Ilmaestrale omaestro[1] (in francesemistral, dall'antico provenzalemaestral) è il vento che spira da nord-ovest. Tale direzione è indicata simbolicamente nella cosiddettarosa dei venti. Vi sono due possibili etimologie di questo nome, a seconda che consideri la prassi romana di collocare la rosa dei venti al centro delMediterraneo, o invece quella medievale che la posiziona sull'isola diZante, in Grecia. In entrambi i casi la direzione nord-occidentale punta alla città più importante per chi ha dato il nome al vento: nel primo casoRoma,Magistra Mundi, oppureVenezia, la via maestra dal porto di origine. Più semplicemente esiste la possibilità che il vento sia così detto perché è "il principale di tutti i venti", "il maestro della navigazione di questo mare Mediterraneo".
Questo vento si ha quando correnti di aria polare o artica irrompono nel Mar Mediterraneo occidentale dalle coste dellaProvenza. In queste circostanze, le masse d'aria provenienti da nord, scavalcando ilMassiccio Centrale francese, si incanalano lungo lavalle del Rodano, dove vengono molto accelerate dalla rapida discesa sui versanti sottovento. Nella maggior parte dei casi, questa accelerazione consente al vento maestrale di giungere ancora irruente fino alle coste diCorsica eSardegna, interessate da questo vento con una certa frequenza, anche in zona anticiclonica. Grazie al maestrale e specie nel periodo estivo, le due isole patiscono inizialmente il calore dell'entroterra, specie nelle aree sud orientali e in particolar modo nei primi giorni di vento, fino a un generale decadimento delle temperature fra il terzo e quarto giorno. I periodi con venti di maestrale, infatti, hanno una durata molto variabile, da meno di 24 ore a fino 4-5 giorni di seguito. Questi lunghi periodi ventosi portano spesso i mari alla tempesta, con violente mareggiate sulle coste occidentali e settentrionali della Sardegna e tirreniche della Calabria e della Sicilia.
Il maestrale può soffiare dopo il passaggio di unabassa pressione, determinando un miglioramento generale delle condizioni del tempo con una contenuta diminuzione delletemperature, soprattutto nei valori minimi, e dei tassi diumidità. In questo caso si tratta del cosiddetto maestrale postfrontale[2].
Discesa di aria artica marittima a aria polare fredda marittima
Se associato alla discesa di ariaartica marittima o aria polare fredda marittima, il vento assume le caratteristiche di vento freddo e umido, determinando un peggioramento delle condizioni del tempo, con associata una progressiva e netta diminuzione delle temperature. In questo contesto, le regioniitaliane maggiormente esposte al maltempo e al calo termico sono quelle del versante occidentale ove, nella stagioneinvernale, si possono averenevicate associate fino a quote molto basse e, localmente, anche in pianura. La diminuzione sensibile dellatemperatura avviene nel momento in cui si verificano leprecipitazioni, quasi sempre sotto forma di rovescio o temporale, con probabiligraupel in caso di neve[3].