Marco Baliani (Verbania,6 luglio1950) è unattore,drammaturgo,regista teatrale escrittoreitaliano.
Assieme aMaria Maglietta, ha fondato nel 1975 il gruppo Ruotalibera, attivo a Roma nell’ambito dell’animazione teatrale e del teatro-ragazzi. In questi primi anni, Ruotalibera collabora con molte scuole pubbliche e con istituti di ricerca teatrale, con all'attivo diversi stage formativi in varie parti d'Italia. Ha diretto il gruppo fino al 1990 e ne sono nati diversi spettacoli tra cuiRosa e Celeste (1983),Orphy 2013 (1984, Premio Stregatto) eOz (1986, segnalazione speciale Premio Stregatto).
A metà degli anni ottanta, Baliani inizia la sua ricerca sulla narrazione orale dando vita, in qualità di attore-narratore, a spettacoli comeStorie (1986) eKohlhaas (1989) tratto da Heinrich von Kleist, spettacolo simbolo del teatro di narrazione, esemplare sia sul piano attorale che drammaturgico. Prende il via da qui un originale percorso di ricerca fatto di spettacoli teatrali scritti e narrati dallo stesso Baliani, tra cuiFrollo (1994) eTracce (1996), sorta di conferenza narrativa sui temi dello stupore e dell’incantamento. Nel 1998, in occasione del ventesimo anniversario del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, va in onda in diretta su Rai2Corpo di Stato. Il delitto Moro: una generazione divisa, in cui Baliani rivive la cronaca del sequestro da parte delle Brigate Rosse narrando in prima persona quelle che furono le sue reazioni, giorno dopo giorno, e disegnando il contesto sociale, politico e generazionale di quella esperienza.
Nel 1991, con Maria Maglietta, Baliani fonda Trickster-Bricconi Divini, soggetto teatrale in cui viene convogliata la ricerca sullo spazio del racconto in teatro. Nascono spettacoli premiati dalla critica comePiccoli Angeli (1993 – Premio Stregagatto) e, successivamente,Sole Nero (1998), interpretato da Maria Maglietta e dedicato alla storia della partigiana Gina Negrini.
Figura eclettica e complessa del teatro italiano contemporaneo, Baliani ha sperimentato inoltre drammaturgie corali creando spettacoli-evento per molti attori, comeCorvi di Luna (1989) a partire dalle suggestioni dei racconti di Italo Calvino. L’anno successivo, sempre con lo stesso gruppo di attori, ha ideato e direttoD’acqua la luna per il Centro Teatrale Bresciano. Ancora nel 1990, in occasione del decennale della strage di Bologna, Baliani è chiamato a dirigereAntigone delle città, spettacolo di impegno civile che ha visto il coinvolgimento di cento attori. L’esperienza si ripete l’anno successivo conAntigone della Terra.
Dal 1994, per tre anni, Baliani dirige una trilogia teatrale realizzata nei forti del Trentino a partire dalle memorie e sulla Grande Guerra con gli spettacoliCome gocce di una fiumana (premio IDI per la regia, 1994),Terra dove non annotta (1995) eLe vie del ritorno (1996). Collegati a una precisa poetica della memoria, nel corso degli anni Novanta nascono spettacoli comeMemoria del fuoco (1992) da Eduardo Galeano eMemoria del gelso sulla narrazione in forma epica della storia della città di Alessandria dalle origini fino alla contemporaneità. Per il Teatro dell’Elfo dirigePeer Gynt (1995) eLola che dilati la camicia (1996). Nel 1997, per il CRT di Milano, dirigeGioventù senza Dio a partire dall’omonimo libro di Von Horváth.
Sul finire degli anni Novanta, l’Ente Teatrale Italiano affida a Baliani la realizzazione del progetto formativoI porti del Mediterraneo, che vede la partecipazione di gruppi di giovani attori selezionati nei differenti percorsi laboratoriali condotti in diverse città del Mediterraneo (Tunisi, Beirut, Casablanca, Marsiglia, Tirana, Bari, Genova). Ne nascono gli spettacoliMigranti (1996) collage di storie sul Mediterraneo eGiufà, Giochà, Gioà, Naareddini Hoca (1997) a partire dalla maschera di Giufà, e infineSakrifice (2000), ispirato al mito di Ifigenia. Nel 1999 dirige e ambienta nei capannoni della Zisa di PalermoLa crociata dei fanciulli ispirato all’omonimo romanzo di Marcel Schwob, su musiche originali di Goran Bregovic e con la partecipazione del coro delle voci bianche del Teatro Massimo di Palermo, ente coproduttore dello spettacolo assieme al Festival del Novecento.
Sempre nel 2000, Rai2 torna a trasmettere in diretta televisiva un lavoro di Marco Baliani: sul sagrato della basilica di Assisi va in scenaFrancesco a testa in giù, rilettura della vita di San Francesco di cui è autore (insieme a Felice Cappa) e interprete (assieme a Roberto Anglisani) per la regia di Maria Maglietta.
Nel 2001, per il Teatro Metastasio di Prato, è autore e interprete dello spettacoloOmbre (dal romanzo “Storia meravigliosa di Peter Schlemihl” di Adalbert von Chamisso) eLo straniero, trasposizione teatrale dell’omonimo romanzo di Albert Camus, entrambi diretti da Maria Maglietta. Sempre nel 2002, Baliani si confronta con l’opera contemporanea, firmando la regia diEllis Island con le musiche di Giovanni Sollima e il testo di Roberto Alajmo (produzione Teatro Massimo di Palermo), andato in scena al Teatro Massimo di Palermo e con protagonista @Elisa.
Con Amref, nel 2002 Baliani intraprende il progetto formativoActing from the street, realizzato con un gruppo di ragazzi di strada degli slums di Nairobi. Sotto forma divolontariato artistico, Baliani dirige due spettacoli - Pinocchio Nero (Premio Ubu 2004) eL’amore buono. Una ballata ai tempi dell’Aids – che riscuotono un grande successo di pubblico e critica sia in Italia sia in Olanda, dove lo spettacolo è stato in tournée.
Nel 2005, su commissione della Pinacoteca di Brera di Milano, Baliani e Maglietta fanno vivere sulla scena il quadroLa cena di Emmaus di Caravaggio all’interno del cortile della stessa Pinacoteca. Nel 2006, ispirandosi stavolta alle strisce dei fumetti di Sergio Tofano sulla figura di Bonaventura, Baliani mette in scenaQui comincia l’avventura de Sig. Bonaventura (con la produzione del Teatro di Roma e la collaborazione della Fondazione Cinema per Roma). Nell’estate dello stesso anno, Marco Baliani, assieme a Maria Maglietta, sono chiamati dalla Provincia Autonoma di Trento per dare vita a uno spettacolo dedicato alla memoria della figura di Cesare Battisti. Ne nasce lo spettacoloDi scomode parole, coprodotto dal Museo Storico di Trento.
Nel 2008 Baliani prende parte, in qualità di attore protagonista, allo spettacoloLa notte delle lucciole, per la regia di Roberto Andò, che porta in teatro una sorta di dialogo immaginario tra Leonardo Sciascia e Pier Paolo Pasolini. Ancora nel 2008, Baliani torna a confrontarsi con la letteratura mettendo in scenaLa Pelle, tratto dall’omonimo romanzo di Curzio Malaparte, prodotto dal Teatro Metastasio di Prato e dal Teatro Mercadante di Napoli. Successivamente per il Teatro di Roma progettaFratelli di Storia per i 150 anni dell’Unità di Italia che prevede la creazione di due spettacoli con lo stesso cast di artisti:Piazza di Italia (2009) tratto dal romanzo di Antonio Tabucchi eRepubblica di un solo giorno (2010), scritto assieme a Ugo Riccarelli e focalizzato sull’esperienza della Repubblica Romana del 1849.
Sullo stesso filone della memoria risorgimentale viene creato nel 2011, assieme a Maria Maglietta e Felice Cappa, lo spettacoloTerra Promessa sulla figura del brigante lucanoCarmine Crocco (produzione CRT Artificio).
L’anno successivo Baliani e Maria Maglietta scrivono, dirigono e interpretano lo spettacoloIdentità che si aggiudica il Premio Enriquez. Ancora, il 2012 segna l’avvio di una progettualità condivisa con l’attoreStefano Accorsi e il produttore Marco Balsamo. Al centro di questo sodalizio artistico c’è il “Progetto Grandi Italiani” che vuole affrontare in forma teatrale alcune opere letterarie della nostra grande tradizione poetica moderna. Nasce cosìFurioso Orlando, spettacolo ispirato al capolavoro dell’Ariosto che Baliani ha riscritto in rima. Protagonisti dello spettacolo Stefano Accorsi e l’attrice francese e cantante Nina Savary; l’anno successivo debuttaGiocando con Orlando che vede in scena Accorsi, affiancato questa volta da Baliani stesso. Nel 2014 il progetto si concentra sulla grande opera di Giovanni Boccaccio e ne nasceDecamerone. Vizi Virtù Passioni: per questa occasione il cast, oltre a comprendere Accorsi, si allarga ad altri cinque attori. La regia e la scrittura del testo è sempre curata da Baliani, mentre la drammaturgia è firmata questa volta da Maria Maglietta.
Il 2013 è costellato di progetti che riprendono una caratteristica importante (e fondante) della carriera di Marco Baliani e che mettono l’accento sulla potenza pedagogica e formativa dell’esperienza teatrale. Dapprima, Baliani è chiamato dall’Accademia dei Filodrammatici di Milano per mettere in scenaChe ci faccio qui?, spettacolo con i neodiplomati della scuola per attori, frutto di un anno di incontri e di tappe percorse. Nell’estate dello stesso anno, in occasione delle iniziative promosse da Marsiglia Capitale della Cultura 2013, Marco Baliani – affiancato da Maria Maglietta - raggiunge la città francese per tenere un percorso formativo di un mese presso l’Hôpital Sainte-Marguerite, cui hanno partecipato pazienti con disagi mentali, personale medico e studenti della Sezione Teatro del Dipartimento Arts – Pôle Lettres et Arts UFR ALLSH Université Aix-Marseille e della Scuola d’Arte Drammatica Conservatoire National à Rayonnement Régional Pierre Barbizet de Marseille. Il gruppo ha lavorato un mese intorno al tema del ranocchio e della ricerca del bacio e della possibile trasformazione in principe azzurro: al termine dello stage residenziale, è nato lo spettacoloIl bacio del ranocchio andato in scena il 27 e 28 luglio 2013 al Jardin d’hospitalité – Hôpital Salvator di Marsiglia.
Nel 2014 prende avvio una collaborazione biennale con il compositore Mauro Montalbetti che porterà alla creazione di due opere. Dapprima, in occasione del quarantennale della strage di Piazza della Loggia di Brescia, Marco Baliani dirigeràIl sogno di una cosa, di cui è autore anche del libretto, affiancato dalla regia video di Alina Marazzi e la direzione musicale di Montalbetti. L’opera è prodotta dalla Fondazione del Teatro Grande di Brescia. L’anno successivo continua la collaborazione tra Baliani e Montalbetti che darà vita all’operaCorpi Eretici. Dramma pasoliniano in nove canti, prodotto dalla Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e dedicata all’opera diPier Paolo Pasolini nel quarantesimo anniversario dalla sua morte.
Dal 2015 inizia invece una collaborazione artistica tra Marco Baliani e Marche Teatro che porta alla creazione di diversi spettacoli. Nel 2015, prima tappa di questo sodalizio, nasceTrincea, spettacolo che vede in scena il solo Baliani che è anche autore del testo, diretto da Maria Maglietta. Nel centenario dall’inizio della Prima Guerra Mondiale, Baliani veste i panni di un soldato qualunque, senza nome, imprigionato nelle trincee che percorsero mezza Europa. Questo lavoro vince il Premio Enriquez e dà avvio al cosiddetto ciclo diteatro di post-narrazione, superamento di quella narrazione che si era fatta spazio nello scenario teatrale sul finire degli Anni Ottanta.
L’anno successivo Marco Baliani dirige uno spettacolo corale a partire dal tema delle migrazioni degli ultimi anni. Vede la luce nel 2016Human, spettacolo scritto a quattro mani e interpretato da Baliani e Lella Costa. Nell’estate dello stesso anno, Baliani torna a riabitare “la solitarietà della scena” in un reading dal titoloDel coraggio silenzioso dedicato ad alcuni atti di coraggio che, nella nostra recente storia, non hanno avuto bisogno di pubblicità, ma sono scaturiti da un moto spontaneo dell’anima. Il reading è stato presentato per la prima volta nel Duomo di Bergamo il 26 agosto 2016, in occasione dei festeggiamenti di Sant’Alessandro, patrono della città.
Nel 2017 Marco Baliani viene chiamato dalla Fondazione Inda di Siracusa che gli commissiona la regia della tragediaSette contro Tebe che va in scena tra maggio e giugno 2017 nel grandeTeatro Greco di Siracusa. Tratta da Eschilo e riscritta dallo stesso Baliani, la tragediaSette contro Tebe viene messa in scena come se si descrivesse una guerra del giorno d’oggi: gli spettatori si trovano di fronte ad una città svuotata dove la guerra e l’assedio sono stillicidio quotidiano, una città che ricorda gli assedi del giorno d’oggi (Aleppo, Sarajevo negli anni Novanta, Kabul…).
L’anno dopo, Baliani, riprendendo il personale filone di teatro pedagogico-formativo, mette in scenaLa mandragola da Niccolò Machiavelli interpretata da I Nuovi, ovvero la compagnia dei giovani diplomati della Scuola per Attori “Orazio Costa” della Fondazione Teatro della Toscana.
Nel 2019 debuttaUna notte sbagliata, secondo spettacolo del ciclo di post-narrazione, prodotto da Marche Teatro. Baliani è solo in scena ed è autore del testo; la regia è di Maria Maglietta. Baliani torna a confrontarsi con un tema caro al suo percorso, ovvero quello della violenza nella società: questa volta, però, ci troviamo di fronte a una violenza esercitata sui più deboli e questo permette all’autore di “andare a mettere il dito dentro le pieghe nascoste della psiche”, allontanandosi dalla logica della cronaca e da quella del “teatro civile”.Nel 2022 e 2023 collabora con XNL Piacenza nello sviluppo di spettacoli teatrali con giovani attori. Progetto attori di bottega.
Marco Baliani è anche attore cinematografico in numerosi film, tra cuiTeatro di guerra di Mario Martone (1998),Domani di Francesca Archibugi (2000),Il più bel giorno della mia vita di Cristina Comencini,Il canto dell’allodola di David Ballerini (2005),Viaggio Segreto di Roberto Andò (2006). Nel 2007 è diretto da Saverio Costanzo nel filmIn memoria di me e da Andrea Molaioli neLa ragazza del lago; nel 2008 è nel cast deIl passato è una terra straniera di Daniele Vicari. Nel 2015 è attore neIl nome del figlio, di nuovo diretto da Francesca Archibugi.
Per la televisione ha curato la serie di trasmissioni per Rai3Storie dell’Arte e per Sky Arte ha scritto e condotto il format televisivoCamerini dedicato al teatro.
Baliani è inoltre autore di diversi libri. Rizzoli ha pubblicato il testo teatraleCorpo di Stato e i diari di viaggioPinocchio Nero eL’amore buono. Inoltre, sempre per Rizzoli sono usciti i romanziNel regno di Acilia,L’occasione e la raccolta di raccontiLa metà di Sophia. Con Titivillus Edizioni Baliani ha pubblicatoHo cavalcato in groppa a una sedia. Del 2016 l’uscita con Skira del volumeQuanto vale un uomo con Andrea Camilleri, Ascanio Celestini, Marco Paolini eChi ha tempo per Marcos y Marcos.Ogni volta che si racconta una storia è l’ultimo libro di Baliani che per la prima volta pubblica con Laterza Editore.
Negli ultimi anni, Baliani ha dato voce a moltissime pagine della narrativa italiana e internazionale registrando differenti audiolibri. Tra questiIn viaggio con Erodoto di Ryszard Kapuściński,Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani,Il richiamo della foresta di Jack London eLolita di Nabokov per Emons Audiolibri. Per Full Color Sound ha lettoSogni di sogni di Tabucchi e, dello stesso autore,Donna di Porto Pim.
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