Itacchini (genereMeleagris) sonogallinacei con zampe piuttosto lunghe eali ecoda proporzionalmente corte.Testa e parte superiore del collo appaiono bitorzolute, e dalla mascella superiore delbecco, breve robusto ed arcuato, pende nel maschio un'escrescenza carnosa ed erettile di forma conica quando contratta e flaccida e pendula negli altri casi. A seconda dello stato di eccitazione lecaruncole del collo e della testa assumono, sia nel maschio che nella femmina (in questa in misura attenuata) una colorazione che va dal rosso scarlatto al blu, al grigio. Le ali sono molto arrotondate con remiganti che nelcorteggiamento sono portate a toccare il suolo. La coda, composta di diciottopenne, nel corteggiamento e nelle sfide viene alzata a raggiera e messa in mostra in quella azione ostentativa che si dice "la ruota". Nel maschio, una singolare particolarità delpiumaggio è data dal fatto che alcune penne della parte anteriore del petto assumono l'aspetto e la consistenza disetole, a volte anche molto lunghe e sporgenti.
Iboschi degli stati dell'Ohio, delKentucky, dell'Illinois, dell'Arkansas, delTennessee e dell'Alabama ospitano ancor oggi un gran numero di tacchini, abbastanza comuni anche inCanada, negli stati meridionali e nelle regioni centrali americane. Essi trascorrono le loro giornate in gruppi piuttosto numerosi, impegnati in un continuo vagabondaggio attraverso i boschi: si muovono costantemente sulsuolo e compiono spostamenti abbastanza rilevanti, sempre sotto la guida di un vecchio maschio che è il primo, quando si presenta un'inconsueta difficoltà naturale, a dare il segnale di arresto e ad invitare successivamente il gruppo ad affrontarla. Uno spettacolo di questo genere si può vedere, per esempio, quando il branco giunge sulla riva di unfiume: esso dapprima si raccoglie sul punto più elevato della costa e vi si trattiene lungamente, anche per diversi giorni, come se i suoi membri volessero prender consiglio prima di decidersi ad attraversarlo. Quando finalmente il capo dà il suo segnale, i tacchini si pongono in volo, con una fatica proporzionata allo scarso sviluppo delle loro ali ed alla costante abitudine di vivere a terra.[senza fonte]
Il tacchino non ha esigenze specifiche in fatto didieta, si nutre di erbe everdure di ogni sorta, dicereali,frutta einsetti; sembra avere una spiccata preferenza per alcuni tipi dinoci e dibacche.
Il tacchino "gloglotta", quindi il suo verso è ungloglottio[2].
Riproduzione
Il tempo dellariproduzione incomincia verso la metà difebbraio. Femmine e maschi si separano, ed anche per il riposo notturno si scelgono, suglialberi, delle sedi distinte anche se non lontane le une dalle altre. Al richiamo della femmina rispondono tutti i maschi, i quali rapidamente vanno a prendere posto vicino ad essa e incominciano ilcorteggiamento, facendo la ruota, rovesciando il capo all'indietro, strascicando le ali a terra e gridando confusamente. L'unione tra il maschio e la femmina si mantiene finché sopraggiunge il momento della deposizione delleuova, quando la prima si separa decisamente e si nasconde nell'intento di difendere le uova dalle violente manifestazioni d'amore del compagno, che potrebbero avere per esse conseguenze esiziali. Dal canto suo, il maschio cessa di interessarsi alla compagna non appena ha soddisfatto i propri istinti, e dal momento in cui ha inizio l'incubazione se ne dimentica completamente, diventando indifferente e pigro. Il tacchino può riprodursi, inoltre, perpartenogenesi accidentalearrenotoca.
Una leggera escavazione del terreno, rivestita con scarsa attenzione di pochepiume, è tutto ciò che viene approntato dalle femmine per accogliere la prole. Questinidi vengono costruiti verso la metà del mese diaprile, nei luoghi più nascosti e adatti a difendere dalle insidie le dieci, quindici o venti uova della covata, punteggiate di rosso su fondo giallo-scuro. Alla loro cura la madre si dedica con attenzione e precauzione, ricoprendole diligentemente di foglie secche ogni volta che deve abbandonarle; se per effetto di qualche imprevista circostanza la femmina è costretta a disinteressarsi definitivamente del proprio nido, passa ad una seconda covata, mentre, se tutto procede regolarmente, l'incubazione si verifica un'unica volta nel corso dell'anno. Appena sgusciati, i piccoli vengono dapprima tenuti dalla madre sotto le tiepide ali, e poi immediatamente condotti alla ricerca del cibo: dopo due settimane sono già in grado di alzarsi in volo, e la famiglia, che fino a quel momento aveva dovuto trascorrere le notti sul terreno, incomincia ad appollaiarsi sui bassi rami degli alberi. La crescita è rapida, e già inagosto i giovani sono abbastanza forti e prudenti per difendersi dagli attacchi dei loro nemici; le famiglie si sciolgono, o meglio si confondono nei branchi adulti, incominciando a partecipare alle loro escursioni.
Allevamento
InEuropa, il tacchino fu introdotto poco dopo lascoperta dell'America. La più antica rappresentazione di un tacchino in pittura in Europa si trova nella "Stanza degli Uccelli" diVilla Medici a Roma, affrescata daJacopo Zucchi nel 1576-1580. NelXVI secolo esso era ancora rarissimo e ricercato, mentre oggi è uno dei più diffusi tra gli uccelli domestici.
^(EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di),Family Phasianidae, inIOC World Bird Names (ver 14.2), International Ornithologists’ Union, 2024.URL consultato il 5 maggio 2014.
^Gloglottio, inGrande Dizionario di Italiano, Garzanti Linguistica.