| Michele Salvati | |
|---|---|
| Deputato della Repubblica Italiana | |
| Legislatura | XIII |
| Gruppo parlamentare | Democratici di Sinistra - L'Ulivo |
| Coalizione | L'Ulivo |
| Circoscrizione | Lombardia 1 |
| Incarichi parlamentari | |
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| Sito istituzionale | |
| Dati generali | |
| Partito politico | Partito Democratico della Sinistra |
| Titolo di studio | Laurea in Giurisprudenza, Laurea in Economia |
| Università | Università di Cambridge eUniversità di Pavia |
| Professione | Docente universitario |
Michele Salvati, all'anagrafeMicael Antonio Maria Salvati (Cremona,4 maggio1937), è uneconomista epolitologoitaliano, deputato dal 1996 al 2001 e primo teorizzatore delPartito Democratico. È stato sposato con Bianca Beccalli (Pavia, 26 ottobre 1938 - Milano, 17 ottobre 2024[1][2]), sociologa e docente universitaria.
Laureato inGiurisprudenza all'Università degli Studi di Pavia come alunno dell'Almo Collegio Borromeo nel1960, ha conseguito una seconda laurea inEconomia all'Università di Cambridge, cinque anni dopo.
Ha fondato insieme aFernando Vianello, Sebastiano Brusco, Andrea Ginzburg eSalvatore Biasco la Facoltà diEconomia dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia[3].
Ha insegnato Economia Politica all'Università degli Studi di Milano, nella facoltà di Scienze Politiche.Alla fine deglianni sessanta ha militato nella nuova sinistra, scrivendo sulle principali riviste dei movimenti, in particolare suQuaderni Piacentini eGiovane Critica.
Ha scritto e scrive editoriali per numerosi quotidiani, come ilCorriere della Sera,Il Foglio,la Repubblica,l'Unità eIl Sole 24 ore, e per riviste comeStato e Mercato eIl Mulino, rivista, quest'ultima, di cui è stato direttore per due trienni (2012-2014 e 2015-2017).[4]
Alleelezioni del 1996 è stato candidato perL'Ulivo allaCamera dei deputati nel collegio di Milano 1, che perse controSilvio Berlusconi (51,5 a 36,3%);[5] fu comunque ripescato nella parte proporzionale, venendo quindi eletto per la lista delPartito Democratico della Sinistra. Nella veste di deputato ha contribuito allaCommissione parlamentare per le riforme costituzionali, la cosiddetta "Bicamerale", progetto poi fallito.
Anche dopo aver lasciato la carica di deputato, non ha smesso di interessarsi alle questioni politiche italiane: il 10 aprile 2003, con un appello suIl Foglio, è il primo a teorizzare la nascita delPartito Democratico, una formazione in cui si sarebbero dovuti sciogliere iDemocratici di Sinistra eLa Margherita, e che potesse riunire in un unico soggetto dicentrosinistra tutti i riformisti.[6][7] Al Partito Democratico ha dedicato due libri,Il Partito democratico. Alle origini di un'idea politica, del 2003, eIl partito democratico per la rivoluzione liberale, del 2007.
Agli inizi del 2016 prende posizione a favore del sì al referendum costituzionale dichiarando: "Faccio fatica a capire le ragioni di chi si schiera contro. Votare al referendum è un atto meritorio non tanto per il futuro di Renzi ma dell'Italia".
Il 23 dicembre 2008 il Presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano gli conferisce l'onorificenza diGrande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.[8]
Nel 2012 viene nominatoProfessore Emerito di Economia Politica presso il Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell'Università degli Studi di Milano.[9]
Nel 2013 diventa Socio Corrispondente dell'Accademia Nazionale dei Lincei: Classe di Scienze Morali, cat. VII Scienze Sociali e Politiche.[10] Il 26 luglio 2023 gli viene conferita la qualifica di Socio Nazionale.[11]
Il 7 dicembre 2017, nella tradizionale cerimonia alTeatro Dal Verme, il Sindaco di MilanoGiuseppe Sala gli conferisce la Medaglia d'Oro (oAmbrogino d'Oro) massima onorificenza delComune di Milano.[12] Anche sua moglie, Bianca Beccalli, ha ricevuto lo stesso riconoscimento quindici anni prima, il 7 dicembre 2002.[13] Ciò li rende una delle pochissime coppie, se non l'unica, ad avere ottenuto la più importante decorazione della città di Milano.
Altri progetti
| Predecessore | Direttore della rivistail Mulino | Successore |
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| Piero Ignazi | gennaio 2012 - oggi | in carica |
| Controllo di autorità | VIAF(EN) 49262227 ·ISNI(EN) 0000 0000 8127 4089 ·SBNCFIV033040 ·LCCN(EN) n82092026 ·GND(DE) 170002225 ·BNF(FR) cb12143269p(data) ·J9U(EN, HE) 987007342009305171 |
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