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Luciano Benetton

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Luciano Benetton

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato23 aprile 1992 –
14 aprile 1994
LegislaturaXI
Gruppo
parlamentare
PRI
CircoscrizioneVeneto
CollegioTreviso
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Repubblicano Italiano
Professioneindustriale

Luciano Benetton (Treviso,13 maggio1935) è unimprenditore,politico edirigente sportivoitaliano, fondatore delGruppo Benetton e senatore per ilPartito Repubblicano Italiano dal 1992 al 1994. SecondoForbes, nel 2019 è l'877° uomo più ricco del mondo con un patrimonio stimato di 2,8 miliardi di dollari.[1].

Biografia

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Nato nel1935 aTreviso, primogenito di Leone Benetton e Rosa Carniato, Luciano Benetton ha dato inizio nel1965, insieme ai fratelli Giuliana,Gilberto e Carlo, all'attività diBenetton Group, società oggi presente nei principali mercati del mondo con oltre 6.000 punti vendita. Siede nelconsiglio di amministrazione diEdizione srl, laholding finanziaria di famiglia.

È statoSenatore della Repubblica nellaXI Legislatura, dal1992 al1994, eletto nelle file delPartito Repubblicano Italiano.

Nel maggio 2013, a dieci anni esatti dall’annuncio di Luciano Benetton («Passo indietro della famiglia, più potere ai manager»), si completa il passaggio e nel consiglio di amministrazione i quattro fratelli Benetton lasciano il posto ai rispettivi figli. A Luciano subentraAlessandro, già da alcuni anni presente nel consiglio d'amministrazione e dall'aprile 2012 presidente diBenetton Group. Nel maggio 2014, Alessandro Benetton lascia la presidenza della società e a novembre 2016 esce anche dal consiglio di amministrazione per divergenze strategiche con la famiglia. Alla presidenza viene nominatoFrancesco Gori mentre nel maggio 2017 aTommaso Brusò viene conferito l'incarico di direttore operativo.

Nel febbraio 2018, dopo le difficoltà finanziarie incontrate dal gruppo con una perdita record nel 2017 di 180 milioni, Luciano Benetton rientra nel CdA dell'azienda a 83 anni ed è nominato presidente esecutivo, occupandosi in particolare dell'attività commerciale, dei negozi e, insieme aOliviero Toscani, della comunicazione.Jean-Charles de Castelbajac è nominato direttore creativo delle collezioni uomo e donna.

Il 14 agosto 2018 avviene il crollo delviadotto Polcevera aGenova (noto anche comePonte Morandi) che provoca 43 morti e 566 sfollati.[2][3] Scoppia la polemica sulle concessioni date a suo tempo alla societàAutostrade per l'Italia, controllate dai Benetton attraversoAtlantia; all'interno delgoverno Conte si alzano voci che ne chiedono la revoca.[3] L'aspra polemica si protrae nel tempo e porta nel settembre 2019 alle dimissioni diGiovanni Castellucci dai ruoli di amministratore delegato e direttore generale di Atlantia con una buonuscita di 13 milioni.

Nel novembre 2019, Luciano Benetton invia una lettera ai maggiori quotidiani italiani in cui parla di "campagna d'odio" che si è scatenata sulla sua famiglia, definisce iBenetton "parte lesa" rispetto alle vicende di Genova perché "nessun componente della famiglia Benetton ha mai gestito Autostrade". Ancora: "Non cerco giustificazioni, da quanto sembra l'organizzazione di Autostrade si è dimostrata non all'altezza, non è stato mantenuto il controllo necessario a tenere i settori di un sistema così complesso. Una struttura è fatta di uomini e qualche mela marcia può celarsi dappertutto".[4][5] Una lettera che ha suscitato anche polemiche.[6]

Attività nello sport

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Entrato come sponsor diMichele Alboreto nel 1981 e successivamente delle scuderieTyrrell (1983) eAlfa Romeo (1984 e 1985), nel 1985 ilGruppo Benetton, sotto la guida di Luciano, entrò nellaFormula 1 tramite l'acquisizione delle scuderieToleman eSpirit, fondando laBenetton Formula. La direzione del team venne affidata aFlavio Briatore. Negli anni '80 e '90 la Benetton fu protagonista nel mondo delle corse, conquistando due mondiali piloti (nel1994 e1995) e un mondiale costruttori e, soprattutto, lanciò la carriera del pilota tedescoMichael Schumacher, campione indiscusso degli anni '90 e 2000. In totale la scuderia di Luciano Benetton vinse 27 Gran Premi su 260 gare. Fra i piloti che gareggiarono con tale scuderie, oltre al citato Schumacher, troviamoGiancarlo Fisichella,Nelson Piquet,Jean Alesi,Gerhard Berger.

A causa degli scarsi successi e dei costi sempre maggiori di partecipazione nel mondiale, la scuderia venne ceduta, nel 2000, allaRenault F1, pur rimanendo la denominazione del team Benetton fino alla fine della stagione 2001.

Parallelamente all'attività nell'automobilismo, Luciano Benetton affiancò il rugby. Già nel 1979 il Gruppo Benetton divenne sponsor delRugby Treviso per poi decidere di acquisirlo trasformandolo nellaBenetton Rugby Treviso.

Mecenatismo

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LaFondazione Benetton Studi Ricerche ha sviluppato la collezioneImago Mundi, progetto culturale non profit che guarda ai nuovi orizzonti d'arte mondiali per realizzare una propria e particolare catalogazione delle varie poetiche, dei linguaggi e delle opere.

Commissionando le opere ad artisti affermati o esordienti di differenti paesi, ne è risultata una vastissima raccolta di Arte contemporanea di migliaia di opere legate dall’unico vincolo dell'omogeneità di formato (10×12 cm).

La collezione dei dipinti, la cui struttura espositiva è stata progettata dall’architettoTobia Scarpa, ha partecipato a rassegne ed esposizioni in collaborazione con istituti privati e pubblici in tutto il mondo.

Vita privata

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È padre di cinque figli: Mauro (15 giugno 1962),Alessandro (2 marzo 1964), Rossella (23 giugno 1965) e Rocco (29 settembre 1969), nati dal suo matrimonio con Maria Teresa Maestri, e Brando, nato dalla sua relazione con l'imprenditriceMarina Salamon.

Riconoscimenti

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  • 10 giugno 1992:

Master in Business Administration Honoris CausaInstituto de Empresa, Madrid

  • 22 maggio 1994:

Laurea Honoris Causa in Legge Boston University

  • 19 maggio 1995:

Laurea Honoris Causa in Economia aziendale Università Ca' Foscari di Venezia

  • 18 aprile 2000:

GEI (Gruppo Esponenti Italiani) Award New York

  • 30 ottobre 2000:

Premio Tiepolo Fiat Ibérica, Madrid

  • 27 marzo 2007:

Laurea Honoris Causa in ComunicazioneUniversidad de las Comunicaciones del Cile (UNIACC).

Controversie

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Nel1993 laProcura diMilano trasmise alSenato la richiesta diautorizzazione a procedere nei confronti di Benetton, accusato di aver favorito con manovre finanziarie illecite ilfallimento dell'azienda di abbigliamentoFiorucci S.p.A., a cui era legato come membro del consiglio di amministrazione.[7]

InArgentina è uno dei più importanti proprietari terrieri; come documentato dalla televisioneFrance 5 in un servizio del2010 alleva consfruttamento intensivo migliaia di pecore con criteri che possono essere ritenuti pocoecosostenibili. È inoltre coinvolto in un contenzioso aperto con le popolazioni indigene locali, iMapuche, sulle modalità di appropriazione di estesi terreni inPatagonia, come documentato dalla trasmissione televisivaReport in un servizio andato in onda il 7 giugno2009.[8]

Note

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  1. ^(EN)Luciano Benetton, suforbes.com.
  2. ^Genova, le 43 vittime del crollo del ponte Morandi, suansa.it, 18 agosto 2018.URL consultato il 3 dicembre 2019.
  3. ^abPonte Genova, Toninelli: prepariamo decreto urgente, 566 sfollati, suit.reuters.com,Reuters, 4 settembre 2018.URL consultato il 3 novembre 2018(archiviato dall'url originale il 12 settembre 2018).
  4. ^Ponte Morandi, ora Luciano Benetton scarica i suoi manager e fa la vittima: "Basta odio contro di noi", suilfattoquotidiano.it, 1º dicembre 2019.URL consultato il 3 dicembre 2019.
  5. ^"Atlantia, anche noi parte lesa". Benetton scarica sui manager, suaffaritaliani.it, 1º dicembre 2019.URL consultato il 3 dicembre 2019.
  6. ^Maurizio Belpietro,Benetton, padroni a loro insaputa, La Verità, 2 dicembre 2019, pp.1-5
  7. ^Relazione sulla domanda di autorizzazione a procedere contro il Senatore Luciano Benetton (PDF), sunotes9.senato.it.
  8. ^ServizioLa ricaduta della trasmissione televisivaReport, sureport.rai.it.URL consultato il 16 luglio 2011(archiviato dall'url originale il 23 novembre 2015).

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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V · D · M
Regno Unito (bandiera)/Italia (bandiera)[1]Benetton Formula
Vetture
PassateB186 ·B187 ·B188 ·B189 ·B189B ·B190 ·B190B ·B191 ·B191B ·B192 ·B193A ·B193B ·B194 ·B195 ·B196 ·B197 ·B198 ·B199 ·B200 ·B201
Piloti
PrincipaliJean Alesi ·Gerhard Berger ·Thierry Boutsen ·Martin Brundle ·Jenson Button ·Teo Fabi ·Giancarlo Fisichella ·Johnny Herbert ·JJ Lehto ·Roberto Moreno ·Alessandro Nannini ·Riccardo Patrese ·Nelson Piquet ·Emanuele Pirro ·Michael Schumacher ·Jos Verstappen ·Alexander Wurz
Persone
FondatoreLuciano Benetton
PassateJohn Barnard ·Ross Brawn ·Flavio Briatore ·Rory Byrne ·Mike Gascoyne ·David Richards ·Pat Symonds ·Nicholas Tombazis ·Tom Walkinshaw ·Nick Wirth
Ingrassetto vetture e piloti che con la scuderia hanno conquistato il titolo mondiale.
  1. ^Dal 1996 al 2001 ha corso con licenza italiana.
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