Mary Wigman, nataKaroline Sophie Marie Wiegmann, (Hannover,13 novembre1886 –Berlino Ovest,18 settembre1973), è stata unaballerina ecoreografatedesca, considerata una delle massime esponenti delladanza libera tedesca e pioniera della danza moderna.
Figlia di Heinrich, un venditore di macchine da cucire e di biciclette, e di Amelie Jacobs, primogenita di quattro figli, studia canto e pianoforte. Viene mandato in Francia e Gran Bretagna ad imparare le lingue[1]. Studiò per due anni la ritmica diÉmile Jaques-Dalcroze nella sua scuola diHellerau, nei pressi diDresda, nonostante la famiglia si opponesse. In seguito divenne allieva diRudolf von Laban dapprima aMonaco di Baviera e poi dal 1913 sulMonte Verità nei pressi diAscona, inSvizzera, divenendo in breve anche sua assistente e rimanendo al suo fianco fino al1919. Il suo debutto come solista si ebbe nel 1914 con la prima versione della danza della strega (Hexentanz), assolo che riproporrà in seguito in diverse versioni e che diverrà il suo emblema. In questo assolo - danzato interamente da seduta - la Wigman aveva il volto coperto da una maschera, da lei usata con l'intento di cancellare l'individualità di chi danza ed esaltare così launiversalità dell'essere umano. Riguardo all'uso della maschera, molta influenza ebbe su di lei il pittoreEmil Nolde, conosciuto nel 1912 aHellerau, che le fece conoscere il fascino delle danze e delle maschere africane, australiane ed asiatiche.
Nel 1818 si ammala di tubercolosi forse dovuta al ritorno del fratello dal fronte o alla morte del patrigno. In ogni caso le costò diversi mesi in sanatorio in Svizzera durante i quali compose"Die sieben Tänze des Lebens". In quello stesso anno decise anche di cambiare nome in Mary Wigman[1].
Nel 1919, adAmburgo, all'età di 33 anni, fu consacrata dal pubblico come una delle più grandi danzatrici tedesche, anche se spesso le capitava di imbattersi in reazioni negative. Nel 1920 aDresda fondò una scuola innovativa didanza moderna che nel 1930, dopo una trionfale tournée negliStati Uniti, si ampliò con una sede aNew York. Fu attiva anche adEssen, e in questa città ebbe tra le sue allieveRuth Abramowitsch. Fu, grazie ad un'altra sua allieva e assistenteHanya Holm, designata a dirigere la sede di Dresda, che il metodo della Wigman si diffuse oltreoceano fino ad influenzare in modo considerevole uno dei maggiori coreografi americani:Alwin Nikolais. La Wigman mise a punto un sistema di insegnamento basato sulla respirazione e sul principio della "tensione/"distensione" (Anspannung/Abspannung), quindi non molto dissimile dal principio fondante della tecnica diMartha Graham:contraction/release. Nel 1942 ilregime nazista la costrinse a chiudere la sede di Dresda e Mary, profondamente convinta dell'Ausdruckstanz, la nuova forma di danza espressiva e profondamente lontana dalballetto classico che aveva messo a punto nei suoi studi con Laban, riparò prima aLipsia dove aprì un'ulteriore sede dell'istituto e, dopo la fine dellaseconda guerra mondiale, aBerlino, dove morì nel 1973.
La poetica della Wigman si fonda sul rapporto uomo-spazio, vissuto non tramite le cadenze musicali obbligate ma seguendo il ritmo interiore dell'uomo. Perciò le sue coreografie si svolgevano spesso senza musica oppure erano accompagnate dastrumenti a percussione. Durante l'esecuzione però il ruolo della musica rispetto alla danza era invertito rispetto all'uso comune: la/le danzatrice/i (o il/gli danzatore/i) non doveva/no "seguire" il ritmo dello strumento, perché era il percussionista a dover assecondare con i suoni i movimenti della danza.
Fu, tra l'altro, maestra di danza della registaLeni Riefenstahl. Un'altra sua allieva, fu l'attriceTrude von Molo.
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