Martial Raysse (Golfe-Juan,12 febbraio1936) è unartistafrancese.
Vive aIssigeac, in Francia.
Raysse è nato in una famiglia di ceramisti aVallauris (in Francia) e iniziò a dipingere e scrivere poesie all'età di 12 anni. Dopo aver studiato e praticato atletismo fino ad un livello elevato, ha iniziato ad accumulare "opere" (rifiuti), conservandole. Nel 1958 espose alcuni dei suoi dipinti conJean Cocteau presso le Galerie Longchamp.
Affascinato dalla "bellezza" della plastica, ha saccheggiato negozi a basso costi per ottenere articoli in plastica e ha poi sviluppato quello che è diventato il suo concetto di "igiene visione"; una visione che mette in mostra i "costumi" (rifiuti) della società. Questo lavoro ha ricevuto l'attenzione e l'apprezzamento della critica nel 1961, e in una galleria commerciale a Milano, la sua mostra ha registrato folle immense dopo 15 minuti prima dell'apertura. Raysse si è poi recato negli Stati Uniti dove è stato coinvolto nellaPop Art di New York City, dedicandosi in particolare alla rivisitazione di ritratti famosi della storia dell'arte[1].
Nel 2011 raggiunse il record di un'opera d'arte di un artista francese più costosa venduta all'asta (record che sarebbe stato superato poco dopo).[2]
Nel mese di ottobre1960, Raysse, insieme conArman,Yves Klein, François Dufrêne,Raymond Hains,Daniel Spoerri,Jean Tinguely,Jacques Villeglé e soprattutto il critico d'arte e filosofoPierre Restany ha fondato il gruppo deiNouveaux Réalistes[3][4]. Al gruppo si sono poi aggiunti César,Mimmo Rotella,Niki de Saint Phalle eChristo. Questo gruppo di artisti definisce l'arte come "una nuova prospettiva - un nuovo modo di vedere la realtà". Il loro lavoro è stato un tentativo di rivalutare il concetto di "arte" e "artista" nel contesto di una società dei consumi del XX secolo riaffermando gli ideali umanistici di fronte alla espansione industriale.
Raysse ha mostrato vivo interesse anche per il mondo del cinema.[3][5]
Nel 1971 ha recitato nella pellicola di Jean-Pierre PrévostJupiter.[6]
Ha poi scritto e diretto il film del 1972Le grand départ.
Partecipò anche aPar la juste mesure dans le double monde, video-documentario del 1985 diMaurice Benayoun circa l'installazione con lo stesso titolo esposta durante l'ultimaBiennale di Parigi.
Altri progetti