| Montemassi frazione | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | |
| Regione | |
| Provincia | |
| Comune | Roccastrada |
| Territorio | |
| Coordinate | 42°59′32″N 11°03′50″E42°59′32″N,11°03′50″E (Montemassi) |
| Altitudine | 140 m s.l.m. |
| Abitanti | 188 (2011) |
| Altre informazioni | |
| Cod. postale | 58027 |
| Prefisso | 0564 |
| Fuso orario | UTC+1 |
| Nome abitanti | montemassino, montemassini[1] |
| Patrono | Sant’Andrea |
| Cartografia | |
| Modifica dati su Wikidata ·Manuale | |
Montemassi è unafrazione delcomune italiano diRoccastrada, nellaprovincia di Grosseto, inToscana.
Si tratta di un suggestivo borgo medievale situato sulle pendici di una collina nella parte sud-occidentale del comune di Roccastrada, ed è il confine tra leColline Metallifere e laMaremma grossetana.
Il borgo sorse comefeudo della famigliaAldobrandeschi e, successivamente, passò alla famiglia deiPannocchieschi.
ISenesi riuscirono ad espugnare e conquistare Montemassi nella seconda metà delXIII secolo ma, agli inizi delXIV secolo, il paese riuscì a diventare un centro autonomo sotto il controllo e la protezione deiPannocchieschi e della famiglia Cappucciani diSticciano.
Successivamente, venne nuovamente assediato e conquistato daGuidoriccio da Fogliano per conto dei Senesi (1328) che mantennero, però a fatica, il controllo per le numerose rivolte locali avvenute in vari periodi e per varie interferenze di alcune famiglie del contado.
A metà delXVI secolo, a seguito della definitiva caduta dellaRepubblica di Siena, Montemassi entrò a far parte delGranducato di Toscana e, da allora, ne seguì le sorti. Nel 1632 il granducaFerdinando II de' Medici elevò Montemassi alla dignità dimarchesato e ne investì il nobile Gian Cristoforo II Malaspina, del ramo dettodello Spino Secco, dei marchesi diMulazzo, già feudatario diRoccatederighi, con il titolo di primomarchese. Il marchesato di Montemassi passò poi ai figli di lui, Corrado, prima, e Obizzo, poi, quindi al figlio di Obizzo, Gian Cristoforo III e infine al figlio di quest'ultimo, il marchese Cesare che, essendo l'ultimo della sua famiglia e gravato da debiti, nel 1770, con il consenso del governo graducale, vendette il marchesato alla famigliaCambiaso di Genova, che lo tenne fino all'abolizione della feudalità nel 1774.[2].
Quella che segue è l'evoluzione demografica di Montemassi. Sono indicati gli abitanti dell'intera frazione e dove è possibile è messa tra parentesi la cifra riferita al solo capoluogo di frazione.
Dal 1991 sono contati daIstat solamente gli abitanti del centro abitato, non della frazione.
| Anno | Abitanti | |
|---|---|---|
| Frazione | Centro abitato | |
| 1640 | 140 | - |
| 1745 | 116 | - |
| 1833 | 274 | - |
| 1845 | 277 | - |
| 1921 | 2 178 | - |
| 1931 | 2 118 | - |
| 1961 | 831 | 452 |
| 1981 | 1 110 | 259 |
| 1991 | - | 183 |
| 2001 | - | 176 |
| 2011 | - | 188 |

Ogni anno, durante il mese di Giugno, si svolgono i “Quadri Viventi”, nei quali i figuranti si mettono in posa per rappresentare famosi quadri del passato.
Montemassi è raffigurato nel celeberrimo affresco diSimone Martini all'interno delPalazzo Comunale diSiena durante uno dei tanti violenti assedi condotti dai Senesi e capeggiato dal condottieroGuidoriccio da Fogliano. Il luogo è da sempre stato nelle mire espansionistiche dellaRepubblica di Siena ma gli abitanti, anche dopo le varie sottomissioni, si sono sempre resi protagonisti di rivolte contro il dominio senese per rivendicare l'autonomia e per aspirare al riconoscimento del libero comune che, però, non fu mai ottenuto.
Montemassi è citato nel romanzoLa vita agra diLuciano Bianciardi, che situa il villaggio dei minatori nel punto dove, nell'affresco diSimone Martini, si trova Guidoriccio da Fogliano.
Altri progetti
| Controllo di autorità | VIAF(EN) 143153889 ·LCCN(EN) n86120794 ·GND(DE) 4585394-0 ·J9U(EN, HE) 987007564978605171 |
|---|