Il primo assaggio nelmotorsport Ericsson lo ebbe quando a nove anni iniziò a gareggiare con i kart. Provò quasi per caso al kartodromo di Fredrik Ekblom, ex pilota di Formula 3000 e Indy Lights e per poco non batté il record sul giro. Ekblom riuscì a convincere il padre di Ericsson, Tomas, a comprare al figlio un kart e così il giovane svedese passò i quattro anni successivi nei kartodromi, nonostante non credesse di poter andare avanti a lungo a causa di problemi economici in famiglia.[1]
Kenny Bräck, già vincitore della 500 miglia di Indianapolis del 1999, si imbatté in Ericsson durante una corsa di kart aGöteborg nel 2006 e venne colpito dalle sue capacità, tanto da riuscire a convincere Richard Dutton, proprietario del team Fortec Motorsport, a dargli un posto in squadra per il 2007. Gli obiettivi di inizio stagione erano arrivare tra i primi otto, per poi lentamente provare a vincere qualche gara verso la fine del campionato.[1] La prima vittoria arrivò però prima del previsto, alla prima gara della serie, aBrands Hatch, dove arrivò 3º in gara-1 e vinse partendo dalla pole position in gara-2. Dopo questa vittoria, Bräck lo elevò a miglior giovane talento che avesse mai visto. Ericsson combatté per il titolo per l'intera stagione contro il pilota cecoJosef Král e l'inglese Henry Arundel. Alla fine, l'allora sedicenne svedese vinse il titolo con 40 punti di vantaggio su Král, diventando vincitore della Formula BMW britannica (prima ancora che questa si fondesse con quella tedesca e formassero insieme laFormula BMW europea).
Dopo la vittoria in Formula BMW, Ericsson iniziò a concorrere per un sedile in Formula 3. I test con il team britannico Räikkönen Robertson Racing (del quale il pilota di Formula 1Kimi Räikkönen era proprietario) era una conseguenza della vittoria del titolo in quell'anno. Successivamente provò nuovamente una vettura di questa categoria, il team ASM, oggiART Grand Prix. Nonostante ebbe un'offerta da parte della scuderia francese, Ericsson decise di stare in Inghilterra e correre per il team Fortec, la stessa squadra per la quale corse in Formula BMW. Lo svedese si presentò con due pole position e diversi podi ma senza vittorie, il che gli fruttò un 5º posto nel campionato.
Durante l'inverno del 2008, Ericsson firmò un contratto per la squadra di Formula 3 giapponese TOM'S per competere al campionato per la stagione successiva. Lo svedese pensò così di guadagnare l'esperienza necessaria per vincere il Gran Premio di Macao.[2] Ericsson vinse il campionato giapponese di F3 e corse anche facendo qualche comparsa nella F3 inglese. Di conseguenza partecipò al Gran Premio di Macao dove si qualificò in pole position e finì la gara lunga 4º.
Ericsson entrò a far parte dellaGP2 Asia Series per la stagione 2009-2010, guidando per il teamART Grand Prix.[3] Comunque, successivamente venne confermato che Ericsson avrebbe dovuto guidare per il team Super Nova Racing nella stagione 2010 della GP2.[4] Si aspettò di completare la serie asiatica con il team, maJake Rosenzweig fu incaricato di sostituire lo svedese per le ultime due corse.[5] Ericsson tornò alla Super Nova per la stagione 2010 come compagno diJosef Král e, più avanti,Luca Filippi. Fece la sua prima serie di vittorie a Valencia, ma l'aver segnato punti in sole due occasioni lo fecero arrivare 17º nel campionato piloti.
Ericsson passò al teamiSport International per il 2011, insieme aSam Bird. Finì 6º nel campionato asiatico e 10º nella main series. Rimase all'iSport per il 2012, partner diJolyon Palmer. Dopo un inizio della stagione relativamente deludente, riuscì a vincere a Spa, iniziando una serie di sei arrivi consecutivi a punti, inclusi tre podi. Questo grande finale di stagione lo portò all'8º posto in campionato.
Ericsson guidò unaBrawn GP ai test per giovani piloti a Jerez per tre giorni, dal 1º al 3 dicembre 2009, dividendo la vettura con il pilota IndycarMike Conway. Quest'ultimo ebbe la meglio per tre decimi sullo svedese, ciononostante il team principalRoss Brawn si complimentò con Ericsson per la sua performance.[6]
Il 21 gennaio 2014 laCaterham ufficializzò il suo ingaggio per la stagione 2014, al fianco del nipponicoKamui Kobayashi. Nella prima parte di stagione, complice anche la scarsa competitività della monoposto, non riuscì a conquistare nessun punto, venendo spesso messo in ombra dal compagno di squadra e ottenendo come miglior piazzamento un undicesimo posto aMontecarlo.
Nell'ultima parte di stagione le prestazioni di Ericsson migliorarono, grazie a delle migliorie apportate dalla scuderia all'impianto frenante della monoposto.[7]. Tuttavia, la situazione economica della scuderia si fece molto difficile, tanto che la squadra entrò in amministrazione controllata e rinunciò a partecipare alGran Premio degli Stati Uniti e alGran Premio del Brasile. La Caterham tornò a correre nel conclusivoGran Premio di Abu Dhabi, grazie anche a una raccolta fondi su Internet, ma Ericsson rinunciò a partecipare, venendo sostituito dall'esordienteWill Stevens.[8]
Ericsson fu ingaggiato dallaSauber, con compagno di squadra il brasilianoFelipe Nasr. Decisivo per la partecipazione al mondiale fu l'appoggio di vari sponsor, tra cui laTetra Pak, che garantirono alla scuderia una cifra compresa tra 18 e 25 milioni didollari, circa 20 milioni dieuro[9].
Nella prima gara con la scuderia elvetica il pilota svedese ottenne i primi punti in carriera, giungendo ottavo al traguardo anche grazie ai numerosi ritiri (nove piloti ritirati). InMalesia si ritirò in seguito a un tentativo di sorpasso suNico Hulkenberg. Lo svedese finì in testacoda e provocò l'entrata in pista dellasafety car.
Ericsson tornò a punti nelGran Premio di Cina, giungendo decimo davanti aSergio Pérez. Nel successivoGran Premio del Bahrein le sue speranze di ripetersi furono rovinate da un problema al pit stop, che gli fece perdere 24 secondi, facendolo sprofondare nelle retrovie[10]. Nelle sei gare successive Ericsson giunse sempre al traguardo, ma senza entrare tra i primi dieci, sfiorando i punti nelGran Premio di Gran Bretagna dove chiude undicesimo.
Il pilota svedese riuscì a tornare a punti nelGran Premio d'Ungheria, chiuso in decima posizione; seguirono altri due risultati utili inBelgio e aMonza, dove Ericsson tagliò il traguardo rispettivamente decimo e nono. Nelle ultime gare il pilota svedese non colse altri piazzamenti utili, chiudendo la stagione al diciottesimo posto assoluto con nove punti.
Nel2016 la Sauber non risultò competitiva e sia Ericsson sia il compagno di squadraNasr furono relegati nelle retrovie. Il difficile inizio di stagione culminò nelGran Premio di Monaco, nel quale i due vennero a contatto e si ritirarono dopo che Nasr aveva ignorato un ordine della scuderia di lasciar passare il suo compagno di squadra[11].
Soprattutto nella prima parte di campionato Ericsson risultò più efficace del compagno, battendolo in qualifica 12 volte su 21 Gran Premi[12]. Tuttavia, a differenza di Nasr il pilota svedese non riuscì a conquistare punti, cogliendo un undicesimo posto nelGran Premio del Messico come miglior risultato. Ericsson chiuse l'anno in ventiduesima posizione assoluta.
Nel2017 Ericsson parte discretamente bene, con una buona 14ª posizione in qualifica. Nonostante la ottima qualifica, sarà costretto a terminare la gara dopo 25 giri per un problema idraulico. Le successive gare continueranno a non essere perfette, causa brutte posizioni e ritiri. NelGran Premio di Spagna e in quellod'Azerbaigian raggiunge il suo miglior risultato, cioè la 11ª posizione. Chiude la stagione con 0 punti in classifica piloti, posizionandosi in ventesima posizione e venendo battuto dal compagno di squadra,Pascal Wehrlein, che termina la stagione con un bottino di 5 punti e la diciottesima posizione assoluta.
Ericsson durante i test 2018 con la nuovaSauber C37
Il 2 dicembre 2017 viene riconfermato anche per la stagione seguente come pilota titolare della scuderiaSauber.[13] Nella seconda gara stagionale, inBahrein, giunge nono al traguardo, tornando a punti per la prima volta dal 2015. Nelle gare successive non riesce a segnare alcun punto, al contrario del compagnoCharles Leclerc che ottiene diversi piazzamenti nei primi dieci. NelGran Premio d'Austria ottiene un piazzamento in zona punti grazie al decimo posto finale. Dopo un ritiro inGran Bretagna ottiene un altro nono posto al GP diGermania, mentre inUngheria finisce in quindicesima posizione. Nella seconda metà di stagione ottiene altri piazzamenti a punti inBelgio,Stati Uniti eMessico, concludendo la stagione con 9 punti ed il 17º posto in classifica.
Il 25 settembre 2018 viene annunciato che a partire dalla stagione 2019 Ericsson svolgerà un ruolo di terzo pilota, sempre all'interno del team Sauber[14].
Dalla stagione 2019, Ericsson approda inIndyCar Series, correndo come pilota titolare per il team Schmidt Peterson[15].Con un secondo posto sulcircuito di Detroit conquista il suo primo podio nella categoria, concludendo al diciottesimo posto in campionato e quarto tra i rookie[16].
Nel2020 passa al teamChip Ganassi Racing sempre motorizzatoHonda[17]. Sfiora il podio in tre occasioni, chiudendo il campionato in dodicesima posizione[18].
Nel2021 viene confermato dal teamChip Ganassi Racing. Nelle prime sei gare finisce tre volte nella top 10, aDetroit riesce grazie a un'ottima strategia a vincere la sua prima gara in IndyCar davanti aRinus VeeKay[19]. Dopo altre due top 10 raggiunge un altro podio, con un secondo posto dietro aJosef Newgarden aMid-Ohio, torna alla vittoria a Nashville davanti al campione in caricaScott Dixon[20].
Ericsson viene confermato anche per la stagione 2022 dal teamChip Ganassi Racing[21]. Lo svedese chiude terzo inTexas poi ottiene uno strepitoso risultato vincendo la500 Miglia di Indianapolis, la gara più importante della serie. Ericsson trionfa davanti aPatricio O'Ward eTony Kanaan[22]. Grazie a un secondo posto aRoad America Ericsson diventa il leader della classifica, nelle quattro gare successive chiude sempre in top 10.