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È nellaHall of fame delCosenza[1], formazione in cui ha militato complessivamente in nove stagioni della sua carriera di calciatore, risultando il secondo per numero di incontri disputati in tutte le competizioni, e in cui ha allenato la prima squadra per tre stagioni.
Centrocampista di talento,[2]dotato di grande tecnica e bravo tatticamente.[3] Ha giocato in ogni parte del campo, tanto da esser sceso sui terreni di gioco indossando tutti i numeri dal 2 all'11.[4]
Nell'estate del 1984 passa al Pescara, in Serie B, voluto dal tecnico Catuzzi[31], e gioca una buona stagione daregista[32] eala destra[33][34], tra gli artefici del calcio a zona e offensivo già praticato a Bari[35] che si conclude con un buon settimo posto. A fine stagione il club abruzzese riscatta metà cartellino dal Bari in cambio di 2 miliardi di lire[36].
Nella stagione1985-1986 nel derby contro laSambenedettese realizza una rete con un pallonetto di testa da 40 metri[37]
ConGiovanni Galeone sulla panchina biancazzura, De Rosa, reintegrato a dicembre, gioca nuovamente nel ruolo di attaccante e contribuisce alla vittoria del campionato diSerie B 1986-1987 e alla promozione in Serie A del Pescara.
Nell'estate 1987 è acquistato dal Cosenza: sotto la guida tecnica diGianni Di Marzio, i calabresi ottengono lapromozione in Serie B attesa da 24 anni, segnando 2 reti (contro Casertana e Torres) in 29 presenze[38]. Nella stagione seguente, allenato daBruno Giorgi, sfiora con i rossoblù la promozione in Serie A, persa a causa della classifica avulsa giocando una positiva stagione da centrocampista e per la prima volta anche come difensore centrale.
Nella stagione 1989-1990 gioca tutte le 38 partite con due reti allenato da Luigi Simoni e nuovamente Gianni di Marzio che si conclude con una sofferta salvezza contribuendo molto insieme con Ciro Muro,Padovano e Marulla.
Con la maglia del Cosenza sfiora in più occasioni la massima categoria (1991-1992 conReja, alternandosi con buoni risultati nei ruoli di libero e regista, tra gli artefici insieme aMarulla,Biagioni,Compagno eSignorelli del quinto posto finale[39],1992-1993 conSilipo che arriva settimo è tra i più brillanti con Marulla,Statuto eBalleri[40]).
Nel 1993 passa alMatera dove disputa, dacapitano,[41] un solo campionato come centrocampista finendo la stagione da miglior marcatore (5 reti) suo record personale, tra i più presenti della squadra[41] e contribuisce in maniera importante alla salvezza della squadra. Tornato a Cosenza, nel campionato1994-1995 guidato daAlberto Zaccheroni, disputa una stagione positiva coi rossoblù[42][43], impiegato spesso come centrocampista a supporto delle punteMarco Negri eFrancesco Palmieri che, con 9 punti di penalizzazione in classifica, sfiorano la promozione in Serie A[44] giocando un bel calcio[45]. Nei successivi due campionati di Serie B è allenato prima daBortolo Mutti e poi nell'ultima stagione, a 35 anni, daGianni De Biasi eFranco Scoglio. Al termine dell'esperienza calabrese diviene il terzo calciatore del club per numero di presenze in tutte le competizioni.
Chiude la carriera da calciatore con due stagioni nelCastrovillari; nella sua carriera ha totalizzato più di 500 presenze tra i professionisti.
Subito dopo aver concluso la carriera di calciatore, diviene il vice diBortolo Mutti per due stagioni al Cosenza in B. Nel 2001 partecipa al corso Master diCoverciano e ottiene ilpatentino per allenare in massima serie, primo nel suo corso[47] insieme aSerse Cosmi[47].
Per la stagione diSerie B 2001-2002, gli è affidata la panchina del Cosenza[48]. Debutta con una vittoria in casa , poi ottiene due pareggi (il primo in trasferta con laSampdoria) e una vittoria in trasferta nelle quali la squadra gioca un calcio piacevole[49][50]. È esonerato dopo otto partite, sostituito daEmiliano Mondonico e richiamato a 4 giornate dalla fine del campionato[51], dove ottiene un pari in casa colNapoli e due vittorie in casa e in trasferta controPalermo eEmpoli, salvando la squadra dalla retrocessione[52]. A Cosenza lancia il diciannovenneFrancesco Modesto e rilancia l'ex MilanGianluigi Lentini ePietro Strada.
Il 27 gennaio 2003 diventa allenatore delCrotone, inSerie C1 2002-2003, sostituendo l'esoneratoAuteri[53]. È esonerato dopo cinque gare (4 pari, una sconfitta), venendo rimpiazzato da Auteri[54]. Torna a guidare il Cosenza nel 2003 in Serie B: poco prima dell'inizio della stagione, il club è escluso dal campionato per problemi burocratici[55]. Nella stagione2004-2005 diventa nuovamente allenatore del Cosenza, partecipante dopo le vicissitudini societarie al campionato diSerie D; le precarie condizioni societarie lo costringono a dimettersi dopo qualche mese da inizio campionato[56].
Il 17 gennaio 2007 è ufficializzato nuovo allenatore delPescara, inSerie B 2006-2007[57]: nonostante l'arrivo dei primi successi stagionali,[58][59][60] e alcuni buoni risultati[61][62][63] (il miglior Pescara della stagione)[64][65] facendo un calcio offensivo[66] e buone prestazioni anche contro Juventus[67] e Napoli[68] De Rosa, che guida gli abruzzesi sino a fine stagione, non riesce a evitare la retrocessione, avvenuta alla 38ª giornata con la sconfitta a Piacenza[69]. Il 4 agosto 2007 diventa allenatore dellaBerretti del Crotone[70], allenandola per un campionato. Nel 2009 è commentatore tecnico sull'emittente televisivaContoTv[71]. Il 7 aprile 2009 è ingaggiato come nuovo allenatore delMonopoli[72], inLega Pro 2008-2009, sostituendo l'esonerato Geretto. Guida i pugliesi alla salvezza anticipata e al 7º posto finale (3 vittorie, 2 pari, una sconfitta). Nella stagione 2009-2010 allena ilFrancavilla[73]. Il 7 agosto 2010 è presentato allenatore degliAllievi Nazionali del Cosenza. Lascia gli Allievi Nazionali dopo un mese e mezzo dall'incarico, diventando il vice diMario Somma al Cosenza, inLega Pro Prima Divisione 2010-2011.[74]
L'8 febbraio 2011 è chiamato alla guida della prima squadra del Cosenza, sostituendo il dimissionario Toscano:[75] a causa dei problemi societari - la squadra è penalizzata di 5 punti -De Rosa vive momenti difficili[non chiaro], inclusi i ripetuti ammutinamenti dei giocatori agli allenamenti,[76] che nonostante dei buoni risultati[77][78][79] e buone prestazioni[80] culmineranno con la retrocessione della squadra inLega Pro Seconda Divisione dopo i play-out colViareggio.[81]
Il 26 luglio 2013 diviene il nuovo allenatore delCastrovillari[84] per la stagione 2013-2014, in cui guida la squadra al secondo posto finale in classifica e alla vittoria dei play-off.[85] A metà novembre 2014 torna ad allenare il Castrovillari durante il campionato 2014-2015. Il 14 febbraio 2015 si dimette dopo tre mesi dall'incarico, a causa dei gravi problemi societari[86].
Il 31 luglio 2015 è annunciato allenatore e direttore tecnico della società sportiva giovanile diLuigi Marulla, suo ex compagno di squadra[87]. Il 3 febbraio 2017 è ufficializzato come responsabile tecnico del settore giovanile delRende, in Lega Pro[88].
Nel 2020 è inserito dall'Associazione Italiana Calciatori nel progetto "L'inviato AIC sul campo", che prevede il coinvolgimento diretto di alcuni ex calciatori con la loro presenza allo stadio per le gare di campionato e materialmente sul campo e far raccontare loro storie ed esperienze che hanno vissuto durante la loro carriera.[89]
Il 29 maggio 2021 è ufficializzato nuovo allenatore del Rende, terz'ultimo in classifica a un punto dalla zona retrocessione, con il compito di ottenere la salvezza diretta nelle ultime quattro gare[90]. Conquista anticipatamente la salvezza, a seguito della vittoria per 5-3 sul Biancavilla[91].
Attualmente è responsabile delle giovanili e allenatore dell'U17 del Rende[92]