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Mariano Rajoy

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Mariano Rajoy
Mariano Rajoy nel 2018

Presidente del Governo di Spagna
Durata mandato21 dicembre 2011 –
2 giugno 2018
MonarcaJuan Carlos I
Filippo VI
PredecessoreJosé Luis Rodríguez Zapatero
SuccessorePedro Sánchez

Presidente del Partito Popolare
Durata mandato2 ottobre 2004 –
21 luglio 2018
PredecessoreJosé María Aznar
SuccessorePablo Casado

Segretario generale del Partito Popolare
Durata mandato4 settembre 2003 –
2 ottobre 2004
PresidenteJosé María Aznar
PredecessoreJavier Arenas
SuccessoreÁngel Acebes

Primo vicepresidente del Governo di Spagna
Durata mandato27 aprile 2000 –
4 settembre 2003
Capo del governoJosé María Aznar
PredecessoreFrancisco Álvarez-Cascos
SuccessoreRodrigo Rato

Portavoce delgoverno spagnolo
Durata mandato10 luglio 2002 –
3 settembre 2003
Capo del governoJosé María Aznar
PredecessorePío Cabanillas Alonso
SuccessoreEduardo Zaplana

Ministro della presidenza
Durata mandato10 luglio 2002 –
4 settembre 2003
Capo del governoJosé María Aznar
PredecessoreJuan José Lucas
SuccessoreJavier Arenas

Durata mandato27 aprile 2000 –
27 febbraio 2001
Capo del governoJosé María Aznar
PredecessoreFrancisco Álvarez Cascos
SuccessoreJuan José Lucas

Ministro dell'interno
Durata mandato27 febbraio 2001 –
10 luglio 2002
Capo del governoJosé María Aznar
PredecessoreJaime Mayor Oreja
SuccessoreÁngel Acebes

Ministro dell'istruzione, dellacultura e dello sport
Durata mandato19 gennaio 1999 –
27 aprile 2000
Capo del governoJosé María Aznar
PredecessoreEsperanza Aguirre
SuccessorePilar del Castillo

Ministro della pubblica amministrazione
Durata mandato6 maggio 1996 –
19 gennaio 1999
Capo del governoJosé María Aznar
PredecessoreJoan Lerma
SuccessoreÁngel Acebes

Vicepresidente dellaGalizia
Durata mandato4 novembre 1986 –
29 settembre 1987
PresidenteXerardo Fernández Albor
PredecessoreXosé Luís Barreiro Rivas
SuccessoreXosé Luís Barreiro Rivas

Deputato alleCorti Generali
Durata mandato7 luglio 1986 –
4 novembre 1986

Durata mandato20 novembre 1989 –
15 giugno 2018
LegislaturaIII,IV,V,VI,VII,VIII,IX,X,XI,XII
Gruppo
parlamentare
Popolare
CircoscrizioneIII,IV,V,VI,VII:Galizia
VIII,IX,X,XI,XII:Madrid
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPopolare
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità di Santiago di Compostela
ProfessionePolitico, cancelliere mercantile
FirmaFirma di Mariano Rajoy

Mariano Rajoy Brey (pron.galiziana[maɾiˈano̝ raˈʃoj],[1]spagnola[maˈɾjano raˈxoj];Santiago di Compostela,27 marzo1955) è unpoliticospagnolo; più volte ministro, è stato presidente delPartito Popolare dal2004 al2018[2][3] epresidente del Governo di Spagna dal 21 dicembre 2011 al 2 giugno 2018.

Il suo partito ha perso la maggioranza nelleelezioni generali del 2015, ma dopo che le elezioni si sono concluse in stallo, unaseconda elezione nel 2016 ha permesso a Rajoy di essere rieletto Presidente del Governo come capo di un governo di minoranza. Rajoy è stato ministro sotto l'amministrazione diJosé María Aznar, occupando ruoli diversi nei diversi ministeri tra il 1996 e il 2003, è stato anche vice presidente del Governo tra il 2000 e il 2003. È stato il leader dell'opposizione tra il 2004 e il 2011 sotto il governo diJosé Luis Rodríguez Zapatero.

Il primo mandato di Rajoy è stato caratterizzato dallacrisi finanziaria spagnola e ha supervisionato una profonda ristrutturazione del sistema finanziario spagnolo, nonché una importante riforma del lavoro. Le crisi finanziarie hanno raggiunto il picco, con un piano di salvataggio del sistema bancario spagnolo nel giugno 2012. La disoccupazione in Spagna ha raggiunto il 27% nel 2012, che ha portato ad un calo iniziale del Partito Popolare nei sondaggi, che è stato aggravato dalle rivelazioni di una serie di casi di corruzione che hanno seriamente danneggiato la reputazione del partito. Questo, tra gli altri fattori, ha portato a un profondo cambiamento nel sistema dei partiti spagnoli, con l'ascesa di nuovi partiti politici di sinistra e destra:Podemos eCiudadanos.

Leelezioni generali del 2015 hanno portato a una configurazione parlamentare che ha reso molto difficile la formazione di un governo; di conseguenza, la Spagna è rimasta senza governo per oltre sei mesi e nel giugno 2016 sono state indette nuove elezioni. Rajoy è stato infine rieletto Presidente del Governo con i voti diCiudadanos e l'astensione di parte delPartito Socialista Operaio Spagnolo. Il secondo mandato di Rajoy è stato contrassegnato dalla ripresa economica e da un calo della disoccupazione, ma con crescenti problemi di precarietà e la sfida dei salari stagnanti. Rajoy ha anche affrontato la crisi costituzionale spagnola del 2017-18, segnata dal referendum catalano per l'indipendenza del 2017 e la presunta dichiarazione unilaterale di indipendenza catalana (senza effetti giuridici) il 27 ottobre 2017. Ciò ha portato all'applicazione dell'articolo 155 della Costituzione, con la destituzione del governo catalano e nuove elezioni regionali.

Con 14 anni e 146 giorni, Rajoy è il politico più longevo nelGoverno della Spagna dallatransizione spagnola, dopo aver ricoperto incarichi ministeriali ininterrottamente dal1996 al2004 e dal2011 al2018.[4][5]

Biografia

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Dopo la laurea inDiritto, conseguita presso l'Università di Santiago di Compostela, si dedicò all'attività politica nella sua regione natale, laGalizia, militando nelle file diAlleanza Popolare (il futuroPartito Popolare). Nel1981, in occasione delle prime elezioni regionali, fu eletto deputato all'Assemblea regionale gallega. Ricoprì vari incarichi in Galizia.

Nelleelezioni generali del 1986, fu eletto alCongresso dei Deputati nazionale nel collegio diPontevedra, ma rinunciò all'incarico dopo pochi mesi per assumere quello di vicepresidente della Giunta diGalizia.

Carriera politica

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Ministro di Aznar

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Nell'aprile1990, in seguito all'elezione diJosé María Aznar a candidato del PP alle elezioni generali, Rajoy divenne vicesegretario generale del partito.

Fu nuovamente e più volte eletto alleCortes Generales, sempre a Pontevedra. Dopo la vittoria dei Popolari alleelezioni generali del 1996 e l'insediamento di Aznar comePrimo ministro, Rajoy assunse il dicastero dell'Amministrazione pubblica. Il suo mandato in questa posizione fu caratterizzato dall'adozione, nel 1997, della legge sull'organizzazione e il funzionamento dell'amministrazione generale dello Stato (in spagnolo:Ley de Organización y Funcionamiento de la Administración General del Estado, LOFAGE), che regola da allora l'organizzazione e le funzioni del governo centrale.

Nel1999 lasciò il ministero adÁngel Acebes per sostituireEsperanza Aguirre a quello dellaPubblica Istruzione e dellaCultura. Subito dopo la sua nomina, Rajoy fu rieletto vice-segretario generale del PP durante la tredicesima conferenza nazionale.

Presidente del PP

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Rajoy (a destra) al congresso del PP nel2004 conÁngel Acebes

Nel2000 diresse lacampagna elettorale per leelezioni generali del 2000, che il PP vinse, ottenendo la maggioranza assoluta dei seggi; in seguito fu nominato dal riconfermato Aznar primo vice-primo ministro e ministro della Presidenza, incarico che tenne, salvo una breve parentesi come ministro degli Affari Interni (2001-2002) sostituendoJaime Mayor Oreja divenuto candidato governatore deiPaesi Baschi, fino al2003, conservando invece ininterrottamente dal 2000 al 2003 il ruolo di vice-primo ministro. Come ministro degli interni ha promosso una legge organica sul diritto di associazione, ha approvato il decreto di attuazione della legge organica sui diritti e doveri degli stranieri, ed ha presentato il disegno di legge sulla prevenzione dell'alcolismo.

Dopo il rimpasto di governo del 9 luglio 2002, tornato ad essereMinistro della Presidenza, venne nominato anche portavoce ufficiale delsecondo governo Aznar. In questa veste collaborò alla risoluzione della crisi generata dal naufragio dellapetroliera Prestige e all'intervento della Spagna a fianco degliStati Uniti inIraq.

Nell'agosto 2003 fu infatti "proposto" dal presidente del partitoAznar come nuovo segretario generale del Partito Popolare, prendendone il posto nel congresso del 2004 del PP, e ottenendo poco dopo l'incarico e l'investitura a candidato per le successiveelezioni generali del 2004.

Nel marzo del2004, alla tornata elettorale segnata dagliAttentati dell'11 marzo 2004 a Madrid, fu però sconfitto dal segretario delPartito Socialista Operaio Spagnolo,José Luis Rodríguez Zapatero, che lo superò anche alle successiveelezioni generali del 2008. Nonostante la sconfitta, Rajoy fu rieletto presidente del PP.

Il 1º dicembre2005 Rajoy sopravvisse ad un incidente in elicottero, insieme al Presidente dellaComunità autonoma di MadridEsperanza Aguirre.

Presidente del governo dal 2011

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Lo stesso argomento in dettaglio:Governo Rajoy I.

Si ricandidò come presidente in vista delle elezioni anticipate del 20 novembre2011, in cui i sondaggi lo davano nettamente favorito rispetto all'avversario socialistaAlfredo Pérez Rubalcaba. Le elezioni videro la vittoria del Partito Popolare che elesse 186 deputati e 136 senatori, garantendosi la maggioranza sia al Congresso dei Deputati che al Senato. Il giorno successivo reJuan Carlos I incaricò Rajoy di formare un nuovo governo.[6]

Il 20 dicembre il suo governo ottenne la fiducia al Congresso dei Deputati con 187 sì, 149 no e 14 astenuti; il giorno successivo giurò ufficialmente nelle mani del re.

Perseguendo una linea d'austerità economica, il 30 dicembre 2011, il governo presieduto da Rajoy approvò un piano di tagli alla spesa pubblica per un importo di 8,9 miliardi di euro di risparmi e 6,2 miliardi di nuove entrate. Gli stipendi dei dipendenti pubblici furono congelati, la settimana lavorativa nella pubblica amministrazione ridotta a 37,5 ore e le assunzioni di nuovi dipendenti pubblici vennero interrotte, fatta eccezione per i settori della sicurezza, della salute e dell'istruzione. Altri tagli riguardarono programmi per i giovani ed il salario minimo che venne congelato (cosa che non accadeva dal 1966). L'imposta sul reddito e quella sugli immobili subirono degli aumenti nel 2012 e nel 2013, tuttavia, la detrazione fiscale per l'acquisto di abitazioni venne ripristinata.

Il 4 gennaio 2013 vennero mosse accuse contro Mariano Rajoy e altri 62 deputati (tra cui quattro ministri) dinanzi alla Corte Suprema, accusandoli di distrazione di fondi pubblici e appropriazione indebita. Rajoy fu accusato di ricevere un'indennità di soggiorno, nonostante il fatto che vivesse aPalazzo della Moncloa a Madrid. L'azione legale davanti alla Corte Suprema era una conseguenza dei dati che era apparso nei media che forniscono informazioni su diversi deputati che hanno avuto le case a Madrid, ma allo stesso tempo sono stati ricevere fondi supplementari per l'alloggio. Secondo l'associazione DRY, questi rappresentanti, che potrebbero essere proposti senza alcun costo per le casse pubbliche, sono stati pagati un'indennità mensile del valore di 1,823.36 euro. Inoltre, se fossero stati eletti dal collegio elettorale di Madrid e aveva una casa in questa città, sono stati autorizzati 870 euro al mese per coprire vitto e alloggio le spese derivanti dall'esercizio delle loro funzioni che, per quanto riguarda Rajoy, erano già coperti - dal bilancio dello stato - nel Palazzo Moncloa. DRY quindi li accusati di distrazione di fondi pubblici e appropriazione indebita. Inoltre, DRY chiesto che tornano tutti i soldi che non appartiene a loro, tenendo conto in particolare che "i tagli stanno rendendo la vita la maggior parte degli spagnoli 'una miseria".[7][8]

Il 24 aprile 2013, avendo trovato alcuna irregolarità nella regolazione esistente e scartando l'esistenza di costituenti elementi di reato, la Corte Suprema ha respinto l'azione legale.

In un'intervista rilasciata adAntena 3, annuncia le elezioni generali per il 20 dicembre 2015.

Ricandidatura e crisi istituzionale

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Alle elezioni del 20 dicembre 2015 Rajoy si ricandida a Presidente del Governo. Le elezioni vedono un netto calo del Partito Popolare che, pur arrivando primo, elegge solo 123 deputati e 124 senatori e perdendo la maggioranza in entrambe le camere del parlamento.

Nei mesi successivi Rajoy si è opposto alla nomina a Presidente diPedro Sanchez (PSOE), a cui il Congresso ha negato la fiducia, e ha visto favorevolmente il ritorno ad elezioni anticipate.

Nuova ricandidatura

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Alleelezioni del 26 giugno 2016 Rajoy si ricandida nuovamente. Le elezioni vedono un lieve miglioramento del Partito Popolare, che elegge 137 deputati e 130 senatori, arrivando primo, ma non garantendosi la maggioranza. Dopo diverse consultazioni, il 28 luglio 2016 reFilippo VI incarica Rajoy di formare un nuovo governo.

Il 31 agosto 2016 il Congresso dei Deputati nega (con 170 sì e 180 no) la fiducia al governo di Rajoy. Due giorni dopo il Congresso conferma (sempre con 170 sì e 180 no) voto contrario.

Il secondo governo Rajoy

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Lo stesso argomento in dettaglio:Governo Rajoy II.

Ha continuato intanto a guidare il governoad interim negli ultimi dieci mesi poiché né le elezioni del dicembre 2015 né quelle del giugno 2016 hanno creato una maggioranza assoluta. Dopo le elezioni regionali di settembre, dove il Partito Popolare ha una crescita, il 23 ottobre il Congresso delPSOE approva (con 139 sì e 96 no) l'astensione su un nuovo governo del centro-destra, per evitare di andare la terza volta alle urne in pochi mesi[9].Lo stesso giorno il reFilippo VI incarica Rajoy di formare un nuovo governo.

Il 29 ottobre Rajoy ottiene la fiducia del parlamento con 170 deputati favorevoli, 111 contrari e 68 astenuti. Il nuovo governo ha giurato il 4 novembre[10].

La crisi catalana

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Riunione tra il presidente della Generalitat de CatalunyaCarles Puigdemont e Mariano Rajoy il 20 aprile2016

È stato il primo premier ad applicare, previa approvazione del Senato, col sostegno diPSOE,Ciudadanos eCoalición Canaria, l'articolo 155 dellaCostituzione che permette al Governo della Spagna di obbligare una comunità autonoma[11] a rispettare determinate disposizioni costituzionali o di legge, e di controllarne direttamente le autorità qualora essa le violi.

Il 1º ottobre2017 si è tenuto inCatalogna unreferendum sull'indipendenza, preventivamente dichiarato illegale con sentenza unanime dalla Corte Costituzionale spagnola[12], in quanto in contrasto con la Costituzione spagnola e come tale non è stato riconosciuto dalGoverno Rajoy, che ha ordinato l'intervento delle forze di polizia per impedirne lo svolgimento[13]. Infatti il 7 settembre 2017 ilTribunale costituzionale aveva sospeso il referendum e le norme correlate[14], accogliendo così il ricorso d'urgenza presentato dal presidente Rajoy che chiedeva l'annullamento per incostituzionalità della legge regionale catalana che ha istituito il referendum.

Con un'affluenza di circa il 43%, il "sì" ha ottenuto oltre il 90% dei voti.[15] Il successivo 10 ottobre, il governo della comunità autonoma ha dichiarato unilateralmente la costituzione di uno stato repubblicano indipendente di Catalogna[16], approvato il 27 ottobre dalParlamento catalano[17]. In risposta ilSenato spagnolo commissaria la Comunità Autonoma con l'applicazione dell'art.155 della Costituzione. In conseguenza, il 27 ottobre 2017 il Parlamento catalano viene sciolto, il presidenteCarles Puigdemont destituito insieme a tutto il suo Governo, i suoi poteri trasferiti alla vice-premierSoraya Sáenz de Santamaría[18] e nuove elezioni regionali indette per il 21 dicembre 2017.

La sfiducia

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Lo stesso argomento in dettaglio:Mozione di sfiducia al governo di Mariano Rajoy del 2018.
Mariano Rajoy durante la mozione di sfiducia al suo governo

Una mozione di sfiducia costruttiva nei suoi confronti viene presentata nel maggio 2018 dal leader del Partito socialista,Pedro Sánchez, dopo la sentenza del cosiddetto caso Gürtel, uno scandalo di corruzione e fondi neri che ha coinvolto alcuni esponenti di primo piano del Partito popolare. Ai socialisti si sono aggiuntiPodemos eIU, i separatisti catalani diPDecat eERC, il bascoEAJ/PNV e altri partiti regionali minori.[19]

Il 1º giugno la mozione di sfiducia viene approvata con 180 voti a favore, 169 contrari e un astenuto.[20] Lascia la guida del governo il 2 giugno, giorno in cui il nuovo premier Sánchez giura innanzi al re.[21]

Il 5 giugno successivo annuncia le sue dimissioni da presidente delPartito Popolare, e il 15 giugno annuncia anche quelle da deputato. Il successivo 21 luglio,Pablo Casado gli succede alla guida del partito.

Posizioni politiche

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Rajoy non ha mai dichiarato di essere favorevole almatrimonio omosessuale, introdotto dalgoverno Zapatero I il 30 giugno del2005, affermando nel 2010 che, in caso di vittoria, non si sarebbe impegnato a mantenere la legge ed evitando successivamente di precisare la sua posizione, durante una campagna elettorale che si è giocata quasi esclusivamente sui temi di economia[22][23]. Ha poi dichiarato che non bloccherà il progetto di legge dei socialisti sul divorzio veloce, e nemmeno la sperimentazione sullecellule staminali embrionali[24].

Rajoy è un forte difensore dellacorrida. Ha affermato che "la tradizione è una forma d'arte profondamente radicata nella storia spagnola". Ha abrogato il divieto di trasmissione delle corride in diretta sulla televisione statale, cosicché esse sono nuovamente in onda nella fascia oraria tradizionale delle 18:00 su TVE.[25] Come primo ministro ha impugnato le leggi diCatalogna eBaleari che limitano fortemente tale tradizione, la prima delle quali è stata cassata e la seconda, che non la vieta ma si limita a non uccidere il toro, impugnata e in attesa di giudizio.

Vita privata

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Rajoy ha sposato Elvira "Viri" Fernández Balboa il 28 dicembre 1996, nell'isola diLa Toja. La coppia ha due figli. Pochi giorni dopo le sue dimissioni da deputato ha ripreso a lavorare come notaio nel registro delle proprietà diSanta Pola, vicinoAlicante, e, dopo un mese lì, gli è stato concesso il trasferimento aMadrid che è divenuto effettivo alla fine di ottobre dello stesso anno.

Accuse di corruzione

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È stato convocato dai tribunali nel marzo 2021 per spiegare il "fondo B" che il PP avrebbe mantenuto per più di vent'anni. Questo sarebbe stato utilizzato per ricevere donazioni anonime da parte di imprenditori al fine di pagare "stipendi aggiuntivi" ai funzionari del partito, tra cui Mariano Rajoy.[26]

Onorificenze

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Onorificenze spagnole

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Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Carlo III - nastrino per uniforme ordinaria
— 12 settembre2003[27]
Collare dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
— 3 agosto 2018[28]

Onorificenze straniere

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Fascia Speciale dell'Ordine dell'Aquila azteca (Messico) - nastrino per uniforme ordinaria
— 18 aprile2012[29]
Fascia dell'Ordine della Repubblica di Serbia (Serbia) - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i meriti nello sviluppo e nel rafforzamento della cooperazione pacifica e delle relazioni amichevoli tra la Serbia e la Spagna.»
— 2013
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Sole del Perù (Perù) - nastrino per uniforme ordinaria
— 2013
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito (Cile) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Cristo (Portogallo) - nastrino per uniforme ordinaria
— 15 aprile2018

Note

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  1. ^Dicionario de pronuncia da lingua galega, suilg.usc.es.URL consultato il 5 marzo 2024.
  2. ^(ES)Rajoy se va: "Es lo mejor para mí, para el PP y para España", inEl Mundo, 5 giugno 2018.URL consultato il 5 giugno 2018.
  3. ^(ES)Rajoy dimite como presidente del PP: "Es lo mejor para mí, para el partido y para España", inEl Confidencial, 5 giugno 2018.URL consultato il 5 giugno 2018.
  4. ^(ES)Rajoy se convierte en el político que más tiempo lleva en el poder desde la muerte de Franco, inEl Español, 21 gennaio 2018.URL consultato il 17 luglio 2018.
  5. ^(ES)De cuando Rajoy ya dejó la política por una moción de censura, inEl Plural, 30 maggio 2018.URL consultato il 17 luglio 2018(archiviato il 17 luglio 2018).
  6. ^ Luigi Casaretta,Elezioni spagnole: vince Mariano Rajoy, suil Levante, 26 novembre 2011.URL consultato il 5 agosto 2020(archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).
  7. ^(ES)Querella contra Rajoy (PDF), suPúblico.URL consultato il 4 gennaio 2013.
  8. ^(ES)"Democracia Real Ya" se querella contra Rajoy, suPúblico.URL consultato il 4 gennaio 2013(archiviato il 7 gennaio 2013).
  9. ^Il Post, suilpost.it.URL consultato il 29 ottobre 2016(archiviato il 30 ottobre 2016).
  10. ^Repubblica, surepubblica.it.
  11. ^La Voz de Galicia, sulavozdegalicia.es.URL consultato il 21 giugno 2018(archiviato l'8 ottobre 2017).
  12. ^Catalogna, i 'no' di Costituzione e Corte Suprema al referendum per l'indipendenza, inANSA, 20 settembre 2017.
  13. ^Catalogna, il giorno del voto. La polizia nazionale sgombera i seggi, cariche e violenza, inRepubblica.it, 1º ottobre 2017.URL consultato il 1º ottobre 2017(archiviato il 5 dicembre 2017).
  14. ^(ES)El Constitucional suspende el referéndum del 1-O y apercibe a los cargos independentistas, inLa Vanguardia, 7 settembre 2017.URL consultato il 15 settembre 2017(archiviato l'8 settembre 2017).
  15. ^ AGI - Agenzia Giornalistica Italia,Nel referendum in Catalogna ha vinto il Sì. Che succede ora?, suAgi.URL consultato il 2 ottobre 2017.
  16. ^Catalogna, la dichiarazione di indipendenza, inLaStampa.it.URL consultato l'11 ottobre 2017.
  17. ^Il parlamento catalano ha dichiarato l'indipendenza - Il Post[collegamento interrotto], inIl Post, 27 ottobre 2017.URL consultato il 27 ottobre 2017.
  18. ^Catalogna, chiesta incriminazione per Puigdemont ma il leader catalano vola a Bruxelles, inRepubblica.it, 30 ottobre 2017.URL consultato il 7 marzo 2018(archiviato il 7 marzo 2018).
  19. ^Sole 24ore, suilsole24ore.com.
  20. ^Spagna: Rajoy sfiduciato, socialista Sanchez è il nuovo premier, ineuronews, 1º giugno 2018.URL consultato il 1º giugno 2018(archiviato il 7 giugno 2018).
  21. ^Repubblica, surepubblica.it.
  22. ^Spagna, la Destra spaventa i gay Loro: “Si sposi chi può” | Alessandro Oppes | Il Fatto Quotidiano, suilfattoquotidiano.it.URL consultato il 21 novembre 2011(archiviato il 19 novembre 2011).
  23. ^Unioni gay, aborto, divorzio: quale Spagna dopo Zapatero? - Tg24 - Sky.it, sutg24.sky.it.URL consultato il 21 novembre 2011(archiviato dall'url originale il 24 novembre 2011).
  24. ^Rajoy copia Zapatero «I diritti dei gay? Se vinco li confermo».
  25. ^(EN)Live bullfights return to Spanish TV after six-year ban, inBBC News, 5 settembre 2012.URL consultato il 19 giugno 2017(archiviato il 15 ottobre 2017).
  26. ^(EN)Spain’s former PM ‘was paid illegal bonuses’, trial hears, suThe Local Spain, 9 marzo 2021.
  27. ^Bollettino Ufficiale di Stato, suboe.es.
  28. ^Boletin Oficial del Estado, suboe.es.URL consultato il 6 agosto 2018.
  29. ^(ES)Apoya Rajoy guerra anticrimen; pide a empresarios mexicanos invertir en España, suproceso.com.mx, Proceso, 18 aprile 2012.URL consultato il 5 gennaio 2013(archiviato il 22 maggio 2013).
    «[...] a quienCalderón entregó la Banda Especial de la Orden del Águila Azteca, en grado de Banda en Categoría Especial.»
  30. ^Casa Real, sucasareal.es.
  31. ^El Faro de Vigo(archiviato dall'url originale il 3 novembre 2014).

Voci correlate

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Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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PredecessorePresidente del Governo di SpagnaSuccessore
José Luis Rodríguez Zapatero21 dicembre 2011 – 2 giugno 2018Pedro Sánchez

PredecessoreLeader dell'opposizioneSuccessore
José Luis Rodríguez Zapatero16 aprile 2004 – 20 dicembre 2011Alfredo Pérez Rubalcaba

PredecessorePrimovicepresidente del Governo di SpagnaSuccessore
Francisco Álvarez-Cascos27 aprile 2000 – 4 settembre 2003Rodrigo Rato

PredecessorePortavoce delgoverno spagnoloSuccessore
Pío Cabanillas Alonso10 luglio 2002 – 3 settembre 2003Eduardo Zaplana

PredecessoreMinistro della presidenzaSuccessore
Juan José Lucas10 luglio 2002 – 4 settembre 2003Javier ArenasI
Francisco Álvarez Cascos27 aprile 2000 – 27 febbraio 2001Juan José LucasII

PredecessoreMinistro dell'interno della SpagnaSuccessore
Jaime Mayor Oreja27 febbraio 2001 – 10 luglio 2002Ángel Acebes

PredecessoreMinistro dell'istruzione, dellacultura e dello sport della SpagnaSuccessore
Esperanza Aguirre19 gennaio 1999 – 27 aprile 2000Pilar del Castillo

PredecessoreMinistro delle pubbliche amministrazioniSuccessore
Joan Lerma6 maggio 1996 – 19 gennaio 1999Ángel Acebes

PredecessoreVicepresidente dellaGaliziaSuccessore
Xosé Luís Barreiro Rivas4 novembre 1986 – 29 settembre 1987Xosé Luís Barreiro Rivas

PredecessorePresidente del Partito PopolareSuccessore
José María Aznar2 ottobre 2004 – 21 luglio 2018Pablo Casado

PredecessoreSegretario generale del Partito PopolareSuccessore
Javier Arenas4 settembre 2003 – 2 ottobre 2004
V · D · M
Spagna (bandiera)Capi di governo della Spagna
Spagna (bandiera)Regno di Isabella II di Spagna
(1833–1868)
Presidente del Consiglio dei ministri
Martínez de la Rosa ·Queipo de Llano ·Álava ·Álvarez Mendizábal ·Istúriz ·Calatrava ·Díez de Rivera ·Espartero ·Bardají ·Heredia ·Fernández de Velasco ·Alaix ·Pérez de Castro ·A. González ·Ferraz ·Cortázar ·Sancho ·Espartero ·Ferrer ·A. González ·Rodil ·J. M. López ·Gómez Becerra ·J. M. López ·Olózaga ·González Bravo ·Narváez ·Fernández de Pinedo ·Narváez ·Istúriz ·Martínez de Irujo ·Pacheco ·García Goyena ·Narváez ·de Sotto ·Narváez ·Bravo Murillo ·Roncali ·Lersundi ·Sartorius ·Fernández de Córdova ·de Saavedra ·Espartero ·O'Donnell ·Narváez ·Armero Peñaranda ·Istúriz ·O'Donnell ·Calderón Collantes ·O'Donnell ·Fernández de Pinedo ·Arrazola ·Mon ·Narváez ·O'Donnell ·Narváez ·González Bravo ·Gutiérrez de la ConchaBandiera del Presidente del Governo di Spagna
Spagna (bandiera)Sessennio democratico
ePrima Repubblica spagnola
(1868–1874)
Presidente del Consiglio dei ministri
Madoz ·Aguirre de la Peña ·Serrano ·Prim ·Topete ·Serrano ·Ruiz Zorrilla ·Malcampo ·Sagasta ·Topete ·Serrano ·Fernández de Córdova ·Ruiz Zorrilla ·Figueras ·Pi ·Salmerón ·Castelar ·Serrano ·Zavala de la Puente ·Sagasta
Spagna (bandiera)Restaurazione borbonica
(1874–1931)
Presidente del Consiglio dei ministri
Cánovas ·Jovellar ·Martínez Campos ·Sagasta ·Posada ·Azcárraga ·Silvela ·Fernández-Villaverde ·Maura ·Montero ·Moret ·López Domínguez ·Vega de Armijo ·Canalejas ·García Prieto ·de Figueroa ·Dato ·Maura ·Sánchez de Toca ·Bugallal ·Sánchez Guerra ·Primo de Rivera ·Berenguer ·Aznar-Cabañas
Spagna (bandiera)Seconda Repubblica spagnola
(1931–1939)
Presidente del Consiglio dei ministri(fino al 1938)
Presidente del Governo(dal 1938)
Alcalá-Zamora ·Azaña ·Lerroux ·Martínez Barrio ·Samper ·Chapaprieta ·Portela ·Barcia ·Casares ·Martínez Barrio ·Giral ·Largo ·Negrín
Spagna (bandiera)Spagna franchista
(1939–1975)
Presidente del Governo
Franco ·Carrero Blanco ·Fernández-Miranda ·Arias
Spagna (bandiera)Regno di Spagna
(1975–)
Presidente del Governo
Arias ·Santiago ·Suárez ·Calvo-Sotelo ·F. González ·Aznar ·Zapatero ·Rajoy ·Sánchez
V · D · M
Leader dell'opposizione spagnola
Manuel Fraga (1982-1986) ·Miguel Herrero y Rodríguez de Miñón (1986-1987) ·Antonio Hernández Mancha (1987-1989) ·José María Aznar (1989-1996) ·Felipe González (1996-1997) ·Joaquín Almunia (1997-1998) ·Josep Borrell (1998-1999) ·Joaquín Almunia (1999-2000) ·José Luis Rodríguez Zapatero (2000-2004) ·Mariano Rajoy (2004-2011) ·Alfredo Pérez Rubalcaba (2011-2014) ·Pedro Sánchez (2014-2016; 2017-2018) ·Pablo Casado (2018-2022) ·Alberto Núñez Feijóo (2022)
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