Confina a sud e ovest con laVirginia,West Virginia e la capitaleWashington, D.C, a nord con laPennsylvania e ad est con ilDelaware e con l'Oceano Atlantico. Con una superficie di soli 32 130 chilometri quadrati è l'ottavo stato più piccolo del paese, ma il diciottesimo più popoloso e il quinto più densamente popolato, con circa 6.2 milioni di abitanti. La città più grande e popolosa èBaltimora, mentre la capitale èAnnapolis.
Il Maryland fu una delle prime tra letredici colonie che si ribellarono al governo del Regno Unito, dando inizio all'indipendenza delle colonie dell'America del Nord, guadagnandosi così il soprannome di Old Line State, lo Stato della vecchia prima linea.[3]. Ha uno dei più alti redditi famigliari medi di tutti gli Stati Uniti, l'economia è forte ed altamente diversificata grazie anche alla vicinanza con Washington, D.C. Nel suostemma compare ilmotto scritto initaliano arcaico:fatti maschii, parole femine.[4]
LaTerra Mariae o Maryland fu così chiamata in onore diEnrichetta Maria, sposa del reCarlo I d'Inghilterra. La colonia inglese del Maryland è stata fondata nel 1634 daCecil Calvert, secondo signore di Baltimora.
Nel1632, il cattolicoGeorge Calvert, primobarone Baltimore, richiese alre d'InghilterraCarlo I lapatente per creare la Provincia del Maryland. La Carta venne concessa, nominando il Baltimore "assoluto signore ed unico proprietario" della Colonia del Maryland, col diritto di farsi rappresentare da unConte palatino. George Calvert morì nell'aprile di quell'anno, ma la patente venne rinnovata in capo al figlio,Cecilius, secondo barone Baltimore, il 20 giugno dello stesso1632. Il nome della nuova colonia (in latino,Terra Mariae) venne scelto nel1634 non tanto in onore dellaVergine Maria - come a volte si dice - bensì in quello della reginaEnrichetta Maria di Borbone, consorte di Carlo I. La colonia venne, infine, fondata il 25 marzo1634, da un gruppo di circa duecento persone, guidate daLeonard Calvert, fratello di Cecilius.
La nuova colonia, il cui primo governatore fu proprio Cecilius Calvert, divenne una delle poche aree delNord America britannico in cui i cattolici fossero in maggioranza. Il Maryland, con l'Atto di Tolleranza del Maryland del1649, fu uno dei primi paesi al mondo a consentire in maniera esplicita lalibertà religiosa, sebbene unicamente alle varie confessioni cristiane che riconoscessero laTrinità. Gliebrei e gliunitari vennero ammessi nei pieni diritti politici solo nel1826. L'Atto di tolleranza è anche stato visto come una delle matrici su cui verrà elaborato il primo emendamento dellacostituzione statunitense, che garantisce, tra l'altro, la libertà religiosa.
St. Mary's City, il più ampio insediamento originario, fu la capitale della colonia fino al1708. Quando laVirginia rese obbligatorio il culto anglicano, moltiPuritani emigrarono da lì al Maryland, dove fu concesso loro il terreno per un insediamento, Providence (l'odiernaAnnapolis). Nel1650, i puritani si ribellarono al governo dei Calvert e presero il potere, mettendo fuori legge cattolici ed anglicani. Durante il governo rivoluzionario dei puritani, la persecuzione dei cattolici portò alla distruzione di tutte le chiese cattoliche del Maryland meridionale.
Nel1658 i Calvert ripresero il controllo della colonia, ripristinando l'atto di tolleranza. La regia patente di Carlo I aveva incluso nel Maryland i territori a nord delfiume Potomac, fino al quarantesimo parallelo. Quando, nel1681,Carlo II concesse aWilliam Penn la colonia dellaPennsylvania, sorse una lunga disputa per la definizione dei confini tra le due colonie. La concessione aveva infatti stabilito che il confine meridionale della Pennsylvania coincidesse con quello settentrionale del Maryland, ossia il quarantesimo parallelo.
In seguito a nuove misurazioni, si scoprì però cheFiladelfia, la città che Penn aveva già scelto come capitale della sua colonia, si trovava a sud del quarantesimo parallelo. La disputa durò per quasi un secolo, portando anche a scontri armati (la Guerra di Cresap, negli anni 30 delSettecento). Infine, nel1760, i Calvert ed i Penn si accordarono, stabilendo come confine lalatitudine di quindici miglia (ventiquattro chilometri) a sud della casa più a sud di Filadelfia. Il compito di apporre concretamente i termini sul terreno venne affidato a due supervisori,Charles Mason eJeremiah Dixon. Il nuovo confine correrà quindi su quella che venne chiamatalinea Mason-Dixon, linea che determinerà anche i confini tra Maryland eDelaware (territorio assegnato nel1682 a William Penn, mentre in precedenza faceva parte del Maryland). Quando nel1781 la Pennsylvania abolì laschiavitù, la Mason - Dixon assumerà un forte valore simbolico, dividendo gli stati schiavisti (a sud), da quelli non schiavisti (a nord).
Nel1708 la capitale della colonia fu spostata a Providence, ribattezzata Annapolis in onore dellaregina Anna. Di St. Mary's City, rimangono oggi solo resti archeologici. Nel 1776 dichiara la propria indipendenza dalla Corona inglese, redigendo uno statuto con governo di tipo oligarchico. Entra nell'Unione degli Stati Uniti d'America il 28 aprile1788, come 7º stato della Federazione; nel1790 cede circa 60 miglia quadrate per la costituzione delDistretto di Columbia ove verrà fondata la capitale federaleWashington.
Nel sistema federale degliStati Uniti ciascuno Stato ha competenza esclusiva per ogni materia che interessi esclusivamente il suo territorio, salvo le limitazioni stabilite dallaCostituzione. Il Maryland, come gli altri stati federati, è una repubblica e ai sensi della Costituzione deve mantenere unarepublican form of government (il significato della frase è, peraltro, controverso).[5] Sempre analogamente agli altri 49 Stati che compongono la federazione, il Maryland ha una suaCostituzione, che ne regola il sistema di governo.
I poteri dello Stato in Maryland seguono la classica tripartizione (legislativo, esecutivo, giudiziario). Lo Stato, a differenza di molti altri stati membri della federazione, garantisce un notevole grado d'indipendenza allecontee.
Gran parte delle funzioni statali si svolgono nella capitaleAnnapolis. In Maryland, praticamente tutte le elezioni statali e di contea sono tenute in anni non divisibili per quattro, in modo da non confliggere con quelle presidenziali.
Fin dai tempi precedenti laguerra di secessione, la politica del Maryland è, in gran parte, controllata daidemocratici. Nell'ultimo decennio, d'altronde, irepubblicani hanno conquistato molte posizioni di potere, compresa la poltrona di Governatore, tornata al GOP dopo circa quarant'anni di governatorati democratici. Molti appartenenti alle classi operaie e medio basse, pur iscritti al partito democratico, votano spesso per i repubblicani, soprattutto alle elezioni di rilievo nazionale, similmente a coloro che, neglianni ottanta, erano chiamati "Reagan Democrats". Molti nuovi elettori si dichiarano poi indipendenti.
Nonostante questo, l'elettorato del Maryland è sostanzialmente liberal e fedele ai democratici, soprattutto nelle aree metropolitane. Le elezioni a livello statale sono, infatti, determinate dalle aree intensamente urbanizzate diBaltimora e di quelle contee (Montgomery ePrince George) che costituiscono sobborghi diWashington, dove all'alta percentuale di forza lavoro impegnata direttamente o indirettamente dal governo federale e l'altissima presenza dell'elettorato afro-americano, consegue una maggiore simpatia per i democratici. Di contro, altre zone dello Stato, meno popolate, tendono a supportare maggiormente i repubblicani.
Nelle ultime quattro elezioni presidenziali, in Maryland ha vinto il candidato democratico (nel2004,John Kerry si aggiudicò i dieci voti elettorali dello Stato con un margine di tredici punti), alCongresso sono democratici entrambi i senatori dello Stato e sei degli otto rappresentanti. D'altronde, poiché le risorse dei partiti nazionali sono spese in altri stati, dal risultato più incerto, l'interesse suscitato in Maryland dalle elezioni a livello nazionale è in genere relativamente basso, così come il numero dei votanti.
A livello statale, il partito democratico controlla con ampie maggioranze sia il Senato sia la Camera dei Delegati.
In base a tutto questo, il Maryland è considerato uno degli stati più liberali, ma è di rado bersaglio delle critiche che si abbattono spesso su altri stati notoriamente democratici, come ilMassachusetts.
L'economia del Maryland è concentrata nel settore deiservizi e fortemente influenzata dalla posizione in cui si trova lo Stato. Una delle principali attività è quella deitrasporti, concentrata intorno alporto di Baltimora (uno dei dieci più importanti del paese), attraverso cui sono importati prodotti semilavorati e materie prime, che raggiungono poi le fabbriche delMidwest via terra.
Un secondo punto di forza è dato dalla vicinanza con la capitale federale e dal conseguente insediamento di istituzioni governative nelle aree sub urbane di Washington eBaltimora. La prossimità con i centri di spesa pubblica ha poi incoraggiato lo sviluppo di industrie attive nelladifesa, nell'aerospaziale e nella ricerca biomedica.
Proprio laricerca medica e l'istruzione costituiscono un'altra risorsa importante. LaJohns Hopkins University ed i suoi laboratori di ricerca medica sono il maggior datore di lavoro nell'area diBaltimora. Insieme, gli impiegati nella ricerca e nell'amministrazione pubblica costituiscono un quarto dellaforza lavoro, una delle percentuali più alte a livello nazionale.
Il settore primario è importante per l'economia statale. Lapesca è concentrata nellaBaia di Chesapeake, ma non vengono trascurate le attività d'altura, che partono dalla breve costa atlantica. Le specie più catturate sono ilgranchio reale blu (blue crab), leostriche, il pesce persico.
Il Maryland dispone di molti fertili terreni coltivabili nell'area costiera e pedemontana, anche se il loro utilizzo agricolo è sempre più ostacolato dall'urbanizzazione. Ilsettore agricolo fornisce principalmente le vicine metropoli di prodotti rapidamente deperibili, come illatte ed i suoiderivati, oppure gliortaggi. Le contee più meridionali, poste sulla costa occidentale della Baia di Chesapeake godono di unclima caldo a sufficienza per consentire la coltivazione commerciale deltabacco, prodotto coltivato fin daitempi coloniali. Infine ha un certo sviluppo pure l'avicoltura.
L'industria è molto diversificata e nessun settore, da solo, rappresenta oltre un quinto del fatturato complessivo. Il più importante è quello alimentare. Altre industrie di una certa importanza sono quelle dell'elettronica, dei componenti di computer e lachimica. Lasiderurgia, un tempo dominante (aSparrows Point si trovava il principale impianto al mondo per la lavorazione dell'acciaio) è stata notevolmente ridimensionata dallaconcorrenza estera, daifallimenti e dallefusioni trasocietà.
Nella zonamontuosa nell'ovest dello Stato si trovano giacimenti dicarbone. L'industria estrattiva ha un altro punto di forza nellecave dimateriali da costruzione. Nella parte orientale del Maryland si trovano numerose cave diarenaria, la pietrabrownstone con cui, nella metà delXIX secolo, vennero edificate molte zone caratteristiche di Washington eBaltimora. Un tempo si estraeva l'oro, anche in alcuneminiere vicine alla capitale federale, ma queste operazioni minerarie sono ormai abbandonate.
Il Bureau of Economic Analysis[6] ha stimato il prodotto statale nel2006 in 257 miliardi didollari. Il reddito pro capite nel 2006 fu di 43.500 dollari, il quinto a livello nazionale.