La città è situata su un'ansa dellaSenna,40 km a sud diParigi. La Senna divide la città in tre parti: quella a sud, quella a nord e quella sull'isola fluviale di Saint'Etienne, che si trova proprio al centro dell'ansa e ne segue l'andamento curvo.
Già dalXII secolo, Melun fu sede di un'importante comunitàebraica. Gli studiosi della scuolatalmudica cittadina presero parte alla grande assemblea (asefah) tenuta aTroyes intorno al1160 sotto la direzione diRashbam eRabeinu Tam (Kol Bo, n. 117). Un ebreo di Melun, Vivant, fu incaricato nel1202 di riscuotere le tasse dei suoi correligionari; un altro, Leo Crossius, ottenne il permesso nel1204 di vivere alloChâtelet di Parigi. Nel dicembre1230,re Luigi IX, ad un incontro con i baroni tenuto a Melun, promulgò i seguenti decreti: (1) d'ora in avanti agli ebrei non sarebbe stato più permesso di stipulare contratti; (2) gli ebrei stessi sarebbero stati considerati proprietà dei baroni nei cui territori essi vivevano; (3) in caso di emigrazione essi avrebbero potuto essere ricondotti con la forza alle loro precedenti abitazioni; (4) i debiti a loro dovuti sarebbero divenuti nulli se non riscossi entro inove termini legali, e non sarebbero più stati caricati d'interessi; (5) le ricevute per i loro crediti sarebbero divenute senza valore se non sottoposte ai baroni prima del giorno diOgnissanti.
Gli ebrei occupavano a Melun un quartiere particolare chiamatoLa Iviferie, che è menzionato nei documenti degli anni1206,1212 e1218, conservati negli archivi di Notre Dame di Melun. In un documento datato 5 gennaio1307 si fa riferimento alla vendita di una casa e un granaio, situati nella strada degli Ebrei, appartenuti all'ebreo Donin e ai suoi nipoti. Un altro documento, dell'anno1311, riferisce la vendita di una casa situata nella tenuta delhopital S. Jean de Hierusalem, rue de la Iviferie, iouxte la maison qu'on appelle l'eschole aux Juifs ("Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme, via della Iviferie, accanto all'edificio chiamato scuola degli Ebrei"). Nella biblioteca di Melun si trova un manoscritto delXIV secolo intitolatoBreviarium Judaicum, unmahzor (in parte inedito), secondo il rito francese, per le festività diRosh haShanah eYom Kippur (descritto in dettaglio da M. Schwab in "R. E. J." xiii. 296-299). Come gli ebrei di altre parti di Francia, quelli di Melun furono obbligati nel1306 daFilippo il Bello a lasciare la città senza fare più ritorno.
I più importanti studiosi di Melun furono:
Meshullam ben Nathan, identico, secondoZadoc Kahn (ib. i. 236), allo studioso diNarbona dallo stesso nome. Di Meshullam sappiamo che nel1150 si trasferì da Narbona a Melun dove acquisì presto una grande reputazione. Corrispose conRabeinu Tam e i più famosi rabbini dell'epoca. Viene citato nelletosafotBezah (16a), 'Abodah Zarah (29b) ePesahim (105a).
Nathan ben Meshullam, figlio del precedente; nel1185 viveva adÉtampes.
Jedidiah, insegnante di Abraham ben Nathan di Lunel.
Judah, figlio di David di Melun, che nel1225 diresse la scuolatalmudica e fu uno dei quattro rabbini francesi che presero parte nel1240 alla controversia religiosa a Parigi contro Nicholas Donin.[3]
«D'azzurro,seminato di gigli d'oro, alla fortezza d'argento, aperta, finestrata e mattonata di nero. Motto:Fida muris usque ab mures.»
Igigli di Francia risalgono all'epoca medioevale poiché il reRoberto II morì a Melun nel 1031.Il motto allude all'assedio del 1420, durante laguerra dei cent'anni, quando la città capitolò dopo aver esaurito tutte le munizioni e i viveri… fino all'ultimo topo.[4]