La società sportiva "Hapoel Tel Aviv" viene ufficialmente fondata nel 1923 da parte di alcuni membri dell'Histadrut, il principale sindacato ebraico dei lavoratori. La parola "hapoel" (הפועל) in ebraico significa proprio "lavoratore" e l'Histadrut fonderà, negli anni a seguire, molte altre società sportive con il medesimo suffisso.
Nei primi tempi, il club va incontro a diversi riassestamenti societari, prima che la sua sezione calcistica possa militare nel campionato delMandato britannico della Palestina.
Nel1927, l'Hapoel Tel Aviv ingloba i soci dell'Allenby Football Club, società fondata da militari britannici in onore del proprio generaleEdmund Allenby: l'Allenby si era inizialmente affiliato alla polisportivaMaccabi Tel Aviv, ma poi se ne era dissociato, in polemica con la dirigenza del Maccabi, società assai ricca ed esponente della borghesia ebraica, la quale era stata accusata dai britannici di voler creare il professionismo nel calcio israeliano. Per tali motivi, i soci dell'Allenby si affiliano all'Hapoel, società che al contrario rappresenta il ceto popolare[3].
Calciatori dell'Hapoel alla parata della Festa dei Lavoratori a Tel Aviv, il 1º maggio1949.
Nel1928, intanto, l'Hapoel vince la prima edizione della Coppa della Palestina (attualeCoppa di Stato), replicando il successo nel1934.
Nello stesso anno, l'Hapoel conquista ilprimo titolo nazionale, divenendo peraltro la prima società calcisticaebraica a riuscire nell'impresa (nel1932, anno dellaprima edizione, aveva vinto una selezione della polizia britannica).
Nel1934-1935, il campionato viene abbandonato con l'Hapoel in testa. Talune fonti assegnano la vittoria di detta edizione del torneo nazionale all'Hapoel Tel Aviv, che, però, non verrà mai dichiarato ufficialmente campione nazionale dalla PFA (corrispondente all'attualeIFA)[4].
Tra il1937 e il1939, l'Hapoel vince tre Coppe nazionali consecutive. Nel1937-1938 il campionato è interrotto per lo scoppio dellagrande rivolta araba, mentre l'Hapoel è in testa: similmente al 1934-1935, alcune fonti (inclusa la società) considerano l'Hapoel Tel Aviv campione nazionale 1937-1938, ma neanche in questo caso la PFA lo riconoscerà ufficialmente come tale[4].
Nel1945, vanno in scena due tornei regionali: l'Hapoel vince quello del nord, mentre i cugini delBeitar Tel Aviv conquistano quello del sud (i club "Beitar" avevano boicottato il campionato settentrionale)[4]. Tuttavia, né il titolo del sud, né quello del nord (noto come "Coppa di guerra") saranno mai riconosciuti dall'IFA[5].
Il Presidente della Repubblica israelianaItzhak Ben-Zvi (al centro, con il cappello e gli occhiali) consegna al capitano dell'Hapoel Tel Aviv la Coppa di Stato 1961
Dopo l'indipendenza del Paese (14 maggio1948), per l'Hapoel trascorrono anni di digiuno. Nel1956-1957 i rossi tornano a vincere il titolo nazionale, il primo nellaLiga Leumit, staccando di 4 punti l'Hapoel Petah Tiqwa. Negli anni a seguire, tuttavia, quest'ultima squadra, capace di vincere 5 titoli consecutivi tra il1959 e il1963, impedisce all'Hapoel Tel Aviv di aggiudicarsi nuovi successi. La sola vittoria di quel periodo è la Coppa di Stato del1960-61, mentre solo nel1965-1966 giunge il quinto titolo nazionale.
L'Hapoel sfida loSportclub Enschede in occasione dell'inaugurazione ufficiale dello Stadio Bloomfield (13 dicembre1962).
Il successo costituisce il visto per giocarsi, nella successiva stagione, laprima edizione dellaCoppa dei Campioni dell'Asia. Alla neonata manifestazione partecipano appena sei squadre e l'Hapoel Tel Aviv è direttamente ammesso alla finale: qui il 19 dicembre aBangkok (Thailandia) batte per 2-1 imalaysiani delSelangor, divenendo la prima squadra israeliana a vincere un trofeo internazionale.Nel1968-1969 l'Hapoel rivince il campionato, staccando di un punto i cugini del Maccabi Tel Aviv.
L'anno seguente torna in finale della Coppa dei Campioni dell'Asia, ma stavolta viene battuto per 2-1 dagliiraniani delTaj.
Seguono anni bui, nonostante la rosa sia integrata da buoni giocatori comePrimo,Feigenbaum,Borba eChazom, protagonisti della storica qualificazione dellanazionale israeliana aimondiali messicani del 1970. Proprio nelcampionato 1969-1970 si verifica l'unico risultato di rilievo in campionato in questo periodo: l'Hapoel giunge primo a pari merito (39 punti) con i rivali del Maccabi Tel Aviv, ma perde il campionato per la peggior differenza reti.
Dopo la vittoria Coppa di Stato nel1971-72, il livello della squadra scende vistosamente: nel1973-1974, l'Hapoel termina il campionato al penultimo posto a pari merito (26 punti) con l'Hakoah Ramat Gan e non scende ai play-out solo grazie alla miglior differenza reti nei confronti di quest'ultimo.
Solo con l'inizio deglianni ottanta le cose migliorano. Nel1980-1981 l'Hapoel vince il titolo superando di 3 punti un'altra squadra di Tel Aviv, ilBnei Yehuda: il principale elemento in rosa è l'arabo-israelianoRifat Turk, centrocampista e regista del centrocampo.
Due anni dopo l'Hapoel conquista una nuova Coppa di Stato, quindi nel1985-86 giunge nella bacheca del club l'ottavo titolo nazionale: trascinati dai goal diEli Cohen eMoshe Sinay, i rossi di Tel Aviv hanno la meglio al termine di un testa a testa con i rivali del Maccabi Tel Aviv e ilMaccabi Haifa, staccati di due punti[6].
Nel1987-1988 l'IFA cambia la formula del campionato: dopo la stagione regolare, le 14 squadre partecipanti vengono suddivise in un girone di play-off per il titolo e uno di play-out per la retrocessione. L'Hapoel Tel Aviv vince agevolmente la stagione regolare e nei play-off stacca di ben 6 punti ilMaccabi Netanya, facendo suo il nono titolo nazionale.
I due titoli danno l'impressione che i rossi di Tel Aviv abbiano iniziato un ciclo. Invece, lastagione 1988-1989 si apre con una sanzione per l'Hapoel: i rossi, infatti, vengono puniti dall'IFA per aver superato il limite massimo di spesa per l'acquisto e la retribuzione dei calciatori, e viene loro comminata una penalità di 4 punti[7]. La stagione, iniziata così in malo modo, continua anche peggio, con la squadra in seria crisi: clamorosamente l'Hapoel perde ben 12 delle 26 partite della stagione regolare (a fronte di sole 6 vittorie e 8 pareggi) e viene inserito nei play-out. Qui crolla, giungendo ultimo a pari punti (28) con l'Hapoel Tzafririm Holon, con cui retrocede inLiga Artzit.
Il ritorno inLiga Leumit è immediato, ma nelle prime stagioni l'Hapoel fatica a ritrovare il passo con le grandi. Solo nel1994-1995 i rossi hanno un sussulto, giungendo quarti (anche se mai in lotta per il titolo) e qualificandosi allaCoppa UEFA 1995-1996. Qui l'Hapoel fa il suo esordio assoluto nelle competizioni europee: l'avventura si conclude però già al primo turno, contro imoldavi delloZimbru Chişinău.
Solo nellastagione 1998-1999, l'Hapoel torna a vincere una competizione. È la Coppa di Stato, ove supera, nella finalissima diRamat Gan, il Beitar Gerusalemme per 3-1 ai calci di rigore (la partita era finita per 1-1 dopo i tempi supplementari), facendo suo il torneo per la nona volta. In campionato, invece, i rossi non entrano mai nella lotta per il titolo nazionale e, alla fine, giungono solo quinti, a 19 punti dall'Hapoel Haifa campione.
La vittoria della coppa nazionale è, comunque, l'antifona al ritorno al titolo, che giunge al termine delcampionato 1999-2000, il primo con la nuova denominazione di "Ligat ha'Al". La stagione è una marcia trionfale dell'Hapoel che, trascinato dalle reti diRonen Harazi ePini Balili e difeso in porta daShavit Elimeleh (miglior calciatore israeliano dell'anno[8]), vince il decimo titolo nazionale con 9 punti di vantaggio sulMaccabi Haifa. Nella stessa stagione, l'Hapoel si aggiudica anche la decima Coppa di Stato, battendo in finale, di nuovo ai rigori, il Beitar Gerusalemme.
Il nuovo millennio e l'impresa nella Coppa UEFA 2001-2002
Il titolo permette all'Hapoel di esordire, nella stagione seguente, inChampions League: i rossi sono inseriti nel secondo turno preliminare, ma gli avversari, gliaustriaci delloSturm Graz, si dimostrano superiori, eliminando gli israeliani con un punteggio complessivo di 5-1.
Incampionato, invece, l'Hapoel giunge secondo dietro al Maccabi Haifa e si qualifica per laCoppa UEFA 2001-2002, ove coglie il miglior risultato ottenuto finora in Europa.
Dopo un turno preliminare d'accademia contro gliarmeni dell'Ararat (battuto con un complessivo di 5-0), l'Hapoel supera al primo turno iturchi delGaziantepspor (1-0 a Tel Aviv e 1-1 in Turchia), raggiungendo ilChelsea al secondo turno. All'andata a Tel Aviv, i rossi sfoderano una grande prestazione nel finale, andando a rete conGershon eClescenco e battendo gli inglesi per 2-0. Nel ritorno aStamford Bridge, l'Hapoel passa in vantaggio a sorpresa nel primo tempo conOsterc; il Chelsea reagisce pareggiando conZola nella ripresa, ma ormai l'impresa degli israeliani è compiuta.
Nel turno seguente, l'Hapoel ha la meglio anche delLokomotiv Mosca, proiettandosi così agli ottavi di finale contro ilParma: dopo lo 0-0 a Tel Aviv, i rossi superano sorprendentemente i gialloblù alTardini per 2-1 (goal di Osterc ePisont per gli israeliani e goal diBonazzoli per il Parma).
Il successo qualifica l'Hapoel al quarto di finale contro ilMilan. I rossi vincono l'andata in casa (disputata sul neutro diNicosia, aCipro, per problemi di sicurezza interna in Israele) per 1-0 (rete diClescenco), ma vengono battuti 2-0 dai rossoneri aMilano.
L'Hapoel ha, comunque, fissato un primato: nessuna squadra israeliana era mai giunta ai quarti di finale in una competizione europea. Inoltre i rossi si consolano, nella stessa stagione, con la vittoria della loro primaCoppa di Lega.
Negli anni a seguire l'Hapoel si aggiudica ulteriori trofei nazionali: sono le Coppe di Stato del2005-2006 (1-0 in finale al Bnei Yehuda) e del 2006-2007 (1-1 e 5-4 dopo i rigori con l'Hapoel Ashkelon).
I giocatori dell'Hapoel Tel Aviv celebrano uno dei 3 goal realizzati nella gara di andata dei play-off dellaChampions League 2010-2011, vinta per 3-2 in casa delSalisburgo.
Eli Guttmann, l'allenatore che ha riportato dopo 9 anni l'Hapoel Tel Aviv a vincere il titolo nazionale.
Nellastagione 2009-2010, l'IFA cambia ulteriormente la formula del campionato nazionale: dopo la stagione regolare (disputata dalle 16 squadre partecipanti allaLigat Ha'Al), le prime sei classificate si giocano un torneo finale per il titolo, consistente in ungirone all'italiana con partite di sola andata nel quale ogni squadra parte con la metà dei punti conquistati nella prima fase del campionato.
Nel primo torneo nazionale disputato con il nuovo regolamento, l'Hapoel Tel Aviv, trascinato dai goal diItay Shechter e diDavid Ben Dayan, si piazza nuovamente secondo nella classifica della stagione regolare, a sei punti dal Maccabi Haifa, giunto ancora una volta primo. Prevedendo il regolamento il dimezzamento dei punti ottenuti nella prima fase, nei play-off per il titolo le due squadre sono separate da 3 punti soltanto. Completano il torneo finale il Maccabi Tel Aviv, il Bnei Yehuda, il Beitar Gerusalemme e l'Ashdod.
L'Hapoel batte all'esordio, il 17 maggio, il Bnei Yehuda per 1-0 e nella sfida seguente, una settimana dopo, espugna il campo del Maccabi Haifa con lo stesso punteggio, raggiungendo i verdi in classifica. Nel terzo turno, l'Hapoel supera per 4-0 l'Ashdod, ma alla penultima giornata rischia di compromettere il proprio cammino: i rossi vengono infatti fermati in casa sullo 0-0 dagli eterni rivali del Maccabi Tel Aviv, risultato che permette al Maccabi Haifa, vittorioso per 2-1 sul Beitar Gerusalemme, di tornare da solo in testa alla classifica.
L'ultima giornata del torneo finale, decisiva per l'assegnazione del titolo2009-2010, si disputa il 15 maggio e l'Hapoel batte in trasferta il Beitar Gerusalemme per 2-1: decisivo il goal diEran Zahavi al 92'. Nella stessa giornata il Bnei Yehuda costringe il Maccabi Haifa al pareggio per 1-1. Hapoel Tel Aviv e Maccabi Haifa concludono, dunque, a parità di punti il torneo finale, ma la miglior differenza reti (+61 contro +56) consegna il titolo all'Hapoel, che diviene campione nazionale per l'undicesima volta.
Nella stessa stagione, l'Hapoel conquista anche la suatredicesima Coppa di Stato, battendo in finale il Bnei Yehuda per 3-1.
Nella stagione 2010-2011 l'Hapoel, rinforzatosi con l'acquisto dell'attaccantenigeriano naturalizzato israelianoToto Tamuz, si qualifica per la fase ai gironi dellaUEFA Champions League, battendo nel terzo turno preliminare i kazaki dell'Aktobe e nei play-off gli austriaci delSalisburgo.Gli israeliani concludono ultimi nel gruppo B (composto, oltre che dai campioni d'Israele, daSchalke 04,Lione eBenfica) con 5 punti, un punto dietro al Benfica classificatosi terzo, perdendo la qualificazione ai sedicesimi di finale diEuropa League.
Incampionato, l'Hapoel termina la stagione regolare al secondo posto, di nuovo dietro al Maccabi Haifa (con 70 punti, contro i 65 dell'Hapoel). Nei play-off le due squadre sono separate da soli 2 punti (in virtù del dimezzamento dei punteggi ottenuti nella stagione regolare) e alla prima giornata, l'Hapoel batte il Bnei Yehuda (2-1), mentre il Maccabi Haifa perde in casa contro il Maccabi Netanya (1-2), risultati che consentono all'Hapoel di portarsi al comando della classifica. Nel prosieguo dei play-off, però, l'Hapoel coglie solo due pareggi e due sconfitte (incluso lo scontro diretto con il Maccabi Haifa, per 0-2) e non riesce a bissare il successo della stagione precedente.
I rossi si prendono, tuttavia, la rivincita sul Maccabi Haifa inCoppa di Stato, superandolo in finale per 1-0 con goal diSalim Tuama ed aggiudicandosi la competizione per la quattordicesima volta, la seconda consecutiva.
Nellastagione 2011-2012, giunge sulla panchina dell'HapoelDror Kashtan[9]. Dopo un buon avvio, contraddistinto da un testa a testa con i concittadini del Maccabi Tel Aviv, l'Hapoel viene superato dal sorprendenteIroni Kiryat Shmona, che guadagna sempre più punti di vantaggio sui rossi di Tel Aviv, costretti a quel punto a difendere il secondo posto da un'altra sorpresa del campionato, l'Ashdod. Il 10 gennaio2012, quando il distacco dalla capolista è ormai di 9 punti, l'Hapoel Tel Aviv esonera Kashtan, sostituendolo conNitzan Shirazi[10].
Qualificatosi ai play-off, l'Hapoel conclude la sua rincorsa al titolo nazionale il 2 aprile2012, quando pareggia 0-0 in casa dell'Ironi Kiryat Shmona, risultato che consegna matematicamente a quest'ultima il primo campionato della sua storia. Insidiato verso la conclusione del torneo dai concittadini delBnei Yehuda, l'Hapoel Tel Aviv riesce alla fine a cogliere il secondo posto.
Il 15 maggio2012 l'Hapoel riesce a concludere la stagione con la vittoria dellaquindicesima Coppa di Stato, la terza consecutiva, battendo in finale il Maccabi Haifa per 2-1.
Nelle stagioni2012-2013 e2013-2014, l'Hapoel Tel Aviv si conferma fra le migliori squadre israeliane, concludendo i tornei rispettivamente al quarto e al sesto posto.
Ilcampionato successivo, tuttavia, costituisce per i rossi l'inizio di una delle fasi più oscure della propria storia: l'Hapoel conclude la stagione regolare al decimo posto, con soli 29 punti (con uno di penalità a seguito degli incidenti nel derby del 4 novembre 2014 contro il Maccabi Tel Aviv[11]), salvandosi poi con la seconda posizione ai play-out.
Peggiore è ilcampionato 2015-2016, quando l'Hapoel giunge solo dodicesimo nella stagione regolare, pur riscattandosi ai play-out ove termina terzo.
Nello stesso periodo emergono gravosi problemi finanziari, con la società oberata da debiti scaduti e non pagati per un totale di circa 100 milioni dinuovi sicli israeliani (circa 25 milioni dieuro)[12]. Nel corso delcampionato 2016-2017, l'Hapoel è costretto a ricorrere all'amministrazione controllata, venendo salvato dalfallimento grazie all'acquisto, dapprima, da parte dell'uomo d'affari israeliano Amir Gross Kabiri e, successivamente, da parte del gruppo immobiliare Nisanov[12]. Tuttavia, il ricorso alla procedura concorsuale comporta, come da regolamento, la decurtazione di 9 punti in classifica[13], per l'effetto che i rossi concludono la stagione regolare in ultima posizione, con soli 17 punti. Ai play-out l'Hapoel sfiora l'impresa di salvarsi, ma, malgrado un discreto ruolino di marcia (3 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta su 7 incontri) che lo fa giungere a due sole lunghezze dall'Hapoel Ashkelon (ultima delle società capaci di salvarsi), termina comunque in fondo alla graduatoria, con 29 punti, così retrocedendo, dopo 27 anni, per la seconda volta nella propria storia.
La permanenza inLiga Leumit dura appena un anno: i rossi, guidati da Kobi Refua, vincono agevolmente il campionato, classificandosi primi sia al termine della stagione regolare che dei play-off e tornando subito inLigat ha'Al.
Nella stagione2018-2019 della massima divisione nazionale, l'Hapoel conclude la stagione regolare all'ottavo posto, salvandosi poi con la seconda posizione nel play-out.
Come gran parte delle squadre israeliane, l'Hapoel Tel Aviv mostra da decenni una netta propensione al tesseramento di calciatoriarabo-israeliani. Oltre ad annoverare, tra i tanti del passato, il citato Rifat Turk, leader dell'Hapoel Tel Aviv deglianni ottanta, in tempi più recenti ha schierato, fra gli altri, il difensoreWalid Badir (capitano in occasione del titolo del 2009-2010) e l'attaccanteSalim Tuama.
L'Hapoel Tel Aviv patrocina, inoltre, sin dal1997, il progetto "Mifalot", consistente in plurime manifestazioni sportive aperte ai bambini e ai ragazzi israeliani,palestinesi egiordani, e finalizzato a plasmare, nelle future generazioni, la pacifica coesistenza fra i tre popoli[14]. Oltre a coinvolgere oltre 20.000 giovani dei tre popoli suddetti,Mifalot organizza attività benefiche inGiordania e inPalestina[14], nonché in diversi Paesi delTerzo Mondo (Camerun,Ruanda,Haiti[14] eIndia[15]).
Tali politiche, molto promettenti nell'ambito del processo di pace israelo-palestinese, rendono l'Hapoel Tel Aviv la squadra più amata tra gli arabo-israeliani, insieme alMaccabi Haifa[16].
I tifosi dell'Hapoel sono, altresì, noti per i loro cori a favore della pace tra israeliani epalestinesi e contro il razzismo: tra i più celebri, il coro (cantato ininglese) "Love Israel, hate racism!" (amate Israele, odiate il razzismo)[19]. Al contempo, è molto diffusa tra i sostenitori dei rossi una canzone che invita alla divisione diGerusalemme, al fine di assegnarne laparte orientale ai palestinesi o di restituirla allaGiordania[19].
Per motivi politici, la tifoseria dell'Hapoel Tel Aviv è divisa da una sentita rivalità con i sostenitori delBeitar Gerusalemme, tradizionalmente didestra e associati alLikud[19][20].
È, invece, gemellata ai tifosi (per gran parte arabi) delBnei Sakhnin (squadra della città arabo-israeliana diSakhnin), i quali utilizzano sovente cori ricavati da quelli dei tifosi dell'Hapoel Tel Aviv[19].
A livello internazionale, un gemellaggio molto forte della tifoseria dell'Hapoel Tel Aviv è quello con i sostenitori del clubtedesco delSt. Pauli[19].
^abcL'Hapoel Tel Aviv si afferma vincitore di 13 edizioni del campionato. Sulle edizioni del campionato disputate prima dell'indipendenza di Israele, tuttavia, le fonti sono assai lacunose e neppure l'IFA dispone di risultati ufficiali. Secondo le ricerche svolte nel 2002 dallaRec.Sport.Soccer Statistics Foundation, i campionati del 1934-1935 e del 1937-1938 furono interrotti, con l'Hapoel in testa, ma comunque mai ufficialmente riconosciuto campione nazionale:(EN)Israel - List of champions, suRec.Sport.Soccer Statistics Foundation.URL consultato il 18 agosto 2010.