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Matteo Polo

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Matteo Polo (Venezia, ... –Venezia, prima del1318) è stato unmercante edesploratoreitaliano, fratello minore diNiccolò Polo e zio paterno diMarco Polo, il notoesploratoreveneziano.

Divenne mercante, e assieme al fratelloNiccolò si stabilì aCostantinopoli dove impiantò una vasta attività commerciale poi estesa anche aSudak inCrimea e nella parte occidentale dell'Impero mongolo. Essi fecero un viaggio in quella che è la modernaCina e quindi tornarono provvisoriamente in Europa latori di un messaggio per ilPapa da parte dell'imperatore della Cina. Ripartiti assieme al nipote Marco, i Polo fecero un altro viaggio in Oriente, così come narrato nel libroIl Milione.

Biografia

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Matteo o Maffeo[1] Polo è fratello minore di Niccolò Polo e zio paterno diMarco Polo.

Primo viaggio

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Niccolò e Matteo Polo lascianoCostantinopoli per recarsi in Oriente nel 1259.

Matteo e il fratello Niccolò partirono per Costantinopoli dove risiedettero per diversi anni.[2][3] Essi poterono condurre i loro commerci godendo delle facilitazioni, politiche e fiscali, concesse loro per il contributo dato, dalla Repubblica di Venezia, alla conquista di Costantinopoli nel corso dellaIV Crociata del 1204. Comunque, ritenendo che la situazione politica della città fosse divenuta precaria, decisero di trasferire i loro affari aSoldaia, città della Crimea, e lasciarono Costantinopoli nel 1259 o 1260. La loro decisione si dimostrò saggia. Costantinopoli venne riconquistata nel 1261 daMichele Palaeologo, regnante dell'Impero di Nicea, che distrusse il quartiere veneziano. I veneziani catturati vennero accecati,[4] mentre molti di quelli che tentarono la fuga perirono sulle imbarcazioni sovraccariche che tentavano di dirigersi verso le altre colonie veneziane delMar Egeo.

Niccolò e Matteo aBukhara, dove rimasero per tre anni. Essi erano stati invitati da un inviato diHulagu (a destra) a viaggiare verso oriente per visitareKublai Khan

La loro nuova residenza, sul bordo nord delMar Nero, Soldaia, era stata frequentata da commercianti veneziani dalXII secolo. Quando i Polo vi giunsero, faceva parte del nuovo stato mongolo noto comeKhanato dell'Orda d'Oro. Alla ricerca di migliori profitti, i Polo continuarono il loro viaggio versoSaraj, dove si trovava la corte di Berke Khan, il sovrano del Khanato dell'Orda d'Oro. A quel tempo, la città di Saraj non era altro che un enorme accampamento e i Polo vi rimasero per circa un anno. Alla fine, decisero di lasciare la Crimea, a causa di una guerra civile tra Berke e suo cuginoHulagu o forse a causa del cattivo rapporto tra Berke Khan e l'Impero bizantino. Pertanto si trasferirono più a est aBukhara, nell'attualeUzbekistan, dove rimasero per tre anni.

Nel 1264, Matteo e Niccolò si unirono ad un'ambasciata inviata da Hulagu al fratelloKublai Khan. Nel 1266, raggiunsero la sede del Kublai Khan aKhanbaliq, oggiPechino in Cina. Nel suo libro,Il Milione,Marco spiega come Kublai Khan ricevette ufficialmente i Polo e li mandò indietro, con un mongolo di nome Koeketei, come ambasciatori presso ilPapa. Portavano con sé una lettera del Khan con la richiesta dell'invio di cento missionari istruiti che potessero insegnare ilcristianesimo ed i costumi occidentali al suo popolo e olio della lampada delSanto Sepolcro. La lettera conteneva anche una paiza, una tavoletta d'oro lunga 30 cm e larga 7, che autorizzava il titolare a richiedere ed ottenere l'alloggio, i cavalli e il cibo in tutto il dominio del Kublai Khan. Koeketei si dileguò nel bel mezzo del viaggio, lasciando i Polo a viaggiare da soli aAyas nelRegno armeno di Cilicia. Da quella città portuale, salparono versoSan Giovanni d'Acri, capitale delRegno di Gerusalemme.

La lungasede vacante fra la morte diPapa Clemente IV, nel 1268, e l'elezione del nuovo papa nel 1271 ritardò il tentativo dei Polo di adempiere alla richiesta di Kublai Kan. Su suggerimento diTeobaldo Visconti, allora legato papale presso il reame d'Egitto, ad Acri per laIX Crociata, i due fratelli tornarono a Venezia nel 1269 o 1270, in attesa dell'elezione del nuovo papa.

Secondo viaggio

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Lo stesso argomento in dettaglio:Marco Polo.
Niccolò e Matteo Polo consegnano un messaggio delKublai Khan aPapa Gregorio X nel 1271.

Appena eletto, nel 1271,Papa Gregorio X (l'ex Teobaldo Visconti) ricevette il messaggio del Kublai Khan, consegnatogli da Niccòlo e Matteo. Kublai Khan richiedeva l'invio di cento missionari e olio della lampada di Gerusalemme. I due Polo (questa volta accompagnati dal diciassettenne Marco figlio di Niccolò) tornarono in Mongolia, accompagnati da due monaci domenicani, Niccolò daVicenza e Guglielmo daTripoli. I due frati non terminarono il viaggio a causa della loro paura, ma i Polo raggiunsero Kanbaliq e consegnarono i regali da parte del Papa a Kublai nel 1274.[5] Si dice che i Polo abbiano percorso laVia della seta a nord sebbene altri sostengono la tesi di un percorso a sud.[6]I Polo trascorsero i successivi diciassette anni in Cina. Kublai Khan prese in simpatia Marco, che era un narratore coinvolgente, e lo inviò in molte missioni diplomatiche in tutto il suo impero. Marco svolse incarichi diplomatici, ma intrattenne il khan con storie interessanti e osservazioni sulle terre da lui percorse. Secondo il racconto di viaggio di Marco, i Polo chiesero più volte il permesso di tornare in Europa, ma il Khan apprezzava così tanto i suoi ospiti che non fu d'accordo alla loro partenza.

Nel 1291 Kublai affidò a Marco il suo ultimo compito, scortare la principessa mongolaKoekecin (Cocacin neIl Milione) alla dimora del suo fidanzato, l'IlkhanArghun. Il convoglio viaggiò per mare, con partenza dal porto della città meridionale diQuanzhou e fece vela perSumatra, e poi per laPersia, viaSri Lanka eIndia (passando perMylapore,Madurai eAlappuzha, da lui soprannominata Venezia d'Oriente). Nel 1293 o 1294 i Polo raggiunseroHormoz e l'Ilkhanato, governato daGaykhatu dopo la morte di Argun, cosicché la giovane principessa Koekecin sposò il figlio di Arghun,Ghazan. Partirono quindi perTrebisonda dove si imbarcarono e passando perCostantinopoli giunsero a Venezia nel 1295.

Note

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  1. ^UniVenews, 18.11.2019, "Un nuovo tassello della vita di Marco Polo: inedito ritrovato all'Archivio"
  2. ^ Marco Polo,Il Milione.
  3. ^L'esatta data della partenza non è nota.
  4. ^Alvise Zorzi,Vita di Marco Polo veneziano, Rusconi Editore, 1982
  5. ^"Le Livre des Merveilles", p.5-17
  6. ^The Real Eve: Modern Man's Journey Out of Africa, Stephen Oppenheimer (2004)

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