Pellegrini all'antica sinagoga diMeron (מֵירוֹן) vicino alla tomba diShimon bar Yochai (1880). Gliebrei diSafed credevano che il Messia sarebbe arrivato se e quando la porta di questa sinagoga fosse caduta. Nella foto, l'architrave della porta principale è incrinato e si appoggia precariamente, minacciando di crollare; nel1960, il Dipartimento delle Antichità israeliano ha rafforzato la porta con calcestruzzo.
IlMessia nell'ebraismo (in ebraicoמָשִׁיחַ?,Mašīaḥ, pronunciatomashiach,mashiah omoshiah,moshiach nella dizioneashkenazita; "unto") è un re futuro che porterà la salvezza aIsraele e all'umanità ed insegnerà la Torah. La parolaebraicamashiach si riferisce appunto alla figura delMessia, "l'unto del Signore", nellareligione ebraica[1], insieme alle idee e tradizioni ebraiche incentrate su di esso.
NelTanakh il rito dell'unzione di un re viene citato tutte e sole le volte che c'è un cambio di dinastia: esso perciò esprime approvazione divina e conferisce legittimità. Analogamente il rito viene eseguito per conferire la carica disommo sacerdote; figura spesso indicata come "il sacerdote, quello unto" (Cohen ha-Mašīaḥ). L'unico personaggio, non rientrante in queste due categorie, a cui viene attribuito questo titolo è l'imperatoreCiro il Grande (Isaia 45:1[2]), il cui ruolo di liberatore del popolo ebraico lo rende quasi un prototipo del messia escatologico.
Nell'EraTalmudica il titoloMashiach oMéleḫ ha-Mašīaḥ (in ebraicoמלך המשיח?, nellavocalizzazione tiberiense pronunciatoMéleḵ haMMāšîªḥ), letteralmente significa "il Re unto", e si riferisce al leader umano e re ebraico che riscatterà Israele nella "Fine dei giorni" e che la condurrà verso un'era messianica di pace e prosperità sia per i vivi che per i morti.[1] Il Messia ebraico, quindi, si riferisce a un leader umano, discendente fisicamente dallastirpe diRe Davide, che governerà e unirà ilpopolo di Israele[3] e che lo condurrà verso l'Era Messianica[4] di pace globale e universale. Il Messia ebraico, a differenza di quello cristiano, non viene considerato divino e non corrisponde alla figura diGesù di Nazaret.[5] Bensì, esso viene visto come un Re che dovrà regnare.
Le interpretazioni dell'ebraismo ortodosso in genere sostengono che il Messia discenderà dal padre secondo il lignaggio dellaCasa di Davide,[12] e radunerà gliebrei riportandoli inTerra di Israele, inaugurerà un'era di pace, costruirà ilTerzo Tempio, genererà un erede maschio, ricostituirà ilSinedrio e così via. La tradizione ebraica allude a due redentori, entrambi chiamatimashiach e coinvolti nel dare avvio all'Era Messianica:Mashiach ben David eMashiach ben Yosef. In generale, il termineMessia (senza qualificarlo) si riferisce aMashiach ben David (Messia, figlio diDavide).[8][9]
A proposito del Messia il Midrash Pesikta Rabbati 36 (redattore: M. Friedmann) recita: Ed il Santo fece un accordo con [il Messia] e gli disse: "I peccati di quelli che sono perdonati per il tuo amore ti porrà sotto un giogo di ferro, e ti sarà fatto come a questo vitello i cui occhi sono deboli, e soffocheranno il tuo spirito sotto il giogo, e a causa dei loro peccati la tua lingua si attaccherà al palato. Sei disposto a questo?... Ma [il Messia] gli disse: "Sovrano del mondo, con la letizia del mio animo e la gioia del mio cuore io lo prendo su di me, a condizione che nessuno di Israele perisca e non solo nei miei giorni, ma anche quelli che sono nascosti nella polvere, e non solo i morti del mio tempo siano salvati, ma tutti i morti, dai morti dal primo uomo fino ad ora, anche i non nati e quelli che tu hai destinato all'esistenza. Quindi sono d'accordo, e a queste condizioni lo prenderò su di me. " Riferimento: Pesikta Rabbati (a cura di: M. Friedmann).Questa porzione di Midrash, chiamata Haggadah, è stata compilata nel 9 ° secolo e si basa sugli scritti dell'epoca talmudica, cioè 200 aC-400 dC.
IlTalmud riporta una lunga discussione sulla venuta del Messia (Sanhedrin 98a–99a,et al.) e descrive un periodo di libertà e di pace, che rappresenterà il tempo del bene ultimo per gliebrei e per tutta l'umanità.
NelBavli (Talmud babilonese), il trattatoSanhedrin presenta quindi una disamina degli eventi che portano al ritorno del Messia, ad esempio:
«Rabbi Johanan disse: Quando vedrete una generazione sprofondare sempre di più, attendete [il Messia], dal momento che è scritto, e "Il popolo afflitto tu salverai" [II Samuele 22:28]. Rabbi Johanan disse: Quando vedrete una generazione sopraffatta da molte tribolazioni, come se fosse un fiume debordante, attendetelo, perché è scritto "quando i nemici arriveranno debordanti, lo Spirito del Signore innalzerà uno stendardo contro di loro"; cosa che è seguita da "e il Redentore verrà a Sion"»
(Rabbì Johanan)
«Rabbi Johanan disse inoltre: Il figlio di Davide verrà soltanto in una generazione che sia del tutto pia o del tutto malvagia". 'in una generazione dove tutti quanti sono dei giusti,' — come è scritto, Anche la gente dovrà essere del tutto pia: devono ereditare la terra per sempre. 'Oppure tutti quanti malvagi,' — come è scritto, "E lui vide che non vi era nessun uomo, e si meravigliava del fatto che non vi era alcun intercessore"; ed è scritto [altrove], "Per il mio destino, anche per il mio unico proprio avvenire, Io lo farò»
Attraverso la storia ebraica, gli ebrei hanno confrontato questi passaggi (e altri) con eventi contemporanei alla ricerca dei segni dell'imminente arrivo del Messia, continuando ai tempi odierni. Ad esempio, molti leader dell'ebraismo ortodosso hanno suggerito che la devastazione tra gliebrei segnata dall'Olocausto può rappresentare un segno di speranza per l'imminente arrivo del Messia[14] (per approfondire, cfr.Teologia dell'Olocausto).IlTalmud racconta molte storie riguardo al futuro Messia, alcune di queste rappresentano famosirabbini talmudici mentre ricevono apparizioni personali delprofetaElia e del Messia. Ad esempio:
«R. Joshua b. Levi incontraElia in piedi all'entrata della tomba del rabbino Simeon ben Yohai. Gli domandò: 'Avrò una porzione nel mondo a venire?' Lui replico, 'se questo Signore lo desidera.' R. Joshua ben Levi disse, 'Io vidi due, ma ho ascoltato la voce di un terzo.' In seguito gli domandò, 'Quando verrà il Messia?' — 'Vai e domandaglielo tu,' fu la sua replica. 'Dov'è seduto?' — 'All'entrata.' E in base a quale segno potrei riconoscerlo?' — 'Lui è seduto tra i poveri lebbrosi: gli altri tolgono [loro] le bende tutti assieme, e poi li rifasciano tutti assieme, mentre Lui li sbenda e li benda separatamente, [prima di trattare il prossimo], mentre pensa, sarò Io voluto? [e arrivato il tempo per la mia comparsa come il Messia] Io non devo ritardare [anche se devo ancora bendare molte piaghe].' Dunque il rabbino si recò da Lui e andò a salutarlo, dicendo, 'pace su di Te, Mastro e Maestro.' Lui replicò: 'pace su di te, Oh figlio di Levi,'. Il rabbino chiese 'Quando verrà Signore?', 'Al giorno d'oggi', fu la sua risposta. Tornando da Elia, chiese al rabbino, 'Che cosa ti ha detto?' — Rispose: 'pace su di te, Oh figlio di Levi'. In quel posto [Elia] osservò, 'Dunque allora ha assicurato a te e a tuo padre [una parte nel] mondo a venire.' 'Lui mi parlò in modo ingannevole,' disse lamentandosi, 'affermando che sarebbe venuto al giorno d'oggi, ma non lo ha fatto.' Allora [Elia] gli rispose, 'Questo è quello che vi ha detto, al giorno d'oggi, se sentirete la sua voce.'[13]»
Il rinomato medico e filosofo ebreoMaimonide esaminò la questione del Messia nellaMishneh Torah, una delle sue opere principali in 14 volumi, compendio dellaLegge ebraica (Halakhah), nella sezioneHilkhot Melakhim Umilchamoteihem, capitoli 11 & 12.[15]
«Quanto a Gesù di Nazaret, che dichiarò di essere l'unto e fu condannato dal Sinedrio, Daniele aveva già profetizzato di lui così: "E alcuni uomini violenti del tuo popolo si leveranno per dar compimento alla visione, ma cadranno" (Daniele 11:14[16]).»
Molti tra i requisiti specificati nei testi concernenti il Messia, risultano quelli che, durante il suo regno, si trovano nelLibro di Isaia, anche se alcuni dettagli vengono menzionati in brani di altri testi profetici ebraici canonici. L'interpretazione se tali brani nel contesto originale dellaBibbia ebraica siano messianici, varia daesegeta ad esegeta, che siano questiantichi studiosi osaggi rabbini o accademici moderni. Quanto segue si riscontra appunto inIsaia,Zaccaria,Ezechiele eAmos:
Il Moshiach sarà un uomo di questo mondo, su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore, un "timorato di Dio" (Isaia 11:2[23])
La malvagità e la tirannia non potranno resistere di fronte al suo comando (Isaia 11:4[24])
La conoscenza di Dio riempirà il mondo (Isaia 11:9[25])
Lui includerà e attrarrà persone di tutte le culture e nazioni (Isaia 11:10[26])
L'ebraismo ortodosso sostiene che gliebrei siano obbligati ad accettare i13 principi della fede formulati daMaimonide nella sua introduzione al CapitoloHelek delPirush Hamishnayot ("Commentario alla Mishnah"). Ciascun principio inizia con le paroleAni Maamin ("Io credo"). Il Principio numero 12 è quello principale riguardo alMashiach. Il testo è il seguente:[47][48]
« אני מאמין באמונה שלמה בביאת המשיח, ואף על פי שיתמהמה עם כל זה אחכה לו בכל יום שיבוא
Ani Maamin B'emunah Sh'leimah B'viyat Hamashiach. V'af al pi sheyitmahmehah im kol zeh achake lo b'chol yom sheyavo. Io credo con fede assoluta nella venuta del Messia e, anche se dovesse tardare, pur tuttavia attendo ogni giorno la sua venuta.»
Gliebrei chassidici tendono avere una fede ardente e particolarmente ferma sulla venuta prossima del Messia e sulla capacità delle loro azioni di accelerare tale venuta.[49] A causa della presunta devozione, saggezza e capacità di leadership deiloro Maestri, i membri dellecomunità chassidiche a volte sono inclini a considerare i loroRebbe dinastici come potenziali candidati del Messia. Moltiebrei,[50] specialmente ichassidim, aderiscono alla convinzione che ci sia una persona nata ogni generazione con il potenziale di diventare il Messia, se il popolo ebraico giustifica la sua venuta; questo candidato è noto come loTzadik Ha-Dor, che significaGiusto della generazione. Tuttavia, pochi azzardano il nome di un probabile candidato.[51]
L'ebraismo conservatore ha insegnamenti diversi e piuttosto vari. Mentre conserva i tradizionali riferimenti ad un redentore personale e recita preghiere per la restaurazione dellaStirpe di Davide nella liturgia, gli ebrei conservatori sono più portati ad accettare l'idea di un'Era Messianica.Emet Ve-Emunah, la dichiarazione dei principi del movimentoconservatore, afferma quanto segue:[52]
«Dal momento che nessuno può dire con certezza cosa accadrà nell'era messianica, ognuno di noi è libero di sviluppare una propria speculazione personale. Alcuni di noi accettano che queste speculazioni siano letteralmente vere, mentre altri le interpretano come metafore elaborate... Per la comunità mondiale noi sogniamo un'epoca in cui la guerra sarà abolita, quando la giustizia e la compassione saranno assiomi del tutto, come diceIsaia 11[53]: "... La saggezza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare." Per la nostra gente, sogniamo il raduno di tutti gli ebrei aSion, dove potremo nuovamente essere padroni del nostro destino ed esprimere il nostro genio distintivo in ogni ambito della vita nazionale. Affermiamo la profezia di Isaia (2:3[54]) "...Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore."
Non sappiamo quando verrà il Messia, oppure se sarà una figura umana carismatica o un simbolo della redenzione dell'umanità dai mali del mondo. Attraverso la dottrina di una figura Messianica, l'Ebraismo ci insegna che ogni essere umano come individuo deve vivere come se lui o lei, individualmente, avesse la responsabilità di fare arrivare l'era messianica. Al di là di questo, noi ci facciamo eco delle parole diMaimonide basate sul profetaAbacuc (2:3[55]), "se indugia, attendilo,perché certo verrà e non tarderà".»
("Emet ve-Emunah: Statement of Principles of Conservative Judaism")
L'ebraismo riformato e l'ebraismo ricostruzionista generalmente non accettano l'idea che verrà un Messia. Alcuni credono che potrà esserci un'Era Messianica (il "Mondo a venire") nel senso di un'"utopia", che tutti gli ebrei hanno l'obbligo di fare buone azioni per raggiungerla (da cui la tradizione delTikkun Olam). Rispecchiando la sua posizione filosofica, l'ebraismo riformato – al contrario di quello conservatore – ha cambiato le preghiere tradizionali inserendo "Redenzione" al posto di "Redentore", rimuovendo anche le invocazioni per la restaurazione della Casa di Davide.[56]
Nel1999, laCentral Conference of American Rabbis, ente ufficiale dei rabbini riformati americani, hanno prodotto una dichiarazione dei principi intitolata "A Statement of Principles for Reform Judaism", con lo scopo di descrivere e definire lo stato spirituale dell'ebraismo riformato moderno. In un commentario allegato alla dichiarazione, si afferma:
«Era Messianica: La Piattaforma diPittsburgh1885 rifiutò la tradizione ebraica di speranza che un erede di re Davide giungesse quando il mondo fosse stato pronto ad accettarlo come l'Unto (significato originale dimashiach, anglicizzato in "messiah"). Tale figura avrebbe regnato in nome di Dio su tutto il popolo e infine avrebbe inaugurato un'era di giustizia, verità e pace. Nell'Avot, prima preghiera dell'Amidah, i riformati cambiarono la speranza [citata] nellibro dipreghiere dago-el, "redentore", ageulah, "redenzione". Originalmente quest'idea rifletteva la visione diGeorg Wilhelm Friedrich Hegel e deipositivistifrancesi che la società stesse diventando sempre piùilluminata. Gli avvenimenti cataclismici della prima metà delXX secolo infranse tale visione e la maggioranza degli ebrei riformati vide l'era messianica come un tempo probabilmente molto distante. Tuttavia noi rinnoviamo la nostra speranza quando esprimiamo la fede che loShabbat siamey-eyn olam ha-ba, un esempio delmondo a venire, quando cantiamo diElia, messaggero del messia,, quandoHavdalah annuncia la chiusura dello Shabbat, quando apriamo la porta ad Elia alla fine delSeder pasquale e quando esprimiamo la speranza nel primo paragrafo delKaddish che la sovranità diDio si avveri durante i nostri giorni.»
L'ebraismo ricostruzionista respinge le idee sia di un Messia personale che di un'era messianica istituita divinamente. Insegna però che gli esseri umani possono contribuire a realizzare un migliore mondo futuro. Come ha fatto l'ebraismo riformato, anche quello ricostruzionista ha alterato le preghiere tradizionali in modo da non riferirsi più ad un Messia personale.[58]
Messianismo Chabad, oMessianismo Lubavitch, è un termine usato per descrivere una gamma di credi nell'ambito delmovimentochassidicoChabad-Lubavitch, che riguarda il defunto leader RabbiMenachem Mendel Schneerson e la sua presunta posizione diMessia ebraico.[59] Mentre alcuni credono che ilRebbe sia morto ma che ritornerà in qualità di Messia, altri sono convinti che sia semplicemente "nascosto".[60] La maggioranza nega l'idea che egli sia il Messia rivelato. La prevalenza di tali opinioni all'interno del movimento è disputata.[61][62][63]
La credenza che Schneerson sia il Messia va indietro aglianni cinquanta; si rafforzò durante il decennio precedente alla sua morte nel1994 ed è tuttora dibattuta, contestata e spesso rinfocolata anche nell'ambito di altri movimenti ebraici ortodossi.[64][65]
Schneerson comunque dichiarò spesso che il Messia era vicino, esortando tutti a pregare per la sua venuta e di fare tutto il possibile affinché ciò avvenisse presto, compiendo atti di buona volontà e compassione.[66] Alla fine deglianni ottanta, ilRebbe stimolò i suoi seguaci a coinvolgersi in attività di sensibilizzazione con lo scopo di far arrivare l'Era Messianica,[66] fatto che creò controversie circa le credenze del movimento Chabad.[67]
^(EN) Joseph Telushkin,The Messiah, suThe Jewish Virtual Library, Jewish Literacy. William Morrow, 1991. Reprinted by permission of the author.URL consultato l'11 maggio 2016.
^Maimonide scrive tra l'altro: "Il re consacrato (unto) è destinato a rivelarsi e ripristinare il Regno davidico alla sua antichità, alla prima sovranità. Costruirà ilTempio di Gerusalemme e radunerà letribù perdute di Israele. In quei suoi giornitutte le leggi ritorneranno come erano originariamente... secondo tutti i precetti citati nellaTorah. Chiunque non crederà in lui, o chiunque non attenda la sua venuta, non solo rinnega gli altri profeti, ma anche la Torah eMosè nostro maestro. Poiché la Torah testimonia di lui così: «Allora il Signore tuoDio farà tornare i tuoi deportati, avrà pietà di te e ti raccoglierà di nuovo da tutti i popoli... Quand'anche i tuoi esuli fossero all'estremità dei cieli... e di là ti riprenderà» etcetera (Deuteronomio 30:3–5, sulaparola.net.)." "Non crediate che il re consacrato faccia miracoli e dia segni e crei nuove cose nel mondo o faccia risorgere i morti e via dicendo. La questione non sta così: PoichéRabbi Akiva era un grande saggio dellaMishnah e assistente guerriero del rivoluzionarioBar Kokhba, e dichiarò che questi era il re consacrato. Egli e tutti iSaggi della sua generazione lo considerarono il re unto, fin tanto che fu ucciso dai peccati; solo dopo che fu ucciso essi seppero che non era [il re consacrato]. I Saggi non gli chiesero miracoli né segni..." "E se un re verrà dalla Stirpe di Davide,studiando la Torah e osservando icomandamenti come suo padreDavide, secondo la Torah Scritta e Orale, e spinga Israele tutta a seguirla... e combatterà le guerre diHashem, costui dovrà essere considerato l'unto. Se riuscirà a costruire unTempio Santo nel giusto luogo e radunerà i dispersi di Israele, costui è veramente il re consacrato e sanerà il mondo intero facendo a tutti adorare il Signore, come è detto: "Allora io darò ai popoli un labbro puro perché invochino tutti il nome del Signore e lo servano di comune accordo.(Sofonia 3:9, sulaparola.net.)." "Ma se non riuscirà in tutto ciò, o sarà ucciso, diviene chiaro che costui non è quello che la Torah ci ha promesso ed è invero come tutti i re giusti della Casa di davide che morirono. Il Santo, che Egli sia benedetto, lo ha insediato solo per mettere alla prova il popolo, così: "Alcuni saggi cadranno nel chiarire queste parole e interpretare quando avverrà il tempo della fine, che dovrà venire al tempo stabilito" (Daniele 11:35, sulaparola.net.).
^Daniele 11:14, suLa Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
^Isaia 11:6–9, suLa Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
^James C. VanderKam, "Messianism and Apocalypticism", in John J. Collins (ed.),The Origins of Apocalypticism in Judaism and Christianity, Volume 1, New York, Continuum 1999, p. 224: "Vale a dire che la vasta maggioranza dei testi ebraici del Secondo Tempio non fanno riferimento ad un leader messianico della fine dei tempi. ... il Documento di damasco, la Regola della Congregazione, Commentario di Genesi, 4Q521 (Apocalisse Messianica), ..."
^Emanuel Tov,Textual Criticism of the Hebrew Bible, Assen, Uitgeverij Van Gorcum, 2001,s.v.
^James H. Charlesworth,The Old Testament pseudepigrapha and the New Testament, 1985, p. 111: "Il seminario si concentrava sull'importanza dei vari titoli messianici e sulle idee espresse nei pseudoepigrafi dell'Antico Testamento e la loro importanza per una migliore comprensione delle origini della Cristologia."
^Raphael Patai,The Messiah Texts, 1988, p. 24: "La lista dei Redentori leggendari, o figure carismatiche quasi-messianiche, include Mosè, Elia (cfr. cap. 14, ... il Primo Tempio fu distrutto), Menachem ben Hezekiah (che nacque proprio nello stesso giorno in cui il Secondo Tempio fu distrutto...)"
^(HE) שליט"א (Shlita) הרב יהודה חיון (Rabbi Yehuda Hayon),he:יסוד האמונה בביאת המשיח וחיוב הצפיה לבואו, suאוצרות אחרית הימים (Tesori della fine dei tempi), ניאל ענתי (Daniel Enti), 2011.URL consultato il 12 maggio 2016.
^"Un’altra 'Seconda Venuta'? La Comunità ebraica in disaccordo sulla nuova forma di messianismo Lubavitch", George Wilkes (2002).Reviews in Religion & Theology 9 (4), 285–289.
^ Zalman I. Posner,The Splintering of Chabad (PDF), inJewish Action-The Magazine of the Orthodox Union, Orthodox Union, Autunno 2002.URL consultato il 12 maggio 2016.
^"Messianic Excess", David Berger,The Jewish Week, 25/06/2004.
^The Rebbe's Army: Inside the World of Chabad-Lubavitch by Sue Fishkoff, p. 274.
Gershom Scholem,Sabbetay Sevi: il messia mistico 1626-1676, introduzione diMichele Ranchetti, trad. di Caterina Ranchetti e Milka Ventura, Torino: Einaudi, 2001
Gershom Scholem,L'idea messianica nell'ebraismo e altri saggi sulla spiritualità ebraica, a cura di Roberto Donatoni e Elisabetta Zevi, con una nota di Saverio Campanini, Milano: Adelphi, 2008