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Medaglia interalleata della vittoria (Italia)

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Voce principale:Medaglia interalleata della vittoria.
Medaglia interalleata italiana
Medaglia della Vittoria, commemorativa della grande guerra per la civiltà
Versione coniata da "Sacchini - Milano".

Regno d'Italia
TipoMedaglia commemorativa
Statuscessata
IstituzioneRoma, 16 dicembre1920
CessazioneRoma, 16 dicembre2010
Motivo della cessazioneabrogazione decreto istitutivo
Concessa amilitari, militarizzati ed assimilati
Concessa perpartecipazione alla prima guerra mondiale
CampagnaPrima guerra mondiale
Totale delle concessionicirca 2.000.000
Prodotta daF.M.Lorioli & Castelli - Milano,
S. Johnson - Milano,
Sacchini - Milano
IncisoreGiovanni Villa
Firma incisoreG. Villa Inc. (rovescio)
ModellistaGaetano Orsolini
Firma modellistaG.Orsolini Mod. (diritto)
Diametro36 mm.
Gradiclasse unica, di bronzo
Medaglie, decorazioni e ordini cavallereschi italiani
Nastro della medaglia
Manuale

Lamedaglia interalleata della Vittoria, o medaglia della Vittoria, commemorativa della grande guerra per la civiltà, fu istituita in Italia con il regio decreto 16 dicembre1920, n. 1918[1], a seguito della deliberazione presa dalla Commissione speciale nominata dall'Assemblea generale della Pace per l'istituzione di una medaglia commemorativa comune da concedersi ai combattenti delle Nazioni alleate ed associate.

Criteri di assegnazione

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La norma istitutiva prevedeva la sua concessione a militari, militarizzati ed assimilati che avevano ottenuto ilDistintivo per le fatiche di guerra di cui al regio decreto 21 maggio 1916, n. 641[2], o che comunque avevano prestato servizio per almeno quattro mesi in zona sotto la giurisdizione delle armate ed a disposizione delle autorità mobilitate e collaborando direttamente con l'esercito operante.Con successivo regio decreto 6 aprile 1922, n. 637[3]si stabilirono le categorie di combattenti ai quali la concessione non era estesa.Con regio decreto 15 luglio 1923, n. 1786[4] la medaglia venne concessa a tutti i marittimi che avevano ottenuto ilDistintivo di benemerenza per gli equipaggi delle navi mercantili, istituito con il regio decreto 17 gennaio 1918, n. 150[5] oppure il citato Distintivo per le fatiche di guerra.

Il concorso pubblico fu vinto dallo scultoreGaetano Orsolini con la sua:La Vittoria alata sopra un carro trionfale, con la fiaccola della Libertà, trainata da quattro leoni aggiogati[6].

La medaglia era data gratuitamente, a spese dello Stato, ed era accompagnata da un diploma nominativo.

Il regio decreto 31 gennaio 1926, n. 273[7], che regolamenta l'uso delle decorazioni da parte del personale militare, non contempla la medaglia della vittoria come portativa sulle uniformi.

Insegne

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Versionemignon della medaglia (a destra).

Medaglia

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La medaglia consiste in un disco di bronzo del diametro di 36 mm e dello spessore di 2 mm conappiccagnolo acambretta che, secondo il Decreto istitutivo, avrebbe dovuto essere coniato col bronzo delle artiglierie nemiche.

Diritto

LaVittoria alata in piedi su un carro, con una fiaccola fiammeggiante nella destra, in basso quattro leoni legati al carro da due festoni di foglie d'alloro.

Sotto i leoni, il nome dello scultore "G. Orsolini Mod." a sinistra e quello del fabbricante "F.M.Lorioli & Castelli - Milano" oppure "S.Johnson Milano" oppure "Sacchini - Milano" a destra.Esistono degli esemplari senza alcuna scritta o solo con "G. Orsolini Mod.” a sinistra.

Rovescio

Al centro un tripode, simbolo di comunicazione, sormontato da due colombe che volano in direzioni opposte portando nel becco un ramoscello d'olivo, simbolo di pace.Sul bordo in alto la dicitura: "GRANDE GVERRA PER LA CIVILTA'"; inesergo la scritta: "AI COMBATTENTI DELLE NAZIONI / ALLEATE ED ASSOCIATE"; ai lati del tripode in numeri romani: "MCMXIV", "MCMXVIII".

A fianco della base del tripode, sulla destra, è presente il nome dell'incisore: "G. Villa Inc.", non presente sulle medaglie fabbricate da Lorioli.

Nastro

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La medaglia andava portata sul lato sinistro del petto, appesa ad un nastro largo 37 mm dai colori di due arcobaleni affiancati per il rosso con un filetto bianco agli orli, uguale a quelli delle altre nazioni alleate ed associate che istituirono la medaglia.

Nei casi previsti si portava solo il nastrino al posto della medaglia.

Note

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  1. ^Regio decreto 16 dicembre 1920, n. 1918 (PDF), inGazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 21, 26 gennaio 1921, p. 71.
  2. ^Regio Decreto n. 641 del 21 maggio 1916 (PDF), inGazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 129, 2 giugno 1916, pp. 2821-2822.
  3. ^Regio Decreto n. 637 del 6 aprile 1922 (PDF), inGazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 123, 26 maggio 1922, p. 1242.
  4. ^Regio Decreto n. 1786 del 15 luglio 1923 (PDF), inGazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 197, 22 agosto 1923, p. 5811.
  5. ^Regio Decreto n. 150 del 17 gennaio 1918 (PDF), inGazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 47, 25 febbraio 1918, p. 571.
  6. ^Un tema che richiama specificamente quello della moneta da50 centesimi di lira, coniata dal1919 al1925, ed in generale quello classico dellaquadriga presente su varie monete italiane dell'epoca; a differenza delle monete sulla medaglia la vista è frontale.
  7. ^Regio Decreto n. 273 del 31 gennaio 1926, Uso delle decorazioni per il personale militare (PDF), inGazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 49, 1º marzo 1926, p. 926.

Bibliografia

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Altri progetti

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Altri progetti

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