Luciano Della Mea (Torre Alta,29 maggio1924 –Firenze,25 marzo2003) è stato unattivista,partigiano egiornalistaitaliano.
Ha vissuto inorfanotrofio per sette anni fraLucca ePisa. Interrotti gli studi nel 1940 per andarevolontario in guerra, è stato per tre annicarrista nelMontenegro. Dopo l'8 settembre fuinternato col suo reparto in uncampo di concentramento inGermania. Rientrato in Italia a combattere nell'esercito dellaRepubblica Sociale Italiana, disertò e si unì aipartigiani della VI divisione "Giustizia e libertà". Nel dopoguerra si iscrisse alPSI, poi nel 1964 alPSIUP. È stato redattore dell'Avanti!, diMondoperaio, diMondo Nuovo, delPaese, deiQuaderni Rossi, diNuovo Impegno, ecc.
Ha collaborato a diversi periodici militanti come larivistaIl Labriola,Lotta di classe eLa classe. Inoltre è stato consulente editoriale delTouring Club Italiano, diNistri-Lischi,Feltrinelli,Bertani, Mazzotta,Jaca Book,Circolo del Pestival. Dal 1985 fu direttore della rivista politico-culturaleIl Grandevetro, a cui continuerà a collaborare attivamente fino alla morte. Con altri, nel 1998, fonda la rivistabimestraleInOltre Jaca Book.
Attivista politico, ha vissuto intensamente la stagione dei movimenti dellacontestazione (1966-1973). È stato direttore del periodicoIl potere operaio (1966-1968) a cui collaboravanoAdriano Sofri,Gian Mario Cazzaniga ed altri. Dopo la divisione del movimentoIl potere operaio pisano, Della Mea è stato tra i fondatori dellaLega dei Comunisti. Nel 1972 fu tra i primi a organizzare la campagna nazionale di denuncia dell'assassinio diSerantini e a costituire il "Comitato di Giustizia per Franco Serantini".
Fra le sue molteplici attività va ricordata quella a sostegno deimalati mentali, iniziata nelmanicomio d'Arezzo conAgostino Pirella nel 1976, sulla base delle pratiche diFranco Basaglia. Sua la cura di diverse pubblicazioni di quel periodo, tra cui il libro dell'internataAdalgisa ContiManicomio 1914. Gent. Dottore questa è la mia vita, da cuiCristina Crippa nel 1996 trasse lo spettacolo teatraleLola che dilati la camicia. Autore di molti volumi disaggistica,letteratura (Il Colonnello mi manda a dire,Einaudi, 1958),teatro epoesia, era il fratello maggiore del cantautore politicoIvan Della Mea. Le sue ceneri riposano nel piccolo cimitero di Torre Alta.
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