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Luigi Longo

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Luigi Longo
Luigi Longo nel 1979

Presidente del Partito Comunista Italiano
Durata mandato17 marzo 1972 –
15 agosto 1980
PredecessoreCarica creata
SuccessoreAlessandro Natta

Segretario generale del Partito Comunista Italiano
Durata mandato22 agosto 1964 –
16 marzo 1972
PredecessorePalmiro Togliatti
SuccessoreEnrico Berlinguer

Segretario della Federazione Giovanile Comunista Italiana
Durata mandato23 marzo 1927 –
10 ottobre 1929
PredecessoreGiuseppe Dozza
SuccessorePietro Secchia

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato8 maggio 1948 –
16 ottobre 1980
LegislaturaI, II, III, IV, V, VI, VII, VIII
Gruppo
parlamentare
Partito Comunista Italiano
CircoscrizioneMilano
Sito istituzionale

Deputato dell'Assemblea Costituente
Durata mandato25 giugno 1946 –
31 gennaio 1948
Gruppo
parlamentare
Comunista
CircoscrizioneCUN
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPSI(fino al 1921)
PCdI(1921-1943)
PCI(1943-1980)
Titolo di studioDiploma diLicenza media superiore
ProfessioneFunzionario di partito
Luigi Longo
Luigi Longo nel 1946
SoprannomeGallo
NascitaFubine, 15 marzo 1900
MorteRoma, 16 ottobre 1980
Luogo di sepolturaCimitero del Verano
ReligioneAteismo
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera)Regno d'Italia
Spagna (bandiera)Seconda Repubblica spagnola
Forza armataRegio Esercito
  Brigate Internazionali
Brigate Garibaldi
SpecialitàGuerra partigiana
UnitàXII Brigata internazionale
Anni di servizio1918 - 1936
1939 - 1943
1945
GradoComandante
GuerrePrima guerra mondiale
Guerra civile spagnola
Seconda guerra mondiale
CampagneFronte italiano (1915-1918)
Guerra di liberazione italiana
BattaglieAssedio di Madrid
Comandante diBrigate Garibaldi
Altre caricheSegretario generale del Partito Comunista Italiano
Presidente del Partito Comunista Italiano
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Manuale

Luigi Longo, noto anche con lo pseudonimo diGallo (Fubine,15 marzo1900Roma,16 ottobre1980), è stato unpartigiano eantifascistaitaliano,segretario generale delPartito Comunista Italiano dal 1964 al 1972.Esponente storico del comunismo italiano e mondiale, assunse un ruolo di rilievo durante glianni trenta partecipando allaguerra di Spagna come principale dirigente delleBrigate internazionali. Strettamente legato al segretarioPalmiro Togliatti e all'Unione Sovietica diStalin, durante laseconda guerra mondiale fu il capo politico-militare delleformazioni partigiane comuniste dellaResistenza italiana. Dopo la guerra condivise la linea politica di Togliatti a cui succedette come segretario politico del PCI.

Biografia

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Il primo dopoguerra

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Nato da piccoli proprietari agricoli delMonferrato, Giuseppe Longo e Lucia Gotta[1], si trasferì giovanissimo con la famiglia aTorino dove il padre aveva aperto un negozio di vini. Sul finire dellaprima guerra mondiale, mentre frequentava il primo anno alPolitecnico di Torino venne chiamato alle armi. In seguito l'impegno politico lo portò ad abbandonare gli studi. Entra nell'organizzazione giovanile delPartito Socialista Italiano e partecipa attivamente dedicandosi allapubblicistica politica su posizionimarxiste. Frequenta la sede della rivistaL'Ordine Nuovo e conosceAntonio Gramsci ePalmiro Togliatti. Nel 1921 è uno dei fautori della scissione dal PSI alcongresso di Livorno e passa nelle file delPartito Comunista d'Italia, poiPCI, insieme, tra gli altri, a Gramsci,Togliatti,Bordiga,Terracini.

Ferventeantifascista, con l'inizio delladittatura fascista diventa uno dei massimi dirigenti del PCI. Nel 1922 è membro di una delegazione che si reca aMosca per il congresso dell'Internazionale Comunista, dove incontraLenin. Nel 1923 è arrestato aMilano, nell'ambito della "battuta anticomunista" che porta all'arresto di molti quadri del partito, e rinchiuso nelcarcere di San Vittore dove resterà per un anno. È ancora detenuto quando la sua compagna,Teresa Noce, dà alla luce il primogenito, cui viene imposto il nome augurale diLuigi Libero.[2] Nel 1926 emigra inFrancia e diviene un quadro delComintern e responsabile del Centro estero dellaFGCI (mentrePietro Secchia era responsabile del Centro interno) e, in questa veste, trascorre vari mesi a Mosca come membro dell'Esecutivo dell'Internazionale giovanile comunista, partecipando al congresso diLione; a Mosca ci va portando con sé il figlioletto di tre anni; qui incontraStalin e tutti i vertici delCremlino. Sul piano internazionale, si schiera a favore della linea delsocialismo in un solo paese[3], mentre sul piano interno - sostenuto da Secchia - chiede di abbandonare la parola d'ordine dell'assemblea repubblicana, per sostituirla con quella delgoverno operaio e contadino.[4]

Nel 1933 è membro della commissione politica delComintern e nel 1934 firma il patto di unità d'azione tra PCI e PSI. Nel 1936, insieme alla compagna, lascia la Francia per partecipare allaguerra civile spagnola nelleBrigate internazionali, guidate dalrepubblicanoRandolfo Pacciardi in qualità di ispettore delle truppe repubblicane, col nome di battagliaGallo; dapprima come membro del Comitato Organizzatore delle Brigate Internazionali, in seguito del Comitato Militare. L'8 dicembre 1936 diventa Commissario Politico della XII Brigata Internazionale, con la quale partecipa alladifesa di Madrid. Incarico che lascia un mese dopo, essendo stato nominato Commissario Ispettore Generale delle Brigate Internazionali. Carica che manterrà fino all'11 febbraio 1939 quando si allontana dalla Spagna con gli ultimi volontari. Dopo la sconfitta dellaRepubblica spagnola a opera del generaleFrancisco Franco, ritorna inFrancia,[5] dove il governoDaladier lo fa internare in un campo di detenzione aLe Vernet.[6] Qui, tra gli altri, conosceLeo Valiani.

La seconda guerra mondiale

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Con lo scoppio dellaseconda guerra mondiale e la costituzione delgoverno collaborazionista di Vichy, guidato dal marescialloPhilippe Pétain, rimane agli arresti fino al 1941, quando è consegnato alle autorità fasciste italiane econfinato aVentotene.[7]

Dopo lacaduta del fascismo è liberato e lascia l'isola di Ventotene il 22 agosto per raggiungere Roma, dove lo attendeRenato Guttuso che lo accompagna a casa diLuchino Visconti, dove resterà ospite per qualche mese. All'armistizio, annunciato l'8 settembre 1943, entra a far parte del Comando generale delleBrigate Garibaldi, le formazionipartigiane di orientamentocomunista, conPietro Secchia,Gian Carlo Pajetta,Giorgio Amendola eAntonio Carini[8]. Diventa poi vicecomandante delCorpo volontari della libertà e stretto collaboratore diFerruccio Parri. Sul piano politico, contrapponendosi aMauro Scoccimarro, si schiera per un'unità operativa ampia, ma ribadisce la necessità di un governo popolare, diretta emanazione deiCLN, che succeda allo screditatogoverno Badoglio: nello stesso tempo, attraverso il giornaleLa nostra lotta, porta avanti la riorganizzazione dei quadri comunisti.

Nell'aprile del 1945 è tra i protagonisti dell'insurrezione dell'Italia settentrionale: secondo ilpartigianoUrbano Lazzaro dettoBill sarebbe stato proprio Luigi Longo, celandosi sotto la falsa identità di Valerio (Walter Audisio), a dare ilcolpo di grazia aBenito Mussolini dopo la suafucilazione, ma su quell'episodio, mai chiarito del tutto, esistono versioni contrastanti[9].

Nel 1947 pubblicherà a suo nomeUn popolo alla macchia descrivendo tutta l'epopea resistenziale della quale era stato testimone, in realtà il libro fu scritto interamente daGuglielmo Peirce, all'epoca redattore capo della terza pagina de l'Unità[10].

Il secondo dopoguerra

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Luigi Longo (a sinistra) insieme aPalmiro Togliatti durante l'VIII Congresso delPCI (Roma - dicembre 1956)

Al V Congresso del PCI (dicembre 1945), tiene una relazione sulla prospettiva del 'partito unico della classe operaia' e subito dopo è eletto alla carica di vicesegretario. Dopo la guerra fa parte dellaConsulta nazionale e nel 1946 dell'Assemblea Costituente; viene poi eletto allaCamera dei deputati nelle liste del PCI e successivamente viene sempre rieletto. Come vicesegretario mantiene un profilo politico più simile a quello dell'amicoPietro Secchia, preferendo sempre, a differenza dell'impostazione di Togliatti, una linea d'azione più fondata sulla lotta e sulla mobilitazione delle masse anziché primariamente sull'azione politico-parlamentare. Ciò nonostante fu sempre avulso, come anche Secchia d'altronde, da tentazioni avventuristiche, estremistiche o dogmatiche, e si riconobbe sempre nella strategia politica togliattiana. Tra le diverse iniziative messe in campo, fu ideatore e direttore della rivista "Vie Nuove", strumento che voleva conciliare mezzi di comunicazione di massa, necessità di svago e cultura popolare con le finalità dell'approfondimento politico.

Nel 1953 ottenne l'annullamento del matrimonio aSan Marino presentando un documento che conteneva una firma contraffatta della moglieTeresa Noce, che l'aveva lasciato a causa dei continui tradimenti. La stessa, nella propria autobiografiaRivoluzionaria professionale[11], riporterà di avere appreso questo fatto dalle pagine delCorriere della Sera, e che per lei rappresentò un evento «grave e doloroso più del carcere, più della deportazione». La sua decisione di rivolgersi alla Commissione Centrale di Controllo del PCI con l'intento di denunciare il comportamento di Longo fu considerata inopportuna da una parte del gruppo dirigente del Partito e questo determinò la sua esclusione dalla Direzione.

L'elezione a segretario del partito

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Luigi Longo (il primo a sinistra) al Congresso delPartito Socialista Unificato di Germania (SED), nel 1963

Nel 1964, in seguito alla morte diPalmiro Togliatti, diventa segretario del PCI, dichiarando di essere "un segretario e non un capo". Tra i suoi primi atti in qualità di segretario, fa pubblicare "Il memoriale di Yalta", uno scritto considerato il testamento politico di Togliatti, altrimenti destinato a rimanere riservato.

In questa veste, egli prosegue la linea togliattiana nota come "via italiana al socialismo"; nel campo delle relazioni estere e del movimento comunista internazionale, sviluppa la tematica togliattiana del "policentrismo", tendendo a superare ogni tipo di subordinazione acritica e incondizionata del PCI a partiti o stati "guida", pur nell'ambito di un unico ed unito movimento internazionalista che, al di sopra delle particolarità e della diversità delle vie al socialismo per le diverse nazioni del mondo, si riconosca attorno a precisi principi teorici. SostenneAlexander Dubček e laprimavera di Praga, il movimento di riforma da questi diretto, vedendovi un'occasione di rafforzamento e insieme di rinnovamento della democrazia socialista. Col viaggio aPraga ai primi di maggio manifestò al Dubček la solidarietà dei comunisti italiani allo sviluppo del socialismo cecoslovacco. Dopo l'intervento delPatto di Varsavia inCecoslovacchia, Longo e il PCI espressero il loro "grave dissenso", dissociandosi dai sovietici. Questo fatto provocò risentimenti da parte delPCUS, partito che era sempre stato un fondamentale riferimento nella linea politica del PCI.

Sempre in ambito internazionale, si espresse per il superamento della logica dei blocchi contrapposti e per una politica di sicurezza collettiva europea. Favorì l'Ostpolitik diBrandt, vedendovi una politica di sicurezza, di coesistenza pacifica e di possibile avanzata per i partiti comunisti dell'Europacapitalistica. Sotto la sua segreteria il PCI mutò anche le sue opinioni nel campo dell'integrazione europea, considerata ora un'occasione per le forze di sinistra e socialiste europee per sviluppare linee strategiche e politiche comuni e per costruire un'Europa dei popoli, democratica, non fondata sui grandi poteri economici. L'attenzione internazionalistica di Longo si concentrò anche sulla necessità di aiutare e favorire i movimentiantimperialisti eanticolonialisti delTerzo Mondo e di coordinare le forze politiche antimperialiste delMediterraneo per la riaffermazione della sovranità delle nazioni da ingerenze esterne.Sotto la sua direzione nel PCI si polarizza lo scontro interno tra "amendoliani" e "ingraiani"; suo compito fu perciò di mediare tra le due ali del partito, valorizzandone da un lato alcuni elementi e temperandone dall'altro gli eccessi.

Il Sessantotto

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Tentò di aprire un dialogo con ilmovimento del Sessantotto, ma il suo tentativo trovò resistenze anche nelle file dello stesso PCI. Nel maggio incontrò comunque un gruppo di studenti romani del movimento, sostenendo la necessità di ancorare le lotte studentesche alle lotte operaie. Colpito daictus alla fine del 1968, sarà affiancato daEnrico Berlinguer come vicesegretario già nel febbraio 1969 e nel 1972 ne sostiene la candidatura a suo successore alla guida del partito. Da quell'anno, fino alla morte, viene nominato presidente onorario del PCI. Nei confronti della politica della "Solidarietà nazionale" ha modo di esprimere obiezioni e contrarietà.Morì il 16 ottobre 1980 a Roma[12].

Il ruolo nel partito

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Luigi Longo era circondato nel suo ambito politico da un'aura di particolare autorevolezza derivatagli certamente dal ruolo di primo piano ricoperto durante laguerra di Spagna e nellaResistenza, ma soprattutto dalla sua statura intellettuale. Spesso veniva chiamato "Comandante Gallo", sebbene non tutti fossero abituati alle nomenclature rivoluzionarie. Si sapeva comunque che contava molto nelPartito in una lineagerarchica non corrispondente a quella ufficiale.

Così come Togliatti, Luigi Longo non frequentava ilTransatlantico né dava troppa confidenza a persone estranee alla sua cerchia. Certamente Longo aveva un ruolo molto importante all'interno delgruppo parlamentare: come già nella fase Costituente, era lui a dare il via libera per manifestazioni di dissenso, corali, di cui governava anche l'intensità e la durata[13]. L'apporto ai dibattiti parlamentari non fu ininfluente: molti discorsi furono rivolti contro i governi e le maggioranze di centro-sinistra, in favore di una nuova maggioranza che includesse tutte le forze comuniste, socialiste e democratiche assieme ai laici e ai cattolici di sinistra per un governo in grado di avviare le riforme di struttura e l'applicazione della Costituzione.

Particolarmente sensibile alle necessità delle classi contadine e del mondo agrario (egli stesso proveniva da famiglia contadina), rimase famoso un suo intervento contro il dazio sul vino. Nella base del PCI aveva grandissima popolarità per lo stile modesto e fraterno con cui intratteneva rapporti anche con piccole sezioni e singoli militanti; questa popolarità ebbe peso rilevante per la sua elezione asegretario.

Opere

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  • Gli inganni e le menzogne di "Giustizia e libertà", Parigi, Edizioni del P.C.d'I., 1931.
  • Il libro giallo della socialdemocrazia italiana, Paris, Edizioni di Stato operaio, 1933.
  • Un anno di guerra in Spagna, Parigi, Edizioni di coltura sociale, 1938.
  • Contro le provocazioni fasciste. Per l'ordine democratico, Roma, Società editrice l'Unità, 1945.
  • Ricostruire nella solidarietà nazionale, Roma, Società editrice l'Unità, 1945.
  • Un popolo alla macchia. Il diario, le memorie del grande combattente partigiano, Milano, A. Mondadori, 1947.
  • Sulla via dell'insurrezione nazionale, Roma, Edizioni di cultura sociale, 1954.
  • I giovani comunisti. Ambasciatori del futuro. XIV congresso nazionale della FGCI, Milano 23-26 giugno 1955, Roma, Gioventù nuova, 1955.
  • Le brigate internazionali in Spagna, Roma, Editori Riuniti, 1956.
  • Revisionismo nuovo e antico, Torino, Einaudi, 1957.
  • Lo statuto del Partito comunista italiano. Relazione all'VIII Congresso del PCI, Roma, Editori Riuniti, 1957.
  • Longo ai giovani. Lettera del segretario generale del PCI, Roma, Cronograph, 1960.
  • Le Brigate Internazionali, inTrent'anni di storia italiana, 1915-1945. Dall'antifascismo alla Resistenza, Torino, Einaudi, 1961.
  • Il miracolo economico e l'analisi marxista, conGino Longo, Roma, Editori Riuniti, 1962.
  • Gramsci oggi, Roma, Editori Riuniti, 1967.
  • Sui fatti di Cecoslovacchia, Roma, Editori Riuniti, 1968.
  • L'unità del movimento operaio, conEnrico Berlinguer, Roma, Editori Riuniti, 1968.
  • Un'alternativa per uscire dalla crisi, Roma, Editori Riuniti, 1969.
  • La Conferenza di Mosca, con Enrico Berlinguer, Roma, Editori Riuniti, 1969.
  • La politica comunista, con Enrico Berlinguer, Roma, Editori Riuniti, 1969.
  • Tra reazione e rivoluzione. Ricordi e riflessioni sui primi anni di vita del PCI, conCarlo Salinari, Milano, Edizioni del Calendario, 1972.
  • I centri dirigenti del PCI nella Resistenza, a cura di, Roma, Editori Riuniti, 1973.
  • Chi ha tradito la Resistenza, Roma, Editori Riuniti, 1975.
  • Dal socialfascismo alla guerra di Spagna. Ricordi e riflessioni di un militante comunista, con Carlo Salinari, Milano, Teti, 1976.
  • Continuità della Resistenza, Torino, Einaudi, 1977.
  • Opinione sulla Cina. Dalle polemiche sul revisionismo al dopo-Mao, Milano, La pietra, 1977.
  • La nostra parte. Scritti scelti 1921-1980, Roma, Editori Riuniti, 1984.ISBN 88-359-2737-4.
  • L'Unità clandestina (1942-45), specchio della lotta partigiana, inIl Calendario del Popolo, vol. 64, n. 740, Milano,Nicola Teti Editore, aprile 2009.

Storia elettorale

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ElezioniCameraCircoscrizione elettoralePartitoVotoResulto
1946Assemblea CostituenteMilano–PaviaPCI46,298Eletto
1948Camera dei deputatiMilano–PaviaFDP76,725Eletto
1953Camera dei deputatiMilano–PaviaPCI58,384Eletto
1958Camera dei deputatiMilano–PaviaPCI40,480Eletto
1963Camera dei deputatiMilano–PaviaPCI65,779Eletto
1968Camera dei deputatiMilano–PaviaPCI80,080Eletto
1972Camera dei deputatiMilano–PaviaPCI75,429Eletto
1976Camera dei deputatiMilano–PaviaPCI110,569Eletto
1979Camera dei deputatiMilano–PaviaPCI83,913Eletto

Onorificenze

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Ordine dell'Eroe popolare (Jugoslavia) - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i meriti ottenuti nel corso della lotta al nazifascismo, e per il contributo dato allo sviluppo dei rapporti italo-jugoslavi.»
— Belgrado, 11 marzo1980
Bronze Star Medal (Stati Uniti d'America) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Lenin (URSS) - nastrino per uniforme ordinaria

Note

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  1. ^LONGO, Luigi - Enciclopedia, suTreccani.URL consultato il 1º settembre 2025.
  2. ^Umberto Terracini nel febbraio del 1923, scrisse in una lettera "Il governo fascista ha aperto la grande battuta anticomunista da tempo preannunciata. Nello spazio di una settimana la polizia ha arrestato oltre 5000 compagni...". Arrigo Cervetto,Il primo processo al Partito Comunista d'Italia inLotta comunista n. 92, aprile 1978. Reperibile inMarxists Internet Archive
  3. ^La linea del 'socialismo in un solo paese' sostenuta da Stalin, si contrapponeva a quella dellarivoluzione permanente propugnata daTrotsky
  4. ^«Luigi Longo fu il vero protagonista della svolta estremistico-stalinista del 1929.» Franco Livorsi,Tra estremismo e stalinismo. Luigi Longo e la «svolta», inIl Calendario del Popolo, vol. 47, nn. 547 e 548, Milano,Nicola Teti Editore, ottobre e novembre 1991.
  5. ^L'esodo dal territorio spagnolo dei combattenti repubblicani antifascisti è chiamatola Retirada.
  6. ^Cfr. p.es. la biografia Treccani citata nei collegamenti esterni
  7. ^Commissione di Roma, ordinanza del 20.4.1942 contro Luigi Longo ("Attività comunista in Italia e all'estero. Commissario generale delle Brigate internazionali in Spagna"). In: Adriano Dal Pont, Simonetta Carolini,L'Italia al confino 1926-1943. Le ordinanze di assegnazione al confino emesse dalle Commissioni provinciali dal novembre 1926 al luglio 1943, Milano 1983 (ANPPIA/La Pietra), vol. IV, p. 1467
  8. ^Luigi Longo,I centri dirigenti del PCI nella Resistenza, Editori Riuniti, Roma, 1973, p. 38
  9. ^Vedi l'articolo di Dario FertilioSeniga: "non fu Longo ad uccidere il Duce. Era con me a Milano" inCorriere della Sera, 5 agosto 1993, p. 21, Archivio storico
  10. ^Nello Ajello,Il lungo addio: intellettuali e PCI dal 1958 al 1991, Laterza, 1997, p. 56,ISBN 978-88-420-5323-1.URL consultato il 18 ottobre 2022.
  11. ^Rivoluzionaria professionale, La Pietra, p. 411.
  12. ^ Enrico Gregori,Muore a Roma Luigi Longo, ex segretario del Pci, inilmessagero.it, 13 ottobre 2015.URL consultato il 16 giugno 2017.
  13. ^Si vedaGiuseppe Vacca eAldo Agosti,Luigi Longo: la politica e l'azione,Editori Riuniti, Roma 1992

Bibliografia

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  • Aldo Agosti (a cura di),Luigi Longo: la politica e l'azione, Roma, Editori Riuniti, 1992.ISBN 88-359-3603-9.
  • Aldo Agosti,Storia del Partito comunista italiano: 1921-1991, Roma - Bari, Laterza, 1999.ISBN 88-420-5965-X.
  • Giorgio Galli,Storia del partito comunista italiano, Milano, Il Formichiere, 1976.
  • Carlo Galluzzi,Togliatti, Longo, Berlinguer, Milano, Sperling & Kupfer, 1989.
  • Alexander Höbel,Il Pci di Luigi Longo (1964-1969), prefazione di Francesco Barbagallo, Napoli, Edizioni scientifiche italiane, 2010.
  • Alexander Höbel,Luigi Longo, una vita partigiana (1900-1945), prefazione di Aldo Agosti, Roma, Carocci, 2013
  • Luigi Longo,La nostra parte, scritti scelti a cura di Renzo Martinelli, Roma, Editori Riuniti, 1984.
  • Mauro Maggiorani e Paolo Ferrari (a cura di),L'Europa da Togliatti a Berlinguer, testimonianze e documenti, 1945-1984, postfazione di Giorgio Napolitano, Bologna, Il mulino, 2005.
  • Renzo Martinelli,Storia del Partito comunista italiano, VI. Il "Partito nuovo" dalla Liberazione al 18 aprile, Torino, Einaudi, 1995.ISBN 88-06-13877-4.
  • Renzo Martinelli, Giovanni Gozzini,Storia del Partito comunista italiano, VII. Dall'attentato a Togliatti all'VIII Congresso, Torino, Einaudi, 1998
  • Paolo Spriano,Storia del Partito comunista italiano, 5 voll., Torino, Einaudi, 1967-1975.

Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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PredecessoreSegretario del PCISuccessore
Palmiro Togliatti1964 -1972Enrico Berlinguer

PredecessoreDirettoreVie NuoveSuccessore
carica istituitasettembre1946 - novembre1956Maria Antonietta Macciocchi
V · D · M
Segretari delPartito Comunista Italiano
PCd'Ide factoAmadeo Bordiga (1921-1923) ·de factoAntonio Gramsci (1924-1926) ·Antonio Gramsci (1926-1927) ·Palmiro Togliatti (1927-1934) ·Ruggero Grieco (1934-1938) ·Giuseppe Berti (1938) ·Palmiro Togliatti (1938-1943)
PCIPalmiro Togliatti (1943-1964) ·Luigi Longo (1964-1972) ·Enrico Berlinguer (1972-1984) ·Alessandro Natta (1984-1988) ·Achille Occhetto (1988-1991)
V · D · M
Antifascismo in Italia (1919-1943)
Eventi storiciBiennio rosso in Italia (1919-1920) ·Strage di Palazzo d'Accursio (1920) ·Ribellione di Proština (1921) ·Repubblica di Albona (1921) ·Fatti di Sarzana (1921) ·Fatti di Empoli (1922) ·Sciopero legalitario (1922) ·Fatti di Parma (1922) ·Strage di Torino (1922) ·Delitto Matteotti eSecessione dell'Aventino (1924) ·Manifesto degli intellettuali antifascisti (1925) ·Attentati a Benito Mussolini (1925-1932) · Enciclica Non Abbiamo Bisogno (1931) ·Partecipazione degli antifascisti italiani alla guerra civile spagnola (1936-1939) ·Battaglia di Guadalajara (1937) ·Rivolta di San Mauro Forte (1940) ·Eccidio di Bari (1943)
Repressione dell'antifascismoSquadrismo ·Tribunale speciale per la difesa dello Stato ·Casellario politico centrale ·OVRA ·Confino ·Censura
Vittime della repressioneFerruccio Ghinaglia ·Giuseppe Di Vagno ·Giovanni Minzoni ·Giacomo Matteotti ·Piero Gobetti ·Giovanni Amendola ·Anselmo Cessi ·Gastone Sozzi ·Antonio Gramsci ·Fratelli Rosselli (Carlo eNello)
Formazioni combattentiFormazioni di difesa proletaria (Guardie Rosse ·Arditi del Popolo ·Legione Proletaria Filippo Corridoni) ·Colonna Italiana ·Battaglione Matteotti ·Battaglione Garibaldi
Partiti politiciPartito Repubblicano Italiano ·Partito Socialista Italiano ·Partito Socialista Italiano (massimalista) ·Partito Popolare Italiano ·Partito Comunista Italiano ·Partito Sardo d'Azione ·Partito Liberale Italiano ·Unione Nazionale ·Partito d'Azione ·Partito Socialista Unitario
Organizzazioni e movimenti
in ItaliaItalia libera ·Alleanza Nazionale per la Libertà ·Azione Cattolica
in esilioGiustizia e Libertà (Francia) ·Concentrazione antifascista (Francia) ·Mazzini Society (USA)
Stampa antifascistaAvanti! ·Critica Sociale ·L'Unità ·Il Popolo ·L'Ordine Nuovo ·La Rivoluzione liberale ·Non Mollare ·Umanità Nova ·Il Mondo ·L'Italia libera ·Il Quarto Stato
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