Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Mark Rutte

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Mark Rutte
Mark Rutte

Segretario generale della NATO
In carica
Inizio mandato1º ottobre 2024
PredecessoreJens Stoltenberg

Ministro-presidente dei Paesi Bassi
Durata mandato14 ottobre 2010 –
2 luglio 2024
MonarcaBeatrice
Guglielmo Alessandro
PredecessoreJan Peter Balkenende
SuccessoreDick Schoof

Presidente del Consiglio dell'Unione europea
Durata mandato1º gennaio 2016 –
30 giugno 2016
PredecessoreXavier Bettel
SuccessoreRobert Fico

Leader del Partito Popolareper la Libertà e la Democrazia
Durata mandato31 maggio 2006 –
14 agosto 2023
PredecessoreJozias van Aartsen
SuccessoreDilan Yeşilgöz-Zegerius

Segretario di Stato per l'istruzione, la cultura e la scienza
Durata mandato17 giugno 2004 –
27 giugno 2006
Capo del governoJan Peter Balkenende
PredecessoreAnnette Nijs
SuccessoreBruno Bruins

Segretario di Stato per gli affari sociali e l'occupazione
Durata mandato22 luglio 2002 –
17 giugno 2004
Capo del governoJan Peter Balkenende
PredecessoreHans Hoogervorst
SuccessoreHenk van Hoof

Membro della Tweede Kamer
Durata mandato28 giugno 2006 –
10 gennaio 2022
Legislatura33ª, 34ª, 35ª, 36ª, 37ª

Dati generali
Partito politicoVVD
Titolo di studioBachelor of Arts
Master of Arts
UniversitàUniversità di Leida
ProfessioneDirettore esecutivo
FirmaFirma di Mark Rutte

Mark Rutte (AFI:[ˈmɑrk ˈrʏtə] ·ascolta;L'Aia,14 febbraio1967) è unpoliticoolandese,Ministro-presidente dei Paesi Bassi dal 14 ottobre 2010 al 2 luglio 2024. Dal 1º ottobre 2024 ricopre la carica diSegretario generale della NATO[1].

È stato segretario di Stato per gli affari sociali e l'occupazione dal 22 luglio 2002 al 17 giugno 2004 e segretario di Stato per l'istruzione, la cultura e la scienza dal 17 giugno 2004 al 27 giugno 2006 nei governi I e II diJan Peter Balkenende. Si dimise da segretario di Stato per divenireleader del gruppo parlamentare del VVD allaTweede Kamer.

Fu ilLijsttrekker per ilPartito Popolare per la Libertà e la Democrazia (VVD) alleelezioni legislative del 2006, e fu nuovamenteLijsttrekker per leelezioni legislative del 2010, quando il suo partito divenne quello maggiormente votato. È stato leader del partito VVD dal 31 maggio 2006 al 14 agosto 2023.

Formazione e attività professionale

[modifica |modifica wikitesto]

Rutte frequentò il ginnasio, specializzandosi in arte dal1979 al1985. Continuò poi a studiare storia all'Università di Leida fino al1992, anche se la sua ambizione principale era quella di frequentare ilconservatorio e divenire un pianista. Riuscì a combinare i suoi studi con la partecipazione all'Organizzazione Giovanile per la Libertà e la Democrazia, che è l'organizzazione giovanile del VVD, e di cui fu presidente tra il1988 e il1991. Dopo gli studi entrò nel mondo degli affari, lavorando come manager perUnilever eCalvé.

Fino al1997 fece parte del dipartimento di risorse umane di Unilever e giocò un ruolo importante in diverse riorganizzazioni. Tra il1993 e il 1997 fu membro della presidenza nazionale del VVD e dal 1997 al2000 fu direttore del personale per Van den Bergh Nederland, nata da Unilever. Nel 2000 divenne membro del Gruppo Risorse Umane e dal2002 fu direttore delle Risorse Umane per IgloMora Groep, altra società nata da Unilever. Fu anche membro del comitato dei candidati del VVD per leelezioni legislative del 2002.

Carriera politica

[modifica |modifica wikitesto]
Rutte come segretario di Stato (2006)

Nel 2002 Rutte fu nominato Segretario di Stato per gli affari sociali e l'occupazione nel primo governo diJan Peter Balkenende, carica che ricoprì dopo leelezioni legislative del 2003. Fu responsabile anche dei settori delwelfare e della sicurezza sul lavoro; dopo le elezioni del 2003 Rutte fu per un breve periodo membro dellaTweede Kamer, dal 30 gennaio al 27 maggio 2003. Il 17 giugno 2004 fu nominato Segretario di Stato per l'istruzione superiore e la scienza, sostituendoAnnette Nijs.

Rutte divenne un'importante figura all'interno dellaleadership del VVD; fu direttore della campagna elettorale per le elezioni municipali del 2006. In politica, Mark Rutte ha mostrato particolare interesse nel rendere il sistema scolastico superiore olandese più competitivo a livello internazionale, cercando di renderlo più orientato al mercato, cioè migliorando la posizione degli studenti come consumatori nel mercato dell'istruzione.

Si descrive come un ammiratore deileader britanniciMargaret Thatcher eWinston Churchill e degli americaniRonald Reagan eBill Clinton.

Elezioni primarie del partito del 2006

[modifica |modifica wikitesto]
Rutte con Henk Kamp (a sinistra) eRita Verdonk (a destra) durante la campagna nel 2006

Dopo le dimissioni diJozias van Aartsen a seguito della sconfitta del VVD alle elezioni municipali del 2006, il partito tenne un'elezione interna per illijsttrekker, in cui Rutte sfidòRita Verdonk eJelleke Veenendaal. Il 31 maggio 2006 fu annunciato che Mark Rutte sarebbe stato il successivolijsttrekker del VVD, eletto con il 51,5% dei voti dei membri del partito. La candidatura di Rutte era sostenuta dallaleadership del partito, tra cui la presidenza e molti politici famosi comeFrank de Grave, ex Ministro della difesa,Ivo Opstelten, sindaco diRotterdam edEd Nijpels, Commissario della regina dellaFrisia. L'organizzazione giovanile del VVD, di cui era presidente, sostenne anch'essa la sua candidatura.

Durante le elezioni, egli promise di "rendere il Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia un partito per tutti, e non solo un partito di élite". Il suo aspetto giovanile era gradito all'exleader delPartito del Lavoro,Wouter Bos. Nell'accettare il ruolo di candidatolijsttrekker, Rutte rivelò che voleva cambiare il volto del VVD, per modernizzarlo in un partito in cui tutti, non solo i "pochi felici", si sarebbero potuti identificare. Affermò anche che con le attuali idee di sicurezza sociale delPartito del Lavoro, che definì troppo conservatrici, era improbabile che avrebbero cooperato per costituire una coalizione dopo le elezioni.

Successivamente egli ha affermato che sentiva che il partitoAppello Cristiano Democratico (che sarebbe stato poipartner di coalizione), era il partito con cui il VVD avrebbe potuto trattare. Ovviamente, il peso relativo dei due partiti sarebbe stato stabilito dalleelezioni legislative del 2006. Il 28 giugno 2006 Rutte si dimise da Segretario di Stato e tornò in Parlamento, comeleader dei deputati del VVD. Come Segretario di Stato, gli successe l'ex sindaco dell'AiaBruno Bruins. Prima che Bruins potesse prestare giuramento, cadde il secondo governo di Balkenende; nel terzo governo Balkenende, Bruins assunse pienamente la carica di Segretario di Stato.

Elezioni legislative del 2006

[modifica |modifica wikitesto]

Alleelezioni legislative del 2006, la campagna del VVD con Rutte comeleader non ebbe un buon inizio. Rutte fu criticato dall'interno del partito[2], e fu messo in ombra dai suoi stessi colleghi di partito,Rita Verdonk eGerrit Zalm, e non riuscì ad avere il successo diWouter Bos eJan Peter Balkenende, che erano visti come favoriti per la carica diMinistro-presidente. Il 27 novembre, la Verdonk ottenne più voti di Mark Rutte (553.200 di Rutte contro i 620.555 della Verdonk).[2] Dopo le ripetute critiche da parte diRita Verdonk sulla politica del VVD, Rutte la espulse dal gruppo parlamentare il 14 settembre 2007.[3]

Ministro-presidente

[modifica |modifica wikitesto]

Al 2021, con undici anni di premierato alle spalle, Mark Rutte è il secondoleader europeo più longevo dopo la tedescaAngela Merkel.[4]

Elezioni del 2010

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Governo Rutte I.
Rutte in conversazione con ilprincipe Guglielmo Alessandro d'Orange e laprincipessa Máxima nella loro casa di Eikenhorst a Wassenaar il 10 novembre 2010

Alleelezioni legislative del 2010, Rutte è stato nuovamenteLijsttrekker del VVD. Il suo partito, dopo le elezioni, è divenuto quello col maggior numero di seggi in Parlamento, 31.[5] Rutte è stato nominato Primo Ministro, diventando il 1º Primo Ministroliberale dopoPieter Cort van der Linden che ricoprì la carica dal 1913 al 1918. Mark Rutte viene, dopo lunghissimi e faticosi colloqui che durano mesi e mesi e che vedono protagoniste varie forze politiche, nominato Primo ministro il 14 ottobre 2010, succedendo aJan Peter Balkenende.

Il suo nuovo governo è formato daCDA eVVD, ma vi è un'alleanza parlamentare con il partitoPVV diGeert Wilders, che promette di far reggere il Governo dai suoi parlamentari in cambio di due leggi fondamentali per lui e i suoi: il divieto diburqa e normative per la restrizione dell'immigrazione. Il 23 aprile 2012, in seguito al fallimento dei negoziati sulla riduzione del deficit pubblico, ha annunciato le sue dimissioni, insieme a quelle del suo governo.[6]

Elezioni del 2012

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Governo Rutte II.

Alleelezioni legislative del 2012, ilPartito Popolare per la Libertà e la Democrazia di Mark Rutte ha vinto le elezioni ottenendo 41 seggi contro i 38 delPartito del Lavoro diDiederik Samsom.[7] Questo ha permesso la nascita delgoverno Rutte II, formato in coalizione con ilPartito del Lavoro.[8]

Poiché il secondo gabinetto Rutte non aveva la maggioranza al Senato, si è affidato al supporto deiDemocratici 66 (D66), dell'Unione Cristiana (UC) e delPartito Politico Riformato (PSC).

Elezioni del 2017

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Governo Rutte III.
Mark Rutte alTallin Digital Summit nel 2017

Alleelezioni legislative del 2017, Rutte è nuovamente il candidato delPartito Popolare per la Libertà e la Democrazia, vincendo anche in questa corsa, perdendo però 10 seggi rispetto ai 41 ottenuti cinque anni prima.

I suoi obiettivi principali erano di tagliare la spesa pubblica, soprattutto per la sanità, e di esentare le grandi aziende da una tassa sui dividendi, ma poi ha abbandonato tutto. Ha anche dichiarato che non sarebbe rimasto "nemmeno un centesimo per laGrecia" e si è impegnato a depenalizzare la negazione dell'Olocausto, ma ha anche rinunciato.[9]

Nel contesto dellapandemia di Covid-19 del 2020, si è opposto all'organizzazione da parte dell'Unione europea di aiuti finanziari per i paesi più colpiti, prima di acconsentire su pressione dei suoi alleati europei.

Dimissioni del 2021 e vittoria elettorale

[modifica |modifica wikitesto]

Il suo governo è stato criticato nel 2020 in un rapporto parlamentare in uno scandalo sugli aiuti sociali. Determinati a combattere possibili frodi, i servizi statali hanno ritirato i benefici alle famiglie a cui avevano diritto, mentre profilavano etnicamente i beneficiari. Circa 26.000 famiglie hanno perso ingiustamente questi benefici tra il 2011 e il 2019, secondo il rapporto, e in alcuni casi hanno dovuto restituire gli importi ricevuti. Mentre la sinistra radicale e gli ambientalisti, allarmati dalle richieste dei genitori, hanno chiesto senza successo un'indagine già nel 2014, i partiti al potere hanno a lungo ignorato la questione. Politici di alto livello, tra cui diversi ministri in carica, sono accusati di aver scelto di chiudere un occhio su malfunzionamenti di cui erano a conoscenza.[10]

Il 15 gennaio 2021, Rutte annuncia le dimissioni in blocco del suo governo, in relazione allo scandalo dei "bonus figli", riguardante circa 20.000 famiglie ingiustamente accusate di aver richiesto assegni familiari in modo fraudolento, tra il 2003 e il 2019[11]. Il governo rimane in carica per sbrigare gli affari correnti, nel mezzo dellapandemia da COVID-19, prima delleelezioni del 17 marzo[12], nelle quali il partito di Rutte ottiene la maggioranza.[13]

Formazione e caduta del governo (2021-2023)

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Governo Rutte IV.

In seguito alla vittoria elettorale, il 10 gennaio 2022, dopo ben 271 giorni di negoziati, forma il suoquarto governo[14]. La coalizione alla guida era formata dagli stessi membri del precedente governo, ossia dalPartito Popolare per la Libertà e la Democrazia (VVD), di cui era membro lo stesso primo ministro, dai liberali diDemocratici 66 (D66), dai cristiano-democratici dell'Appello Cristiano Democratico (CDA) e dai calvinisti dell'Unione Cristiana (CU).

Il 7 luglio 2023, tuttavia, tale esecutivo è caduto su alcune misure riguardo la migrazione e l’asilo, la cui approvazione ha spaccato l'alleanza di governo.[15]

In conferenza stampa Rutte ha parlato di "divergenze insormontabili" e ha quindi ufficializzato le dimissioni, consegnate poi al re in forma scritta. Questi, ha dunque indettonuove elezioni per novembre, chiedendo all'esecutivo di proseguire i lavori per ildisbrigo degli affari correnti.[16]

Il 10 luglio, il Premier uscente annuncia che alle prossime elezioni non si sarebbe ricandidato, segnando quindi il suo ritiro dalla politica nazionale.[17]

Segretario generale della NATO

[modifica |modifica wikitesto]

Nel novembre 2023, si candida al ruolo disegretario generale della NATO, col sostegno diStati Uniti,Regno Unito,Germania eFrancia. Dopo aver affrontato l'opposizione dei paesi dell'Europa orientale, in particolareTurchia,Ungheria,Slovenia eRomania, il 20 giugno 2024 viene ufficialmente eletto come prossimo segretario, succedendo al norvegeseJens Stoltenberg.[18]

Attività al di fuori della politica

[modifica |modifica wikitesto]

Dal settembre 2008, Mark Rutte è stato anche insegnante al Johan de Witt - Zusterstraat e Hooftskade a L'Aia (già al Johan de Witt Scholengroep - Varias College).[19] Ha frequentato il corso distudi sociali una volta alla settimana.[20]

Ha espresso il suo apprezzamento per Kars Veling, ex caposquadra dell'Unione Cristiana ed ex direttore del Johan de Witt Scholengroep, a causa del suo impegno per la "formazione di élite" tra studenti talentuosi.

Vita privata

[modifica |modifica wikitesto]

Mark Rutte è celibe. È membro dellaChiesa protestante nei Paesi Bassi, con la quale laChiesa Riformata dei Paesi Bassi si è fusa nel 2004. Rutte si diverte a suonare il pianoforte nel suo tempo libero. È unfan dei club di calcioFeyenoord eADO Den Haag,[21] e un fan del marchio svedese di autoSaab.

Onorificenze

[modifica |modifica wikitesto]

Onorificenze olandesi

[modifica |modifica wikitesto]
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone dei Paesi Bassi (Paesi Bassi) - nastrino per uniforme ordinaria
— 4 luglio 2024

Onorificenze straniere

[modifica |modifica wikitesto]
Compagno Onorario dell'Ordine dell'Australia - nastrino per uniforme ordinaria
«Per l'eminente servizio alle relazioni bilaterali dell'Australia con i Paesi Bassi e per la sua eccezionale leadership in risposta al disastro aereo dell'MH17.»
— 9 ottobre 2019[22]
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona (Belgio) - nastrino per uniforme ordinaria
— 28 novembre 2016[23]
Grand'Ufficiale dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
— 11 aprile 2023[24]
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Italia) - nastrino per uniforme ordinaria
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri.»
— 20 dicembre 2022[25]
Gran Croce dell'Ordine al Merito del Granducato di Lussemburgo (Lussemburgo) - nastrino per uniforme ordinaria
— 7 giugno 2024
Membro di I Classe dell'Ordine di Jaroslav il Saggio (Ucraina) - nastrino per uniforme ordinaria
— 23 agosto 2024

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^Rutte nuovo segretario generale della NATO, inANSA, 1º ottobre 2024.URL consultato il 1º ottobre 2024.
  2. ^abOnvrede binnen VVD over Rutte,Algemeen Dagblad, 1º novembre 2006
  3. ^Oranje, Joost and Guus Valk inNRC Handelsblad 15 settembre 2007, page 1 (fronte)
    Traduzione letterale:"Verdonk è stata espulsa formalmente ieri dal gruppo parlamentare delPartito Popolare per la Libertà e la Democrazia alla Camera dei Rappresentanti dei Paesi Bassi, dopo che aveva ulteriormente criticato in partito tramite la stampa."
    Originale olandese:Verdonk werd gisteren formeel uit de Tweede Kamerfractie van de VVD gezet, nadat zij in de pers opnieuw kritiek had geuit op de fractie."
  4. ^ Giovanni Masotti,Olanda, chi è Mark Rutte il taccagno che sogna l'Italia in mutande, suiltempo.it, 11 aprile 2020.URL consultato il 1º maggio 2020(archiviato il 1º maggio 2020).
  5. ^Election 2010 - The Netherlands shifts to the right, sunrc.nl, 10 giugno 2010.URL consultato il 10 giugno 2010(archiviato dall'url originale il 13 giugno 2010).
  6. ^Olanda: si dimette premier Mark Rutte, sucorriere.it, 23 aprile 2012.URL consultato il 23 aprile 2012.
  7. ^Election Resources on the Internet: Elections to the Dutch Tweede Kamer (House of Representatives) - Results Lookup, suelectionresources.org.URL consultato il 14 marzo 2017.
  8. ^Il nuovo governo è già in crisi, supresseurop.eu, De Volkskrant, 5 novembre 2012.URL consultato il 5 novembre 2012(archiviato dall'url originale il 9 novembre 2012).
  9. ^(FR)Qui est vraiment Mark Rutte, le premier ministre néerlandais, inLe Monde.fr, 20 aprile 2020.
  10. ^(FR)Pays-Bas : un scandale sans précédent fait chuter le gouvernement, suLes Echos, 15 gennaio 2021.
  11. ^https://www.linkiesta.it/2021/01/olanda-rutte-perche-dimesso-crisi-governo/, sulinkiesta.it.
  12. ^Si dimette il governo olandese di Rutte, travolto dallo scandalo sui bonus figli, suL'HuffPost, 15 gennaio 2021.URL consultato il 15 gennaio 2021.
  13. ^Olanda: exit poll, liberali di Rutte in testa con 35 seggi - Mondo, suAgenzia ANSA, 17 marzo 2021.URL consultato il 18 marzo 2021.
  14. ^Olanda, nasce governo Rutte 271 giorni dopo le elezioni, sucorriere.it.
  15. ^In Olanda cade il governo Rutte, fatale il nodo dei migranti - Europa, suAgenzia ANSA, 7 luglio 2023.URL consultato il 10 luglio 2023.
  16. ^Olanda, è crisi di governo: il Rutte quater cade sui migranti, suTgcom24, 7 luglio 2023.URL consultato il 7 luglio 2023.
  17. ^ Redazione Esteri,Olanda, Rutte non si candiderà: «Lascio la politica», suCorriere della Sera, 7 ottobre 2023.URL consultato il 10 luglio 2023.
  18. ^Mark Rutte, cade l'ultimo veto: sì della Romania. Chi è il falco olandese dell’austerity nuovo leader della Nato, sula Repubblica, 20 giugno 2024.
  19. ^(NL)Persoonlijke pagina Mark Rutte - Nevenfuncties, sutweedekamer.nl, Tweede Kamer(archiviato dall'url originale l'11 luglio 2007).
  20. ^Gastindeklas.nl :: Rector tevreden over leraar Rutte, inwww.gastindeklas.nl.URL consultato il 3 ottobre 2016.
  21. ^(NL) Algemeen Dagblad,Rutte bij Feyenoord, suad.nl.
  22. ^(EN)Sito web del Dipartimento del Primo Ministro e del Governo: dettaglio decorato.
  23. ^The Royal Correspondent
  24. ^PPE Agency
  25. ^Sito web del Quirinale

Voci correlate

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]

PredecessoreSegretario generale della NATOSuccessore
Jens Stoltenbergdal 1º ottobre 2024In carica

PredecessoreMinistro-presidente dei Paesi BassiSuccessore
Jan Peter Balkenende14 ottobre 2010 – 2 luglio 2024Dick Schoof

PredecessorePresidente del Consiglio dell'Unione europeaSuccessore
Xavier Bettel1º gennaio – 30 giugno 2016Robert Fico

PredecessoreLeader del Partito Popolareper la Libertà e la DemocraziaSuccessore
Jozias van Aartsen31 maggio 2006 – 14 agosto 2023Dilan Yeşilgöz-Zegerius
V · D · M
Segretari generali della NATO
Lord Ismay (1952-1957) ·Paul-Henri Spaak (1957-1961) ·Dirk Stikker (1961-1964) ·Manlio Brosio (1964-1971) ·Joseph Luns (1971-1984) ·Lord Carrington (1984-1988) ·Manfred Wörner (1988-1994) ·Sergio Balanzino* (1994) ·Willy Claes (1994-1995) ·Sergio Balanzino* (1995) ·Javier Solana (1995-1999) ·Lord Robertson of Port Ellen (1999-2003) ·Alessandro Minuto-Rizzo* (2003-2004) ·Jaap de Hoop Scheffer (2004-2009) ·Anders Fogh Rasmussen (2009-2014) ·Jens Stoltenberg (2014-2024) ·Mark Rutte (dal 2024)Bandiera della NATO
V · D · M
Paesi Bassi (bandiera)Capi di governo dei Paesi Bassi
Presidente del Consiglio dei ministri
(1848–1945)
Gerrit Schimmelpenninck (1848) ·Jacob de Kempenaer (1848-1949) ·Johan Rudolph Thorbecke (1849-1953) ·Floris Adriaan van Hall (1853-1856) ·Justinus Van der Brugghen (1856-1858) ·Jan Jacob Rochussen (1858-1860) ·Floris Adriaan van Hall (1860-1861) ·Jacob van Zuylen van Nijevelt (1861) ·Schelto van Heemstra (1861-1862) ·Johan Rudolph Thorbecke (1862-1866) ·Isaäc Dignus Fransen van de Putte (1866) ·Julius van Zuylen van Nijevelt (1866-1868) ·Pieter Philip van Bosse (1868-1871) ·Johan Rudolph Thorbecke (1871-1872) ·Gerrit de Vries (1872-1874) ·Jan Heemskerk (1874-1877) ·Jan Kappeyne van de Coppello (1877-1879) ·Theo van Lynden van Sandenburg (1879-1883) ·Jan Heemskerk (1883-1888) ·Æneas Mackay (1888-1891) ·Gijsbert Van Tienhoven (1891-1894) ·Joan Röell (1894-1897) ·Nicolaas Pierson (1897-1901) ·Abraham Kuyper (1901-1905) ·Theo de Meester (1905-1908) ·Theo Heemskerk (1908-1913) ·Pieter Cort van der Linden (1913-1918) ·Charles Ruijs de Beerenbrouck (1918-1925) ·Hendrikus Colijn (1925-1926) ·Dirk Jan de Geer (1926-1929) ·Charles Ruijs de Beerenbrouck (1929-1933) ·Hendrikus Colijn (1933-1939) ·Dirk Jan de Geer (1939-1940) ·Pieter Sjoerds Gerbrandy (1940-1945)Stemma del Regno dei Paesi Bassi utilizzato dal governo olandese
Ministro-presidente
(dal 1945)
Willem Schermerhorn (1945-1946) ·Louis Beel (1946-1948) ·Willem Drees (1948-1958) ·Louis Beel (1958-1959) ·Jan de Quay (1959-1963) ·Victor Marijnen (1963-1965) ·Jozef Maria Laurens Theo Cals (1965-1966) ·Jelle Zijlstra (1966-1967) ·Piet de Jong (1967-1971) ·Barend Biesheuvel (1971-1973) ·Joop den Uyl (1973-1977) ·Dries van Agt (1977-1982) ·Ruud Lubbers (1982-1994) ·Wim Kok (1994-2002) ·Jan Peter Balkenende (2002-2010) ·Mark Rutte (2010-2024) ·Dick Schoof (dal 2024)
V · D · M
Unione europea (bandiera)Presidenti del Consiglio europeo e delConsiglio dell'Unione europea
Presidenti di turno del
Consiglio europeo
(1974-2009)
Francia (bandiera)Valéry Giscard d'Estaing (1974) ·Irlanda (bandiera)Liam Cosgrave /Italia (bandiera)Aldo Moro (1975) ·Lussemburgo (bandiera)Gaston Thorn /Paesi Bassi (bandiera)Joop den Uyl (1976) ·Regno Unito (bandiera)James Callaghan /Belgio (bandiera)Leo Tindemans (1977) ·Danimarca (bandiera)Anker Jørgensen /Germania (bandiera)Helmut Schmidt (1978) ·Francia (bandiera)Valéry Giscard d'Estaing /Irlanda (bandiera)Jack Lynch eCharles Haughey (1979) ·Italia (bandiera)Francesco Cossiga /Lussemburgo (bandiera)Pierre Werner (1980) ·Paesi Bassi (bandiera)Dries van Agt /Regno Unito (bandiera)Margaret Thatcher (1981) ·Belgio (bandiera)Wilfried Martens /Danimarca (bandiera)Anker Jørgensen ePoul Schlüter (1982) ·Germania (bandiera)Helmut Kohl /Grecia (bandiera)Andreas Papandreou (1983) ·Francia (bandiera)François Mitterrand /Irlanda (bandiera)Garret FitzGerald (1984) ·Italia (bandiera)Bettino Craxi /Lussemburgo (bandiera)Jacques Santer (1985) ·Paesi Bassi (bandiera)Ruud Lubbers /Regno Unito (bandiera)Margaret Thatcher (1986) ·Belgio (bandiera)Wilfried Martens /Danimarca (bandiera)Poul Schlüter (1987) ·Germania (bandiera)Helmut Kohl /Grecia (bandiera)Andreas Papandreou (1988) ·Spagna (bandiera)Felipe González /Francia (bandiera)François Mitterrand (1989) ·Irlanda (bandiera)Charles Haughey /Italia (bandiera)Giulio Andreotti (1990) ·Lussemburgo (bandiera)Jacques Santer /Paesi Bassi (bandiera)Ruud Lubbers (1991) ·Portogallo (bandiera)Aníbal Cavaco Silva /Regno Unito (bandiera)John Major (1992) ·Danimarca (bandiera)Poul Schlüter ePoul Nyrup Rasmussen /Belgio (bandiera)Jean-Luc Dehaene (1993) ·Grecia (bandiera)Andreas Papandreou /Germania (bandiera)Helmut Kohl (1994) ·Francia (bandiera)François Mitterrand eJacques Chirac /Spagna (bandiera)Felipe González (1995) ·Italia (bandiera)Lamberto Dini eRomano Prodi /Irlanda (bandiera)John Bruton (1996) ·Paesi Bassi (bandiera)Wim Kok /Lussemburgo (bandiera)Jean-Claude Juncker (1997) ·Regno Unito (bandiera)Tony Blair /Austria (bandiera)Viktor Klima (1998) ·Germania (bandiera)Gerhard Schröder /Finlandia (bandiera)Paavo Lipponen (1999) ·Portogallo (bandiera)António Guterres /Francia (bandiera)Jacques Chirac eLionel Jospin (2000) ·Svezia (bandiera)Göran Persson /Belgio (bandiera)Guy Verhofstadt (2001) ·Spagna (bandiera)José María Aznar /Danimarca (bandiera)Anders Fogh Rasmussen (2002) ·Grecia (bandiera)Kōstas Sīmitīs /Italia (bandiera)Silvio Berlusconi (2003) ·Irlanda (bandiera)Bertie Ahern /Paesi Bassi (bandiera)Jan Peter Balkenende (2004) ·Lussemburgo (bandiera)Jean-Claude Juncker /Regno Unito (bandiera)Tony Blair (2005) ·Austria (bandiera)Wolfgang Schüssel /Finlandia (bandiera)Matti Vanhanen (2006) ·Germania (bandiera)Angela Merkel /Portogallo (bandiera)José Sócrates (2007) ·Slovenia (bandiera)Janez Janša /Francia (bandiera)Nicolas Sarkozy (2008) ·Rep. Ceca (bandiera)Mirek Topolánek eJan Fischer /Svezia (bandiera)Fredrik Reinfeldt (2009)Consiglio europeo
Presidenti permanenti del
Consiglio europeo
(dal 2009)
Belgio (bandiera)Herman Van Rompuy (2009) ·Polonia (bandiera)Donald Tusk (2014) ·Belgio (bandiera)Charles Michel (2019) ·Portogallo (bandiera)António Costa (2024)
Presidenti del
Consiglio dell'Unione europea
Spagna (bandiera)José Luis Rodríguez Zapatero /Belgio (bandiera)Yves Leterme (2010) ·Ungheria (bandiera)Viktor Orbán /Polonia (bandiera)Donald Tusk (2011) ·Danimarca (bandiera)Helle Thorning-Schmidt /Cipro (bandiera)Dīmītrīs Christofias (2012) ·Irlanda (bandiera)Enda Kenny /Lituania (bandiera)Dalia Grybauskaitė (2013) ·Grecia (bandiera)Antōnīs Samaras /Italia (bandiera)Matteo Renzi (2014) ·Lettonia (bandiera)Laimdota Straujuma /Lussemburgo (bandiera)Xavier Bettel (2015) ·Paesi Bassi (bandiera)Mark Rutte /Slovacchia (bandiera)Robert Fico (2016) ·Malta (bandiera)Joseph Muscat /Estonia (bandiera)Jüri Ratas (2017) ·Bulgaria (bandiera)Bojko Borisov /Austria (bandiera)Sebastian Kurz (2018) ·Romania (bandiera)Klaus Iohannis /Finlandia (bandiera)Antti Rinne eSanna Marin (2019) ·Croazia (bandiera)Andrej Plenković /Germania (bandiera)Angela Merkel (2020) ·Portogallo (bandiera)António Costa /Slovenia (bandiera)Janez Janša (2021) ·Francia (bandiera)Emmanuel Macron /Rep. Ceca (bandiera)Petr Fiala (2022) ·Svezia (bandiera)Ulf Kristersson /Spagna (bandiera)Pedro Sánchez (2023) ·Belgio (bandiera)Alexander De Croo /Ungheria (bandiera)Viktor Orbán (2024) ·Polonia (bandiera)Donald Tusk (2025)
Controllo di autoritàVIAF(EN160188731 ·ISNI(EN0000 0001 0755 8662 ·Europeanaagent/base/162464 ·LCCN(ENn2011058319 ·GND(DE142715522
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Mark_Rutte&oldid=143692619"
Categorie:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp