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Marchesato di Spigno

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Marchesato di Spigno
Marchesato di Spigno - Stemma
Dati amministrativi
Lingue ufficialiItaliano,francese
Lingue parlateDialettospignese
CapitaleSpigno
Dipendente daSacro Romano Impero,
Regno di Sardegna
Politica
Forma di governoMonarchia assoluta
(marchesato)
Nascita1º maggio1614 con Marcantonio Asinari
CausaCessione aiDel Carretto da parte deimarchesi di Ponzone
Fine1723 con Francesco Domenico Del Carretto
CausaAcquisto deiSavoia dal
Sacro Romano Impero
Territorio e popolazione
Bacino geograficoAltoMonferrato
Territorio originalecome l'attuale comune con le frazioni
Massima estensione60 km² circa nelsecolo XVII
Popolazione1 000 abitanti circa nelsecolo XVII
Economia
ValutaSabauda
RisorseAgricoltura,allevamento
Commerci conDucato di Savoia,Marchesato del Monferrato,Repubblica di Genova
Religione e società
Religioni preminentiCattolicesimo
Classi socialiNobili,clero,contadini
Evoluzione storica
Preceduto damarchesato di Ponzone
Succeduto daRegno di Sardegna
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Ilmarchesato di Spigno fu unfeudo di uno dei rami della famigliaDel Carretto (detto appuntoDel Carretto di Spigno) sino alXVI secolo, quando fu trasmesso agliAsinari, agli Invrea e infine aiSavoia.

Collocazione

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Il marchesato di Spigno era ubicato nella valle dellaBormida di Spigno, una posizione di rilevante importanza strategica sin dall'antichità. Qui, per esempio, dovevano passare le legioni romane per raggiungere laGallia narbonense. LaLiguria di levante, infatti, era estremamente disagevole; occorreva quindi raggiungere lapianura padana e dalForum Fulvii (Alessandria) percorrere la valle della Bormida e il colle di Cadibona sino alsavonese, il cui litorale era percorso dalla viaJulia Augusta sino in Gallia. Quest'itinerario restò per due millenni la principale via di collegamento fra l'Italia e laFrancia, percorsa da numerosi eserciti.

Il marchesato era posto in una zona in cui l'antica strada attraversava il fiume aguado diverse volte, rendendo inevitabile il passaggio per il suo territorio. Comprendeva, oltre aSpigno, le sue frazioni di Montaldo, Rocchetta e Turpino, e gli attuali comuni diMalvicino,Merana eSerole.

Storia

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Origini

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Le terre diSpigno appartennero allamarca aleramica e i discendenti diAleramo vi fondarono nel991 l'abbazia di San Quintino dotandola di beni ma ponendola sotto il controllo del vescovo diVado (antica sede deivescovi di Savona) per escludere ogni interferenza del presule diAcqui dai loro domini.

Il feudo fu ereditato daimarchesi di Bosco e Ponzone e poi dal solo ramo diPonzone, che dovettero riconoscere la subordinazione feudale allarepubblica di Genova.

I Del Carretto

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Veduta di Spigno Monferrato

Il 3 febbraio1300 due terzi del possedimento furono ceduti da un ramo dei Ponzone (Tommaso, Enrico e Manfredino) ad Alberto Del Carretto, del ramo "ottoniano" di Dego-Cairo.[1] eMalvicino.

Morto Alberto, la vedova Tubirgia Fieschi, tutrice del figlio Francesco, nel1314 vendette i beni immobili acquistati dal marito aGiacomo Del Carretto, delramo di Novello. Questi completò il possesso del mandamento di Spigno rilevando nel1332 l'altro terzo da un'ulteriore linea deimarchesi di Ponzone, rappresentata da Raimondo, Oddino e Corradino.

I figli di Giacomo gestirono consortilmente il feudo, di cui ricevettero investitura daldoge di Genova nel1350. Il patrimonio familiare, però, fu ripartito fra i nipoti e Spigno spettò a Francesco (o Franceschino), primogenito di Manfredo, che a sua volta era il figlio minore di Giacomo Del Carretto.

Francesco, ormai unicosignore e consignore di Dego, fu quindi il vero capostipite del ramo dei Del Carretto di Spigno. Egli sposò Polia, figlia diFederico di Savoia.

I signori di Spigno continuarono a ricevere l'investitura dallarepubblica di Genova sino al1419, anno in cui i genovesi cedettero al marcheseGiovanni Giacomo del Monferrato, appena succeduto al padreTeodoro II, tutti i diritti sulle terre al di qua delpasso dei Giovi con la condizione che non potesse trovarvi asilo nessunbandito genovese.

Giovanni Del Carretto di Spigno, quindi, giurò fedeltà ai Monferrato per i feudi di Dego, Merana e Malvicino e a Giovanni I Del Carretto, del ramo di Finale, per Altare e Dego. I signori di Spigno divennero cosìvassalli deimarchesi del Monferrato, ma ilSacro Romano ImperatoreSigismondo di Lussemburgo continuò a considerarsi proprietario di tutte quelle terre e, poichéGiangiacomo aveva partecipato alla lega ghibellina antiviscontea diVenezia eFirenze del1426, il sovrano nominò suovicario imperiale ilduca di Milano ed obbligò anche i feudatarispignesi a ricevere da questi l'investitura.

Nel1467Amedeo IX di Savoia prese al marchese del Monferrato le terre di Spigno eCremolino, che restituì ai Del Carretto per intercessione diGaleazzo Maria Sforza, duca di Milano.

Gli Asinari e gli Invrea

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Lo stemma degliAsinari
L'arme degli Invrea

Morto senza prole il marcheseTommaso Del Carretto, pronipote di Giovanni, l'11 agosto1579 la signoria di Spigno venne devoluta aLuigi Asinari, signore di San Marzano e figlio di Marco e di Caterina Del Carretto, sorella di Tommaso, con due investiture successive (ciascuna per metà feudo) concesse dalre di Spagna Filippo II che era anche il duca di Milano[2].

A Luigi succedette il figlio Marcantonio[3], che ricevette una prima investitura dallaCamera Ducale di Milano nel1612 ed un'altra nel1615 daFilippo III re di Spagna, che il 1º maggio1614 aveva elevato il feudo di Spigno amarchesato.

Gli succedette il primogenito Federico che il 13 novembre1626 inRatisbona fu investito del feudo dall'imperatoreFerdinando II d'Asburgo. Fu un uomo irrequieto, che, avendo trascorso la gioventù nel servizio militare, intendeva trattare con durezza e severità anche i suoi sudditi e vicini, e, nel1637, le sue deplorevoli azioni fornirono al ducaVittorio Amedeo I di Savoia il pretesto per intervenire con le armi distruggendo il castello.

Federico riuscì a riprendere il potere e impose esose contribuzioni degli spignesi in tasse e in mano d'opera non retribuita per la ricostruzione del maniero. Fece erigere un palazzetto, nel borgo, presso l'oratorio. La popolazione reagì, cacciando l'odiato marchese con quattro giorni di combattimento ricordati come la "rivolta dei Farabutti", dal 20 al 23 gennaio1659[4]. Il 23 gennaio, dedicato a santa Emerenziana, sarà un giorno di festa a Spigno.

Per i suoi eccessi il marchese fu proscritto e privato dei feudi i quali rimasero alla Camera ducale di Milano che, dopo la morte di Federico, l'11 luglio1668 ne investì il cognato e figlio adottivo Lelio Federico Invrea Asinari Del Carretto, nobile genovese, cui egli aveva già fatto donazione del marchesato nel1665.

Nel1687 Lelio Invrea, erede senza prole, concesse lo staterello al fratello Ippolito riservandosene l'usufrutto a vita[5].Così nel1691 a Lelio Invrea subentrò ilgermano Ippolito, poi, a questi, il figlio Giovanni Battista.

I Savoia

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La marchesa diSpignoAnna Canalis

Carlo VI d'Asburgo riprese sotto l'imperiale giurisdizione il marchesato di Spigno, che nel1724 vendette al re di SardegnaVittorio Amedeo II di Savoia per la somma di 350 000 fiorini, riservandosi il diritto di transito per le proprie truppe.

Vittorio Amedeo, a sua volta, donò il marchesato di Spigno adAnna Carlotta Teresa Canalis di Cumiana, vedova del conte Ignazio Novarina di San Sebastiano e sua consorte morganatica dal 12 agosto1730.A lei la magnifica comunità di Spigno prestò giuramento di fedeltà, come risulta dall'atto del 29 marzo1731 sottoscritto dal notaio Giovanni Viazzo.

Rimasta vedova nel1732, la marchesa di Spigno si ritirò nel monastero della Visitazione inPinerolo, ove morì il 12 aprile1769.Il feudo e il titolo passarono aPietro Novarina, suo figlio.

Dal1789 al1814 l'interoPiemonte, e dunque anche Spigno, fu posto sotto l'amministrazionenapoleonica.

Marchesi di Spigno (1614-1723/75)[6]

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TitoloNomePeriodoConsorte e note
MarcheseMarcantonio Asinari di San Marzano1614 -1643Costanza Spinola;
discendente da Marco e Caterina Del Carretto, trascorse molti anni a Milano, per motivi di salute, mentre si avvicendavano al potere i figli Alfonso e Federico
MarcheseAlfonso Asinari1623 -1638Maria Giovanna De Mari;
ricevette l'investitura dall'imperatoreFerdinando II d'Asburgo
MarcheseFederico Asinari1638 -1670Eleonora Rossi di San Secondo;
marchese effettivo dal1643, anno in cui morì il padre Marcantonio: privo di eredi adottò Lelio Invrea, rampollo di una grande famiglia genovese, proveniente daIvrea
MarcheseLelio Invrea1670 -1691senza prole, scelse come successore il fratello Ippolito
MarcheseIppolito Invrea1691 -1699Vittoria Doria;
gli fu revocata l'investitura a favore di un congiunto dei primi signori Del Carretto
MarcheseIsidoro Ludovico Del Carretto di Mombaldone1699 -1713Maddalena Bonesana;
gli succedette il fratello
MarcheseFrancesco Domenico Del Carretto1713 -1723l'imperatoreCarlo VI d'Asburgo disdisse la concessione ed esigé l'immediata restituzione del feudo che, il 14 dicembre1724, sarà venduto, per la somma di 350.000fiorini, alre di SardegnaVittorio Amedeo II di Savoia; Francesco Domenico è stato dunque l'ultimo effettivo marchese di Spigno, dato che il sovrano sabaudo concederà il territorio, come dono di nozze,[7] allaconsorte morganatica Anna Canalis
MarchesaAnna Canalis di Cumiana1731 -1769Ignazio Francesco Novarina,Vittorio Amedeo II di Savoia
MarchesePietro Francesco Novarina di San Sebastiano1769 -1775Adelaide Cisa di Grésy;
figlio di Anna Canalis, lasciò il titolo al primogenito Luigi, ma il feudo ormai era sotto la completa giurisdizione deiSavoia

Note

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  1. ^Frazione di Spigno lungo la strada per Serole. CfrArchiviato il 13 febbraio 2012 inInternet Archive.
  2. ^Archivio Storico Comune di Spigno. Atti di Fedeltà1579 e1590
  3. ^Archivio Comunale. Giuramento di Fedeltà1608
  4. ^G.Parola,Pareto - Roccaforte sull'Appennino, pag. 286
  5. ^Archivio storico comunale. Atto 1665, Strumento di Fedeltà1691, Registro dei Convocati
  6. ^Nano, p. 185
  7. ^Gontier, p. 51

Bibliografia

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  • Giovanni Bernardo Brichieri Colombi,Tabulae genealogicae gentis Carrettensis marchionum Savonae, Finarii, Clavexanae, Vindobonae (Vienna) 1741.
  • Mario Gontier,Una carrozza per Pinerolo, Alzani, Pinerolo 1995.
  • Francesco Nano,Spigno Monferrato vicende storiche, Grifl, Cairo Montenotte 2005.
  • Anna Maria Patrone,Le Casane astigiane in Savoia, Dep. Subalpina di storia patria, Torino 1959.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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Genealogie di alcuni rami della famiglia Del Carretto:

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