Lotta di Popolo | |
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Stato | ![]() |
Sede | Roma |
Fondazione | 1º maggio 1969 |
Dissoluzione | 1973 |
Ideologia | Neofascismo Nazi-maoismo Nazionalismo rivoluzionario |
Collocazione | Estrema destra |
Colori | Nero |
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L'Organizzazione Lotta di Popolo (OLP) fu un gruppo politiconeofascista sorto inItalia nel 1969. Il manifesto programmatico, che dichiarava di voler fondere gli ideali del neofascismo con alcuni dei temi della sinistra, fu creato da esponenti di altre organizzazioni di estrema destra:Stefano Delle Chiaie,Paolo Signorelli,Fabio De Felice, Enzo Maria Dantini eClemente Graziani. Cessò di esistere nel 1973.
Il 1º maggio 1969, nella casa dello studente di via Cesare de Lollis aRoma, si costituì con un convegno nazionale, l'Organizzazione Lotta di Popolo. Tra i promotori Enzo Maria Dantini[1] e Ugo Gaudenzi[2] (già esponenti diPrimula Goliardica), Serafino Di Luia (giàAvanguardia Nazionale)[3] e Ugo Cascella[4]. Nacque come movimento extraparlamentare, raccogliendo l'eredità della sezione italiana diJeune Europe e di gruppi studenteschi qualiPrimula Goliardica (che faceva a sua volta riferimento all'Unione Democratica per la Nuova Repubblica diRandolfo Pacciardi), il Movimento Studentesco Operaio d'Avanguardia, e ilFUAN-Caravella. Si distinse nettamente da altri gruppi coevi per le posizioni originali, definite poinazimaoiste.
Anticipando in parte alcune tendenze della destra eversiva dei tardi anni settanta, Lotta di Popolo assunse posizioni ideologiche eclettiche nel tentativo di allargare il proprio bacino di influenza, arrivando a cooptare alcuni temi cari alla sinistra. L'organizzazione rivendicava la continuità rispetto alla partecipazione agliscontri di Valle Giulia di alcuni militanti diestrema destra insieme almovimento studentesco e ai militanti di sinistra contro la polizia[5]. Il tentativo di Lotta di Popolo fu quello di cavalcare le lotte studentesche abbandonando l'impostazione nostalgica delMSI e sfruttando la critica sviluppata dal movimento studentesco contro l'indirizzo riformista delPCI.
Con i suoi volantini attaccava la divisione in blocchi del mondo sancita aJalta e iltrattato di non proliferazione nucleare voluto daUSA eUnione Sovietica, che venivano letti come tentativi per impedire l'emancipazione degli Stati europei. Sosteneva inoltre che "antifascismo eanticomunismo sono false contrapposizioni create dal sistema per incanalare le forze rivoluzionarie" e rilanciava l'unità del popolo italiano "al di fuori e contro le istituzioni" per liberarsi "dall'oppressione politica, economica e culturale dell'imperialismorusso-statunitense dei suoi alleati,Vaticano esionismo internazionale."[6]
Nel corso del tempo cercò riferimento nellaRivoluzione culturale cinese, protestò contro laguerra del Vietnam, oscillò su posizioni anarcoidi[7] e portò avanti la criticanazionalista verso i movimenti di sinistra, sostenendo che il comunismo si era consolidato inUnione Sovietica soltanto grazie alla russificazione diStalin che, superata l'opposizione diTrockij, fece appello agli istinti nazionali del popolo russo[8].
Lotta di Popolo svolse in sostanza il ruolo di una "camera di compensazione" tra i due principali gruppi della destra eversiva del periodo,Ordine Nuovo eAvanguardia Nazionale, e unendo al suo interno i principali esponenti delle due formazioni ne favoriva il coordinamento[9]. Il gruppo si sciolse nel 1973, contemporaneamente allo sciogliemento forzato di Ordine Nuovo e alla crisi di Avanguardia Nazionale.
Un'altra organizzazione diestrema destra era denominata Lotta Popolare (LP). Fu fondata alla fine del 1974 a Roma da Luigi D'Addio (segretario della sezione prenestina dell'MSI) e Paolo Sgrò (segretario di Portonaccio) come corrente interna al Movimento Sociale. In seguito aderì anchePaolo Signorelli[10]. I militanti organizzavano manifestazioni a favore dell'occupazione di case sfitte e contro il carovita, con l'obiettivo di espandersi nei quartieri popolari della capitale. Il movimento ottenne il supporto delFronte della Gioventù guidato daTeodoro Buontempo. Insieme ad Alberto Guida e Romolo Sabatini, Signorelli tentò di trasformare Lotta Popolare in una corrente di opposizione interna all'MSI, considerato troppo moderato. Tra gli aderenti vi fu il giovane militante delFdGMario Zicchieri, assassinato il 29 ottobre 1975 da terroristi diLotta Armata per il Comunismo[11]. Poco dopo la morte di Zicchieri, tutti i leader di Lotta Popolare (a eccezione di Buontempo) furono espulsi dall'MSI e la corrente si dissolse.
Signorelli, Guida e Sabatini fondarono nel maggio 1976 ilMovimento politico Lotta Popolare[12], con sedi nelLazio, inLiguria, aTrieste e inSicilia (Catania ePalermo)[13]. A Roma il movimento aprì una radio privata, Radio Contro, con il supporto diRadio Radicale. Il gruppo si sciolse alla fine del 1976. Alcuni dirigenti aderirono aCostruiamo l'azione.
Il riferimento ideale più immediato è quello alnazional-comunitarismo diJean Thiriart anche se molte prese di posizione si spingevano oltre. Lotta di Popolo rifiutava esplicitamente le ideologie, definite strumenti in mano a chi vuole il popolo diviso e contrapposto, ma utilizzava sia il pensiero dei rivoluzionari disinistra, comeMao Zedong, che di personaggi diestrema destra, accomunati secondo il gruppo stesso, da un'otticaanticapitalista,antimperialista eantisionista.
Era comunque diffusa l'opinione che Lotta di Popolo potesse essere inclusa tra i movimenti dell'estrema destra neofascista, come sostenevano non solo i gruppi di sinistra[14] ma anche le forze dell'ordine[15]
Ciascun militante rivendicava un proprio percorso intellettuale, al di là della comune lettura diProudhon eSorel e di autori "provocatori" comeJack Kerouac,Allen Ginsberg,Henry Miller,Louis-Ferdinand Céline,Jean Lartéguy.
Tra i riferimenti si annoverano infatti anche figure di sinistra comeVõ Nguyên Giáp,Malcolm X e soprattuttoChe Guevara; un uomo, quest'ultimo, che aveva lasciato la poltrona di ministro delle Finanze aCuba per combattere in Africa e morire inBolivia, ed era considerato un eroe la cui figura andava oltre la destra e la sinistra.
I riferimenti politici e culturali erano peraltro assai diversi e toccavanoRené Guénon,Drieu La Rochelle,Julius Evola,André Malraux, l'esistenzialismo diSartre, le interpretazioni dellaScuola di Francoforte, i concetti diHeidegger,Jaspers,José Ortega y Gasset, le analisi diGino Germani,Werner Sombart,Oswald Spengler.
II pensieroweberiano sull'etica protestante e la nascita del capitalismo venne utilizzato per interpretare le origini della dominazione culturale sulla società maFriedrich Nietzsche fu scelto come rappresentante dello spirito di rivolta contro i vecchi valori.