Tornato nella città natale, gli fu offerto un incarico nell'associazione giovanileKomsomol. Nel 1970 avviò la sua carriera politica con l'elezione a Primo Segretario del Comitato del Partito nelterritorio di Stavropol'. Si riconosceva nel gruppo facente capo al membro del PolitburoFëdor Davydovič Kulakov, che sostituiva come responsabile del comitato centrale per l'agricoltura; quando Kulakov fu stroncato da un infarto nel 1978, entrò nelPolitburo come membro supplente.
In questo periodo le sue posizioni all'interno delPCUS generarono più occasioni di viaggi all'estero, che divennero sempre più frequenti e influenzarono sempre più profondamente il suo punto di vista politico e sociale riguardo alla conduzione del Paese. Nel 1975 aveva già condotto una delegazione nellaRepubblica Federale di Germania; nel 1983 guidò una delegazione sovietica inCanada per incontrare ilprimo ministroPierre Trudeau e alcuni membri dellaCamera dei comuni[6].
Jurij Vladimirovič Andropov, prima della sua morte (avvenuta nel 1984)[7], lo indicò alla guida del Partito, ma la successione diKonstantin Černenko gli garantì solo[8] un posto di grande rilievo nella gerarchia[9], che apparve da subito quello di un vero e propriodelfino[10].
Nel 1985, Gorbačëv annunciò la necessità di una profonda riorganizzazione dell'economia sovietica, a causa della stagnazione in cui questa si trovava[17]. Inizialmente, il suo programma di riforma si basò sulla coppia di concettiuskorenie (accelerazione) egospriomka (controllo statale sulla produzione), ma ben presto furono i terminiglasnost' (liberalizzazione, apertura, trasparenza) eperestrojka (ricostruzione) a diventare più popolari.
La cosiddetta "Generazione Komsomol" - che nell'era diLeonid Brežnev esprimeva amministratori di mentalità tecnocratica, ostili alla prosecuzione dellastagnazione economica - si rivelò l'uditorio più ricettivo per Gorbačëv e il vivaio di molti uomini d'affari e politici postcomunisti, specialmente nelleRepubbliche baltiche e inUcraina, oltre che in Russia.
Gorbačëv propose un "programma di riforma"[18] che fu approvato nelle sessioni di aprile 1985 del Comitato Centrale[19]. In maggio pronunciò un discorso aLeningrado, patrocinando riforme più generalizzate[20].
Le riforme incominciarono con il rinnovamento di alte cariche, mediante la sostituzione diAndrej Gromyko conEduard Shevardnadze come ministro degli esteri. Gromyko, conosciuto in Occidente comeSignor Nyet[21], era stato per ventotto anni ministro degli esteri ed era considerato di "idee antiquate."Robert D. English osservò che, nonostante l'inesperienza diplomatica di Shevardnadze, Gorbačëv "condivide con lui una visione", oltre all'esperienza nella gestione di una regione agricola dell'Unione Sovietica (Georgia): ciò significava che ambedue possedevano deboli vincoli con il complesso industriale-militare[22].
Il primo grande programma di cambiamenti introdotto da Gorbačëv fu la ripresa della lotta al consumo dell'alcol nel 1985, pensata per combattere la diffusione dell'alcolismo nel Paese e già avviata daJurij Vladimirovič Andropov nella sua qualità di segretario generale un paio di anni prima. Furono alzati i prezzi dellavodka, delvino e dellabirra e se ne limitarono le vendite. Le persone sorprese in stato diubriachezza nei luoghi di lavoro o in pubblico furono processate. Si proibì il consumo di bevande alcoliche nei treni a lunga distanza e nei luoghi pubblici e si censurarono le scene di consumo di alcolici nei film. Tuttavia, questa riforma non ebbe un effetto significativo sull'alcolismo nel Paese, mentre economicamente fu un duro colpo sui proventi delle imposte sul consumo di alcolici in Unione Sovietica (la produzione di bevande alcoliche, infatti, migrò verso ilmercato nero poiché lamafia russa aveva un'organizzazione capillare).
La sua politica di riforme decollò con l'approvazione, durante il ventisettesimo congresso delPCUS (nel mese di febbraio del 1986), dellaglasnost', dellaperestrojka e dellauskorenie (accelerazione dello sviluppo economico).
IlPlenum delComitato Centrale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica del gennaio 1987 vide la cristallizzazione delle riforme politiche di Gorbačëv, comprese le proposte di ammettere una pluralità di candidati per le elezioni e la nomina di persone esterne al Partito in incarichi di Governo.
In quello stesso anno, il 28 maggio (il giorno dellaFesta delle Guardie di Frontiera), nellapiazza Rossa di Mosca, fra lo sgomento dei passanti, atterrò un aeroplano sportivo pilotato dal diciannovenne cittadino dellaRepubblica Federale TedescaMathias Rust. Rust era decollato daAmburgo, e dopo un breve scalo aHelsinki, doveva proseguire alla volta diStoccolma. In seguito però egli aveva cambiato rotta dirigendosi in territorio sovietico. Subito dopo aver varcato la frontiera e poi, mentre avanzava sulla rotta per Mosca, più volte era stato intercettato dairadar e avvicinato dacaccia sovietici, i quali però non avevano ricevuto alcun ordine di reagire. Neppure il sistema automatico delladifesa contraerea della capitale aveva funzionato poiché proprio quel giorno esso era stato messo fuori servizio per lavori di manutenzione. Che un giovane della Germania Occidentale fosse riuscito a volare con un aereo da turismoCessna 172 fino a Mosca, attraversando le frontiere sovietiche senza essere scoperto e atterrando vicino allapiazza Rossa, screditò pesantemente i militari sovietici: Gorbačëv ne approfittò per imporre grandi cambiamenti di personale, cominciando dal vertice, dove nominòDmitrij Timofeevič Jazov comeministro della difesa.
Le riforme economiche occuparono gran parte del resto del 1987. In giugno si approvò una nuova legge che concedeva alle imprese più indipendenza, e in novembre Gorbačëv pubblicò un libro intitolatoPerestroika: New Thinking for Our Country and the World (Perestroika: un nuovo pensiero per il nostro paese e il mondo), in cui spiegava le sue proposte di riforma. Nonostante ciò, contemporaneamente aumentava l'acredine personale e professionale tra Gorbačëv eBoris El'cin: questi fu sostituito come primo segretario del Partito di Mosca, dopo avere criticato Gorbačëv e altri durante il Plenum di ottobre. Nello stesso anno furono ufficialmente riabilitati molti degli oppositori diStalin, in proporzioni ben maggiori della primadestalinizzazione del 1956.
Il 1988 vide l'introduzione dellaglasnost' mediante nuove libertà individuali ai cittadini, come una maggiorelibertà di espressione elibertà di religione. Questo fu un cambiamento radicale, poiché il controllo della parola e la repressione delle critiche da parte del governo era stato - fino ad allora - una parte centrale del sistema sovietico. Lastampa diventò molto meno controllata e migliaia di prigionieri politici e dissidenti furono messi in libertà.
La meta di Gorbačëv nella realizzazione della glasnost' fu di mettere sotto pressione i conservatori dentro ilPCUS, che si opponevano alle sue politiche di ristrutturazione economica: ciò fece Gorbačëv con la speranza che, attraverso differenti gamme di apertura, dibattito e partecipazione, il paese sovietico appoggiasse le sue iniziative di riforma. Allo stesso tempo, Gorbačëv aprì sé stesso e le sue riforme alle critiche nell'opinione pubblica, come si evidenzia in una lettera diNina Andreeva - di critiche alle sue riforme - pubblicata nell'edizione di marzo diSovetskaja Rossija. Queste critiche si sarebbero moltiplicate, alla fine degli anni ottanta, quando diventarono palesi la scarsità di prodotti basilari e delle forniture, giunte a livelli tipici dei tempi di guerra.
LaLegge delle Cooperative - promulgata nel maggio 1988 - fu forse la più radicale delle riforme economiche durante la prima parte dell'era di Gorbačëv. Per la prima volta dallaNuova politica economica diLenin, la legge permetteva laproprietà privata delle imprese di servizi, nell'industria manifatturiera e in settori delcommercio esterno. Inizialmente, la legge imponeva alte imposte e restrizioni di impiego, ma questi elementi furono rivisti, più tardi, per non scoraggiare l'attività del settore privato. In virtù di questa disposizione, le cooperative, i ristoranti, i negozi e i fabbricanti di manifatture si trasformarono, modificando in parte la scena economica sovietica. Va segnalato che alcune delle Repubbliche Socialiste Sovietiche ignorarono queste restrizioni; inEstonia alle cooperative fu permesso di servire pienamente alle necessità dei visitatori stranieri e lo stabilimento dijoint ventures con imprese straniere.
Nel giugno 1988, nella XIX Conferenza del Partito Comunista dell'Unione Sovietica, Gorbačëv diede inizio a radicali riforme destinate a ridurre il controllo dell'apparato governativo sulle attività private. Propose un nuovo modello digovernance nella forma di unsistema presidenziale, con un nuovo elemento legislativo che si sarebbe denominatoCongresso dei Deputati del Popolo dell'Unione Sovietica.
Le elezioni per il Congresso dei Deputati del Popolo dell'Unione Sovietica si celebrarono in marzo e aprile 1989. Nelle elezioni, furono sconfitti molti candidati del Partito. Inoltre,Boris El'cin fu scelto per Mosca e ritornò alla vita politica per trasformarsi nel principale critico di Gorbačëv.
Il Congresso si riunì per la prima volta il 25 maggio. Il suo primo compito fu l'elezione dei rappresentanti del Congresso nelSoviet Supremo. Nonostante la sua elezione a presidente, il Congresso portò problemi per Gorbačëv, poiché le sue sessioni furono teletrasmesse, generando più visibilità nelle critiche al potere e una domanda popolare di una riforma ancora più rapida.
Il resto del 1989 fu marcato dallacaduta del Muro di Berlino e dalle questioni nazionali, che tornavano a essere sempre di più problematiche. Nonostante ladistensione internazionale[24] raggiungesse livelli senza precedenti - con la ritirata sovietica della guerra dell'Afghanistan e con i dialoghi tra gli Stati Uniti d'America e l'Unione Sovietica, che continuarono tra Gorbačëv e il neopresidente George H. W. Bush[25] - le riforme interne cominciarono a soffrire la crescente divergenza tra i riformisti, che criticavano il lento ritmo di cambiamento, e i conservatori che criticavano l'estensione del cambiamento[26].
L'8 settembre 2018 una exspia delRegno Unito, che utilizza nel suo libro lopseudonimo di Tom Shore, affermò di aver sventato nel 1989 uncomplotto per assassinarlo in occasione di una sua visita inGermania Est. La spia dichiarò di avere scoperto la macchinazione mentre era sotto copertura, riuscendo poi a neutralizzarla. L'attentato sarebbe stato organizzato dai terroristi di estrema sinistra dellaRote Armee Fraktion, con il beneplacito dei vertici del Politburo del partito e delKGB: l'omicidio di Gorbačëv avrebbe fornito all'URSS un pretesto per invadere laRepubblica Democratica Tedesca e ristabilire il suo controllo sui Paesi delPatto di Varsavia.[27]
Il 15 marzo 1990 il Congresso dei rappresentanti del popolo dell'URSS (il primo parlamento costituito sulla base di libere elezioni nella storia del Paese) elesse Gorbačëv presidente dell'Unione Sovietica. Il 15 ottobre dello stesso anno, grazie alla sua fama di riformatore eleader politico mondiale, nonché al contributo dato per migliorare le sorti dellaguerra fredda, gli fu assegnato ilpremio Nobel per la pace.
In politica interna si giova di una dialettica tra conservatori (guidati daLigačëv eƏliyev) e riformatori (rappresentati daBoris El'cin eŠevardnadze), da lui abilmente guidata per mantenersi in equilibrio tra i due schieramenti interni al PCUS e portare così il Paese a un moderato progresso democratico. Ma nel 1988-1989 l'equilibrio deldivide et impera vacilla paurosamente: i primi moti nazionalisti nelCaucaso e neiPaesi baltici sfociano in disordini e crimini (ad esempio l'eccidio degli armeni nella capitale azeraBaku, gli assassinii di persone russe inKazakistan e altro)[28].
Di fronte a questi fatti che minavano l'integrità territoriale e politica del Paese, Gorbačëv si comportò in un modo difficilmente spiegabile. Dapprima non reagì affatto[29], mentre i disordini assumevano vaste dimensioni. Poi ordinò di usare la forza militare, il che provocò ulteriori vittime e accrebbe i sentimentiindipendentisti.
L'uso della forza caratterizzò l'inizio dell'anno, nel caso dellaLituania nella quale, dopo aver a lungo tollerato, se non addirittura sostenuto, un'intensa attività di movimenti indipendentisti, nel gennaio 1991 Gorbačëv ordinò improvvisamente all'Armata Rossa di occupare la sede del parlamento e dellalocale televisione di stato aVilnius (analogo tentativo fallì aTallinn). Le reazioni militari violente[30] non produssero nulla, oltre ai morti e all'odio verso il potere centrale moscovita (fu allora che all'uopo si costituirono i famigeratiOMON, le truppe delMinistero dell'interno incaricate della repressione, che causò diverse decine di morti imputate direttamente alCremlino).
Boris El'cin fu eletto presidente della Repubblica Russa, poi però abbandonò il PCUS, inneggiando alla necessità di abolire la disposizione costituzionale sul ruolo guida del Partito Comunista. Mentre l'economia, tra tentativi di liberalizzazione e resistenze collettivistiche, perdeva colpi, nell'agosto 1991 i comunisti conservatoritentarono un colpo di Stato, istituendo il Comitato per lo Stato d'Emergenza: nonostante il fatto che Gorbačëv ne sia stato la prima vittima, essendo rimasto recluso per tre giorni nella villa presidenziale inCrimea, gli fu contestato daBoris El'cin - dopo che questi piegò la resistenza dei golpisti coll'alleanza dei presidenti delle repubbliche federate non russe - di aver con le sue tattiche favorito il radicamento al potere non di interlocutori responsabili dellaperestrojka, ma di pericolosi avventuristi.
Dal gennaio del 1992 Gorbačëv fu presidente della Fondazione Internazionale Non-Governativa per gli Studi Socio-Economici e Politici (laFondazione Gorbačëv). Dal marzo del 1993 divenne inoltre presidente (nonché fondatore) dellaGreen Cross International, un'organizzazioneambientalista indipendente presente in più di 30 paesi.
Ha inoltre ricoperto l'incarico di Presidente delPartito Socialdemocratico Unito della Russia, fondato il 26 novembre 2001; è stata un'unione di parecchi partiti socialisti democratici, dalla cui guida si è dimesso nel maggio 2004 a causa di disaccordi con il presidente del partito,Konstantin Titov, relativo alla nuova direzione intrapresa durante la campagna elettorale del dicembre 2003.
Nel giugno 2004 ha assistito al funerale diRonald Reagan. Nel settembre dello stesso anno, a seguito degli attacchiterroristiciceceni in Russia, il presidenteVladimir Putin ha lanciato un'iniziativa per sostituire l'elezione dei governatori regionali con un sistema per cui gli stessi sono direttamente nominati dal presidente e approvati dalle legislature regionali. Gorbačëv ha criticato tali provvedimenti, accusando Putin di allontanarsi dalla via democratica.
Gorbačëv è stato presidente delWomen's World Award, un concorso annuale sponsorizzato dall'organizzazione World Awards.
Malgrado fosse stato battezzato alla nascitacristiano ortodosso, Michail Gorbaciov si è sempre dichiaratonon credente. Il 28 marzo del 2008, dopo essersi recato inUmbria presso la tomba diSan Francesco d'Assisi, molti hanno narrato di una sua presunta conversione allareligione cattolica; Gorbaciov ha successivamente smentito questa versione e ha dichiarato di essere sempre statoateo sin dal periodo della gioventù e della militanza nelPCUS[32], spiegando che la visita adAssisi era avvenuta per motivituristici e non per un pellegrinaggio.
Durante la sualeadership però, su tale materia, intraprese azioni per favorire una maggiore libertà nella pratica dei vari culti inUnione Sovietica[32].[senza fonte]
L'estesonevo vinoso che Gorbačëv aveva sulla fronte dalla nascita è stato spesso oggetto di attenzione da parte di critici e satirici. Gli fu suggerito di rimuoverlo chirurgicamente, ma rispose di no, ritenendo che il gesto avrebbe potuto essere mal interpretato, come se egli fosse più preoccupato della propria immagine che delle questioni politiche davvero importanti[33].
Da tempo sofferente didiabete e di problemi renali, dal 20 giugno 2022 era ricoverato indialisi e sotto stretta osservazione dei medici a Mosca presso il Central Clinical Hospital della Russia[34][35], dove, il 30 agosto dello stesso anno, è morto all'età di 91 anni.[36][37][38] Dopo i funerali celebrati il 3 settembre, ha ricevuto sepoltura nelcimitero di Novodevičij accanto a sua moglie.
La figura di Gorbačëv è normalmente vista in modo positivo inOccidente[39], mentre inRussia la sua immagine è vista con meno favore.
Secondo un sondaggio del 2017, realizzato dall'istituto indipendenteLevada Center, il 46% dei russi ha un'opinione negativa nei confronti di Gorbačëv, il 30% gli è indifferente, mentre il 15% ne ha un'opinione positiva.[40] Pesa a suo carico ladissoluzione dello Stato sovietico[41], che ha avuto notevoli ripercussioni, anche economiche, per vasti strati della popolazione russa.
In particolare gli si attribuisce la responsabilità delle seguenti iniziative:
Campagna antialcol. Proclamata il 17 agosto 1985, contemplando l'estirpazione del circa 25% dei vigneti e una forte riduzione della produzione della vodka, portò a un notevole calo delle entrate dell'erario dal settore alcolici (dai 60 miliardi dirubli ai 35). La conseguente carenza di alcolici ebbe come effetto la fioritura della produzione clandestina e del mercato nero,contribuendo alla nascita in URSS della criminalità organizzata.[senza fonte]
Incoraggiamento dei moti nazionalistici nel Caucaso. Si attribuisce a Gorbačëv la mancata reazione aipogrom contro gliarmeni diBaku e diSumqayıt che durarono l'intera settimana dal 13 fino al 20 gennaio 1990 e provocarono una sessantina di morti sotto gli occhi delle forze dell'ordine (che peraltro erano state disarmate per un ordine arrivato da Mosca). Solo a cose fatte, nella notte dal 19 al 20 gennaio, Gorbačëv proclamò lo stato d'emergenza a Baku e ordinò l'assalto della città all'esercito regolare sotto il comando del russoAleksandr Lebed'. Ciò produsse a sua volta quasi 100 vittime di nazionalità azera. Gli eventi fomentarono i sentimenti indipendentisti, antisovietici e antirussi, non solo inAzerbaigian, ma anche nell'interaTranscaucasia. Decine di migliaia di comunisti azeri bruciarono le loro tessere, mentre gli indipendentisti arrestati durante l'assalto (tra cui gli istigatori dei pogrom) furono presto rimessi in libertà e si adoperarono per staccare la repubblica dal resto dell'URSS.
Accelerazione dello sgretolamento dell'URSS attraverso l'istituzione della carica di presidente della Repubblica Sovietica. Nel marzo del 1990, quasi contemporaneamente all'assunzione di Gorbačëv della carica di presidente dell'URSS, con il suo consenso anche nelle singole repubbliche sovietiche furono istituite cariche analoghe, il che stimolò ulteriormente le già forti tendenze separatiste. Particolarmente confusa divenne la situazione nella più grandeRSFS Russa, dove il neoeletto presidenteBoris El'cin ingaggiò un'aperta lotta contro Gorbačëv in quanto capo dell'URSS, proclamando addirittura la supremazia delle leggi locali russe su quelle sovietiche (federali). L'istituzione della carica del presidente incoraggiò le forze secessioniste anche nelle altre repubbliche: già l'11 marzo 1990 proclamava l'indipendenza laLituania, a cui seguirono laGeorgia (26 maggio), l'Uzbekistan (20 giugno), laMoldavia (23 giugno), l'Ucraina (16 luglio) e via via tutte le altre.
«Per i risultati ottenuti nello sviluppo della produzione agricola nel piano quinquennale di attuazione per la vendita allo stato di prodotti agricoli e zootecnici» — 27 agosto 1971
«Per i risultati conseguiti nella concorrenza dell'Unione socialista e per il coraggio dimostrato nello svolgimento degli impegni di lavoro per l'aumento della produzione e della vendita allo stato di grano e altri prodotti agricoli nel 1973» — 7 dicembre 1973
«Per i risultati conseguiti nella concorrenza dell'Unione socialista e per l'aver dimostrato lavoro valore nell'attuazione dei piani e degli impegni socialisti per l'aumento della produzione e della vendita allo stato di grano e altri prodotti agricoli nel 1977» — 22 febbraio 1978
«Per il suo successo nello sviluppo della zootecnia, aumentando la produzione e l'approvvigionamento di carne, latte, uova, lana e altri prodotti» — 22 marzo 1966
«Per il suo grande contributo personale nel rafforzare la pace e l'amicizia tra le nazioni e per i molti anni di fruttuose attività sociali» — 2 marzo 2011
«Per le sue opere "nel campo della prevenzione dei conflitti e delle violenze" e specialmente per il suo impegno per il disarmo nucleare.» — Dresda, 14 febbraio 2010[51]
L'Urss verso il duemila. Pace e socialismo, Milano, Teti, 1986.
Proposte per una svolta. La relazione al XXVII Congresso del Pcus e altri documenti. Con una prefazione-intervista inedita dell'autore, Roma, Editori riuniti, 1986.ISBN 88-359-2987-3.
Moratoria. Discorsi e interventi, Camerino-Pieve Torina MC, Mierma, 1987.
L'Ottobre e la perestrojka: la rivoluzione continua. Discorso del segretario del Pcus per il 70º della rivoluzione, Roma, Editori riuniti, 1987.ISBN 88-359-3170-3.
Verso un mondo migliore, Milano, Sperling & Kupfer, 1987.ISBN 88-200-0741-X.
Perestrojka. Il nuovo pensiero per il nostro paese e per il mondo, Milano, A. Mondadori, 1987.ISBN 88-04-31008-1.
Glasnost. Botta e risposta con i giornalisti di tutto il mondo, Milano, Teti, 1988.
La sfida. XIX Conferenza pansovietica del PCUS. 28 giugno-1º luglio 1988, Roma, Editori riuniti, 1988.ISBN 88-359-3242-4.
Parliamoci. Perestrojka in politica estera, Roma, Napoleone, 1988.
Pensare il mondo nuovo, con altri, Roma, l'Unità, 1989.
^Testimoniò su quegli anni:ricordo un incidente dopo la lezione del CPSU in cui il professor Goljakov aveva parlato del fatto che dopo la rivoluzioneLenin aveva dato aJulij Martov, il principale esponente dei menscevichi, l'opportunità di emigrare in Occidente. Mi ricordo che dopo tu mi dicesti: "Guarda, Lenin non si è mai spinto fino ad arrestare Martov." Questo fu detto quando Stalin era ancora vivo. Compresi che era un modo di esprimere la tua inclinazione negativa verso i processi che Stalin aveva imbastito. (Mikhail Gorbachev, Zdenek Mlynar,Conversations with Gorbachev: On Perestroika, the Prague Spring, and the Crossroads of Socialism, Columbia University Press, 2012). La testimonianza, raccolta nel libro a due con Gorbačëv nel 1995, era stata già raccontata da Mlynář in un'intervista nel 1985 all'Unità e, precedentemente, in un dialogo tenutosi nel 1977 con il politologo inglese Archie Brown: questi riferì il racconto nella sessione ai Chequers nel 1983 e, a suo dire, esso fu determinante per convincere M. Thatcher dell'utilità di dare fiducia a Gorbačëv, stante la naturaopen-minded del suo pensiero sin dalla giovine età (Brown Archie,The Change to Engagement in Britain's Cold War Policy: The Origins of the Thatcher-Gorbachev Relationship, in Journal of Cold War Studies, 10, no. 3, Summer 2008, pp. 3-47).
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Michail Gorbačëv è autore di numerosi scritti e saggi, tra i quali:
A Time for Peace (Tempo di pace, 1985)
The Coming Century of Peace (Si avvicina un secolo di pace, 1986)
Peace Has no Alternative (La pace non ha alternative, 1986)
Moratorium (Moratoria, 1986)
Избранные речи и статьи,Izbrannye reči i stat'i (Scritti e discorsi scelti, in sette volumi, 1986-1990)
Перестройка: новое мышление для нашей страны и для всего мира,Perestrojka: novoe myšlenie dlja našej strany i dlja vsego mira (1987, Perestrojka, Mondadori, 1988)
Августовский путч. Причины и следствия,Avgustovskij putč. Pričiny i sledstvija (Il golpe di agosto, 1991)
Декабрь-91. Моя позиция,Dekabr'-91. Moja pozicija (Dicembre 1991. La mia posizione, 1992)
Годы трудных решений,Gody trudnykh rešenij (Gli anni delle decisioni difficili, 1993)
Жизнь и реформы,Žizn' i reformy (Vita e riforme, in due volumi, 1995)
Моральные уроки ХХ века,Moral'nye uroki XX veka (dialogo conDaisaku Ikeda, 1996)
On My Country and the World (Sul mio paese e il mondo, 1998)
Наедине с собой,Naedine s soboj (A tu per tu con me stesso, 2013)