Il paese si trovava anticamente nell'area dell'isola Fulcheria, una striscia di terra attorniata da una regione paludosa molto estesa, illago Gerundo.
I primi insediamenti stabili sul territorio risalgono alI secolo a.C. come si evince da resti risalenti al periodo dellacolonizzazione gallica.La zona archeologica venne individuata in un campo prospiciente alla strada che congiunge Misano alla vicinaCapralba; qui sono state rinvenute una tomba gallica con corredo di spada in ferro, fibule e vasellame in bronzo, un unguentario d'alabastro e altre suppellettili.Tali resti sono considerati tanto importanti da essere stati inseriti in numerose mostre di livello nazionale riguardanti la presenza dei Galli in Italia.
Pochi invece sono i segni della presenzaromana, che prima si integrò e poi sostituì i vecchi abitanti.
Il primo documento scritto in cui si menziona il paese risale al962 quando, con il placito della vicina comunità diCaravaggio, il conteGisalberto II assunse il possesso dell'intera isola Fulcheria.
Nel luogo dove sorge l'attuale chiesa diSan Rocco sorgeva anticamente una torre di probabile origine alto-medievale, trasformata in torre di difesa dai guelfi e successivamente distrutta dai ghibellini diCrema nel1246. Misano fu dunque un borgo fortificato; quando il suo castello venne demolito, i materiali edili ricavati vennero impiegati per la costruzione delSantuario di Caravaggio.
In seguito a due gravi incendi, l'uno nel1559, e l'altro, ancor più grave, nel1725, durante il quale venne distrutta la vecchia chiesa di Sant'Andrea, il borgo di Misano ottenne un'esenzione dal pagamento delle tasse alloStato di Milano.
Il 19 agosto 1835 una meteora cadde nel territorio del comune causando danni trascurabili.[6]
Simboli del comune sono lo stemma e il gonfalone concessi con D.P.R. del 23 novembre1988.
«Stemma d'oro, alcastello di rosso, mattonato di nero, aperto del campo, munito di tre grandi feritoie ordinate in fascia, dello stesso, cimato nei fianchi da due basse torrette, prive di merli e scalinate di uno verso l'interno, con la cortina merlata di cinque alla guelfa, e sostenente la torre merlata di tre alla guelfa, finestrata di uno del campo, esso castello fondato sullapianura di verde e accompagnato nel canton sinistro del capo dalbiscione visconteo di azzurro, coronato all'antica dello stesso, ingollante il putto di carnagione, posto in fascia e dalle braccia aperte. Ornamenti esteriori da Comune.»
(DPR 23 novembre 1988)
Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di rosso.
L'edificio più rilevante del borgo è certamente l'imponente palazzo Visconti Guida Fugazzola, risalente alXVIII secolo; attuale sede del municipio, presenta una caratteristica pianta ad U ed un grazioso giardino.
Il territorio comunale ospita 61 attività industriali con 377 addetti pari al 52,43% della forza lavoro occupata, 43 attività di servizio con 112 addetti pari al 5,98% della forza lavoro occupata, altre 50 attività di servizio con 169 addetti pari al 15,58% della forza lavoro occupata e 11 attività amministrative con 102 addetti pari al 6,95% della forza lavoro occupata.
Risultano occupati complessivamente 719 individui, pari al 27,76% del numero complessivo di abitanti del comune.
Nella zona, oltre ad aziende agricole, di cui è testimonianza la secolare storia dei ruscelli, si sono sviluppate piccole fabbriche metalmeccaniche, laboratori di abbigliamento ed imprese edili. Restano di grande impatto scenico le verdi campagne del circondario di Misano, costellate di sorgenti naturali: le "Sorgenti Gaverine".