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Menesteo

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Menesteo
Nome orig.Μενεσθεύς
Caratteristiche immaginarie
Sessomaschio
Luogo di nascitaAtene
Professionere di Atene

Menesteo (ingreco antico:Μενεσθεύς?,Menesthèus), è un personaggio dellamitologia greca e l'undicesimo mitologicore di Atene, che condusse un contingente di navi allaguerra di Troia.[1] Secondo la tradizione, egli ottenne una prima volta il trono di Atene daiDioscuri, quando questi invasero l'Attica per liberare la loro sorellaElena, rapita daTeseo. Costretto a fuggire dopo il ritorno di Teseo, diventò nuovamente re alla morte di quest'ultimo, ucciso a tradimento dal reLicomede diSciro, col quale egli si era appunto accordato per eliminarlo. Menesteo è nominato tra i pretendenti di Elena, e per questo motivo partecipò alla guerra di Troia.

Mitologia

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Omero afferma che Menesteo era "figlio diPeteòo, alunno diZeus",[2] ma non precisa le origini, né tantomeno la provenienza di quest'ultimo.
Plutarco invece specifica che egli era figlio diOrneo, figlio a sua volta del reEretteo,[3] di conseguenza, Menesteo apparteneva alla famiglia degli Erettidi.

Diodoro Siculo sostiene un'altra leggenda, secondo la quale questo Peteòo era di origine egiziana ma tale aneddoto era solo uno fra gli argomenti addotti dagliEgiziani per dimostrare che Atene era stata fondata o ampliata da coloni provenienti dal loro Paese.[4]
Insieme al padre, Menesteo era stato esiliato daEgeo, re di Atene, il quale regnò al suo posto.

«Menesteo, figlio diPeteo, figlio diOrneo, figlio diEretteo, fu il primo uomo che cercò di parlare alla folla in modo accattivante … Provocò malumori contro Teseo approfittando di una sua assenza.»

(Plutarco,Vita di Teseo, 32)

Menesteo compare nel IV canto dell'Iliade e, conUlisse, esprime perplessità sull'opportunità di un combattimento. Non assunse particolare rilievo nella guerra, sebbene alcune tradizioni affermano che riuscì addirittura a ferireEttore piantandoglia la sua lancia nella gamba. Nel XII canto, durante un assalto diEttore e dei Troiani ai danni degliAchei, Menesteo chiama rinforzi controSarpedonte eGlauco.Menesteo è citato anche fra i pretendenti diElena. Controversa fu la sua fine; secondo alcune leggende, venne ucciso nei combattimenti presso Troia da un'Amazzone, da identificare forse conPentesilea.

Note

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  1. ^Il numero delle navi che Menesteo condusse a Troia è riportato da tutti gli autori senza contraddizioni:Omero (Iliade, libro II, versi), Igino (Favola, 97) e l'Apollodoro (Epitome), nominato tutti e tre una flotta composta da cinquanta navi.
  2. ^Omero,Iliade, libro IV, verso 338; libro XII, verso 355.
  3. ^Plutarco,Teseo, 34.
  4. ^Diodoro Siculo,Biblioteca storica, I, 28.

Bibliografia

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Fonti

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Traduzione delle fonti

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Moderna

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PredecessoreRe di AteneSuccessore
Teseo1204-1181 a.C. (o 1213-1191 a.C.)Demofonte
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