IlMagnificat è uncantico contenuto nel primo capitolo delVangelo secondo Luca con il qualeMaria loda e ringraziaDio perché si è benignamente degnato di liberare il suo popolo. Per questo è conosciuto anche comecantico di Maria.
Magnificat è la prima parola delcantico di ringraziamento e di gioia cheMaria pronuncia rispondendo al saluto della cuginaElisabetta, al momento delloro incontro.
Dopo l'Annunciazione, Maria si recò daNazaret in visita alla cugina che si trovava in "una città di Giuda", che la tradizione identifica nel villaggio diAin Karem, a 6 km a ovest diGerusalemme. Il fatto è riportato dalVangelo secondo Luca (1,39-55[1]).Ilcantico individua in tre fasi diverse la storia della salvezza interpretata alla luce dei nuovi avvenimenti che si stanno realizzando:
nella prima parte (vv. 48-50) viene esaltata la bontà dell'Onnipotente e la disponibilità di chi accetta di condividere il suo disegno;
nella seconda parte (vv. 51-53) si annuncia un capovolgimento di prospettiva: la fedeltà del Salvatore, che ha già dato storicamente prova della sua bontà, non è una fumosa speranza utopica;
nella terza parte (vv. 54-55) si prende coscienza che le promesse fatte a Israele stanno trovando il loro compimento:Gesù è la pienezza e il compimento della salvezza promessa.
Nelle parole di Maria riecheggiano tanti temi già presenti nell'Antico Testamento, in modo particolare neiSalmi e nelcantico di Anna (1Sam 2,1-10[2]), temi di lode e di gratitudine verso il Dio che libera, ma nella bocca di Maria di Nazaret assumono una connotazione nuova di fronte alla grandezza dell'evento che, nella tradizione cristiana, si sta per compiere ed a cui lei è stata chiamata: non ci sono più tracce veterotestamentarie di vendetta, non ci sono nemici da distruggere, ma un mondo rinnovato dove anche ai ricchi liberati dalle loro vuote ricchezze è ridata la dignità dei poveri: “Rovesciando i potenti, Dio li libera dalle loro vane illusioni e li promuove alla dignità dei poveri”.[3] Va oltre a una lode a Dio e fede nella sua opera, ma indica nella via dell'umiltà quella gradita a Dio e che porta a Lui. Dio stesso, che nasce in una stalla, è umile.[4]
Per quanto riguarda l'attribuzione di queste parole aMaria, diversi studiosi hanno studiato le modalità con le quali il testo è stato trasmesso aLuca (che scrive:“Allora disse”, senza esplicitare se si tratti di Maria o di Elisabetta) e si sono interrogati su come Maria abbia potuto pronunciare un testo così denso, data la giovanissima età e la limitata esperienza del mondo. Per i legami con l'Antico Testamento si è quindi avanzata, ad esempio, l'ipotesi che ilmagnificat, come gli altri due cantici presenti nel Vangelo, fosse già materiale liturgico utilizzato in ambiente giudeo-cristiano e cheLuca ha impiegato come fonte, adattandola e inserendola nella vicenda che stava narrando[5]. Secondo alcuni studiosi Luca ha trovato questocantico nell'ambiente dei "poveri" dove forse veniva attribuito alla figlia di Sion: egli avrebbe ritenuto conveniente porlo sulle labbra diMaria, inserendolo nel suo racconto in prosa[6]. C'è anche chi ne spiega la complessità considerando che sia linguaggio profetico e come tale frutto di ispirazione, non dimenticando che Dio Figlio (la Sapienza di Dio) già abitava nel suo grembo e viveva in lei con la sua Sapienza infinita.[4]
Ilcantico (Lc1,46-55[7]) è scritto nell'originale ingreco, così come tutto ilVangelo di Luca.
Fin dai primi anni dell'era cristiana, con la diffusione delCristianesimo, i testi sacri sono stati tradotti inlatino.
Viene proposto di seguito il testo delcantico nella traduzione dellaVulgata nella sua versioneliturgica. IlMagnificat prende il nome dalla prima parola di questa versione. Ha avuto nei secoli una larghissima diffusione, entrando fin dalle origini nell'ordinario dell'ufficiovespertino.
Anche in italiano, laBibbia è stata oggetto dinumerose traduzioni. Viene proposta di seguito latraduzione ufficiale dellaCEI nella sua versione liturgica: è quella utilizzata normalmente dai fedeli nella celebrazione deivespri.
L'anima mia magnifica il Signore *[8] e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva. * D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente * e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia * si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, * ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, * ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, * ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele[9], suo servo, * ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, * ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.[10]
Maria usa i verbi al passato e profetizza come se tutto fosse già accaduto. Invece è il suo modo di affermare che si farà, con assoluta certezza, una terra e un cielo nuovi, che il futuro di Dio è certo quanto il passato, che questo mondo porta un altro mondo nel grembo.[11] Si propone inoltre un'ulteriore traduzione recente a cura dellacomunità monastica di Bose. In questa versione si noterà l'uso del tempopresente al posto delpassato. È un dibattito recente: infatti Maria canta non una promessa, ma un dato di fatto, i verbi all'aoristo dicono che il rovesciamento è già cosa certa, realizzata[12]. L'azione salvifica di Dio non si è conclusa, anzi, si sta realizzando con la nascita del suo Figlio[13] offrendo ai poveri nuovi motivi di speranza.
L'anima mia magnifica il Signore il mio spirito esulta inDio mio salvatore.
Poiché ha guardato l'umiltà della sua serva tutte le generazioni ormai mi chiameranno «Beata».
Il Potente ha fatto in me cose grandi sì, il suo nome è santo.
Il suo amore di generazione in generazione ricopre coloro che lo temono.
Interviene con la forza del suo braccio disperde i superbi nei pensieri del loro cuore.
Abbatte i potenti dai troni innalza gli umili.
Ricolma di beni gli affamati rimanda i ricchi a mani vuote.
Sostiene Israele suo servo ricordandosi del suo amore.
Come aveva promesso ai nostri padri adAbramo e alla sua discendenza per sempre.[14]
Anche laChiesa ortodossa utilizza ilMagnificat nella celebrazione quotidiana del mattutino, tra l'ottava e la nona ode del canone. Si intercala, però, il seguente inno:
Più venerabile dei Cherubini ed incomparabilmente più gloriosa dei Serafini,
pur rimanendo Vergine hai generato Dio, la Parola:
Il Magnificat è parte deicinque salmi mariani. I cinque salmi mariani sono una sequenza di cinque salmi, scelti nel relativolibro biblico, in cui le lettere iniziali della prima parola di antifona (praticamente un titolo) a ciascun salmo formano il nome di Maria in lingua latina[16]:
Propriamente il Magnificat è un cantico[18], e non un salmo: infatti, è collocato nel Vangelo secondo Luca nel Nuovo Testamento, e non al Libro dei Salmi che appartiene all'Antico. Tuttavia, il Magnificat è letto durante ilsalmo responsoriale durante la Messa Cattolica in tempo diAvvento[19] e come salmo nellaLiturgia delle ore ortodossa (Little Office of the Blessed Virgin Mary[20]), condivide lo stile poetico che riprende testualmente le parole di altri salmi (Salmo 99,Salmo 103,Salmo 126)[21], più in generale il contenuto delSalmo 146[22], ed un'utile via di comprensione di questo genere liturgico[23].
IlMagnificat è stato musicato anche in chiave moderna da numerosi artisti, tra cui MonsignorMarco Frisina, con la versione latina e una versione italiana, interpretata dal Coro della Diocesi di Roma. Questa versione è stata incisa anche daMina nell'albumDalla terra del2000.
^Lc 1,46-55, suLa Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
^abL'asterisco (*) indica lacadenza mediana dividendo iversetti in dueemistichi.
^Lo ha soccorso mandandogli il Messia promesso, che Maria sa di tenere in grembo come Arca della nuova Alleanza. È un finale che va in crescendo sulle meraviglie dell'opera di Dio.- Avv. Maurizio Tessaro, Thiene
^Liturgia delle ore secondo il rito romano, libreria editrice vaticana, 1975, p. 775.
^ donGiuseppe Riva, coi Tipi di Antonio Valentini e C.,Manuale di Filotea, ed.ne decimaterza (riveduta e aumentata), Milano, Libraio Serafino Maiocchi, Contrada de' Profumieri n. 3219, Agosto 1860, pp. 525-544 (di 940).
^(EN) BR. JOHN SICA, O.P.,Five Marian Devotions, sucatholicexchange.com, 27 ottobre 2014.URL consultato il 4 aprile 2018(archiviato il 24 maggio 2015).
^(EN) Taylor Halverson (comitato centrale della Chiesa Mormone),The Psalm of Mary, or Mary’s Magnificat, suinterpreterfoundation.org, 14 agosto 2013.URL consultato il 4 aprile 2018(archiviato il 13 febbraio 2018).
^(EN) Laurence Kriegshauser, O.S.B. (St Louis, Missouri),Praying the Psalms in Christ, sugoogle.it/libri, University of Notre Dame Press, 11 marzo 2009, p. 46.URL consultato il 4 aprile 2018.
«Psalm 75:[..] Mary's Magnificat is the best New Testament commentary on the psalm.»