Monella | |
---|---|
![]() | |
Titolo originale | Monella |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1998 |
Durata | 120 min |
Genere | commedia, erotico |
Regia | Tinto Brass |
Soggetto | Tinto Brass,Carla Cipriani |
Sceneggiatura | Tinto Brass,Barbara Alberti,Carla Cipriani |
Produttore | Giovanni Bertolucci |
Casa di produzione | California Film |
Fotografia | Massimo Di Venanzo |
Montaggio | Tinto Brass |
Musiche | Pino Donaggio |
Scenografia | Carlo De Marino |
Costumi | Ivan Crnojevic |
Interpreti epersonaggi | |
| |
Doppiatori originali | |
|
Monella è un film del 1998 diretto daTinto Brass. Il regista ha dichiarato di avere ricavato il film da una precedente sceneggiatura scritta conAlda Teodorani,Lola e il macellaio, ispirata al libroIl macellaio diAlina Reyes, per un film che avrebbe dovuto essere interpretato daAlba Parietti[1][2][3].
Provincia veneta, primianni '60. I fidanzati Lola e Tommaso (Masetto) provengono da due famiglie molto diverse. Lui è figlio dei titolari di un forno, in cui lavora col progetto di trasformarlo in piccola fabbrica approfittando delboom economico: la famiglia, in particolare la madre, è piuttosto benpensante e attenta alle apparenze. Lei invece è una sensuale e disinibita ragazza, figlia di un'ex guardarobiera deltransatlantico Normandie (Zaira) che ora abita con l'ex chef della stessa nave (André), ufficialmente per fargli da governante ma essendo in realtà anche la sua amante. Solo Zaira sa se André è il padre della giovane.
Masetto, conoscendo il carattere della fidanzata, si sente più tranquillo nel saperlaillibata, e ha dunque deciso di "rispettarla" fino a dopo le nozze, anche perché nel frattempo può sfogare con altre (prostitute) i propri appetiti. Lola però non sta più nella pelle, smania e non vede l'ora di fare l'amore, non intendendo arrivare al matrimonio impreparata. Per questo motivo cerca di ribellarsi al fidanzato e gira con fare provocante per le strade e le campagne anche nella speranza di provocarlo. Il film è infatti essenzialmente un tentativo della protagonista di sedurre il fidanzato. Lola compie un primo tentativo nel magazzino del forno, ma viene interrotta dal sopraggiungere di Ginetto, il garzone di Tommaso. Un secondo tentativo fallirà poche ore dopo, durante una passeggiata in una golena.
Più tardi, in un bar, l'ennesima lite tra i fidanzati: la giovane si scatena ballando sulle note diLet's Twist Again con tre sconosciuti militari cui finisce per mostrare le proprie grazie, Tommaso interrompe il ballo e inizia una rissa coi tre. A questo punto le loro strade si dividono: Lola sale in auto con un altro sconosciuto che tenta di sedurla (la ragazza riesce però a sfuggirgli), mentre Masetto si vendica sfogando la propria rabbia in un amplesso con la prostituta Wilma durante il quale ricopre di insulti la fidanzata. Lola prova a questo punto a sedurre André, verso il quale prova un'attrazione (ricambiata): solo il sopraggiungere di Zaira ad apostrofare la figlia fa fallire questo tentativo.
Lola cambia allora tattica e approfitta di quanto accaduto con lo sconosciuto in auto per tendere una trappola a Masetto e fargli credere di essere stata violentata. Tommaso, anziché essere addolorato, è preso dalla rabbia per il fatto che qualcuno abbia giaciuto con la futura sposa prima di lui: abbandona allora le proprie intenzioni e finalmente fa l'amore con lei per la prima volta, senza prima mancare di rivolgerle le ormai abituali insolenze. I ragazzi infine si sposano e tutti gli amici sono invitati al pranzo di nozze, dove pare che Lola consumi anche con André, senza ovviamente dirlo al neo-sposo.
Il film è stato valutato dalla critica con la stessa freddezza di altri film di Tinto Brass, appartenenti al filonevoyeuristico del regista, sempre pronto ad andare a mettere l'occhio nel buco della serratura.Lietta Tornabuoni suLa Stampa, ha definito quella del regista una «passione vera per il sedere femminile».Massimo Bertarelli suIl Giornale ha invece definito Brass un «autentico genio nella scoperta, nel senso più ampio del termine, di giovani virgulti femminili».[4]
Nel VI Convegno Internazionale di Studi sul Cinema dell'Università di Udine, patrocinato dal Dipartimento di Storia e Tutela dei Beni Culturali, dedicato allacensura nel cinema, il film diMonella è stato preso in esame insieme aLenin in ottobre eDiario di una donna perduta: le tre pellicole sono accomunate dal fatto che la loro integrità è stata salvata dai tagli della censura grazie ai restauri cinematografici. «Questo meccanismo paradossale, che taglia, mutila, ma anche scheda e conserva ciò che elimina» ha permesso, nel caso diMonella, di recuperare consistenti parti tagliate per la versione televisiva e tra esse «spicca l'eliminazione della sequenza più surreale del film, quella in cui un gruppo di prelati si avventa ad annusare il sellino della bicicletta appena abbandonata dalla discinta protagonista», essendo stata giudicatablasfema.[5]
titolo
vuoto o mancante (aiuto)Altri progetti
Film diretti daTinto Brass | |
---|---|
Anni 1960 | Chi lavora è perduto (In capo al mondo) (1963) ·Ça ira, il fiume della rivolta (1964) ·La mia signora (1964) ·Il disco volante (1964) ·Yankee (1966) ·Col cuore in gola (1967) ·L'urlo (1968) ·Nerosubianco (1969) |
Anni 1970 | Dropout (1970) ·La vacanza (1971) ·Salon Kitty (1975) ·Caligola (1979) |
Anni 1980 | Action (1980) ·La chiave (1983) ·Miranda (1985) ·Capriccio (1987) ·Snack Bar Budapest (1988) |
Anni 1990 | Paprika (1991) ·Così fan tutte (1992) ·L'uomo che guarda (1994) ·Fermo posta Tinto Brass (1995) ·Monella (1998) |
Anni 2000 | Tra(sgre)dire (2000) ·Senso '45 (2002) ·Fallo! (2003) ·Monamour (2005) ·Hotel Courbet (2009) |