È scritto inebraico e, secondo l'ipotesi maggiormente condivisa dagli studiosi, la redazione definitiva del libro è avvenuta inGiudea nel V secolo a.C., raccogliendo testi composti da autori ignoti lungo i secoli precedenti fino al periodo monarchico (XI-X secolo a.C.).
È composto da 31 capitoli contenenti vari proverbi e detti sapienziali.
le parti 2 e 5 portano il nome di Sentenze di Salomone;
nelle altre parti l'autore è citato nel testo.
Si suppone che il nucleo primitivo fosse la parte 2 e che poi nel corso delle varie generazioni, questo nucleo sia cresciuto, con l'aggiunta di sentenze di vari sapienti, finché nelIV secolo a.C. la raccolta è stata ultimata.
L'insegnamento contenuto nei Proverbi, indica le regole da seguire per attuare un comportamento che non arreca problemi a chi le applica e a lungo andare lo rende felice nella vita.
Perciò riguarda le più svariate manifestazioni dell'attività umana:
«Una raccolta di massime triviali, basse, incoerenti, senza gusto, senza scelta e senza disegno. Possiamo davvero credere che un re illuminato abbia composto una raccolta di sentenze delle quali non se ne trova una che accenni al modo di governare, alla politica, ai costumi dei cortigiani e agli usi della corte? Vi si trovano interi capitoli in cui si parla soltanto di quelle prostitute che invitano i passanti ad andare a letto con loro.»