Secondo lamitologia azteca,Mayahuel era la donna della quale si innamoròEhecatl, il dio del vento. Lui fece dono dell'amore al genere umano, perché lei potesse poi ricambiarlo. Mayahuel andò sposa aXochipilli o aPatecatl (a seconda delle versioni). È la madre deiCentzon Totochtin (i quattrocento conigli).
È rappresentata con moltiseni per nutrire i suoi tanti figli e al centro di un fusto diagave, la pianta di cui è protettrice, insieme alla tipica bevanda mesoamericana ottenuta dalla suafermentazione, l'octli (detta anchepulque).
Il dioEhecatl, innamoratosi di Mayahuel diede al genere umano il dono di amare affinché fosse ricambiato.
Gli dèi mandaronoEhēcatl a cercareTzitzimitl. Al posto di lei, Ehēcatl trovò Mayahuel, la bellissima nipote di Tzitzimitl. Ehēcatl se ne era innamorato e le chiese se potevano andare insieme sulla terra, almeno per un po'. Dopo un po' di esitazione lei acconsentì e Ehēcatl la portò sulla terra. Tzitzimitl, furiosa, chiamò a sé leTzitzimime, sue compagne e insieme si misero a cercare Mayahuel. Ehēcatl e Mayahuel, preoccupati, si trasformarono in una pianta. Mayahuel era un ramo e Ehēcatl era l'altro. Ma Tzitzimitl trovò l'albero. Le Tzitzimime spaccarono il ramo di Mayahuel e la uccisero, mentre Ehēcatl rimase lì. Quando le Tzitzimime se ne furono andate, Ehēcatl tornò normale e si mise a cercare i resti del suo amore. Li trovò e li seppellì. Per azione degli Dèi i resti della povera Dèa divennero il primo Agave. Così Mayahuel divenne la Dèa dell'agave. Dall'agave si ricavarono fibre per i tessuti e la pulque[1][2].
Alcune versioni vogliono che, dopo l'omicidio di Mayahuel ad opera di Tzitzimitl, Ehēcatl rimase lì impietrito dalla paura o dal dolore e divenne lui il Primo agave.[senza fonte] Altre versioni ancora narrano di un matrimonio fra Ehēcatl e Mayahuel e/o che, dopo la morte di lei,Ehēcatl bevve la pulque e si ubriacò ma si sentì meglio.[3] C'è un'ultima versione che narra che Ehēcatl uccise Tzitzimitl.
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