Raffigurazione di una V2, il primo missile balistico della storia
Unmissile balistico è unmissile che ha unatraiettoria di volobalistica, ditipo suborbitale. Scopo del missile è il trasporto di una o più testate (anchenucleari) su un determinato obiettivo. Il missile può avere una testata singola o frazionale, frazionale significa composta da più veicoli di rientro indipendenti (sub-munizioni trasportate nell'ogiva), in questo caso si parla di Multiple Independent Re-entry Vehicles (MIRV). La seconda soluzione consente di colpire più obiettivi su una determinata area. L'alternativa alla traiettoria balistica è la crociera, per cui si parla dimissile da crociera.
Il sovietico R-7 "Semërka", il primo ICBM operativo
Il primo missile balistico fu il cosiddetto Aggregat 4, comunemente conosciuto con il nome diV2. Fu sviluppato dallaGermania nazista neglianni trenta-quaranta, principalmente ad opera diWernher von Braun e sotto la direzione del generaleWalter Dornberger. Il primo lancio coronato da successo fu effettuato il 3 ottobre1942, ed il sistema divenne operativo il 6 settembre1944. La V2 venne impiegata in particolare per effettuare attacchi suLondra. Alla fine della guerra, nel maggio1945, ne erano stati lanciati più di 3.000. Dopo il termine del conflitto,Stati Uniti edUnione Sovietica iniziarono a sviluppare sistemi balistici propri partendo dagli studi tedeschi. Neglianni cinquanta, l'attenzione delle due superpotenze era concentrata essenzialmente sulla possibilità di sviluppare un sistema missilistico in grado di colpire a grandissima distanza. Nell'agosto1957, i sovietici riuscirono a far volare l'R-7 "Semërka", ovvero quello che sarebbe diventato il primo ICBM operativo. Tale missile divenne noto inOccidente con ilnome in codice NATO di SS-6 Sapwood, e fu utilizzato anche comevettore spaziale. Un paio d'anni dopo, gli americani iniziarono ad immettere in servizio i potentiAtlas eTitan, caratterizzati da una gittata, rispettivamente, nell'ordine dei 19.000 e dei 10.000 km.
Il lancio di un missile balistico può essere effettuato da vari tipi di piattaforma: siti fissi (in origine normali rampe di lancio, in seguito silos), rampe mobili (stradali e ferroviarie), aeree o navali (sottomarini lanciamissili balistici o normali unità di superficie).
La fase di volo può essere suddivisa in tre parti.
Volo con motori accesi: si tratta della prima fase di volo. Solitamente ha una durata compresa tra i pochi secondi ed alcuni minuti. L'impianto propulsivo è costituito da più stadi (solitamente due, ma nei missili più grandi se ne possono avere anche tre), ognuno dei quali spinto da motori a razzo.
Volo libero: si tratta della seconda fase di volo, che è anche la più lunga. Tale fase inizia quando il missile entra nellospazio e la spinta non è più necessaria. Per percorrere grandi distanze, occorre raggiungere unapogeo piuttosto elevato. Ad esempio, i grandimissili balistici intercontinentali, in grado di trasportare le proprie testate a distanze anche superiori ai 15.000 km, possono arrivare ad altitudini di 1.200 km.
Fase di rientro: si tratta della parte finale del viaggio di un missile balistico. Tale fase inizia quando laresistenza fluidodinamica inizia a giocare un ruolo considerevole nella traiettoria del missile. Si conclude con l'impatto. I missili più grandi e perfezionati possono arrivare a trasportare anche 10 testate nucleari MIRV a distanze di circa 10.000 km. La precisione con cui le testate colpiscono l'obiettivo è dettaCEP (circular error probable, ovvero probabilità circolare di errore), e viene solitamente misurata in metri. I sistemi più recenti hanno sistemi di puntamento migliori e, quindi, CEP inferiori. I sistemi di guida utilizzati dalle testate in fase di rientro possono essere di tipo inerziale, radar, oppure una combinazione dei due.
Missile balistico a raggio intermedio (Intermediate-range ballistic missile – IRBM), o missile balistico a lungo raggio (long-range ballistic missile - LRBM), con gittata compresa tra i 3 500 ed i 5 500 km[1];
Missile balistico sublanciato (Submarine-launched ballistic missile – SLBM), lanciato da sottomarini lanciamissili balistici (SSB ed SSBN), solitamente con gittata intercontinentale.
Di solito, i missili a medio-corto raggio sono consideratidi teatro otattici. Inoltre, quelli a medio-lungo raggio solitamente vengono utilizzati per trasportare testate nucleari, in quanto il lorocarico utile (ovvero la capacità di carico utile) è troppo limitato per rendere efficace l'utilizzo di esplosivi convenzionali. La fase di volo è la medesima per tutti i missili. L'unica eccezione riguarda quelli con gittate inferiori ai 350 km, che non hanno una fase di volo esoatmosferico.