviso su due livelli separati da unacornice architravata. Il livello inferiore è caratterizzato dal portale d'ingresso, inquadrato in una elegante cornice, con ai lati due nicchie che ospitano altrettante statue inpietra leccese. Sul fianco esterno rivolto a sud è presente un affresco di enormi dimensioni raffiguranteSan Cristoforo, recentemente ripristinato.Il livello superiore presenta al centro una grande finestra di forma rettangolare a cornice liscia. Di particolare interesse è anche l'antica torre campanaria.
L'interno, a navata unica terminante nelpresbiterio, presenta alcuni altari barocchi sormontati da tele e statue. Di notevole interesse sono l'organo e ilpulpito settecenteschi.

Chiesa di Santa Barbara

Chiesa di Santa Barbara

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La chiesa di Santa Barbara, risalente alXIII secolo, era annessa al monastero femminile delle Clarisse o delleBenedettine, quasi del tutto distrutto e di cui rimangono tracce nei vicini ambienti adibiti nei secoli successivi ad usi agricoli.
I caratteri della costruzione sono dietà angioina. Possiede una facciata lineare su cui si aprono il portone, un piccolissimo rosone e unalunetta. L'interno, ad aula unica, conserva tracce degli antichi affreschi che ricoprivano l'intera struttura e che richiamano epoche differenti, da quella bizantina alXV secolo. Si distingue unaSanta Barbara che regge nella mano destra una torre, simbolo iconografico della santa, e una raffigurazione trecentesca dellaDeesis, sebbene la figura diSan Giovanni Battista sia andata perduta. Quasi scomparsa è l'abside, attualmente ostruita da blocchi di calcarenite (tufo), della quale rimane solo l'arcata.

Non è certo quando il monastero fu abbandonato; di sicuro già nel1590, il vescovo Ercole Lamia non fa riferimento più ad alcun monastero nella relazione dellavisita pastorale alla parrocchia di Montesardo. La cappella fu frequentata dai fedeli fino alXVIII secolo. Divenuta proprietà privata, fu adibita ad usi agricoli.

Chiesa dell'Immacolata

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La chiesa dell'Immacolata risale al1870 e fu edificata subito dopo la proclamazione deldogma dell'Immacolata Concezione. Accanto alla chiesa è il monumentale Calvario in forma di abside semicircolare. Sulla lunetta e sulla parte centrale sono affrescate scene della Passione di Cristo.

Architetture militari

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Castello

Castello

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Il castello è ubicato nella parte più elevata del centro antico del paese. La fortezza, di cui oggi sopravvivono i resti del nucleo principale, fu voluta secondo alcuni dai Caracciolo di Marano, da altri messo in relazione con la signoria deiDel Balzo-Orsini, fu costruita tra ilXV e ilXVI secolo. Subì profonde trasformazioni nel corso dei secoli che cambiarono, in misura considerevole, l'impianto originario.
La parte più antica dell'edificio a pianta quadrata, presenta quattro torrioni agli angoli anch'essi quadrati. Tutt'intorno corre un recinto. Tra lemura di cinta ed il corpo dell'edificio si apre lapiazza d'armi su cui affacciano tutte le stanze del castello. La piazza era collegata con l'esterno da unponte levatoio, oggi sostituito con un collegamento in muratura. Le mura sono concluse dalparapetto poco aggettante e decorato conbeccatelli.
Nel secolo scorso fu acquistato dai baroni Romasi. Da questa famiglia, nel secondo dopoguerra, passò aiPadri Vocazionisti, che oggi vi gestiscono una casa di riposo per anziani.

Cultura

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Eventi

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  • Fiera di Santo Stefano - 1º lunedì dopo pasquetta
  • Festa di Sant'Antonio - 2ª domenica di Luglio
  • Sagra de la pasta fatta a casa e "de lu porcu paesanu pri-pri" - 12 agosto

Pasta fatta in casa e maiale preparati secondo le ricette tipiche salentine.

Note

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  1. ^Vocabolario storico dei dialetti salentini, Terra d'Otranto, Volume primo A-M, G.Rohlfs, Congedo Editore.
  2. ^Censimento Istat 2001Archiviato il 13 ottobre 2012 inInternet Archive.
  3. ^Valori climatici del Salento meridionale, subiopuglia.iamb.it(archiviato dall'url originale il 6 maggio 2006).

Bibliografia

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  • L. A. Montefusco,Le successioni feudali in Terra d'Otranto, Istituto Araldico salentino, Lecce, 1994
  • (AA.VV.):Salento. Architetture antiche e siti archeologici - Edizioni del Grifo, 2008
  • A.Caloro, A.Melcarne, V.Nicolì,Alessano, Storia, Arte, Ambiente, Edizioni Laborgraf
  • S. Ortese,Un caso di patrimonio latente: la chiesetta di Santa Barbara a Montesardo e le sue pitture murali, Kronos, pp. 67–77.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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CulturaDialetto salentino(dialetto brindisino,dialetto leccese,dialetto di transizione apulo-salentino) ·Grecia salentina ·Pizzica/Taranta ·Barocco leccese(barocco a Gallipoli)
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