Il nucleo urbano del borgo di Monteflavio sorge a circa 800 metri di altezza sul livello del mare, sulle propaggini settentrionali deimonti Lucretili. Ilmonte Pellecchia, la cima più alta dei Lucretili, è compreso tra i Comuni di Monteflavio,Scandriglia eLicenza.
Altre cime sono quelle del Colle Pietropaolo, 1.278 metri, Colle della Capamassa, 1.054 metri, Monte Mozzone, 972 metri, Colle Macchia Petrosa, 940 metri, Monte Calvario, 842 metri, Colle Termine, 805 metri e Colle Frolletta, 634 metri.[4]
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Il clima di Monteflavio è quello tipico delle zone di media montagna del Subappennino laziale: gli inverni sono freddi con precipitazioni spesso nevose anche perché il paese sta alle pendici del versante ovest del monte Pellecchia. Le temperature da dicembre ad aprile possono scendere diversi gradi sotto lo zero e restarci per molti giorni. Le estati risultano miti ad eccezione di quando arrivano le ondate di caldo africano, in quel caso le temperature raggiungono un massimo di 33/34 gradi. Frequentemente, a causa della presenza dei rilievi circostanti si verificano fenomeni temporaleschi di notevole intensità.
Monteflavio nasce nel1570, quando alcuni abitanti diMarcetelli, paese situato tra le valli delTurano eSalto, accettano l'invito del cardinale e vescovoFlavio Orsini di lasciare la propria terra per stabilirsi nella tenuta di Montefalco[5]. Essi, infatti, in quel periodo subivano una signoria dispotica e crudele da parte dei Mareri, che opprimevano i loro sudditi con insostenibili imposizioni fiscali ed ottennero in cambio l'assegnazione di terre da destinare alla coltivazione ed alpascolo e sgravi fiscali.
La fondazione del nuovofeudo venne sancita da un Capitolato, un vero e proprio contratto, tuttora conservato nel comune di Monteflavio, che stabiliva precise norme relative alla struttura urbana che il paese avrebbe assunto e alle tasse che la popolazione avrebbe pagato agliOrsini.
Il nuovo paese, che in onore del cardinale venne chiamato Monteflavio, non venne costruito “a casali sparsi” con orti e cortili annessi, come avrebbero voluto gli Orsini, ma secondo una struttura compatta costituita da una serie di strade parallele alternate da file di abitazioni tagliate da vicoli.
La strada principale, cioè la Via Nuova detta “Via larga” (oggi via A. Baccelli), univa tra loro le due zone principali del paese che, ancora oggi, portano gli antichi nomi di “Pétellaterra” (piede della terra) e “Castellittu” e creava un asse di collegamento tra l'antica chiesa cimiteriale di S. Martino e la chiesa parrocchiale dell'Assunta, situata sulla piazza principale, nel punto più alto del paese.
Ad essa si aggiungevano la Via del Paradiso, oggi Via Roma, la Via del Leone, oggi Via G. Marconi e la Via del Sole, ancora così denominata. Alla piazza era adiacente quella zona detta tuttora “Capanna”, che è probabilmente il luogo dei primi insediamenti. Ne è prova la distribuzione irregolare delle abitazioni che ricalca quella delle primecapanne inlegno.
La piazza era ed è ancora il centro della vita del paese, il luogo di incontro per tutta la popolazione e di svolgimento degli eventi più importanti.
Nel1602 venne terminata la costruzione della chiesa e nel1626 quella della fonte. In entrambe troviamo scolpita larosa a cinque petali, simbolo della famiglia Orsini.
Il 18 agosto1644 Monteflavio divenne proprietà deiBarberini. In questo periodo si verifica una seconda emigrazione da Marcetelli e le terre del nuovo feudo si arricchiscono diforza lavoro che incrementa lapastorizia e l'artigianato del legno. Quest'ultima attività è finalizzata al commercio divasi,torce, doghe e cerchi per lebotti, nella cui fabbricazione i Marcitellani erano maestri e dalla quali dipende l'appellativo di “cerchiari” dato ai Monteflaviesi.
Lo stemma è stato concesso con DPR del 20 aprile 1954.[6]Sullo scudo di azzurro è raffigurato un albero di quercia piantato sulla vetta centrale di un monte all'italiana,ristretto, di tre cime.Il gonfalone, concesso con DPR del 24 dicembre 1954, è un drappo di rosso.[7]
Lafesta della Madonna dell'Assunta è la festa che si dedica ogni anno alla Vergine nel mese di agosto, con il festeggiamento alla fine della settimana di San Rocco conprocessione poi il giorno dopo si chiude la festa con il giorno "dialetticamente" detto "San Rocchittu".