Ha vinto 15 tornei del circuito maggiore, tra cui due prove delGrande Slam (loUS Open nel 2000 e l'Australian Open nel 2005), ed è stato numero 1 al mondo per 9 settimane, tra la fine del 2000 e l'inizio del 2001.
A 20 anni e 10 mesi è stato il più giovanenumero uno del ranking mondiale, record poi battuto daLleyton Hewitt e successivamente daCarlos Alcaraz (i tre sono tuttora gli unici giocatori ad avere raggiunto la leadership della classificaATP prima di compiere i ventuno anni).
Anche la sorellaDinara Safina è stata tennista e numero uno al mondo; i due rappresentano pertanto l'unica coppia di fratelli numero 1 al mondo nella storia del tennis nelle rispettive categorie,ATP eWTA.
Nato aMosca da genitoritatari entrambi ex tennisti e allenatori, Mubin Safin e Rauza Islanova, Marat inizia a giocare a tennis alloSpartak Tennis Club (Shiryaevka) della capitale russa, del quale il padre era gestore. Ha una sorella,Dinara, anch'ella tennista di successo e numero 1 al mondo. A 14 anni si trasferisce aValencia, inSpagna, per completare la formazione tennistica. Safin è infatti tifoso delValencia Club de Fútbol.
Safin in quanto tataro èmusulmano e afferma:"Sono russo, ma sono musulmano al cento per cento. Tutti i musulmani sono appassionati, testardi. Abbiamo un temperamento sanguigno".[2]
Nel 2000 partecipa agli US open come testa di serie numero 6, si libera nei primi turni agevolmente di tennisti di alto livello, come Nicolas Kiefer, Tod Martin e Sebastien Grosjean, raggiungendo in finale l'allora testa di serie numero 4 del torneo e leggenda americana Pete Sampras, sconfiggendolo con un netto 6-3 6-3 6-4, rifilando una delle sconfitte più pesanti della carriera all'americano, il quale pronosticherà in Safin il nuovo dominatore del tennis moderno. Pronostico che si rivelerà sbagliato, in quanto il russo solo a tratti, causa problemi fisici e disciplinari, riuscirà a replicare un gioco così travolgente.
«Questo fenomeno ha giocato un tennis che non conoscevo, mi ha sommerso, ha fatto quel che voleva di me, come non immaginavo, come non pensavo possibile.»
Ai problemi di convinzione e temperamento del russo si aggiunse un infortunio al ginocchio che lo tenne lontano dai campi di gioco per la quasi totalità della stagione 2003, rendendogli difficile trovare una condizione fisica ottimale.
Il successivo titolo del Grande Slam che si aggiudicò fu l'Australian Open del 2005, dove sconfisse in finale l'australianoLleyton Hewitt per 1-6 6-3 6-4 6-4. In semifinale Safin, dopo averci perso in finale l'anno precedente, riuscì a sconfiggere al quinto setRoger Federer, annullando anche una palla del match nel tie-break del quarto set, e ponendo così fine alla striscia di 26 vittorie consecutive contro giocatori classificati fra i primi 10 del mondo del campione svizzero. Federer, nello stesso anno, sconfisse Safin in finale adHalle.
Safin ha anche vinto cinque torneiMaster Series:Toronto nel 2000,Madrid nel 2004 e per ben tre volteParigi, nel 2000, 2002 e 2004.
Il 2006 è un anno piuttosto difficile per Safin che, a causa di problemi fisici, è impossibilitato a difendere il titolo conquistato all'Australian Open l'anno precedente. Inoltre vince una sola partita nei due successivi tornei dello Slam, perdendo poi agli ottavi delloUS Open controTommy Haas. Negli ultimi tornei dell'anno il russo raggiunse inoltre la finale a Mosca (persa contro Davydenko) e i quarti ai Masters di Madrid e Mosca, perdendo rispettivamente contro Nalbandian e Haas. Grazie a questi risultati tornò ad occupare la posizione numero 26 del ranking, risalendo da una posizione di classifica inferiore al 100º posto. A dicembre ha vinto il match decisivo di Coppa Davis, permettendo alla Russia di vincere l'insalatiera.
Nel 2007 non vinse nessun torneo; i migliori risultati furono una semifinale al torneo diLas Vegas e due terzi turni in tornei dello Slam, agliAustralian Open e aWimbledon. Si ritirò anche dagli ultimi tornei della stagione a causa di problemi fisici. Si trasferì aValencia con il nuovo allenatore.
I primi tornei del 2008 videro diverse sconfitte di Safin (secondo turno agli Australian Open, tre eliminazioni immediate nei tornei successivi). Dopo esser sceso di nuovo sotto i primi cento giocatori del ranking, raggiunge i quarti di finale del torneo di Monaco, nei quali perde contro il futuro vincitoreFernando González, e al terzo turno delGerman Open Hamburg, battuto daMoyá. A luglio del 2008 raggiunge per la prima volta nella sua carriera la semifinale del torneo di Wimbledon, eliminando, tra gli altri,Novak Đoković, al secondo turno. Il 12 ottobre del 2008, raggiunge la finale di untorneo ATP, al torneo di Mosca a distanza di quasi due anni dall'ultima (sempre disputata al torneo indoor moscovita), ma viene battuto con il punteggio di 6-7, 7-6, 3-6 dal connazionaleIgor' Kunicyn.
Negli ultimi 3 anni di carriera ha cambiato 3 diversi allenatori: a metà del 2005 ha lasciatoPeter Lundgren (ex coach anche diFederer) per il connazionaleAleksandr Volkov, ma la loro collaborazione è stata breve; nel 2007 Safin si è affidato aGumy, che ha allenatoCoria per diverso tempo.
Marat Safin ha confermato l'addio al tennis alla fine della stagione 2009, dicendo "Ho avuto alcune grandi annate, è il momento di fare altro". Nel suo ultimo match sulla terra battuta parigina il russo è stato sconfitto dalfranceseJosselin Ouanna per 7-6, 7-6, 4-6, 3-6, 10-8. Si è ufficialmente ritirato l'11 novembre al termine del match di 2º turno delParis Masters battuto 6-4, 5-7, 6-4 dall'argentino del Potro il quale al termine del match, insieme ad altri colleghi come Đoković, Gilles Simon, Albert Costa e Marc Rosset hanno dato il loro tributo al campione commuovendo lo stesso Safin e il pubblico parigino.
Tennista potente, abbinava, a uno stile di gioco prevalentemente offensivo da fondo campo, grande sensibilità nel tocco di palla, nelle volées e nelle smorzate. I punti più forti del suo gioco erano costituiti da una forte prima di servizio, spesso sopra i 200 km/h (anche in virtù di un'altezza oltre il metro e novanta) e dal rovescio bimane, con cui Safin era indifferentemente in grado di trovare entrambi gli angoli del campo.
Rieletto nel2016, rassegna le dimissioni nel maggio del 2017 perché, entrato nellaTennis Hall of Fame l'anno precedente, non riesce a conciliare obblighi di governo con quelli di rappresentanza sportiva.[6][7]