| Ministero dell'interno | |
|---|---|
| Sigla | MI |
| Stato | |
| Tipo | Ministero |
| Dipartimenti | |
| Istituito | 1861 |
| da | Governo Cavour IV |
| Ministro | Matteo Piantedosi (Ind.) |
| Sottosegretario |
|
| Bilancio | 18 miliardi e 140 milioni di euro[1] |
| Impiegati | 24 699[2] |
| Sede | Palazzo del Viminale,Roma |
| Indirizzo | Piazza del Viminale, 1 |
| Sito web | www.interno.gov.it |
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IlMinistero dell'interno è undicastero delgoverno italiano. Ha competenza sull'ordine pubblico nella sua qualità di massimaautorità nazionale di pubblica sicurezza.
L'attualeministro in carica èMatteo Piantedosi, a partire dal 22 ottobre2022.

Subito dopo laproclamazione del Regno d'Italia, si caratterizzò sin dagli esordi per una sua preminenza sullaPresidenza del Consiglio. Ha infatti rappresentato un modello fortemente accentrato con una progressiva accentuazione dei poteri centrali, voluta dai primi statisti delRegno di Sardegna al fine di rinforzare il neonato ordinamento statale. Le funzioni del ministero vennero uniformate a quelle del sistema francese deiPrefetti, con sede provinciale quale autorità di diretta emanazione del governo; ciò fu voluto dallaDestra storica. Infatti durante ilgoverno Ricasoli I nel 1861, con i "decreti di ottobre", vennero poste le premesse per un marcato accentramento; nei primi decenni dell'unità d'Italia leprefetture assicurarono un rigido controllo delle realtà locali, rappresentando anche le istanze al governo centrale, e sovente tali strutture furono gli unici uffici governativi periferici presenti in varie zone d'Italia.
Nel 1870 il ministero venne riorganizzato dalgoverno Lanza e poi nel 1874 e nel 1877; in quegli anni il dicastero assunse le funzioni di polizia, ossia lapubblica sicurezza, gestione dei penitenziari, e ven è dotato anche di uffici preposti alla tutela della sanità pubblica. Verso la fine delXIX secolo il ministroFrancesco Crispi rafforzò il ministero e le prefetture. Negli anni successiviAntonio di Rudinì decentrò talune funzioni, affidando alle Prefetture varie attribuzioni prima di competenza del Ministero.
Durante i governiGiolitti il Ministero divenne lo strumento chiave dell'azione politica delprimo ministro. Su comuni e province, in particolare sulla tutela dell'ordine pubblico, venne attuato un controllo abbastanza stringente. In ambito sanitario venne fatto uno sforzo di razionalizzazione delle leggi sanitarie con l'emanazione del regio decreto 22 maggio 1913, n. 653. Sul lato sociale i prefetti furono utilizzati nella mediazione dei conflitti di lavoro, o a tutela delle condizioni dei lavoratori, collaborando con l'Ufficio governativo del lavoro, o per la municipalizzazione dei servizi essenziali quali tranvie, rete di illuminazione, asili infantili. Anche in questo caso crebbero i compiti e le dimensioni della stessa amministrazione.
Con laprima guerra mondiale pur gestendo i compiti ordinari di sicurezza,ordine pubblico esanità in situazioni belliche, non ne venne modificato l'assetto complessivo. Durante ilventennio fascista con la legge 3 dicembre 1922, n. 1601 la "Direzione generale delle carceri e dei riformatori" passò alMinistero di grazia, giustizia e culti. Mussolini in genere lo riservò a sé, ma il Ministero perse progressivamente il ruolo guida dell'apparato amministrativo statale.

Nel 1931 al Ministero venne affidata la Direzione generale del fondo per il culto e del fondo di beneficenza e religione della città di Roma, nonché la Direzione generale degli affari del culto, in precedenza del Ministero di grazia e giustizia. Con lacaduta del fascismo, il cambiamento istituzionale e lanascita della Repubblica Italiana il Ministero dell'interno conobbe ulteriori evoluzioni. Nell'immediatosecondo dopoguerra italiano venne rafforzato il suo ruolo nella protezione sociale, e insieme alMinistero del lavoro ha assunto il ruolo chiave delle politiche diwelfare state, assicurando il sostegno alle categorie socialmente deboli, e garantendo gli interventi in caso di calamità: il settore della sanità pubblica (Direzione generale della sanità pubblica, che con decreto luogotenenziale 12 luglio 1945, n. 417 era stato denominato alto commissariato per l'igiene e la sanità pubblica posto alle dipendenze della Presidenza del Consiglio)[3] venne espunto al Ministero nel 1958 con l'istituzione delMinistero della sanità.
Similmente avvenne nel 1974 con la nascita delMinistero dei beni culturali e ambientali, per la quale il Ministero dell'interno contribuì cedendo gliArchivi di Stato. Ulteriore novita fu rappresentata dall'istituzione delleRegioni con lalegge 16 maggio 1970, n. 281 e dal progressivo trasferimento di competenze. Il DPR 6 febbraio 1981, n. 66 definì il ministero "organo di protezione civile" facendone anche sede del "Comitato interministeriale di protezione civile". Inoltre, con la legge 1° aprile 1981, n. 121 fu riformata laPolizia di Stato, trasformando la Direzione Generale della Pubblica Sicurezza in Dipartimento, anticipando la futura struttura dipartimentale. Parallelamente Col tempo venne riorganizzato l'assetto centrale del Ministero e il numero delle Direzioni Generali passò da 7 a 5.
Neglianni 1990 con lariforma Bassanini degli viene attuato il complessivo processo di riorganizzazione del sistema amministrativo e del Ministero, in particolare il d.lgs. 30 luglio 1999, n. 300 ne dispose la ristrutturazione in Dipartimenti. Infine nel 2004, è stata riformata l'organizzazione delle prefetture denominate oraPrefetture-Uffici Territoriali di Governo.
Il Ministero dell'interno ha sede aRoma nelPalazzo del Viminale dal1925. Fino a quel momento il Ministero, insieme con laPresidenza del Consiglio, aveva sede aPalazzo Braschi. Il Viminale fu commissionato nel1911 daGiolitti all'architettoManfredo Manfredi, progettato appositamente come sede con funzioni governative. Fu inaugurato ufficialmente il 9 luglio1925. Il Palazzo del Viminale, nei suoi 5 piani, ha centinaia di stanze, collegate da una serie di itinerari incrociati. Degni di nota sono l'imponente ingresso a tre fornici del Palazzo della Presidenza, lo scalone d'onore del Palazzo degli Uffici, la sala delConsiglio dei Ministri ed il salone di ingresso dello scalone alpiano nobile con le decorazioni in legno pregiato, marmi e stucchi.
Nel1961 la sede della Presidenza del Consiglio fu separata da quella del Ministero dell'interno e portata aPalazzo Chigi, ove ancor oggi si trova.
Il ministero è il vertice politico dell'amministrazione dell'interno; si avvale inoltre delDipartimento della pubblica sicurezza al cui vertice vi è ilcapo della polizia - direttore generale della pubblica sicurezza. Da tale dicastero dipendono laPolizia di Stato, ilCorpo nazionale dei vigili del fuoco e iprefetti. Il ministro è anche componente delConsiglio supremo di difesa.
Gli uffici del Ministero dell'interno possono classificarsi secondo la seguente suddivisione:
Presso ildicastero opera il personale dell'amministrazione civile dell'interno - dipendente dal Dipartimento per le politiche del personale dell'amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie - con compiti amministrativi anche di elevato profilo professionale. Tale personale consta di circa 20.000 dipendenti distribuiti nelle diverse qualifiche (ausiliari, assistenti, funzionari e dirigenti) e con diverse specializzazioni.
A livello centrale il Ministero è organizzato, secondo le disposizioni delDecreto del presidente della Repubblica 7 settembre 2001, n. 398, che ha accorpato le vecchie direzioni generali in cinque Dipartimenti, come modificato dal DPR 24 novembre 2009:
L'attività di controllo amministrativo è affidata al servizio di controllo interno, che valuta l'azione amministrativa in rapporto agli indirizzi politici.
Il Ministero dell'interno è strutturato in maniera alquanto complessa a livello territoriale, per via dei compiti di rappresentanza politica del Governo e di ordine pubblico cui assolve. Questi sono gli uffici principali:
Costituisce la massimaautorità di pubblica sicurezza statale, a norma dell'art. 1 della legge 1 aprile 1981, n. 121, e vigila sul mantenimento dell'ordine pubblico. Inoltre le principali funzioni - ai sensi del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 - consistono nell'assicurare:
Attualmente, i suoi compiti sono disciplinati dai decreti del presidente della Repubblica 5 giugno1976 n. 676 e 7 settembre2001 n. 398.


Dal Ministero dell'interno dipendono leprefetture, che ne costituiscono la dirigenza civile, con compiti di rappresentanza generale del governo sul territorio nazionale; al cui vertice vi è unprefetto.Accanto al Corpo prefettizio (costituito da circa 1.500 unità fra consiglieri, viceprefetti aggiunti, viceprefetti e prefetti) operano i dirigenti contrattualizzati dell'area I.
Dal ministro dipende laPolizia di Stato, quale corpo ad ordinamento civile con compiti di mantenimento di pubblica sicurezza e gestione dell'ordine pubblico. Il Capo della Polizia, che è un prefetto, assume la veste di capo del Dipartimento di Pubblica Sicurezza.
Sempre dal ministro dipende direttamente ilCorpo nazionale dei vigili del fuoco, quale corpo ad ordinamento civile con compiti didifesa civile, servizio di soccorso pubblico e di prevenzione ed protezione dagli incendi su tutto il territorio nazionale.
La categoria dei segretari comunali e provinciali, dal1928 è posta alle dipendenze del Ministero dell'interno. Ai sensi dellalegge 15 maggio 1997, n. 127, i segretari sono stati inquadrati in un apposito albo professionale pubblico, un primo tempo gestito da un'apposita Agenzia autonoma per la gestione dell'albo dei segretari comunali (AGES), ma con la legge 30 luglio 2010 n. 122, tale ente è stato soppressa, e l'albo è attualmente gestito direttamente dal Ministero dell'interno. In sede di prima applicazione, vi provvede attraverso una unità di missione e le strutture ancora funzionanti della disciolta agenzia, in attesa di un inquadramento definitivo della funzione fra gli uffici ministeriali.
Il Ministero dell'interno vigila sui seguenti enti:
Fino al 2011 ha vigilato sull'Istituto nazionale di beneficenza Vittorio Emanuele III, ente attivo nel campo della beneficenza agli ex ufficiali ora vigilato dal Ministero della difesa[5].
Dal 1861, col governo Cavour fino al governo De Gasperi:
Dal 1946, col governo De Gasperi II, ad oggi:
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