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Marie-Jeanne Roland de la Platière

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Madame Roland

LaviscontessaMarie-Jeanne Roland de la Platière, nataManon Philipon, chiamata spessoMadame Roland oManon Roland (Parigi,17 marzo1754Parigi,8 novembre1793), fu moglie e consigliera diJean Marie Roland, visconte de la Platière (1734-1793),Ministro dell'interno diLuigi XVI.

Animatrice culturale deisalottigirondini (era nota come "La Musa dei Girondini"), dopo la caduta dei girondini, venne arrestata e condannata a morte: condotta allaghigliottina, passando dinanzi alla statua della Libertà, avrebbe pronunciato la celebre frase:

(francese)
«Oh Liberté, que de crimes on commet en ton nom!»
(italiano)
«O Libertà, quanti delitti si commettono in tuo nome!»

Il marito, che era riuscito a sfuggire alla ghigliottina, si suicidò pochi giorni dopo la morte della moglie.

Biografia[1]

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Adolescenza

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La casa al quai de l'Horloge, 41 Parigi 1er arr.

Marie-Jeanne Roland nasce in una famiglia appartenente a quella piccola borghesia parigina che svolgerà un ruolo importante negli avvenimenti dellaRivoluzione francese e che la videro come un'importante protagonista nella fase moderata.

Suo padre, Pierre Gatien Phlipon (o Philippon) (1724-1787), era un artigiano che svolgeva il mestiere diincisore al servizio delconte d'Artois. Sua madre mise al mondo sette figli, che morirono in tenera età: l'unica sopravvissuta fu Marie-Jeanne, nata il 17 marzo 1754 in rue de la Lanterne a Parigi. Messa a balia nei primi due anni della sua vita, tornerà nella casa dei genitori, che si erano trasferiti nel Quai de l'Horloge, vicino alPont Neuf, dove trascorse la sua adolescenza turbata dalle molestie sessuali da parte di un operaio del padre.

Manon mostra grande attitudine per gli studi e a otto anni si appassiona alla lettura delleVite diPlutarco, che rimarrà uno dei suoi autori preferiti, alla base dei suoi ideali filosofici e politici, basati sulla convinzione che loStato esista per il benessere dei suoi cittadini, non per il beneficio di un monarca, e che ogni cittadino condivide la responsabilità nella conduzione della nazione.

In età più matura, legge, rimanendone profondamente influenzata,Bossuet e, soprattutto,Montesquieu,Voltaire eRousseau. La sua formazione religiosa cattolica è stata ispirata dalle opere dal vescovoJean-Baptiste Massillon (1663-1742) famoso predicatore.

In occasione della sua Prima Comunione, entra in una crisi mistica e progetta di darsi alla vita conventuale, entrando nell'ordine delle monache di Notre-Dame il 7 maggio1765.[2] Qui conosce le sorelle Cannet diAmiens, che la introducono neisalotti letterari della contessaDe La Motte e diMadeleine de Puisieux.[3]

Nel1772, Marie-Jeanne viene colpita dalvaiolo. Nel settembre del1774, ormai abbandonata l'idea di farsi monaca, trascorre qualche giorno aVersailles nell'appartamento di una cameriera dellaDelfina, dove matura il suo risentimento nei confronti dell'Ancien Régime, che disprezza i borghesi: «Un Re benevolo mi sembra quasi adorabile, ma se prima di venire al mondo mi avessero dato la scelta del governo, avrei scelto, per carattere, una repubblica»

Il matrimonio

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Madame Roland

Nel 1775, muore Mme Phlipon. Marie-Jeanne soffre molto della perdita della madre, trovando consolazione al suo dolore nella lettura dellaNouvelle Héloïse di Rousseau, che da quel momento diventa il suo autore preferito.[4]

Ormai diciottenne, Marie-Jeanne, che aveva detto di «volersi cercare un marito filosofo»,[5] lo troverà nel visconteJean-Marie Roland de la Platière (1734-1793) ispettore delle manifatture dellaPiccardia. Nel1768, Roland aveva compiuto lunghi viaggi all'estero e nel1776 aveva visitato l'Italia per descrivere luoghi sino ad allora poco noti, senza riferirsi alle notizie fornite dai notabili e governanti locali, ma intervistando la popolazione del luogo.[6] Di ritorno in Francia, l'11 gennaio del1776, ormai quarantaduenne, conosce Marie-Jeanne, che aveva compiuto 22 anni. I due si frequentano sino al1779, senza che Roland si decida al matrimonio, tanto che Marie-Jeanne scioglie il fidanzamento e si ritira nel convento dellaCongregation. Qui avverrà un incontro decisivo con Roland che sposerà la giovane nel febbraio del1780.[7]

Dopo un soggiorno a Parigi, dove Roland lavora ad una riforma del regolamento commerciale, la coppia si trasferisce ad Amiens, dove nel1781 nasce la figlia Marie-Thérèse-Eudora. Roland viene incaricato dall'editorePanckoucke di redigere per l'Encyclopédie Méthodique unDictionnaire des Manufactures, Arts et Métiers a cui lavorerà con l'aiuto della moglie.

La rivoluzionaria

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Allo scoppio della Rivoluzione, nel1789, Mme Roland e suo marito appoggiano con passione la lotta delTerzo Stato. Nel febbraio1791 Roland, nominato deputato straordinario, e sua moglie soggiornano a Parigi dove partecipano attivamente al dibattito politico. Ilsalotto di Mme Roland diventa il luogo d'incontro dei deputati e giornalisti di estrema sinistra comeBrissot,Pétion,François Buzot eRobespierre. Dopo la fuga del re aVarennes, Mme Roland si batte affinchéLuigi XVI sia sottoposto a processo «la più grande, la più giusta delle misure».

Mentre Roland viene travolto dagli avvenimenti rivoluzionari - nominato ministro dell'interno sarà poi costretto a dimettersi - al punto di progettare un suo ritiro dalla scena politica, la moglie si appassiona sempre di più agli ideali rivoluzionari, anche se deplora imassacri di settembre: «Se sapeste i spaventosi dettagli delle spedizioni! Le donne brutalmente violentate prima di essere sbranate delle tigri, le budella tagliate, portate a guisa di nastri, le carni umane mangiate sanguinanti!...Voi conoscete il mio entusiasmo per la Rivoluzione, ebbene, me ne vergogno! È offuscata da scellerati, è diventata insopportabile.»[8]

Il processo e la condanna

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L'ordine di esecuzione di Mme Roland

Dopo la presa del potere deisanculotti, con l'instaurazione dellaComune insurrezionale a Parigi nell'agosto del1792 e l'esecuzione del re nel1793, Roland si dimette dallaConvenzione e si ritira. Marie-Jeanne, che nel frattempo ha confessato al marito la sua relazione con Buzot, viene arrestata il 31 maggio dalComitato di Salute Pubblica e incarcerata alla prigione dell'Abbaye, da dove invia lettere a deputati e giornalisti, denunciando l'ingiustizia subita e chiedendo di essere processata pubblicamente.

Riceve in prigione la visita di una sua vecchia amica, Henriette Cannet, che vorrebbe farla evadere scambiandosi i vestiti. Madame Roland rifiuta e prega l'amica di distogliere Buzot e Roland da ogni tentativo di farla evadere. Il 3 ottobre, la Convenzione proclama fuori legge tutti i girondini e Mme Roland, presentendo la sua condanna, cerca di attuare uno sciopero della fame fino alla morte; poi cambia idea, progettando di avvelenarsi clamorosamente durante un'udienza del processo ai girondini ma non riesce a procurarsi il veleno.

Il 31 ottobre, quando ormai i Girondini sono stati ghigliottinati, Mme Roland «accusata di cospirazione contro l'unità e l'indivisibilità della Repubblica e di aver cercato di fomentare la guerra civile» viene trasferita al carcere dellaConciergerie.

Viene processata il 1 e il 2 novembre. La sentenza della condanna a morte dell'8 novembre venne eseguita nel pomeriggio dello stesso giorno.Così viene descritta da un testimone il momento della esecuzione:

«Nessuna alterazione evidente in lei. I suoi occhi lanciavano lampi vivi, un sorriso pieno di fascino errava sulle sue labbra, tuttavia era seria e non giocava con la morte.[9]»

Roland, che si era nascosto aRouen, alla notizia della morte della moglie, si uccide e dopo qualche tempo, nel1794, anche Buzot per sfuggire all'arresto si suiciderà.

La piccola Eudora, divenuta orfana della madre Marie-Jeanne, viene raccolta da Jacques Antoine Creuzé-Latouche, deputato alla Convenzione che aveva votato contro la morte del re. Alla morte di questi, nel1800, Eudora viene allevata dal famosomineralogista ebotanicoLouis-Augustin Bosc d'Antic, grande ammiratore di Mme Roland, che si innamorerà della sua protetta e che sposerà invece un altro seguace di sua madre, Pierre Léon Champagneux.

Madame Roland venne sepolta in una fossa comune delCimitero della Madeleine.

Opere

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  • Lettres de Madame Roland dal 1780 al 1793 pubblicate da Claude Perroud, Imprimerie nationale, 1900-1902.
  • Lettres de Madame Roland dal 1767 al 1780 pubblicate da Claude Perroud, Imprimerie nationale, 1913-1915.
  • Lettres de Roland à Bosc pubblicate da Claude Perroud, Paris, Noël Charavay, s.d.
  • Dix-huit Lettres de Madame Roland pubblicate da Claude Perroud, Paris, Noël Charavay.
  • Nouvelles lettres de Madame Roland pubblicate da Claude Perroud, Paris, Noël Charavay.
  • Mémoires de Madame Roland, Paris, Mercure de France, 1986, riedizione: 2004.

Note

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  1. ^Fonte: Guy Chaussinand Nogaret,Una donna nella Rivoluzione. Madame Roland (1754-1793), trad. Vaccarini M. E., Editore: Ugo Mursia Editore, 1989
  2. ^Convent of the Ladies of the Congregation.Madame RolandArchiviato il 21 ottobre 2020 inInternet Archive. (engl.)
  3. ^Madame Roland,Une education bourgeoise au 18.e siecle, p.129
  4. ^M. Seidman Trouille, Sexual Politics in the Enlightenement. Women Writers Read Rousseau, State University of New York, Press, Albany 1997, p. 168.
  5. ^J. Dawson,Le più belle lettere d'amore, Baldini Castoldi Dalai, 2003, p.102
  6. ^Queste sue esperienze di viaggio furono pubblicate nelleLettres écrites de Suisse, d'Italie, de Sicilie et de Malthe, (Merkus, Amsterdam, 1780).
  7. ^Le mariage de Madame Roland: trois années de correspondance amoureuse, 1777-1780 (con Introduzione e note di A. Join-Lambert) Parigi, 1896
  8. ^L'Illustrazione popolare: Volume 26, 1890, p.326
  9. ^Antonio Fichera,Breve storia della vendetta: arte, letteratura, cinema : la giustizia originaria, ed. Castelvecchi, 2004, p.278

Bibliografia

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  • Guy Chaussinand Nogaret,Una donna nella Rivoluzione. Madame Roland (1754-1793), trad. Vaccarini M. E., Editore: Ugo Mursia Editore, 1989,ISBN 8842502790

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