| Mario Tiddia | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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| Nazionalità | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Altezza | 170cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||
| Peso | 70kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||
| Calcio | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Ruolo | Allenatore(exdifensore) | |||||||||||||||||||||||||||||||||
| Termine carriera | 1968 - giocatore 1998 - allenatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||
| Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Giovanili | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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| Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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| Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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| 1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Mario Tiddia (Sarroch,5 maggio1936 –Sarroch,5 agosto2009) è stato uncalciatore eallenatore di calcioitaliano, di ruolodifensore.
Ha legato la sua carriera alCagliari, di cui divenne un simbolo sia da giocatore sia da allenatore.
Cugino dell'arcivescovoPier Giuliano Tiddia,[2] era soprannominato "Cincinnato" per il fatto di alternare l'attività di allenatore a quella di agricoltore.[3]
Da tempo malato, morì nella sua città natale il 5 agosto 2009. A lui è intitolato lo stadio comunale di Sarroch.
Da giocatore, dopo gli inizi nell'Olbia, rimase alCagliari per oltre un decennio: attraversò il periodo della retrocessione inSerie C nella stagione1959-1960 e quello della prima promozione inSerie A deisardi nel1963-1964, della quale fu uno degli artefici, fino al sesto posto in Serie A nellastagione successiva. In carriera ha totalizzato complessivamente 58 presenze in Serie A e 98 inSerie B.
Con i cagliaritani Tiddia ebbe anche una esperienza nel campionatonordamericano organizzato nel 1967 dallaUnited Soccer Association e riconosciuto dallaFIFA, in cui i sardi giocarono nelle vesti delChicago Mustangs, ottenendo il terzo posto nella Western Division.[4]
Dopo essere stato per diversi anni viceallenatore del Cagliari, guidò in momenti diversi la squadra rossoblù, sia in esperienze poco brillanti come la retrocessione in Serie B della stagione1975-1976, sia rendendosi protagonista del ritorno nella massima serie nel 1979. In Serie A ottenne un nono e un sesto posto, quest'ultimo nella stagione1980-1981.
Oltre al Cagliari allenò anche ilPescara in B e laTorres inSerie C2. Nel 1983 fu richiamato dal Cagliari, appena retrocesso in serie cadetta, ma fallì la promozione. Nel 1987-1988 tornò nuovamente sulla panchina dei rossoblù, nel frattempo finiti in Serie C1, subentrando a stagione in corso e ottenendo la salvezza. Riuscì nell'impresa di salvare ilLa Palma, la seconda squadra della città cagliaritana, nella sua unica stagione in C2. Dopo un'ultima esperienza inSerie D con ilGrosseto, chiuse la carriera di allenatore.
IlCagliari lo ha inserito nella suaHall of Fame.[5]
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