«…Lovere, perché sebbene ora spetti al bergamasco, fu però lungamente congiunto alla Val Camonica ai tempi antichi, come al presente è alla medesima unito in spirituale sotto il Vescovo di Brescia e forma l'angolo sinistro del lago Sebino, dove comincia la giurisdizione della Valle.»
(Gregorio Brunelli,Curiosi trattenimenti contenenti ragguagli sacri e profani dei popoli camuni, 1698[9])
La storia di Lovere è ricchissima di avvenimenti, vista la sua posizione strategica che lo colloca tra l'alto Sebino e l'imbocco dellaval Cavallina per i collegamenti via terra, ed all'estremità nord del lago d'Iseo per i trasporti via acqua. I primi insediamenti accertati risalgono ad un periodo compreso tra ilV ed ilIII secolo a.C., come testimoniato dalla presenza di un nucleo abitativo di origineceltica posto in una posizione strategica, tuttora chiamatoCastelliere.
I secoli successivi videro l'arrivo delladominazione romana, che costruirono un'importante via di comunicazione, denominata poistrada di San Maurizio, e la costruzione di un consistente centro abitato sulle rive del lago. A tal riguardo numerosi sono i reperti rinvenuti, tra cui numerose sepolture con relative lapidi, risalenti ad un periodo compreso tra ilI ed ilIV secolo. Inoltre sul territorio venne scoperto un ingente quantitativo di monete e gioielli che, denominatoil tesoretto di Lovere, è ora custodito presso ilmuseo archeologico di Milano. Nel 2013 sono iniziati i lavori di scavo per il recupero della necropoli romana. Nel 200 d.C. l'ImperatoreAlessandro Severo trasformò lastrada di San Maurizio in via militare con il nome diVia Alessandra Augusta per trasferire rapidamente gli eserciti dalla pianura alDanubio.
Inizialmente il territorio venne dato in gestione ai monaci diTours (Abbazia di Marmoutier,Testo in latino disponibile suwikisource), i quali lo permutarono a favore del vescovo di Bergamo, al quale poi subentrò la famiglia Celeri. Erano gli anni in cui infuriavano le lotte di fazione traguelfi e ghibellini, ed anche Lovere si trovò al centro di numerosi scontri: a tal riguardo il paese si dotò di parecchie fortificazioni, tra cui torri e cinte murarie, in posizione dominante rispetto al lago. Restano ancora di quell'epoca, le case torri, comeTorre Soca,Torre degli Alghisi e laTorricella rotonda dell'antica cinta muraria.
Il territorio di Lovere all'interno dellaVal Camonica
Gli scontri si protrassero fino alla prima metà delXV secolo, quando il territorio passò nellaRepubblica di Venezia, che demolì numerose fortificazioni e che accolse il desiderio di parte della popolazione di porla sottoBergamo (1441).[11] Dalla città di Bergamo giungeva ogni anno unpodestà ad amministrare giustizia.[9]
La Serenissima varò numerose leggi volte a risollevare la situazione sociale ed economica, facendo rivivere il centro abitato e migliorando le condizioni di vita degli abitanti. Furono anni di invidiabile floridezza, soprattutto grazie alla fiorente produzione delPanno di Lovere, un tessuto in lana all’epoca richiestissimo, che rese Lovere nota in tutta l’Europa.
Già in quel periodo cominciarono a svilupparsi numerose attività industriali in ambito siderurgico, che portarono benessere e sviluppo di tutta la zona fino alXX secolo, quando il paese ha cominciato a puntare decisamente anche sull'industria turistica, al fine di valorizzare le ricchezze paesaggistiche e culturali di cui è ricco.
Lo stemma comunale non è ancora stato ufficialmente concesso, ma è documentato fin agli inizi del XV secolo ed è raffigurato su alcuni edifici storici.
«Di rosso, al fascio dispighe d'oro legate da un nastro bifido d'argento con impresso il motto VNITAS in caratteri capitali di nero.»
Le spighe di grano volevano indicare lo stato di floridezza a cui le fabbriche del panno avevano portato Lovere.[13]Il gonfalone è un drappo di verde.
Basilica di Santa Maria in Valvendra. Situato in localitàVal Vendra, dove scorre l'omonimo torrente, venne edificata nella seconda metà delXV secolo. La più grande chiesa della diocesi di Brescia, Inizialmente presentava uno stile gotico, che con le successive ristrutturazioni dei secoli seguenti è stato modificato in un genere rinascimentale. La struttura prevede tre navate, con la principale sormontata da una volta a botte e divisa dalle altre due laterali con una serie di colonne. All'interno si possono ammirare le celebri ante d'organo con l'Annunciazione dipinta daFloriano Ferramola e Santi Faustino e Giovita a cavallo, capolavoro diAlessandro Bonvicino detto Il Moretto da Brescia, già nella cattedrale di Brescia, opere diGian Paolo Cavagna,Domenico Carpinoni e la pala d'altare con l'Assunzione di Tommaso Bona, sculture in legno e in marmo della bottega dei Fantoni.
Chiesa di San Giorgio. La chiesa di San Giorgio, documentata già nel1263, è uno degli edifici religiosi più antichi della zona. Tuttavia della struttura è rimasto ben poco, viste le numerose modifiche apportate nel corso dei secoli. La principale di queste risale alla seconda metà delXV secolo, quando la chiesa venne rialzata ed ampliata, andando ad inglobare nella propria struttura la casa-torre denominataTorre Soca, risalente alXIII secolo e di proprietà della famiglia Celeri. Una successiva ristrutturazione ha portato a tre il numero delle navate, demolendo però il campanile. All'interno si possono ammirare opere di grande spessore artistico: ilMosè che fa scaturire l'acqua dalla rupe diJan de Herdt, l'Ultima cena diGian Paolo Cavagna e laTrinità con la vergine e S. Giorgio diAntonio Gandino.
Monastero di Santa Chiara. Edificato nella prima parte delXVI secolo ed ampliato più volte, ospita ancor oggi le monache clarisse. Soppresso in età napoleonica e ripristinato al termine delXIX secolo, custodisce numerose opere pittoriche. La Fondazione Oprandi si sta impegnando nei lavori di restauro dell'antico edificio, restituendone l'arredo pittorico e gli stucchi. Il complesso monastico presenta al proprio interno la chiesetta di Santa Chiara, piccolo edificio di culto molto caratteristico.
Oratorio di San Martino. Di origine antichissima, risalirebbe addirittura alIX secolo, epoca in cui i territori erano posti sotto la giurisdizione dei monaci di Tours. Con il passare del tempo venne sempre meno utilizzato, date le sue ridotte dimensioni, fino ad arrivare al suo abbandono, avvenuto nelXVII secolo. Soltanto un recente restauro ha permesso di recuperare parte del patrimonio artistico in esso custodito, tra cui numerosi affreschi nell'abside.
Santuario di San Giovanni. Posto in una zona suggestiva, sul culmine delmonte Cala, offre un'ottima visuale su gran parte del lago e le zone circostanti. Edificato nelXV secolo ed inizialmente intitolato a San Zenone, è tuttora meta di pellegrinaggio per numerosi abitanti di Lovere.
Torre Civica (XV secolo), alta 28 metri, sulla quale si possono ammirare l'orologio e alcuni affreschi.
Lovere - la torre civicaLovere - affreschi sulla torre civica
La torricella(XI secolo), che faceva parte delle mura medioevali.
Lovere- La torricella
Torre degli Alghisi, eretta nel XII secolo, con interventi successivi del XIII e XIV secolo, appartenuta all'omonima famiglia ghibellina.
Lovere - Torre degli Alghisi
Accademia Tadini. Ospitata in un edificio neoclassico, situato nei pressi di piazza Garibaldi, è tra i musei più antichi della Lombardia, essendo stato fondato ufficialmente nel 1829. Il nucleo è rappresentato da un gruppo di opere diAntonio Canova, tra le quali il bozzetto per laReligione e laStele Tadini, ultima opera del grande scultore. La pinacoteca comprende dipinti di artisti lombardi e veneti tra i qualiJacopo Bellini,Francesco Benaglio,Paris Bordon,Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto, diGiandomenico Tiepolo eFrancesco Hayez. Vi sono contenute anche una preziosa collezione di porcellane provenienti dalle manifatture diSèvres,Meißen,Höchst eCapodimonte. L'Accademia comprende anche scuole di musica e di disegno ancora attive, importante punto di riferimento per il territorio.
Municipio
Palazzo Bazzini. Edificato nel1616 dal condottiero Adorno Bazzini di fronte alla basilica di S. Maria in Valvendra, presenta una struttura ad U, ornata da pilastri ed archi ed arricchita da un giardino al termine del quale si trova una piccola torre.
Piazza Vittorio Emanuele II. Da sempre considerata il cuore pulsante del borgo, originariamente era chiamatapiazza degli uffizi, a causa della presenza della sede di gran parte delle istituzioni. Tra i palazzi che la circondano merita menzione ilpalazzo podestarile, antica sede del podestà, e la torre civica, che porta ancora i segni della dominazione veneta. Attiguo ad essa si trova latorre Alghisi, risalente anch'essa al periodo medievale ed appartenuta ad un'importante famiglia loverese
Museo Civico di Scienze Naturali Alessio Amighetti, un locale di180 m² in via Marconi, nel parco di Villa Milesi. Le finalità del Museo sono raccogliere, conservare ed esporre al pubblico reperti scientifici; far conoscere il patrimonio naturalistico e storico locale; favorire lo sviluppo di una mentalità rispettosa delle risorse ambientali e tesa alla loro valorizzazione[15]. La sede espositiva comprende diverse sezioni: ornitologica, entomologica, malacologica, botanica, mineralogica e un'aula per la didattica.
Visuale sulLago d'Iseo dal castelliere GallicoIl Castelliere Gallico. Questa costruzione è forse la più antica presente sul territorio loverese e può essere databile tra il quinto ed il terzo secolo a.C. Situato in posizione panoramica e strategica possiede resti di muratura. Si tratta di un insediamento fortificato che sorge su un poggio naturale a circa 300 metri di quota. Si ipotizza rappresenti un sito fortificato del periodo celtico della cultura camuna, della cui presenza si hanno testimonianze certe a partire dal II millennio A.C. Probabilmente già attivo durante l’Età del Bronzo e del Ferro, l'influenza celtica è ben visibile dal punto di vista architettonico.[16]
Gliscotöm sono neldialetto bergamasco deisoprannomi o nomignoli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Lovere èPulintìne.
"Stagione dei Concerti", sala dei Concerti dellaAccademia Tadini - musica da camera nei mesi di aprile, maggio, giugno di ogni anno. 87ª edizione nel 2014
Rassegna "Museo in Musica", sala degli Affreschi dell'Accademia Tadini - esibizione di giovani concertisti ogni sabato pomeriggio da giugno a fine settembre - 4ª edizione nel 2014
La mobilità di persone e merci a Lovere è storicamente legata alla presenza del lago sul quale era attivo per tutto il XX secolo un servizio di trasporto su chiatte di carri ferroviari inoltrati mediante laferrovia Palazzolo-Paratico e destinati alle locali acciaierie.
È anche praticato lo sport delcanottaggio sul lago, grazie alla presenza della Canottieri Sebino, la quale ha allenato diversi personaggi illustri in questo sport, tra cui un equipaggio che ha partecipato alleolimpiadi del 1948 e un altro, che vinse iCampionati del mondo di canottaggio nel 2013.
^M. Wortley Montagu, Lady Mary Wortley Montagu. Lovere, il luogo più romantico che abbia mai visto in vita mia. Lettere da Lovere e dintorni 1749-1755, traduzione e note di C. Peverati. I Quaderni del Centro Civico Culturale di Lovere 1, Lovere 2009