Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Men (divinità)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Busto del dio Men, conservato presso il Museo delle civiltà anatoliche, adAnkara.
Rilievo raffigurante il dio Men, conservato presso ilBritish Museum, aLondra.

Men (Greco: Μήν,latino: Mensis,[1] e conosciuto anche come Men Ascaënus adAntiochia di Pisidia) è una divinità lunare maschile il cui culto ha interessato l'area occidentale dellapenisola anatolica nel periodoantico. È indicato come il custode dei mesi.[2] Etimologicamente il nome del dio deriva dalla radiceindo-ariana utilizzata per indicare l'astro notturno,me, che si riferisce anche al concetto dimisurare.[3] Il dio veniva descritto come il grande "misuratore".[4] È interessante osservare che dal nome del dio potrebbe essere derivato quello della Luna ininglese etedesco, rispettivamenteMoon (Mona in inglese arcaico) eMond (Mene ingotico).[5]

Poiché la Luna nel tempo muta aspetto, cresce fino a diventare piena e poi si riduce, fino a scomparire, al suo culto è stato associato in differenti culture quello della morte. Le divinità lunari sono spessoctonie e funerarie, e anche Men è stato venerato come la divinità della morte.[3]

Iconografia

[modifica |modifica wikitesto]

Il simbolismo lunare domina l'iconografia del dio. Il dio è abitualmente raffigurato con ilberretto frigio, una tunica con cinta e dei corni aperti sulle spalle, a somiglianza di una luna crescente. È quasi sempre raffigurato in piedi o a cavallo, raramente seduto.[6] Cavalca cavalli, ma anche altri animali, qualiarieti,pantere,leoni,galli otori. La sua iconografia richiama quella diMitra, che indossa un berretto frigio ed è comunemente raffigurato con un toro e con simboli delSole e dellaLuna.

Raramente Men è raffigurato con le mani libere: generalmente tiene uno scettro, unapatera (una coppa sacrificale) o una pigna.[6] Quando ha le mani libere, una di esse poggia sul fianco, all'altezza dell'anca. In alcune raffigurazioni calpesta la testa di un bue.[7] Durante il periodo dell'imperatoreAugusto, al dio venne associata l'idea della Vittoria e anche nell'iconografia tradizionale il dio cominciò a essere accompagnato da unaNike.[6]

L'effigie del dio comparve su numerose monete votive di diffusione regionale, anche in epoca romana. I Romani, che veneravano una divinità lunare femminile,Luna, adottarono di volta in volta soluzioni differenti per indicare il dio: inizialmente su alcune monete riportarono il nome frigio, su altre quello greco. Durante il regno diAntonino Pio furono battute monete sulle quali il dio era indicato comeMensis. Infine venne adottata la formulaLUS stante perLunae Votum Solvit che permetteva di non indicare esplicitamente il genere del dio.[6]

Storia del culto

[modifica |modifica wikitesto]

Il culto di Men era probabilmente derivato da quello del dioSin, presente nellamitologia mesopotamica.[8] Alcuni scrittori antichi descrivono Men come una divinità locale deiFrigi.

Il Dr Mehmet Taşlıalan, che ha studiato le rovine diAntiochia di Pisidia ha sottolineato che la popolazione che si era stabilita sull'acropoli durante il periodo della colonizzazione greca, venerava Men Askaenos[6][9] come divinità protettrice della città. Nel25 a.C., al tempo in cui la regione attorno ad Antiochia conquistata da Augusto venne elevata a rango di provincia, al dio venne associata l'idea della Vittoria.[6] E. Lane suggerisce che i Romani possano aver fondato una loro colonia nei pressi di Antiochia proprio per sfruttare la propaganda che sarebbe derivata dal culto del popolare dio Men.[6] Nel luogo dove fu edificato il tempio dedicato ad Augusto sono presenti segni del culto di Men comebucrania (teschi di buoi[10]) scolpiti sulle mura in pietra.[11] Anche il tempio imperiale reca sul fregio teste di buoi e ghirlande.

L'Historia Augusta riporta che l'imperatore romanoCaracalla venne assassinato nel217 mentre era diretto aCarre per venerare il dioLunus. Lo stesso autore riporta l'opinione diffusa nella regione secondo cui chi avesse venerato taledivinità lunare riferendosi ad essa al femminile, sarebbe stato sottomesso alla volontà delle donne; mentre chi si fosse riferito ad essa al maschile, avrebbe dominato la propria vita.[12][13] Sebbene alcuni studiosi hanno suggerito che Lunus possa essere la forma latinizzata di Men, altri l'hanno associato più solidamente al dioSin.[12]

In epoche successive, Men potrebbe essere stato identificato conAttis, inFrigia, e conSabazio, inTracia; potrebbe inoltre aver condiviso una comune origine con la divinità lunareMah, dellozoroastrismo.[14]

Il culto di Men fu infine soppiantato dalCristianesimo. La stessa Antiochia di Pisidia fu un'importante tappa della predicazione disan Paolo all'inizio dell'era cristiana.[15][16]

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^(EN) Gerald L. Borchert,The Cities of the First Missionary Journey (PDF), sulifeway.com.URL consultato il 3 aprile 2009(archiviato dall'url originale il 30 aprile 2009).
  2. ^Strabone xii. pp. 557, 577;ProcloIn Platonis Timaeum commentaria iv.251
  3. ^ab Gilbert Durand, Ettore Catalano,I simboli nictomorfi, inLe strutture antropologiche dell'immaginario: introduzione all'archetipologia generale, 6ª ed., Edizioni Dedalo, 1987, p. 95,ISBN 88-220-0112-5.URL consultato il 3 aprile 2009.
  4. ^(EN) George Perrot,Customs and Religion of the Phrygians, inHistory of Art in Phrygia, Lydia, Caria and Lycia, Read Books, 2007,ISBN 1-4067-0883-6.URL consultato il 5 aprile 2009.
  5. ^ Licia Filingeri,La più antica rappresentazione conosciuta della Luna (Paleolitico superiore, Vara, Savona, Liguria, Italia), supaleolithicartmagazine.org, Paleolithic Art Magazine.URL consultato il 5 aprile 2009.
  6. ^abcdefgE. Lane,Corpus Monumentorum Religionis Dei Menis
  7. ^(EN)An Important Large Roman Bronze Men, the Ancient Moon God of Anatolia, suroyalathena.com, Royal-Athena Galleries.URL consultato il 3 aprile 2009(archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2009).
  8. ^ Franz Cumont,Teologia, inAstrologia e religione presso i greci e i romani. Il culto degli astri nel mondo antico,Mimesis Edizioni, 1997,ISBN 88-85889-84-0.URL consultato il 3 aprile 2009.
  9. ^(EN)Ronald Syme, Anthony Richard Birley,The Sanctuary of Men near Pisidian Antioch, inAnatolica: studies in Strabo, Oxford University Press, 1995, p. 396,ISBN 0-19-814943-3.URL consultato il 5 aprile 2009.
  10. ^Bucranium (plurale: bucrania) è un termine latino che indica il teschio di un bue.
  11. ^(EN)Pisidian Antioch, susacred-destinations.com, Sacred Destination.com.URL consultato il 3 aprile 2009.
  12. ^ab(EN)Aelius Spartianus,The Life of Antoninus Caracalla, suHistoria Augusta.URL consultato il 3 aprile 2009.
  13. ^(LA)Aelius Spartianus,Vita Antonini Caracallae, suHistoria Augusta.URL consultato il 3 aprile 2009.
  14. ^(EN)Anatolian Religion: The Phrygians", suEncyclopædia Britannica online.URL consultato il 3 aprile 2009.
  15. ^Viaggi di Paolo Apostolo, supaoloapostolo.wordpress.com.URL consultato il 4 aprile 2009.
  16. ^(EN)Antioch of Pisidia, sunewadvent.org, Catholic Encyclopedia.URL consultato il 4 aprile 2009.

Bibliografia

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF(EN5895158127391815150009 ·GND(DE118891049 ·BNF(FRcb119457971(data)
  Portale Mitologia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mitologia
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Men_(divinità)&oldid=138527482"
Categoria:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp