Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Luigi Razza

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Disambiguazione – Se stai cercando il centro abitato dellaLibia noto in età coloniale come Luigi Razza, vediMassah.
Luigi Razza

Ministro dei lavori pubblici del Regno d'Italia
Durata mandato24 gennaio 1935 –
7 agosto 1935
Capo del governoBenito Mussolini
PredecessoreAraldo di Crollalanza
SuccessoreGiuseppe Cobolli Gigli

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXXVII,XXVIII,XXIX
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Nazionale Fascista
Titolo di studiolaurea

Luigi Razza (Monteleone di Calabria,12 dicembre1892Almaza,7 agosto1935) è stato ungiornalista,sindacalista epoliticoitaliano.

Fu ministro dei lavori pubblici durante il regime fascista.

Biografia

[modifica |modifica wikitesto]

Luigi Razza nasce a Monteleone di Calabria (oggiVibo Valentia) da Leone e Carmela De Luca. Trascorsi i primi anni della fanciullezza, il padre,agente di custodia, viene trasferito aNoto, inSicilia, dove Luigi inizia a frequentare il liceo - ginnasio "Di Rudini", sino alla maturità classica conseguita nel 1912. Terminati gli studi liceali, si avvicina alsindacalismo, e viene inviato in Puglia come dirigente dell'Unione sindacale italiana diFilippo Corridoni.Nel 1914 si trasferisce aMilano, dove si laurea in legge. ConobbeMussolini che lo chiamò come redattore del giornale interventistaPopolo d'Italia.

Allo scoppio dellagrande guerra, Luigi viene più volte riformato per insufficienza toracica e per il fisico gracile, testimone di un'infanzia di sacrifici e di ristrettezze economiche in cui versava l'intera famiglia. Anche i suoi fratelli Domenico e Giuseppe, nati a Monteleone rispettivamente il 17 maggio 1894 e il 31 gennaio 1899, verranno riformati per lo stesso motivo. Nonostante ciò, Luigi riesce a partire volontario nel 1916 con il grado disottotenente nella brigata Volturno, combattendo in Val Posina, nel Trentino e sulMonte Cimone dove guadagna duecroci di guerra al valor militare. In questo periodo collabora attivamente per igiornali di trincea.

Finita la guerra, nella città diTrento libera diviene redattore del giornale socialistaIl Popolo, fondato nel 1900 daCesare Battisti, e corrispondente delPopolo d'Italia. Segretario delfascio d'azione rivoluzionaria, nel 1919 prese parte allafondazione dei Fasci italiani di combattimento e nel 1920 fu segretario del Fascio diTrento. Fu uno deisansepolcristi aderenti allaMassoneria[1]. Con l'ascesa delfascismo, Razza diventa, dopo laMarcia su Roma, membro delGran consiglio del fascismo e delConsiglio nazionale delle corporazioni. Nel 1923 fu nominato vicesegretario generale dellaConfederazione delle corporazioni sindacali fasciste.Nel 1924 viene eletto deputato nelListone fascista.

Nel novembre del 1928 laConfederazione nazionale delle corporazioni sindacali viene smembrata in sei confederazioni minori (industria, agricoltura, commercio, trasporti e navigazione, banca, lavoratori del mare e dell'aria, professionisti e artisti), Razza assume la segreteria della Confederazione nazionale dei lavoratori dell'agricoltura. Nel 1929 è rieletto deputato del Regno. Nel 1930 Razza venne nominato commissario del neoistituito Commissariato per le migrazioni e la colonizzazione interna, della presidenza del Consiglio.

Viene riconfermato deputato nel 1934. L'apice della sua carriera politica la raggiunge il 24 gennaio 1935, quando viene nominatoMinistro dei lavori pubblici nelGoverno Mussolini: rimarrà in carica fino al 6 agosto 1935, a causa della sua morte avvenuta in un disastro aereo nel cielo di Almaza (Il Cairo) mentre si recava inEritrea. L'aereo, decollato daGuidonia, fece tappa alCairo per la notte. La mattina del 7 agosto1935, dieci minuti dopo il decollo, un'esplosione fece precipitare l'aereo provocando la morte dei 7 occupanti (3 passeggeri e 4 d'equipaggio).

L'incidente suscitò immediatamente vasta eco, anche sulla stampa estera, e si parlò anche di attentato, ma le vere cause non furono mai chiarite. Anzi, la commissione di inchiesta inviata dal governo italiano, dichiarò rapidamente l'impossibilità di appurare le ragioni dell'incidente,[2].

La scomparsa viene così annunciata dal quotidianoIl Mattino:

«Un trimotore italiano in volo verso l’Asmara, recante a bordo il Ministro italiano dei LL.PP. On. Luigi Razza, il suo segretario particolare dottor Minasi, l’africanistaFranchetti, due piloti (un maggiore e un sottotenente) e un meccanico, per ragioni ancora ignote è precipitato in fiamme a circa un chilometro e mezzo dal Cairo. L’apparecchio, partito in condizioni normali, con tempo sereno aveva sostato, proveniente da Roma, per qualche tempo in Egitto[3]»
Monumento a Luigi Razza aVibo Valentia

A lui fu intitolata la città coloniale diMassah, inCirenaica.

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^ Luca Irwin Fragale,La Massoneria nel Parlamento. Primo novecento e Fascismo, Morlacchi Editore, 2021, p. 101. nota 91.
  2. ^L'operazione, ampiamente divulgata anche in un famoso documentario per la RAI di Ettore Della Giovanna nel 1963, periodicamente riproposto.
  3. ^Il Mattino, 9 agosto 1935

Bibliografia

[modifica |modifica wikitesto]
  • Nazareno Salimbeni,Luigi Razza - Uomo da non dimenticare, Mapograf, 1998;
  • Florence Fanto,La vita la politica a Vibo Valentia dal 1918 al 1940, Mapograf, 2003;
  • AA. VV.,In memoria di Luigi Razza, Stab. tip. del genio civile, Roma, 1935;
  • Beneduci Carlo,Il monumento a Laugi Razza di Fortunato Longo tra storia, arte e società, Vibo Valentia Monteleone, 2005;
  • Dotto Salvatore,Luigi Razza di Calabria: menzogna e delitto di Stato, Giarre, 2002;
  • Razza Luigi,Pubblicazione in memoria di Luigi Razza a cura di Giuseppe Pisani, Vibo Valentia tip. G.Froggio, 1935;
  • Lischi Dario,In memoria di Luigi Razza. A cura della Confederazione Fascista dei lavoratori dell'agricoltura di Pisa, Nistri Lischi, 1936;

Voci correlate

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]

PredecessoreMinistro dei lavori pubblici delRegno d'ItaliaSuccessore
Araldo di Crollalanza24 gennaio1935 - 5 settembre1935
governo Mussolini
Giuseppe Cobolli Gigli
V · D · M
Governo Mussolini (31 ottobre 1922 - 25 luglio 1943)
Capo del governo eDuce delFascismoBenito Mussolini
Ministro dell'aeronautica(dal 1925)Mussolini ·Italo Balbo · Mussolini
Ministro degli affari esteriMussolini ·Dino Grandi ·Galeazzo Ciano
Ministro dell'agricoltura(soppresso nel 1923)Giuseppe De Capitani d'Arzago
Ministro dell'agricoltura e foreste(dal 1929)Giacomo Acerbo ·Edmondo Rossoni ·Giuseppe Tassinari ·Carlo Pareschi
Ministro delle colonie(soppresso nel 1937)Luigi Federzoni · Mussolini ·Pietro Lanza di Scalea ·Emilio De Bono ·Alessandro Lessona
Ministro dell'Africa Italiana(dal 1937)Alessandro Lessona · Mussolini ·Attilio Teruzzi
Ministro delle comunicazioni(dal 1924)Costanzo Ciano ·Umberto Puppini ·Antonio Stefano Benni ·Giovanni Host-Venturi ·Vittorio Cini ·Giuseppe Peverelli
Ministro delle corporazioni(dal 1926)Mussolini ·Giuseppe Bottai ·Ferruccio Lantini ·Renato Ricci ·Carlo Tiengo ·Tullio Cianetti
Ministro della cultura popolare(dal 1937)Dino Alfieri ·Alessandro Pavolini ·Gaetano Polverelli
Ministro dell'internoMussolini ·Luigi Federzoni
Ministro dell'Economia nazionaleOrso Mario Corbino ·Cesare Nava ·Giuseppe Belluzzo ·Alessandro Martelli
Ministro dell'Educazione nazionaleBalbino Giuliano ·Francesco Ercole ·Cesare Maria De Vecchi ·Giuseppe Bottai ·Carlo Alberto Biggini
Ministro delle FinanzeAlberto de' Stefani ·Giuseppe Volpi ·Antonio Mosconi ·Guido Jung ·Paolo Thaon di Revel ·Giacomo Acerbo
Ministro della Giustizia e Affari di cultoAldo Oviglio ·Alfredo Rocco ·Pietro De Francisci ·Arrigo Solmi ·Dino Grandi ·Alfredo De Marsico
Ministro dell'Industria e commercioTeofilo Rossi
Ministro dei Lavori pubbliciGabriello Carnazza ·Gino Sarrocchi ·Giovanni Giuriati · Mussolini ·Michele Bianchi ·Araldo di Crollalanza ·Luigi Razza ·Giuseppe Cobolli Gigli ·Adelchi Serena ·Giuseppe Gorla ·Zenone Benini
Ministro della GuerraArmando Diaz ·Antonino Di Giorgio · Mussolini ·Pietro Gazzera · Mussolini
Ministro del Lavoro e Previdenza socialeStefano Cavazzoni
Ministro delle Poste e telegrafiGiovanni Antonio Colonna di Cesarò ·Costanzo Ciano
Ministro della Produzione bellica(dal 6 febbraio 1943)Carlo Favagrossa
Ministro della Pubblica istruzioneGiovanni Gentile ·Alessandro Casati ·Pietro Fedele ·Giuseppe Belluzzo
Ministro degli Scambi e valuteFelice Guarneri ·Raffaello Riccardi ·Oreste Bonomi
Ministro della Stampa e propagandaGaleazzo Ciano ·Dino Alfieri
Ministro delle Terre liberate dal nemico(soppresso il 5 febbraio 1923)Giovanni Giuriati
Ministro del Tesoro(accorpato alle Finanze il 31 dicembre 1922)Vincenzo Tangorra ·Alberto de' Stefani
Controllo di autoritàVIAF(EN317284974 ·LCCN(ENno2015102276 ·BNF(FRcb17786094m(data)
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Luigi_Razza&oldid=143613284"
Categorie:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp