Ilmatrimonio a sorpresa è una norma deldiritto canonico basata sulla regola tradizionale che prevedeva che "ministri" del matrimonio devono essere ritenuti i due sposi, e che ilsacerdote svolgesse la funzione ditestimone autorizzato e impegnato a convalidare la volontà espressa secondo le formule rituali dai due nubendi. IlConcilio di Trento (1545-1563) con ildecreto Tametsi, pur ribadendo la validità canonica del matrimonio di tale natura, stabilì regole di forma per la celebrazione. Tuttavia esse vigevano solo là dove lo stesso decretoTametsi era stato pubblicato.L'uso di questa forma straordinaria di matrimonio era pertanto in realtà limitato a situazioni particolari ed estreme, perché si prestava a strumentalizzazioni ambigue.La norma restò in vigore fino ai primi anni del Novecento: emanazione del decretoNe Temere (1907) e poi delCodice di diritto canonico (1917).
Un esempio di matrimonio a sorpresa viene riportato dalromanzo diAlessandro Manzoni,I promessi sposi.Nel romanzo l'idea del matrimonio a sorpresa viene riportata confusamente daAgnese aRenzo Tramaglino eLucia Mondella.Agnese sa che, per la validità di un matrimonio, è sufficiente che i fidanzati si rechino con due testimoni dal sacerdote e pronuncino in sua presenza la formula rituale. Si tratta di un ripiego poco corretto, ma giustificato nel loro caso dalle circostanze avverse.
(Agnese, I promessi sposi, Capitolo VI (rr 214-221))
Alla proposta di Agnese, Renzo si mostra entusiasta, ma Lucia è contraria al progetto poiché esso prevede dei sotterfugi.Il matrimonio a sorpresa fallisce grazie alla pronta reazione diDon Abbondio che impedisce a Lucia di pronunciare le parole rituali.