
Lemappae orbis terrae sono un tipo dimappe tipiche delMedioevo dette anchemappe T-O, infatti esse rappresentano sempre il marMediterraneo a forma di T che divide i tre continentiAsia,Africa edEuropa tutti circondati da un grandeoceano, la O. La prima descrizione del mondo di questo tipo era stata data nelVII secolo daSant'Isidoro di Siviglia nelle sueEtimologie (capitolo 14:de terra et partibus).
Anticamente la terra veniva concepita come divisa inzone climatiche: ilclima freddo ai poli, ilclima torrido all'equatore, talmente caldo che si credeva nessuno potesse attraversarlo, e infine ilclima temperato nelle zone intermedie, che era considerato l'unico abitabile. La zona al disotto dell'equatore era dettaantipodi e si discuteva se fosse abitata o meno. Alcuni ritenevano che fosse abitata, mentre altri, prevalentemente di culturacristiana comeSant'Agostino, ritenevano che non ci fosse nessuno: infatti tutta l'umanità doveva discendere daAdamo, ma, se non era possibile attraversare ilclima torrido, nessuno avrebbe mai potuto raggiungere gliantipodi. Le mappe orbis terrae rappresentavano solo la parte settentrionale abitata: era infatti questa una rappresentazione conveniente, dal momento che era inutile, e impossibile, rappresentare parti irraggiungibili e, presumibilmente, disabitate.
Questo tipo di rappresentazione del mondo ha alimentatola credenza moderna, errata, che la gente nelMedioevo pensasse che laTerra fosse piatta. In realtà lasfericità della Terra era già ben conosciuta a quei tempi, a partire dal sistema diTolomeo. Le mappeorbis terrae erano una rappresentazione di convenienza, come già detto, ma avevano anche valore simbolico:Gerusalemme era sempre posta al centro della mappa, inoltre, visto che il sole sorge ad est, ilGiardino dell'Eden veniva sempre localizzato inAsia che era sempre disegnata sulla parte superiore della mappa.
Esistono anche mappe che a sud rappresentano gli antipodi separati dagli altri continenti: in questo caso sono dettemappe beatine, dal momento che una delle prime rappresentazioni conosciute è attribuita aBeato di Liébana, un monacospagnolo dell'VIII secolo. Tale mappa era stampata nel prologo dei commentari di Beato all'Apocalisse. Sulle mappe beatine gli antipodi erano rappresentati semplicemente da un lembo di terra senza alcun dettaglio geografico.
Le prime mappe orbis terrae erano molto povere di particolari mentre in seguito cominciarono a essere rappresentate molte città e dettagli fisici. Vennero anche aggiunte molte decorazioni e nelle zone vuote venivano rappresentate creature mitologiche. Le città più importanti venivano rappresentate con torri e fortificazioni.
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