Fu una delle principalicittà-oasi dell'Asia centrale, sulla storicaVia della seta, nei pressi dell'attualeMary. Sono sorte molte città su questo sito, il che l'ha reso un ricco punto di scambio culturale e politico, nonché luogo d'immenso valore strategico. Si suppone che Merv sia stata per breve tempo la città più grande del mondo durante ilXII secolo[1]. Nel1999 l'UNESCO ha inserito Merv tra iPatrimoni dell'umanità.
Merv ha origine in etàpreistorica: indagini archeologiche hanno rilevato tracce risalenti al terzo millennio a.C. una poderosa crescita nel II millennio a. C.Secondo alcuni studiosi sarebbe all'origine del cultoindù diMonte Meru, che per l'induismo rappresenta il centro del mondo. Più probabilmente il Monte Meru sarebbe ilMonte Kailash inTibet.
Nell'età del Bronzo conobbe un'enorme crescita demografica, che comportò un ordinato riassetto urbanistico, con lo scavo di una vasta rete di canali, orientati ordinatamente lungo l'asse nord-sud, alimentati dalle acque del delta del fiume Murghab (lett. "Acqua di Merv").[2]
Con il nome diMouru, Merv viene citata conBakhdi (Balkh) nella geografia delloZend-Avesta (cronaca dell'Avestā). Sotto la dinastia achemenide, Merv è indicata come luogo famoso: con il nome diMargu appartiene a una dellesatrapie citate nelleiscrizioni di Behistun (circa 515 a.C.) delloscià persianoDario I di Persia, durante il cui governo la ribellione nel 522-521 a.C. diFrâda comportò la morte di un numero altissimo di persone e il letterale spopolamento della città-oasi.La vecchia città sembra sia stata ricostruita daCiro II di Persia (559 - 530 a.C.), ma poco si può dire di preciso in merito, dal momento che i livelli achemenidi furono coperti da successivi strati aggiunti al sito.
La visita diAlessandro Magno a Merv è leggendaria, infatti la città prese (come tante altre città fondate e ampliate dal re macedone) il nome diAlessandria per breve tempo. Dopo la morte di Alessandro, Merv divenne la capitale della provincia di Margiana degli Stati deiseleucidi, deiParti e deiSasanidi. Divenne "Antiochia Margiana" su decisione del re seleucideAntioco I, il quale la ricostruì ed espanse fino al luogo conosciuto ad oggi come Gyaur Kala.
Dopo che il sasanideArdashir I (circa 220-240) conquistò Merv, lanumismatica ne delinea la storia: una lunga dinastia sasanide governò per quattro secoli, e questo è dimostrato da un'ininterrotta serie di monete coniate a Merv. In questo periodo Merv divenne la casa di vari culti religiosi accanto alloZoroastrismo sasanide, compresi ilBuddhismo, ilManicheismo e ilCristianesimo nestoriano. NelV secolo d.C. Merv fu sede di un'arcidiocesi dellaChiesa d'Oriente[3].
Merv ricevette una rinnovata attenzione nel febbraio del748, quando il generale arabo o iranicoAbu Muslim (m. 754) vi proclamò la nascita della nuova dinastiaabbaside e l'avvio della cosiddetta "Rivoluzione abbaside", espandendo e rifondando la città e, in nome dei nuovicaliffi, prescelse la città come sede degli insorti che avrebbero impugnato vittoriosamente le armi contro il califfato degliOmayyadi.
Dopo che gli Abbasidi ebbero rovesciato gli Omayyadi e fondato conal-MansurBaghdad, Abū Muslim continuò a regnare su Merv in modo semi-indipendente, fino al suo assassinio da parte dello stesso Califfo che aveva tanto efficientemente servito. Merv fu il centro della causa abbaside per tutta la durata della "Rivoluzione" della "Dinastia benedetta", e in seguito divenne fonte di sostegno politico per i regnanti di Baghdad.Il governo del Khorasan a Merv fu considerato come uno dei principali puntelli dell'edificio califfale abbaside. All'influente famigliairanica deiBarmecidi, ad esempio, fu assegnata Merv ed essa svolse un ruolo importante nel trasferimento della cultura greca (stabilitasi a Merv fin dai primi giorni del conflitto traseleucidi egreco-bactriani) all'interno del mondo arabo-islamico.
Durante tutta l'era abbaside Merv restò la capitale e la città di maggior rilievo dell'interoKhorasan. In questo periodo lo storico araboal-Muqaddasi la definì "deliziosa, gradevole, elegante, brillante, notevole e piacevole". La sua architettura fornì lo spunto per la ricostruzione abbaside di Baghdad. La città divenne famosa per essere la sede degli immigrati provenienti fin dalVII secolo dai territori arabiiracheni, al pari dellaSogdiana e di altri luoghi dell'Asia centrale.[4] L'importanza di Merv agli occhi degli Abbasidi si accrebbe nel periodo che va dall'813 all'818, quando essa divenne residenza temporanea dial-Maʾmūn, in lotta contro il fratelloal-Amin. Merv fu anche il centro del movimentoeretico delIX secolo guidato daal-Muqanna, ilProfeta Velato, che raggruppò molti seguaci dichiarandosi incarnazione diDio ed erede di'Ali ibn Abi Talib e Abū Muslim; laKhurramiyya, cui egli dette vita e che sopravvisse fino alXII secolo.
In questo periodo Merv, al pari diSamarcanda eBukhara, divenne una delle grandi città della cultura musulmana; il famoso storicoYāqūt al-Rūmī ricevette la sua istruzione nelle sue fiorenti biblioteche. Furono sviluppate numerose scuole in vari campi del sapere, a partire dallaLegge islamica e dallo studio degliḥadīth, fino alla storia e alla letteratura. Molti personaggi di spicco della cultura provennero da questa città e l'ampio uso dellanisba al-Marwazi in araboالمروزي?, cioè "di Merv/Marw", lo attesta: primo tra tutti il giurista e teologoAhmad ibn Hanbal.
Con l'indebolimento del califfato, il governo arabo fu sostituito nell'821 da quello del generale persiano filo-abbaside Ṭāhir b. al-Ḥusayn e dalladinastia Tahiride. I Tahiridi saranno a loro volta sostituiti daiSamanidi e, più tardi, dalla dinastiaturca deiGhaznavidi.
Nel1037 iSelgiuchidi, un clan diTurchiOghuz, si spostarono dallesteppe orientali dellago d'Aral prendendo pacificamente possesso di Merv sotto la guida diToghrul Beg: il sultanoghaznavideMasʿūd I era fortemente osteggiato dai cittadini. Il fratello di Toghrul, Chaghri, vi si stabilì mentre il dominio selgiuchide cresceva finendo con l'includere il resto del Khorasan e dell'Iran, e facendola diventare in seguito la città preferita dai capi selgiuchidi. SiaAlp Arslan sia il suo discendenteAhmed Sanjar furono sepolti in città.
È in questo periodo che Merv raggiunge la maggiore espansione; i geografi arabi e persiani la chiamano "madre del mondo", "punto d'incontro del grande e del piccolo", "capoluogo del Khorasan" e capitale del mondo iraniano orientale. Le fonti scritte parlano di una grandeMadrasa fondata dalvisirselgiuchideNizam al-Mulk, e di altre istituzioni culturali. Si dice anche che Merv ebbe un mercato che era "il migliore tra quelli delle principali città iraniane e del Khorasan".[5]
Il regno di Sanjar, segnato dal conflitto con iKara Khitay e ilCorasmia, terminò nel 1153 quando i nomaditurchiGhuzz provenienti dalle terre oltre l'Amu Darya (lo Iassarte) saccheggiarono la città. In seguito Merv passò di mano tra i Corasmi diKhiva, i Ghuzz e iGhuridi, e iniziò a perdere importanza rispetto ad altre città, prima fra tutteNishapur.
Nel1221 aprì le porte aTolui, figlio diGengis Khan eKhan deiMongoli, che nell'occasione trucidò la maggior parte della popolazione. Lo storico persianoJoveyni, vissuto una generazione dopo il massacro, scrisse: "I Mongoli ordinarono che, a parte quattrocento artigiani... , l'intera popolazione, inclusi donne e bambini, dovesse essere uccisa, e nessuno, né donne né uomini, dovesse essere risparmiato. Ad ognuno [i.e.i guerrieri mongoli] sarà assegnata l'esecuzione di trecento o quattrocento persiani. Ne vennero uccisi così tanti che al crepuscolo le montagne sembravano colline, e le pianure erano inzuppate di sangue". Secondo alcuni storici oltre un milione di persone morì a causa dell'invasione mongola, comprese centinaia di migliaia di rifugiati provenienti da altri luoghi.
Gliscavi hanno mostrato una drastica riedificazione delle fortificazioni in seguito alla distruzione, ma la città iniziò a decadere. Nella prima metà del quattordicesimo secolo la città venne utilizzata come sede dell'arcivescovado delCristianesimo orientale. Alla morte del nipote diGengis Khan, Merv venne inclusa (1380) tra le proprietà diTamerlano, principe turco-persiano diSamarcanda edeponimo della dinastia deiTimuridi.
Nel1505 la città fu occupata dagliUzbeki, che cinque anni dopo vennero espulsi per mano diShah Ismail I, fondatore della dinastiaSafavide diPersia. Fu in questo periodo che fu restaurata l'antica grande diga, edificata già in epocapartica[6] (laSultan Band) sul fiumeMorghab, e l'insediamento crebbe nell'area irrigata, che prese il nome diBairam Ali, nome con cui è chiamata in alcuni testi delXIX secolo.
Merv rimase in mani persiane fino al1787 quando fu conquistata dall'emiro di Bukhara, Shāh MurādBeg. Fu allora, che questi decise di far radere immediatamente al suolo la città, distruggere i sistemi di canalizzazione dell'area trasformando così una regione di antica bellezza in una landa desolata. L'intera popolazione dei territori circostanti, circa 100 000 persone, venne deportata in vari momenti nell'oasi di Bukhara. Dal momento che essa professava la variantesciita della fedeislamica, non ebbe difficoltà a resistere alle pressionisunnite dei dominatori. I loro discendenti sono sopravvissuti fino ad oggi e chiamati "Īrānī/Iranici" nelcensimento sovietico degli anni ottanta. Essi sono presenti anche nelle città diSamarcanda,Bukhara e nell'area compresa tra i fiumiAmu Darya eSyr Darya.
Quando SirAlexander Burnes attraversò la regione nel1832, i Khivani erano i governanti di Merv. All'incirca in questo periodo iturcomanniTekke, che vivevano sull'Hari Rud, furono obbligati daipersiani a migrare verso nord. I Khivani tentarono di bloccarne l'avanzata ma, intorno al1856, le Tekke (centri di studio e praticasufi) presero il potere, e lo mantennero fino all'occupazione dell'Impero russo del1883.
Gli scavi russi del vecchio sito iniziarono nel 1890. Dal 1992 al 2000 un gruppo di archeologi turkmeni ebritannici fece numerose scoperte. Nel 2001 venne avviata una collaborazione tra l'Institute of Archaeology, l'University College London e le autorità turkmene. IlProgetto Antica Merv"[7] si pone come obbiettivo la conservazione del complesso e la sua gestione, oltre all'esecuzione di nuove ricerche e alla comunicazione al pubblico dei relativi risultati.
Merv è composta da diverse città murate vicine, ognuna delle quali costruita e abitata da genti di epoche diverse e poi abbandonata e mai ricostruita sulla medesima area. Quattro città murate diverse segnano i quattro periodi in cui Merv fu "il centro del mondo": la più piccola, la vecchia Merv, Erk Kala, corrisponde al regno achemenide; Gyaur Kala, che circonda Erk Kala, comprende le metropoli ellenica e sasanide e venne usata come sobborgo industriale di Sultan Kala, città abbaside/selgiuchide (ed è la più estesa). La più piccola città timuride venne eretta poco a sud e attualmente viene chiamata Abdullah Khan Kala. Vari altri edifici sono sparsi nel territorio delimitato da queste città; tutti i materiali recuperati dai siti sono custoditi dal "Parco Archeologico Antica Merv" subito a nord del villaggio di Bayram Ali, e trenta chilometri ad ovest diMary, città costruita dai russi.[8].
La fondazione di Gyaur Kala avvenne inetà ellenistica sotto il regno del seleucideAntioco I. Fu abitata da molti regnanti ellenici, dai parti, e in seguito dai Sasanidi che la fecero diventare capitale di una satrapia. Gyaur Kala fu la capitale della provinciaomayyade delKhorasan e crebbe in importanza mentre il Khorasan diventava il centro del mondo musulmano nei primi due secoli di vita dell'Islam.
Le rovine più appariscenti di Gyaur Kala sono le installazioni difensive. Tre mura, costruiti uno sopra l'altro, sono ancora ben visibili. Un muro seleucide, gradinato all'interno e verticale all'esterno, funga da piattaforma per il secondo, più grande, costruito con mattoni di fango e, anch'esso, gradinato all'interno. La forma di questo muro ricorda le fortezze ellenistica trovate inAnatolia, nonostante rimanga unico grazie al fatto di essere costruito con mattoni di fango invece che con pietre. Il terzo muro si presume esseresasanide ed è costruito con grandi mattoni.[9] Intorno alle mura furono trovate grandi varietà di porcellane, eredità soprattutto dei Parti. La dimensione di queste fortificazioni è un buon metro per giudicare l'importanza di Merv nell'era pre-islamica; non esistono fortificazioni pre-islamiche di tale dimensione in tutto ilKarakum. Gyaur Kala è importante anche per la grande quantità di monete che nascondeva; venne trovata un'incredibile serie di monete sasanidi, il che mostra una straordinaria stabilità politica se viene riferita a quel periodo.
Anche dopo la fondazione di Sultan Kala, avvenuta per mano delladinastia abbaside, Gyaur Kala continuò a vivere come sobborgo del nuova città. A Gyaur Kala sono concentrati molti edifici industriali dell'era abbaside: forni per la lavorazione di ceramica, acciaio, ferro, rame ed altri materiali. Sembra che Gyaur Kala sia stato il quartiere degli artigiani per tutta l'era abbaside e nel periodo pre-selgiuchide.[10]
Sultan Kala è senza dubbio la più grande tra le città di Merv. Le fonti scritte[11] stabiliscono che fuAbu Muslim, leader della ribellioneabbaside, a simboleggiare la nascita del nuovo califfato con la costruzione di strutture monumentali ad ovest delle mura di Gyaur Kala, nell'area che diverrà Sultan Kala. La zona venne rapidamente murata e divenne il cuore della Merv medievale; i secoli di prosperità che seguirono sono dimostrati dalla gran quantità diköshk abbasidi scoperti all'interno e all'esterno di Sultan Kala. IKöshk erano edifici unici nell'Asia centrale di quel periodo. Una specie di palazzi a due piani semi-fortificati dalle mura ondulate, e venivano abitati dall'élite del tempo. Si suppone che all'inizio venissero usati come magazzino, ma che in futuro divennero residenze. I tetti erano contornati da parapetti, comuni nei quartieri residenziali. Il più grande köshk abbaside di Merv, che è anche uno dei meglio conservati, è il Grande Kyz Kala, situato poco fuori dalle mura occidentali di Sultan Kala; Questa struttura era composta da 17 stanze che circondavano una corte interna. Il vicino Piccolo Kyz Kala ha mura estremamente spesse, con increspature profonde, e scale interne che conducevano agli appartamenti del secondo piano. Tutti iköshk sono in precario stato di conservazione.[11]
Le più importanti costruzioni di Sultan Kala, tra quelle che sono sopravvissute, sono gli edifici selgiuchidi. Nell'undicesimo secolo i nomadi turchi Oghuz, exvassalli delloScià diCorasmia (Khwārezm-Shāh) nelle steppe settentrionali, iniziarono a muoversi verso sud sotto la guida del clan selgiuchide e del suo re Tugril Beg. Tugril conquistò Merv nel1037 ridando linfa alla città; con i suoi discendenti, soprattutto con Sanjar, che vi prese la residenza, Merv si ritrovò al centro di un grande impero multiculturale.
Le prove di questa prosperità si trovano in tutta Sultan Kala. Molte di queste sono concentrate nella cittadella,Shahryar Ark[non chiaro], sul lato orientale. Al centro di Shahryar Ark si trova il palazzo selgiuchide, costruito probabilmente da Sanjar. Le mura di mattoni di fango sopravvissute mostrano che il palazzo, relativamente piccolo, era composto da piccole stanze al pianterreno che circondavano una corte interna a cui si accedeva per mezzo di quattroiwan, uno per lato (Ettinghausen 276). Le depressioni trovate nei pressi sembrerebbero dimostrare l'esistenza di un lago artificiale; giardini simili vennero trovati in altri palazzi dell'Asia centrale.[9] Sfortunatamente tutti gli ornamenti interni ed esterni sono stati persi in seguito all'erosione o ai furti.
Un'altra famosa struttura selgiuchide all'interno dello Shahryar Ark è ilkepter khāna, o "piccionaia". Questo edificio misterioso, tra i meglio conservati dell'oasi di Merv, comprendeva una stanza quasi priva di finestre e molti scaffali lungo i muri. Alcune fonti suppongono che ilkepter khana (presente anche in altre città asiatiche) fosse un luogo di allevamento dei piccioni, al fine di raccoglierne ilguano usato per concimare le famose coltivazioni di meloni di Merv. Altre fonti[11] credono che si tratti di biblioteche o depositi di tesori, e questo sarebbe dimostrato dalla loro ubicazione nei pressi di altri edifici importanti.
La struttura meglio conservata di tutta Merv è il duecentescomausoleo del sultano Sanjar, anch'esso a Sultan Kala. È il più grande dei mausolei selgiuchidi e il primo di tipomoschea-mausoleo, un abbinamento che diventerà comune in seguito. È quadrato, di 27 metri per lato, con due entrate sui lati opposti; una grandecupola centrale è sostenuta da un sistema ottagonale, e gliarchi coprono gli interni.[12] L'esterno della cupola era colorato di azzurro e la sua altezza era imponente; si dice che le carovane in arrivo potessero vedere il mausoleo ad un giorno di marcia dalla città. Le decorazioni, in puro stile selgiuchide, sono tradizionali, con lavori di stucco all'interno e decorazioni geometriche di mattoni, ora perse quasi completamente, all'esterno.[13] Ad eccezione dei decori esterni, il mausoleo è intatto per la maggior parte e restano, fin dal XII secolo, una delle principali attrazioni turistiche di Merv.
Un ultimo gruppo di rovine selgiuchidi è composto dalle mura di Sultan Kala. Queste fortificazioni, molte delle quali sono rimaste, iniziano come mura di mattoni di fango alte 8 o 9 metri, all'interno delle quali erano situate stanze dalle quali i soldati potevano scoccare le frecce. Ci sono torri a ferro di cavallo alte da 15 a 35 metri. Queste mura, comunque, non si dimostrarono efficaci a causa dello scarso spessore che le rendeva fragili ai colpi dellecatapulte e dell'altra artiglieria. Dalla metà del XII secolo le gallerie vennero riempite e le mura rafforzate. Un secondo muro, più piccolo, venne costruito di fronte a quello principale, e infine isobborghi cittadini, conosciuti adesso come Iskender Kala, vennero cintati con mura spesse alte 5 metri. I tre muri si rivelarono sufficienti per respingere almeno la prima offensiva dei mongoli, prima che la città cadesse nel 1221.[14]
Sono state recuperate molte ceramiche risalenti all'era abbaside e selgiuchide, principalmente da Gyaur Kala, dalle mura di Sultan Kala, e dallo Shahryar Ark. Le ceramiche di Gyaur Kala furono all'inizio abbaside, ed erano bocce colorate di rosso con disegni geometrici. Le ceramiche recuperate dalle mura di Sultan Kala sono perlopiù gialle e verdi, e risalgono all'XI-XII secolo. Sono molto simili per stile a quelle diNishapur.[14] Bocce azzurre e nere vennero scoperte nel palazzo di Shahryar Ark, insieme ad un interessante deposito di materiale in stile mongolo probabilmente risalente alla fallimentare rifondazione avvenuta sotto gliĪl-Khān. Della stessa era sembrerebbe essere una maschera in ceramica usata per la decorazione delle mura, e ritrovata tra le rovine di quello che si crede essere untempiobuddista costruito daiMongoli nei sobborghi meridionali di Sultan Kala.[11]
Merv è situata in un'oasi vicino aldelta delMorghab, che nasce sull'Hindu Kush per poi attraversare ildeserto del Karakum. La regione del delta del Murgab, conosciuta dai greci comeMargiana, fornì a Merv due vantaggi: per prima cosa forniva una semplice rotta sudest-nordovest che partiva dalle terreafghane ed attraversava ilKarakum, la valle dell'Amu Darya eCorasmia. Il secondo vantaggio fu che il delta era una regione irrigua situata al centro del deserto, ed era un punto di sosta naturale per i viaggiatori che dall'Iran tentavano di raggiungere laTransoxiana, viaggiando sullavia della seta. Il delta, e quindi Merv, erano sulla congiunzione di queste due famose vie: quella sulla rotta nordovest-sudest versoHerat eBalkh (fino all'Indo ed oltre) e quella sulla sudovest-nordest daTus eNishapur fino aBukhara eSamarcanda.
Le coordinate esatte dell'oasi sono 37°30'N e 62°E, circa 370 chilometri a nord diHerat, e 450 chilometri a sud diKhiva. La sua area copre un territorio di circa 4900Km². La grandecatena montuosa che, con i nomi diParopamisade eHindu Kush, si estende dalMar Caspio alPamir, si interrompe a circa 300 chilometri a sud di Merv. Attraverso questa spaccatura passano i fiumiHari-Rud (Tejend) eMorghab, fino a perdersi nel deserto di Karakum. In questo modo i fiumi rendono Merv una specie di torre d'osservazione per l'ingresso inAfghanistan da nordovest e, allo stesso tempo, creano una tappa tra il nordest dellaPersia e gli stati diBukhara eSamarcanda.
L'oasi è irrigata da un complicato sistema di canali ricavati dal Murgab. La provincia è da sempre rinomata in oriente a causa della sua fertilità. Vengono coltivati cereali e frutta in abbondanza, ad esempio frumento, miglio, orzo e meloni, ma anche riso e cotone. I semi di cotone trovati dagli archeologi e risalenti al quinto secolo sono la prima indicazione che l'industria tessile era una fonte economica primaria dei sasanidi. Venivano coltivati ibachi da seta. I turkmeni avevano un famosomaneggio per cavalli, cammelli, pecore, asini e muli. Avevano anche ottimi artigiani dell'argento ed altrettanto bravi artigiani che preparavano armature. Una delle scoperte del scavi del 1990 fu un'officina del nono-decimo secolo in cui operavano ifabbri, cosa confermata dalle fonti islamiche dell'epoca. Itappeti della regione di Merv venivano considerati superiori a quelli persiani. Producevano anche vestiti in feltro e lana.
Merv è calda e secca d'estate, e fredda d'inverno. Il caldo dell'estate è oppressivo. Il vento solleva nuvole di polvere sottile che riempie l'aria, rendendola opaca, ed oscurando parzialmente il sole. Queste nuvole rendono a volte difficoltoso il respiro. In inverno il clima è piacevole. La neve cade raramente e, quando lo fa, si scioglie in un giorno. Le precipitazioni annuali raramente superano i 12,5 centimetri, e spesso non si vede la pioggia tra giugno e ottobre. Mentre in estate le temperature possono raggiungere i 45°C., in inverno possono raggiungere i -7 °C. La media annuale si aggira sui 16 °C.
In questo luogo ci fu una strutturaimperiale russa ampia 436 m²,irrigata artificialmente, i cui lavori terminarono nel1895. Fu una ristrutturazione della vecchia diga e della rete di irrigazione creata da Bairam Ali. Nel XIX secolo alcunigiornalistibritannici ed osservatori della politica russa, in particolareCharles Marvin, sostennero che le proprietà deiRomanov fossero utilizzate comegranaio dall'esercito russo che tentava di invadere l'India britannica. Venne assorbito dalla maggiore opera di irrigazione fatta daisovietici, ilcanale del Karakum del1960.
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^Herrmann, 1999. Si suppone che fosse la più grande città del mondo tra il1145 e il1153, con una popolazione vicino al milione di persone. Cfr. S. Frederick Starr,L'illuminismo perduto.
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La data della conquista e distruzione turcomanna di Merv (1788) è invece basata sull'esatta indicazione fornita da Gavin Hambly inZentralasien (Fischer Wetlgeschichte n. 16, 1966)