Magra | |
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Stato | ![]() |
Regioni | ![]() ![]() |
Province | Massa-Carrara La Spezia |
Lunghezza | 70km |
Portata media | 57m³/s |
Bacino idrografico | 1 686km² |
Altitudine sorgente | 1 200m s.l.m. |
Nasce | Tra il Monte Borgognone ed il Monte Tavola |
Sfocia | Mar Ligure 44°02′51.71″N 9°59′17.15″E44°02′51.71″N,9°59′17.15″E |
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(Dante Alighieri, Commedia, Par. IX, 88-90)
IlMagra[1] (declinato anche nel genere femminile, laMagra: così anche inligure[2]) è unfiume che scorre inToscana e inLiguria bagnando le province dellaSpezia e diMassa-Carrara. È il principale fiume per portata media alla foce della Liguria (c. 57 m³/s dopo la confluenza del Vara), anche se ad essa appartiene solo la parte terminale del suo corso; lungo il suo percorso si crea la maggiorepiana dellaLiguria (seconda è quella diAlbenga).
Il fiume nasce inToscana a quota1200 ms.l.m., tra ilMonte Borgognone (1401 m s.l.m.) e il Monte Tavola (1504 m s.l.m.), nel territorio comunale diPontremoli (MS), creando con il suo corso laVal di Magra. Giunto in territorioligure confluisce con ilVara riversandosi poi nelMar Ligure con un ampio estuario situato traBocca di Magra eFiumaretta, frazioni del comune diAmeglia.
Nel tratto che va daPontremoli adAulla mantiene una direzione longitudinale rispetto alla catena dell'Appennino, NO-SE, per poi cambiare direzione ad Aulla, volgendo a SO, e sfociare successivamente all'altezza della località diSanto Stefano nell'ampia pianura alluvionale.
La sua lunghezza complessiva è di 70 km[3].
Tra i comuni attraversati dal corso d'acqua si ricordano:Aulla,Filattiera,Licciana Nardi,Mulazzo,Podenzana,Pontremoli,Tresana,Villafranca in Lunigiana eZeri inProvincia di Massa e Carrara;Ameglia,Arcola,Santo Stefano di Magra,Sarzana eVezzano Ligure inProvincia della Spezia.
Sul suo percorso confluiscono numerosi affluenti, che traggono origine dallo spartiacque dell'Appennino tosco-emiliano, da quello Tosco-Ligure e dalleAlpi Apuane, pertanto sia dalle vallate dellaLunigiana, che delVara. Il primo di questi affluenti, il torrente Magriola, si immette nel Magra poco prima di Pontremoli.
Il tratto montano del fiume, con carattere torrentizio, termina all'altezza della località di Pontremoli e da qui inizia la parte mediana, che finisce alla confluenza delVara. In questo tratto riceve la maggior parte degli affluenti sia di destra che di sinistra, tra i quali spicca per portata ilBagnone (torrente).
Gli affluenti di destra sono caratterizzati, ad esclusione del Vara, da una portata modesta a causa della scarsità di sorgenti perenni, ed in genere hanno dei corsi brevi e vicini tra di loro, mentre gli affluenti di sinistra sono quelli che danno il contributo maggiore alla portata del fiume in quanto alimentati da buone sorgenti anche in alta quota. I torrenti più lunghi sono ilTaverone e l'Aulella che plasmano le due rispettive valli, in direzione diLicciana Nardi e del passo del Lagastrello e di Fivizzano e del passo del Cerreto, ma il più copioso d'acqua è il Bagnone (torrente), omonimo del comune al quale dà il nome.
Affluenti di destra | Affluenti di sinistra |
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Al seguito del ricevimento dell'acqua dagli affluenti sopra elencati la portata media annua sale, dopo la confluenza del Vara presso la foce a circa 57 m³/s; prima della confluenza del Vara (suo maggior tributario in assoluto) la portata si attesta sui 41 mc/sec con una media mensile massima in novembre di quasi 90 m³/s ed una media mensile minima in agosto di circa 7 m³/s.I valori massimi sono raggiunti in autunno ed in primavera.Proprio per la sua collocazione geografica, il bacino del Magra è soggetto a forte piovosità sicché si possono verificare ogni anno piene particolarmente imponenti; dai dati delServizio Idrografico Nazionale delMinistero dei Lavori Pubblici si può stabilire che generalmente il regime dei flussi ricalchi quello degli afflussi meteorici, con piene elevate e magre accentuate.
La portata minima assoluta mai toccata è di 5 m³/s, mentre quella massima assoluta, raggiunta durante la disastrosaalluvione del 25 ottobre 2011, ha superato di gran lunga l'eccezionale valore di 5.000 m³/s.
Tali piene portano spesso ad esondazioni[4], generalmente nel tratto finale del fiume che risente, tra l'altro, dell'andamento del moto ondoso e delle maree delMar Ligure, che possono contrastare il deflusso delle acque.Tra il 2009 ed il 2011 si sono verificate ben quattro esondazioni che hanno distrutto due volte il ponte della Colombiera, allagato case e strutture produttive: due nel 2009[5], nel 2010[6] e la più grave, che ha causato danni non solo alla foce ma anche già a partire dal tratto medio-alto nella zona diAulla nel 2011.
La più recente piena del fiume Magra si è verificata il 28 gennaio 2025, in concomitanza con un'intensa ondata di maltempo. Durante l'evento, il fiume è stato posto in allerta rossa e ha raggiunto un nuovo record di portata (esclusi gli eventi del 2011). Presso l'idrometro del Ponte della Colombiera è stata registrata una portata di 1.375 m³/s. Non si sono verificati danni.[7]
Le acque del fiume sono ricche di pesci, nel corso inferiore del Magra sono presenti più di 30 specie, tra quelle autoctone e quelle introdotte nelle acque spezzine per le gare di pesca; ricordiamo latrota iridata, latrota fario, latinca, lasavetta, lalasca, lascardola, lacarpa, ilcarassio, ilpesce persico, ilpesce gatto ed illuccio; verso la foce anche molte specie di mare, che risalgono la corrente per diversi chilometri.
Le rive sono abitate da:toporagno d'acqua,volpe,cinghiale,nutria (d'origine non autoctona); ma soprattutto da uccelli:gabbiano,cormorano,cornacchia grigia,topino,gruccione, ecc. e presentano un ambiente assai accogliente per le specie migratorie, che qui si fermano anche per lunghi periodi, spesso nidificando.
Il tratto di fiume che scorre nellaProvincia della Spezia fa parte delParco naturale regionale di Montemarcello-Magra-Vara.
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