Magonza è situata sulla sponda occidentale (ossia sinistra) del fiumeReno, che delimita la città a est. A sud e ad ovest della città si ergono le colline renano-assiane, a nord si estendono alcune terre lungo il corso del fiume Reno. Magonza è attraversata dal 50ºparallelo nord.
Il territorio dell'attuale città ospitò un insediamento temporaneo di cacciatori durante l'ultimaera glaciale tra i 20 000 e i 25 000 anni fa. Lo dimostrano numerosi ritrovamenti venuti alla luce nel1921.
Il primo insediamento stabile è però di origine celtica. ICelti dominarono la Renania durante la seconda metà del I secolo a.C. IRomani giunti nella regione dopo leguerre galliche (52 a.C.) chiamarono il loro presidio militareMogontiacum, toponimo che deriva dal nome della divinità celtica Mogon. Si riteneva che l'accampamento romano fosse stato fondato nel38 a.C., ma recenti studi hanno spostato la data della fondazione della città al 13/12 a.C., ad opera diDruso maggiore. Magonza restò romana per più di 500 anni ed a partire dall'89 fu la capitale dellaprovincia dellaGermania superiore.
Già in epoca romana potrebbe essere sorta una prima comunità cristiana e pare che nel343Marino sia stato nominato vescovo.
Nel V secolo, la notte del 31 dicembre 406 una alleanza di alani, svevi e vandali attraversò il Reno gelato a Magonza che venne distrutta mettendo a sacco la Gallia indifesa fino ai Pirenei.[3] L'esistenza della diocesi di Magonza è provata dalle fonti storiche soltanto a partire dal VI secolo. Ulteriore sviluppo alla città venne dal suo ruolo di evangelizzazione delle popolazioni germaniche e slave, evangelizzazione guidata dal vescovoBonifacio (746-754). Lo sviluppo religioso della città ne fece l'unica diocesi (oltreRoma) il cui seggio episcopale viene chiamatoSanta Sede. L'arcivescovo di Magonza viene da allora chiamatoprimas germaniæ, il sostituto delPapa a nord delleAlpi (santa sede di Magonza).
Il privilegio promulgato da Siegfried von Eppstein
NelXII secolo ai cittadini di Magonza furono per la prima volta concessi dei particolari privilegi da parte dell'arcivescovoAdalberto I (1110-1137). Essi ottennero principalmente esenzioni fiscali ed il diritto ad essere giudicati soltanto dai tribunali cittadini. Dopo l'assassinio dell'arcivescovoArnoldo di Selenhofen nell'anno1160 tali privilegi furono revocati e l'imperatoreFederico Barbarossa fece radere al suolo le mura cittadine. Federico Barbarossa nel1184 invitò a Magonza la classe dirigente dell'impero ad unadieta di corte in occasione dell'investitura dei suoi figli, che alcuni cronisti dell'epoca descrissero come la più grande festa di tutto il Medioevo. Già nel1188 ritornò a Magonza in occasione della partenza per laterza crociata. Il 9 dicembre1212, Siegfried II von Eppstein incoronòFederico II nel duomo di Magonza e, anni più tardi nel 1228, fu ricompensato con la miniera d'argento di Difendal[4][5]. Federico II tornò a Magonza nel1235 per tenere unadieta imperiale. In tale occasione il 15 agosto fu promulgato illandfrieden di Magonza.
Negli scontri tra gliStaufer ed i loro rivali, che negli anni successivi al 1240 divennero sempre più accesi, i cittadini di Magonza si lasciarono corteggiare da entrambe le parti. La conseguenza di questa situazione politica furono privilegi ottenuti nel1244 dall'arcivescovoSiegfried III von Eppstein come ricompensa per il loro appoggio. In seguito a ciò l'arcivescovo rimase solo formalmente il capo della città ed il potere passò nelle mani dei cittadini rappresentati da un consiglio cittadino di 24 membri. Oltre a ciò i cittadini ottennero il privilegio di non essere chiamati alle armi nelle controversie militari che non riguardavano direttamente la difesa della città. A partire da questo momento Magonza era diventata lalibera città di Magonza.
Il periodo dellacittà libera di Magonza (fino al1462) è considerato l'apice della storia cittadina. A quegli anni risale anche la fondazione del Rheinischer Städtebund (unione delle città renane) nel1254. Il commercio e le attività produttive fiorirono favoriti dallo Städtebund e dal Mainzer Landfrieden del1235.
Nella guerra nota comeFaida di Magonza (in tedesco:Mainzer Erzstiftsfehde) i cittadini di Magonza combatterono al fianco dell'arcivescovoDiether von Isenburg, che si era inimicato sia l'imperatore, sia il papa. Nel1462 la città fu espugnata daAdolfo II di Nassau, che rivendicava per sé il titolo di arcivescovo. Egli abolì i privilegi della città, che perse così tutta la sua rilevanza politica.
Lo scomparso castello Favorite, residenza estiva dei principi-elettori.
Come suo successore, Adolfo II suggerì al sempre più potenteMainzer Domkapitel (capitolo del duomo di Magonza) proprio il suo predecessore Diether von Isenburg. Egli fondò nel1477 l'università, già prevista da Adolfo II.
Lariforma protestante, nata nel1517, sembrava avere buone possibilità di diffusione a Magonza. Lastampa a caratteri mobili inventata in città attorno al1450 daJohannes Gutenberg favorì la circolazione delle idee e l'arcivescovo e cardinaleAlberto di Hohenzollern era inizialmente molto aperto sulla riforma, che però alla fine non riuscì a prevalere. Per ben due volte ilDomkapitel elesse con una ristretta maggioranza arcivescovi cattolici. Con l'eccezione delle Garnisonsgemeinden, fino al1802 in città non poterono sorgere comunità protestanti.
All'inizio del XVII secolo Magonza fu fortificata e ciò pregiudicò lo sviluppo urbanistico della città fino all'inizio del XX secolo. Nonostante le fortificazioni, nellaGuerra dei trent'anni, Magonza fu conquistata senza l'uso delle armi da parte dell'esercitosvedese. Dopo la fine delle ostilità, nel1647,Johann Philipp von Schönborn fu eletto arcivescovo e sotto il suo episcopato Magonza si riprese rapidamente dalle devastazioni della guerra.[6]
Nel successivo periodo barocco furono costruiti splendidi edifici, ancora oggi ben conservati.
Il principe elettore e arcivescovo di MagonzaFriedrich Karl Josef von Erthal appoggiò la linea dura dell'impero nei confronti delle idee rivoluzionarie. Dopo che la Francia nel1792 aveva conquistato i territori ad ovest del Reno, inclusa Magonza (generaleAdam Philippe de Custine, 21 ottobre), egli dovette abbandonare la città. Su disposizione delle forze occupanti nel1793 si tennero le prime elezioni libere. QuestaRepubblica di Magonza è considerata la prima democrazia sul suolo tedesco. L'esperienza repubblicana durò solo pochi mesi, dopo i quali la città tornò sotto il controllo prussiano (Assedio di Magonza, 14 aprile - 23 luglio1793).
Le guerre napoleoniche proseguirono e portarono nel1797 ad una nuova occupazione della città. La nobiltà sparì da Magonza, consentendo l'ascesa della borghesia. Come indennizzo per gli aristocratici espropriati dai francesi la Reichsdeputation straordinaria diRatisbona del1803 decise la revoca dei principi elettori religiosi. Magonza divenne la capitale del dipartimento francese di Mont-Tonnerre (in tedescoDonnersberg) amministrato dal prefetto franceseJeanbon St. André.
Magonza nel 1844 (litografia di J. LehnhardtMagonza nel 1900
A partire dal1816 la città appartenne al Principato diAssia-Darmstadt e ciò ne ridusse notevolmente il suo potere politico; d'altra parte il sistema di fortificazione ne limitò lo sviluppo urbanistico. In questo periodo, invece, nel1837, ha origine la tradizione delCarnevale di Magonza. Dopo laguerra franco-prussiana Magonza perse il suo ruolo di fortezza ed a partire dal1886 iniziò un periodo di sviluppo edilizio e crescita demografica.
Laprima guerra mondiale segnò la fine dello sviluppo della città. Fino al1930 Magonza fu nuovamente occupata dai francesi; negli anni trenta furono annesse numerose nuove frazioni, che portarono al raddoppio dell'estensione del territorio comunale. Nel1938 Magonza divenne città indipendente.
Ilnazionalsocialismo faticò ad ottenere consenso a Magonza. Ancora in occasione della presa del potere il 30 gennaio1933 la popolazione era largamente ostile al nuovo regime. Le cose cambiarono negli anni successivi: la comunità ebraica che contava circa 3 000 persone fu quasi totalmente deportata. Laseconda guerra mondiale inizialmente sembrava risparmiare la città, ma nel1942 ci furono i primi pesanti bombardamenti. Il peggiore attacco si verificò il 27 febbraio1945, quando Magonza fu quasi totalmente distrutta da bombardieri britannici e furono uccise circa 1 200 persone. Alla fine della guerra la città era stata distrutta per l'80%.
Dopo la guerra Magonza fu nuovamente occupata dai francesi. Il confine tra la zona di occupazione francese e quella statunitense nelle vicinanze di Magonza è costituito dal fiume Reno; alcune frazioni sulla sponda destra (Amöneburg, Kastel e Kostheim) furono assegnate aWiesbaden. Altre frazioni sempre comprese nella zona americana tornarono dei comuni indipendenti: Bischofsheim, Ginsheim e Gustavsburg. La rifondazione dei land dell'Assia e dellaRenania-Palatinato rese definitiva la separazione da Magonza delle frazioni sopra citate. Nel1946 fu anche rifondata l'università, che era stata soppressa nel1798. Nel1950 Magonza sostituìCoblenza come capitale del land della Renania-Palatinato.
Nel1962 la città festeggiava il suo 2000º anniversario, che si basava sulla visione (non occupata) dell'epoca in cui i romani sotto Agrippa avevano già stabilito un accampamento militare alla confluenza dei fiumi Reno e Meno nel 38 a.C.. La nascita diMagonza-Lerchenberg come nuovo quartiere dopo il 1962 e l'ampia incorporazione intorno a Magonza nel1969 hanno posto fine alla stagnazione dello sviluppo urbano causata dalla seconda guerra mondiale e hanno offerto ampie opportunità di espansione e sviluppo. Con l'insediamento della ZDF sul Lerchenberg, nel1976 è iniziata la trasformazione in città mediatica. Questa tendenza è stata rafforzata dall'Anno Gutenberg 2000, che è stato celebrato con numerose attività. Oltre ad altri programmi di sviluppo urbano, come la riqualificazione del centro storico, Magonza partecipa dall'anno in questione anche al programma federale e statale "Città socialmente integrativa".
Il25 marzo2010 loStifterverband für die Deutsche Wissenschaft ha conferito alla città di Magonza il titolo di "Città della scienza" per l'anno2011. La città ha quindi organizzato numerosi eventi, mostre e conferenze in collaborazione con le università, le associazioni e le istituzioni educative di Magonza.
Il23 dicembre 2010 si è verificato un terremoto intorno alle 02:36 h. con un valore di 3,5 della scala Richter. L'epicentro era nel distretto di Lerchenberg. Il terremoto non ha causato gravi danni. Seguì una scossa di assestamento (2,8 della scala Richter) alle 06:52. Nella vicina Wiesbaden è stato raggiunto un valore di 3,2 della scala Richter.
Nel settembre 2010 è stata inaugurata la nuova sinagoga di Mainzer Neustadt alla presenza del Presidente federaleChristian Wulff. A metà del2011, dopo un periodo di costruzione di due anni, la Coface Arena nei campi vicino a Bretzenheim ha aperto come nuova sede del 1° FSV Mainz 05 (oraOpel Arena). Nel dicembre2016, dopo un periodo di costruzione di 2,5 anni e con un costo di 90milioni dieuro, la "Mainzelbahn" dellarete tranviaria di Magonza è stata messa in funzione nell'ambito del più grande progetto tranviario della Germania. Da allora, le linee 51 e 53 collegano la stazione principale via Bretzenheim e Marienborn con Lerchenberg. Il 15 aprile 2018, per la prima volta, è stata presa una decisione popolare. Poco più del 40% dei circa 161 000 abitanti aventi diritto al voto ha votato con il 77% contro un progetto da costruire edilizio approvato dalla maggioranza del consiglio comunale, il "Bibelturm", come nuova parte del Museo di Gutenberg.
Lo stemma della città di Magonza è costituito da due ruote a sei raggi argentate e connesse da una croce obliqua, anch'essa argentata, su sfondo rosso. I colori della città sono rosso e bianco.
In origine lo stemma rappresentava il patrono della città, il santoMartino di Tours. Il sigillo della città del1300 mostrava quest'ultimo assieme alla ruota di Magonza. L'arcivescovo di Magonza, che era anche un principe elettore, inserì la ruota anche nello stemma territoriale. Per distinguersi la città adottò quindi come stemma la ruota doppia, mentre dalXVI secolo si preferì la ruota inclinata. In occasione dell'annessione allaFrancia furono vietati tutti gli stemmi nelle zone occupate. Il sigillo della Mairie - l'autorità comunale francese - rappresentava la dea della libertà con ilcappello frigio.
Dopo l'incoronazione diNapoleone Bonaparte nel1804 il sigillo conteneva l'aquila imperiale francese. Dal 13 giugno1811 fu riammessa la ruota di Magonza. Allo stemma furono aggiunte in alto le tre api del casato di Napoleone; i colori tuttavia erano scambiati. Tra il1835 ed il1915 c'era anche un'immagine delle fortificazioni di Magonza. Nel corso delle storia della città fu anche ripetutamente modificata la forma della ruota: furono aggiunti dei raggi e furono modificati vari dettagli. Dal12 luglio1915 lo stemma ha un aspetto simile a quello attuale. L'ultima modifica risale al2008, quando fu sostituito con una rappresentazione moderna e stilizzata.
L'aspetto di Magonza così come di alcune delle sue frazioni (come Mombach e Weisenau) è prevalentemente quello di una grande città. Altre frazioni invece (ad esempio Drais e Finthen) hanno mantenuto un carattere rurale. Gli stretti vicoli nella zona della Augustinerstraße con le tradizionali case conintelaiatura a traliccio sono una chiara testimonianza della situazione urbanistica della città in epoca medievale. La città ha però subito gravi danni in seguito ai bombardamenti britannici durante laseconda guerra mondiale, e molti edifici storici hanno lasciato il posto a costruzioni moderne.
La struttura urbanistica della città nuova è stata progettata daEduard Kreyßig attorno al 1900. In quest'epoca l'area urbana è pressoché raddoppiata e Magonza si è evoluta da città fortezza provinciale a grande città. Il panorama cittadino dalla sponda del fiumeReno è caratterizzato da edifici di due differenti epoche: il municipio (diArne Jacobsen eOtto Weitling) con il Hilton-Hotel e la Rheingoldhalle di epocamoderna ed il complessobarocco-rinascimentale costituito dal Neues Zeughaus (oggi cancelleria di Stato), il Deutschhaus (oggi parlamento del land) ed il Kurfürstliches Schloss (palazzo del principe elettore). Nel centro storico solo gli edifici più rappresentativi sono stati ricostruiti dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale. Tra di essi ricordiamo molti palazzi nobiliari barocchi, parecchi dei quali si trovano nel Schillerplatz. Lo sviluppo economico deglianni 1960 ha coinciso con la costruzione di numerosi edifici in quel decennio e ciò ha influito pesantemente sull'attuale aspetto di Magonza. Tra i principali edifici del XIX secolo ricordiamo la chiesa protestante Christuskirche, lastazione centrale, laTheodor-Heuss-Brücke (un ponte sulReno), parti del teatro costruito daGeorg Moller e delle fortificazioni. La maggior parte degli edifici storici sono abitazioni private o negozi.
Ancora oggi a Magonza sono conservate numerose testimonianze dell'architettura romanica egotica. Il principale edificio romanico di Magonza è ilduomo, fatto costruire dall'arcivescovoWilligis tra il975 ed il1009. Esso fu gravemente danneggiato da un incendio durante il giorno della sua consacrazione, negli anni successivi fu ricostruito ancora più maestoso rispetto al progetto iniziale, ma subì due ulteriori incendi nel1081 e nel1137. La costruzione dell'edificio si protrasse dunque per molti anni: per questo motivo sono presenti elementi caratteristici delle varie correnti dello stile romanico ed in alcuni particolari si nota perfino un influsso gotico. A ovest del duomo si trova la chiesa di san Giovanni, probabilmente sorta sopra i resti del primo duomo di Magonza. Costruita in stile tardo-carolingio, essa fu consacrata nel910 dall'arcivescovo Hatto, ma in seguito a varie ristrutturazioni ed ai danni subiti durante laseconda guerra mondiale ha subito una profonda trasformazione nel corso dei secoli. L'arcivescovo Willigis fece costruire anche lachiesa collegiata diSanto Stefano, che però fu ben presto sostituita da un edificio in stile gotico ed oggi è la principale chiesa gotica della città. Altre chiese gotiche sono la chiesa di sant'Emmerano e di san Quintino.
Il principale edificio rinascimentale di Magonza è ilpalazzo del principe elettore. Stilisticamente appartiene al cosiddettorinascimento tedesco, di cui è considerato la testimonianza più tarda. Un altro edificio rinascimentale è la casaZum Römischen Kaiser, che oggi ospita il museo Gutenberg, dedicato all'invenzione dellastampa a caratteri mobili. IlMarktbrunnen fatto costruire dall'arcivescovo Albrecht è una delle più imponenti fontane rinascimentali della Germania. La transizione verso lo stile barocco s'intravede invece nellaDomus Universitatis, costruita nel1615 nei pressi dell'odierna piazza Gutenberg e che per secoli è stato l'edificio profano più alto della città.
Il Neues Zeughaus (davanti) ed il Deutschhaus caratterizzano il panorama sul Reno nella città.
L'epocabarocca, principalmente durante il pontificato diLothar Franz von Schönborn, rappresentò un periodo di boom edilizio senza precedenti, i cui risultati sono ancora oggi ben visibili e caratterizzano ampiamente l'urbanistica di Magonza. In particolare in alcune strade del centro e lungo il Reno si trovano numerosi palazzi della nobiltà dell'epoca, tra di esse spicca ilSchönborner Hof (iniziato nel1668) in piazza Schiller. Sono conservate anche alcune chiese di questo periodo, ma molte sono quelle andate distrutte nel corso della storia. Tra di esse le principali sono la Augustinerkirche e la chiesa di san Pietro in stilerococò. La chiesa di sant'Ignazio (1763) e l'Erthaler Hof (1743) sono invece esempi precoci diclassicismo.
Sono conservati anche numerosi resti delle fortificazioni, risalenti ad epoche diverse. Il palazzo del comandante dellafortezza, che assieme alla cittadella domina sulla città, è un edificio barocco. Sono però ben visibili anche parti delle fortificazioni romane e medievali. Sul Reno si innalzano due torri, ilHolzturm e l'Eisenturm, che hanno però perso la loro funzione di porta della città in seguito ai lavori di sistemazione della sponda del Reno nelXIX secolo ed al conseguente innalzamento del fondo stradale. Il Holzturm fungeva da prigione e vi fu detenuto anche il noto banditoJohannes Bückler, detto Schinderhannes. Fortificazioni di epoca successiva sono invece ilFort Malakoff nella parte meridionale della città ed il grande magazzino delle provviste.
L'accampamento diMogontiacum fu ben presto circondato da insediamenti sparsi (latino:cannabae), in cui vivevano le persone impiegate come manodopera dalle legioni romane. Dopo il crollo dell'impero la città conobbe un periodo di prosperità, che coincise con l'inizio della diffusione delCristianesimo. La crescita di Magonza è legata principalmente alle attività commerciali e l'area urbana occupò rapidamente il territorio compreso tra l'accampamento romano ed il fiumeReno. Le fortificazioni medievali furono ampiamente riorganizzate secondo criteri più moderni a partire dalla metà delXVI secolo. Le nuove mura racchiusero l'intera città ed esternamente ad esse era vietata la costruzione di fabbricati in pietra, che avrebbero potuto fornire riparo alle truppe nemiche. Ciò impedì una significativa crescita di Magonza, che poté riprendere a svilupparsi soltanto tra la fine delXIX e l'inizio delXX secolo in seguito all'annessione di alcune frazioni ed alla perdita di importanza delle fortificazioni (da allora la difesa dalla minaccia francese fu affidata aMetz) dopo laguerra franco-prussiana del1870/71. Le mura furono progressivamente demolite e la città poté svilupparsi liberamente.
Le restrizioni allo sviluppo urbanistico dovute alle fortificazioni frenarono anche la crescita demografica di Magonza. Fino alla dismissione della fortezza la città non superò quasi mai i 30 000 abitanti. Successivamente la popolazione crebbe in fretta, superando nel1908 la soglia dei 100 000 abitanti. Alla fine dellaseconda guerra mondiale il numero degli abitanti era sceso nuovamente a circa 76 000 unità. Solo alla fine degli anni sessanta raggiunse nuovamente i livelli prebellici. Attualmente la città conta quasi di 220 000 residenti.
Per secoli la città fu governata da uno dei più importantiprincipi elettori cattolici e ciò ha determinato un notevole radicamento della religione cattolica. La prima comunità paleocristiana potrebbe essersi originata già in tarda epoca antica; l'esistenza delladiocesi di Magonza è attestata per la prima volta nel343. Nel780/782 Magonza fu elevata al rango di arcidiocesi. Il primo arcivescovo di Magonza fuLullus, che nel754 era succeduto aBonifacio (che aveva il titolo di arcivescovo a livello puramente personale). Magonza divenne quindi capoluogo della più grandeprovincia ecclesiastica a nord delleAlpi. Nel collegio dei sette principi elettori formatosi nelXIII secolo l'arcivescovo di Magonza assunse un ruolo dominante.
Le origini della comunità ebraica non sono chiare. La tesi più accreditata (supportata da molti indizi, ma non provata) suggerisce che i primiebrei siano giunti al seguito deiRomani. Il primo documento attestante la presenza di una fiorente comunità ebraica risale alla seconda metà delX secolo; mentre nel cimitero ebraico sono conservate lapidi risalenti all'XI secolo. La comunità fu ripetutamente decimata daipogrom durante il periodo dellecrociate, oltre che dalle epidemie dipeste. Prima del1933 essa contava circa 3 000 persone, nel1946 ne erano rimaste 59. Nel1997 gli ebrei erano 203, cioè circa lo 0,1 % della popolazione.
La vecchia sinagoga fu incendiata e completamente devastata in epoca nazista. Nel1999 è stato indetto un concorso per la realizzazione di una nuova sinagoga e di un centro di aggregazione per la comunità ebraica. Il progetto verrà realizzato dall'architetto Manuel Herz nel luogo in cui sorgeva il vecchio edificio. La sinagoga di Weisenau ha invece superato indenne le vicende belliche ed è stata restaurata alla fine deglianni 1990.
Magonza non è mai stata uno dei centri nevralgici dellariforma protestante. In realtà l'arcivescovoAlberto di Hohenzollern non era ostile alle idee del protestantesimo, egli però dipendeva dallavendita delle indulgenze, fortemente criticata daLutero. I primi contatti con il protestantesimo avvennero pertanto solo con laguerra di Smalcalda (1546-1547) e con l'occupazione della città da parte delle truppe svedesi durante laguerra dei trent'anni. La nuova confessione non riuscì però a diffondersi e dopo la fine della guerra dei trent'anni la città tornò saldamente nelle mani dell'arcivescovo cattolico. Agli abitanti convertiti al protestantesimo fu revocata la cittadinanza.
Nuova Sinagoga di Magonza
A partire dal1715 a Magonza si è formata una piccola comunità luterana. Durante la seconda metà delXVIII secolo i protestanti non solo furono tollerati, ma il principe elettoreEmmerich Joseph von Breidbach zu Bürresheim assegnò ad alcuni di essi importanti incarichi di corte. Sotto il principeFriedrich Karl Josef von Erthal ebbero anche un certo influsso nell'ambito dell'istruzione; non ottennero però degli edifici per il culto. Solo nel1802, in seguito al cambiamento della situazione politica, fu fondata la prima comunità protestante. Grazie allo sviluppo economico ed alla conseguente immigrazione la comunità protestante crebbe in fretta: nel1849 c'erano 27 633 cattolici e 5 037 protestanti, nel1901 49 408 cattolici e 31 151 protestanti, nel1930 78 500 cattolici e 48 500 protestanti e nel1997 87 367 cattolici e 53 254 protestanti.
La diocesi cattolica, che era stata sciolta nel1803, nel1821 assunse la forma attuale, grosso modo coincidente con ilgranducato dell'Assia e di Darmstadt, a cui all'epoca apparteneva Magonza.
Nel1832 le comunità protestanti di Magonza passarono sotto la giurisdizione della chiesa evangelica del granducato dell'Assia, mantenendo un proprio sovrintendente. Nel1882 il sovrintendente passò aDarmstadt, per poi ritornare a Magonza nel1925. Nel1934 la sovrintendenza divenne Propstei Rheinhessen. Le comunità protestanti della città fanno riferimento al decanato di Magonza (Propstei Rheinhessen) della chiesa evangelica in Assia e Nassau.
In seguito ai recenti flussi migratori si è aggiunta unacomunità islamica, che dispone di sei luoghi di culto in città. LaNuova Sinagoga di Magonza è stata inaugurata il 3 settembre 2010.
Altre istituzioni educative e di ricerca di Magonza sono il Peter-Cornelius-Konservatorium per lo studio della musica, l'Akademie der Wissenschaften und der Literatur, fondata nel1949, l'Institut für Europäische Geschichte e la Volkshochschule Mainz.
Magonza, città in cui fu inventata la stampa a caratteri mobili, ha una lunga tradizione di biblioteche e collezioni librarie, riconducibile alla fondazione dellaBibliotheca Universitatis Moguntinae nel1477. Essa costituì la base nel1805 per la creazione ad opera del ministro degli interni franceseChampagny della biblioteca comunale. Molti libri provengono dalla confisca dei beni di numerosi conventi e ordini religiosi fatte nelXVIII secolo.
Agli inizi delXX secolo labiblioteca comunale ottenne la sua attuale sede in un restaurato edificio in stile liberty nella Mainzer Rheinallee vicino al palazzo del principe elettore. Essa si divide in un settore riservato ai ricercatori ed uno accessibile a tutta la cittadinanza, nei pressi dellastazione centrale.
Il panorama museale di Magonza è caratterizzato da musei storici e archeologici. Il museo romano-germanico (Römisch-Germanisches Zentralmuseum) fondato nel1852 è ospitato nel palazzo del principe elettore. Accanto a collezioni preistoriche e protostoriche, romane e medievali, il museo possiede un laboratorio di restauro di fama internazionale. Esso ha collaborato al restauro ed alla conservazione di importanti ritrovamenti archeologici come, ad esempio, lamummia del Similaun o il tesoro di Sipán (corredo funebre di un principe preincaico delPerù).[7]
L'arco di Dativius-Victor (copia del1962) con la Christuskirche sullo sfondo
Il Landesmuseum di Magonza, fondato nel1803, è uno dei più antichi musei della Germania ed ospita un vasto assortimento di oggetti dall'età della pietra fino alla modernità. Vi sono raccolti molti resti romani, tra cui i più impressionanti sono i monumenti in pietra nella cosiddettaSteinhalle, compresi lacolonna di Giove e l'arco di Dativius-Victor. Altrettanto interessanti sono ilMainzer Römerkopf, che ritrae un membro delladinastia giulio-claudia, e la testa in bronzo della dea celticaRosmerta. La ricca collezione di quadri risale ad una donazione di 36 dipinti da parte diNapoleone, che fu anche l'occasione della creazione del museo.
Altri resti della città romana sono conservati nel museo della navigazione, in cui sono esposte alcune navi romane, ritrovate nel1980 durante i lavori di costruzione di un albergo sulla sponda delReno. Anche le statue diIside eCibele sono emerse in un cantiere edile e sono esposte nella Römerpassage.
I ritrovamenti fatti sul suolo sacro sono stati raccolti a partire dal2003 in un'esposizione organizzata con moderni criteri pedagogici.
Ilmuseo Gutenberg è interamente dedicato all'invenzione dellastampa a caratteri mobili e conserva due delle 48 copie superstiti dallaBibbia di Gutenberg. Sono anche esposti numerosi oggetti relativi alla storia delle tecniche di stampa e della tipografia.
Il museo diocesano nel chiostro del duomo documenta lastoria della diocesi di Magonza. Tra gli altri musei, oltre al museo di storia cittadina, vi è un museo dedicato al carnevale. Il museo di storia naturale è il più grande dellaRenania-Palatinato ed è specializzato nella biologia e nelle scienze della terra. Il museo della guarnigione è ospitato all'interno della cittadella e vi sono esposti materiali relativi alla bimillenaria storia della città fortezza di Magonza.
A Magonza sono presenti vari teatri, dove si svolgono spettacoli teatrali e concerti. Il più grande e famoso di essi è il teatro di Stato nel Gutenbergplatz, suddiviso in Große Haus (nella foto), Kleines Haus e TIC (Theater im City), il cui nome rimanda al cinema City di cui il TIC ha preso il posto.
Il Frankfurter Hof, che non funge soltanto da teatro, risale all'Ottocento ed ha avuto una storia piuttosto movimentata. In origine si trattava di una trattoria con un salone per le feste e nel1842 vi si tennero le prime "sedute" del carnevale di Magonza. Durante le insurrezioni del1848 l'edificio fu un luogo di ritrovo per i democratici che stavano preparando le elezioni per l'assemblea nazionale. In seguito all'interno del Hof si tennero vari incontri ecclesiastici, come i Katholikentage del1851 e del1871. Nel1944 i saloni furono adibiti a cinema. L'edificio, abbandonato e cadente, fu acquistato dal comune nel1972 e dal1991 ospita un centro culturale.
Vi sono poi altri palcoscenici minori come i Mainzer Kammerspiele, il famoso Mainzer Forumtheater unterhaus e la Showbühne Mainz, dove si tengono svariati spettacoli, anche di artisti emergenti.
L'orchestra filarmonica di Stato di Magonza (Philharmonische Staatsorchester Mainz), fondata nel1876, ha sede nell'edificio del teatro. Il suo compito principale è l'accompagnamento musicale di opere e operette, anche se spesso si esibisce anche in concerti sinfonici.
L'orchestra da camera di Magonza (Mainzer Kammerorchester)
Il complesso di fiati di Magonza (Bläser-Ensemble Mainz), fondato nel1967 da Klaus Rainer Schöll.
L'orchestra di fisarmoniche di Magonza (Akkordeon-Orchester Mainz)
L'orchestra sinfonica di fiati del conservatorio Peter Cornelius (Sinfonisches Blasorchester des Peter-Cornelius-Konservatoriums), fondata nel1991 daGerhard Fischer-Münster
I principali cori presenti in città sono i seguenti:
Il coro del duomo di Magonza (Mainzer Domchor) risale ad un'iniziativa del vescovoWilhelm Emmanuel von Ketteler nell'anno1866. Esso è formato da voci bianche e maschili e conta più di 160 membri.
La Domkantorei St. Martin è un coro misto fondato nel1987 che, oltre ad accompagnare le celebrazioni religiose nel duomo, si esibisce anche in veri e propri concerti.
Il Mädchenchor am Dom und St. Quintin è un coro di fanciulle fondato nel1994.
Il Bachchor di Magonza
Il Mainzer Figuralchor fu fondato nel1979 daStefan Weiler ed è specializzato in concerti a cappella di ogni epoca ed in oratori, con particolare riguardo alle opere diBach.
L'invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg ha dato inizio ad una lunga tradizione tipografica che ha favorito la vocazione letteraria della città.
La Johannisnacht (terzo fine settimana di giugno), istituita dopo la seconda guerra mondiale, è una manifestazione culturale dedicata alla letteratura ed alla commemorazione di Gutenberg.
Il Mainzer Stadtschreiber è un concorso letterario istituito nel1984 dalle reti televisiviZDF e3sat e dalla città di Magonza. Annualmente viene premiato uno scrittore, a cui viene assegnato per un anno un domicilio (Stadtschreiberdomizil) nel museo dedicato a Gutenberg. Tra i premiati si trovano nomi noti, comeSarah Kirsch (1988),Horst Bienek (1989),Peter Härtling (1995) eUrs Widmer (2003).
Ogni due anni la città assegna anche un premio per giovani scrittori di Magonza.
La Minipressen-Messe (MMPM) è la più grande fiera libraria europea dei piccoli editori e dal1970 si tiene ogni due anni sulle rive delReno. Nella cornice della fiera la città di Magonza assegna fin dal1979 un premio, intitolato aVictor Otto Stomps, alle piccole case editrici che abbiano svolto delle attività di spicco.
L'ultima manifestazione letteraria dell'anno è la fiera del libro che si tiene a novembre nel municipio. La fiera, che si tiene nella sua forma attuale a partire dal2001, è organizzata dal consorzio delle case editrici di Magonza ed è dedicata ogni anno ad un tema differente che viene affrontato in conferenze, letture e workshop.
Magonza è sede dellaZDF (il secondo canale della televisione pubblica tedesca), degli studi per laRenania-Palatinato dellaSWR, così come di alcune radio e televisioni private.
I principali quotidiani sono laAllgemeine Zeitung e laMainzer Rhein-Zeitung. Tra i periodici ci sono iMainzer Vierteljahreshefte che si occupano di cultura, politica, economia e storia e giornali come laSTUZ eDer Mainzer.
Magonza è anche sede della casa editricePhilipp von Zabern, che, fondata nel1802, è molto nota per le sue pubblicazioni diarcheologia,storia estoria dell'arte.
Ha sede a Magonza anche il produttore discograficoSchott Musik International.
Le aziende del settore mediatico sono tra i maggiori datori di lavoro della città: la sola ZDF nel 2004 ha occupato circa 3 600 persone.
Alcune frazioni sulla sponda destra delReno passarono sotto l'amministrazione diWiesbaden dopo laseconda guerra mondiale. Tale perdita fu controbilanciata da alcune nuove annessioni nel1969. A partire dal1962 fu costruita la nuova frazione diLerchenberg; a partire dal2000 la città è impegnata nel progetto regionale-federalecittà sociale, volto a migliorare la qualità della vita in alcune aree periferiche.
Nella seguente tabella sono riportati i nomi dei comuni che nel corso della storia sono passati amministrativamente a far parte della città di Magonza.
Il territorio comunale di Magonza è suddiviso in 15Ortsbezirke (distretti locali). Ognuno di essi ha un Ortsbeirat (consiglio locale) di 13 membri nominati tramite elezione diretta ed un Ortsvorsteher (presidente locale), anch'egli eletto direttamente dalla popolazione, che presiede l'Ortsbeirat. L'Ortsbeirat deve essere consultato per tutte le importanti questioni che riguardano l'Ortsbezirk. La decisione finale su tali materie spetta comunque al consiglio comunale.
Gli indicatori economici di Magonza negli ultimi anni sono sempre stati molto positivi e collocano la città ai primi posti in Germania per quello che riguarda ad esempio il reddito e la produttività. Magonza-Rheinhessen fa parte della reteGreat Wine Capitals Global Network assieme a Bilbao-Rioja, Bordeaux, Città del Capo, Firenze-Toscana, Melbourne, Mendoza,Porto e San Francisco-Napa Valley.
Nel2003 a Magonza erano attive 74 aziende con più di 20 dipendenti, concentrate nella zona compresa tra il centro e la frazione di Mombach. Le maggiori industrie sono la Erdal, la Schott AG, laCargill e laArcher Daniels Midland. La Schott AG si è trasferita daJena a Magonza dopo laseconda guerra mondiale, oggi impiega 2 400 dipendenti e dal1988 ha aperto un centro di ricerca nella frazione di Marienborn. La cartiera WEPA nel2006 ha acquisito la Hakle Werk dal produttore statunitense Kimberly & Clark ed oggi a Magonza produce carta igienica.
Nel1965 laIBM si insediò nella frazione di Hechtsheim con uno stabilimento dove si producevanodischi rigidi. Nel2002 con la cessione allaHitachi si è passati ad un'attività di consulenza aziendale e sviluppo di software.
LaBioNTech è un'azienda di biotecnologia e biofarmaceutica attiva nell'ambito della ricerca, sviluppo e commercializzazione di farmaci. L'azienda farmaceuticaNovo Nordisk è insediata in città daglianni 1970 ed oggi vi lavorano 400 persone. LaSiemens AG ed il produttore di spezie Moguntia hanno invece entrambe origine nel1903.
I principali alberghi sono l'Hilton, lo Hyatt, l'Atrium Hotel, il Design-Hotel Quartier 65 ed il Favorite Parkhotel.
A Magonza ha sede l'azienda di spedizione G.L. Kayser, che, fondata nel1787, è la seconda più antica azienda a conduzione familiare ancora operante in Germania.
La Mainzer Volksbank eG di Magonza è la principale banca popolare dellaRenania-Palatinato.
Nella zona di Magonza ilReno è attraversato da 5 ponti: due autostradali (Weisenauer Brücke della A 60 e Schiersteiner Brücke della A 643), due ferroviari (Südbrücke in direzione aeroporto diFrancoforte e la Kaiserbrücke versoWiesbaden) e la Theodor-Heuss-Brücke (tra il centro della città e Mainz-Kastel, frazione di Wiesbaden), nei cui paraggi sorgeva anche l'antico ponte romano. Il successivo ponte a valle si trova aCoblenza, quello a monte si trova aWorms.
Il territorio comunale è attraversato in direzione est-ovest dall'autostradaA 60 dal raccordo diNahetal a quello diRüsselsheim, così come dall'autostradaA 643 che dalla A 60 si dirama in direzione nord. LaA 63 invece si dirige verso sud, passando perAlzey e proseguendo perKaiserslautern. Anche le strade statali 9 e 40 attraversano il territorio di Magonza.
Cartelli stradali a Magonza
Una caratteristica di Magonza a partire dal1853 sono i suoi cartelli stradali: le strade contrassegnate con la segnaletica rossa hanno un andamento prevalentemente ortogonale al Reno, mentre le strade parallele al Reno sono indicate con cartelli blu. I nomi delle vie minori, specialmente se lontane dal Reno, sono invece scritti su cartelli bianchi.
La spina dorsale del trasporto pubblico di Magonza è formata da 3 linee di tram e 21 di autobus della Mainzer Verkehrsgesellschaft (compagnia di trasporti di Magonza) e di altre aziende. Assieme allaESWE diWiesbaden esse formano una rete comune che si estende nelle due città. I mezzi pubblici di Magonza trasportano quotidianamente circa 150 000 persone. La città è anche servita ogni giorno da circa 440 treni locali e 80 treni a lunga percorrenza, tra cui alcuni ad alta velocità (si veda ancheMainz Hauptbahnhof).
A Magonza e nelle sue frazioni vi sono numerose squadre di calcio, tra le quali spicca il1. FSV Mainz 05, che milita attualmente inBundesliga e dalla sua fondazione non è mai scesa sotto la terza serie. Nella stagione2005-2006 ha partecipato allaCoppa UEFA. All'inizio dell'annata2010-2011 la squadra ha fatto parlare molto di sé per via di un roboante inizio di stagione che l'ha vista vincere le prime sette partite di campionato, raccogliendo importanti vittorie, come quella in casa dei detentori del Bayern Monaco. Al termine dell'annata si è piazzata quinta, miglior piazzamento di sempre in Bundesliga.
L'ASV Mainz 1888 ottenne nel1973 e nel1977 il titolo di campione di Germania a squadre, nel1975 fu vicecampione e nel1969 vinse la coppa di Germania. Nella stagione 2006/07 la formazione ottenne nuovamente la partecipazione alla prima serie.
Il Mainzer Ruder-Verein (MRV) del1878 è rappresentato dal1912 nelle competizioni internazionali ed è una delle squadre di maggior successo in Germania. Con i suoi circa 600 iscritti è anche una delle società canoistiche tedesche più grandi.