Melo di Bari | |
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duca diPuglia | |
In carica | 1015 – 1020 |
Predecessore | titolo istituito |
Successore | titolo vacante duca di Puglia successivo: |
Nascita | Bari,970 circa |
Morte | Bamberga, 23 aprile1020 |
Consorte | Maralda |
Figli | Argiro |
Melo, oMelo da Bari (Meles Barensis;Bari,970 circa –Bamberga,23 aprile1020), è stato unrivoluzionariolongobardo capo della prima rivolta anti-bizantina avvenuta inPuglia.
Secondo il cronistaGuglielmo di Puglia, era di origini longobarde (Longobardum natum)[1]. Longobardo, ma di cultura greca (come afferma Guglielmo di Puglia "more virum Graeco vestitum"), era un esponente dei ceti ricchi dellaBari bizantina.Di lui è stata ipotizzata una sua parentela con l'imperatoreEnrico II che gli riservò una sepoltura nelduomo di Bamberga. Ma tale riconoscimento va letto più in ottica politica, che parentale.
Sotto la sua guida il 9 maggio1009 (1010 secondo altri storici) le città di Bari,Trani eBitonto si ribellarono al governo fiscale delcatapano bizantinoGiovanni Curcuas: durante la rivolta il catapano restò ucciso e gli insorti sconfissero i bizantini aBitetto e aMontepeloso. La rivolta, appoggiata dai principi longobardi e non avversata dalpapa Sergio IV, sembrava avere successo, approfittando anche del fatto che l'imperatoreBasilio II era duramente impegnato neiBalcani nella guerra contro iBulgari.
Ma il nuovo catapanoBasilio Mesardonite, dopo un lungo e cruento assedio, riconquistò con la forza la città di Bari (1011): molti baresi furono uccisi, mentre i capi degli insorti riuscirono a fuggire: Melo si rintanò prima adAscoli e di là raggiunseBenevento,Salerno eCapua, accolto con qualche preoccupazione dai principi longobardi; suo cognatoDatto chiese soccorso ai benedettini diMonte Cassino. La moglie di Melo, Maralda, e suo figlioArgiro, furono invece catturati e portati aCostantinopoli.
Con la benedizione dipapa Benedetto VIII, Melo nel1015 si recò in Germania dall'imperatore Enrico II per chiedere aiuto. L'imperatore lo accolse tra i suoi vassalli e lo nominòDuca di Puglia, tuttavia non gli fornì alcun aiuto militare. Melo allora ritornò in Italia, si procurò il rinnovato appoggio dei principi longobardi e delle città dissidenti e assoldò alcuni cavalieri mercenarinormanni, guidati daGilbert Buatère, che fecero così la loro comparsa sulla scena politica italiana. Con loro mosse da Capua verso laCapitanata: grazie ad alcuni successi iniziali (ad Arènola presso ilFortore, aCivitate, a Vaccarizza pressoTroia nella primavera del1017), Melo si aprì la strada fino a Trani.Ma lo scontro decisivo con le truppe bizantine guidate dal nuovo catapanoBasilio Bojoannes avvenne nellabattaglia di Canne del 1º ottobre1018, che vide soccombere gli insorti.
Datto di Bari fu mandato a morte permazzeratura il 15 giugno 1021.
Melo si rifugiò presso l'imperatore Enrico e morì due anni dopo in Germania. Ricevette funerali solenni e una sepoltura nelDuomo di Bamberga.
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