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Lotta antisommergibile

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Lalotta antisommergibile,lotta antisom oanti-submarine warfare (ASW oA/S) è quella parte della guerra navale che impiega naviglio di superficie (dotato disonar – soprattuttofregate ma ancheportaerei antisommergibile),aerei da pattugliamento marittimo,elicotteri ASW, oppure altrisottomarini d'attacco (SSK – submarine-submarine killer) per trovare, inseguire e quindi attaccare naviglio sommerso nemico.

ASW è anche la definizione data ai sistemihardware esoftware per la guerra antisommergibile. Un sistema ASW ha il compito di gestire i sensori subacquei (sonar) e le armi sia di offesa, qualisiluri e missili superficie/superficie (tipo ilMILAS), che sistemi difensivi, di cui è un esempio ilsistema antisiluro SLAT.

Prima guerra mondiale

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Uncannone Davis montato su un aeroplano per la lotta antisommergibile
Lo stesso argomento in dettaglio:Battaglia dell'Atlantico (1914-1918).

All'inizio dellaprima guerra mondiale non esistevano mezzi di scoperta deisommergibili totalmente immersi, quindi gli stessi potevano essere attaccati solo quando si trovavano in superficie. Per questo motivo le prime misure contro i sommergibili tedeschi, dopo che il 22 settembre1914 l'U-9 aveva affondato in una singola azione treincrociatori corazzati, furono di organizzare 500 navi di piccolo tonnellaggio (pescherecci e navi da diporto), armate di uncannone di piccolo calibro e in alcuni casi di torpedini a traino, per sorvegliare tutte le acque britanniche[1]. Questi mezzi antisom erano chiaramente di scarsa efficacia, tanto che nei primi tre mesi della campagna contro il traffico mercantile nelMare del Nord laGermania perse solo cinque sommergibili sui ventuno che il 18 febbraio1915 avevano iniziato la campagna e che avevano realizzato fino a quel momento 57 attacchi con isiluri e 93 attacchi col cannone[2]. All'epoca non esistevano sistemi di rilevamento dei sommergibili, quindi l'unico modo per rilevarne la presenza era di utilizzare reti che, incontrando il sommergibile, avrebbero segnalato la sua posizione alle navi (generalmente pescherecci) che le trainavano. Naturalmente questo metodo non poteva essere utilizzato in mari aperti, ma fu efficace per il blocco delloStretto di Dover[2]. Più efficace fu la creazione delleQ ship, cioè navi civetta, all'apparenza mercantili, ma con cannoni occultati a bordo. Dato che, dopo l'affondamento delLusitania, che aveva sollevato contro la Germania l'opinione pubblica statunitense, i sommergibili tedeschi dovevano attaccare i mercantili stando in superficie, leQ ship nel periodo giugno settembre1915 affondarono tre sommergibili tedeschi (su un totale di 11 persi nello stesso periodo)[3].

Nel1916 laGran Bretagna mise a punto l'idrofono, che, essendo in grado di captare i rumori subacquei, poteva indicare, almeno in modo approssimativo, la posizione del sommergibile alle navi di superficie e lacarica di profondità che permetteva di attaccarlo anche quando sommerso. Il 16 luglio1916 il sommergibile tedescoUC 7, per la prima volta nella storia, fu localizzato con gli idrofoni e fu affondato con cariche di profondità[4]. Il mese in cui si ebbero le maggiori perdite di sommergibili tedeschi fu il maggio 1918, in cui ne furono persi 55, di cui 23 per le bombe di profondità, 13 per mine e 19 per altre cause[5].Sempre durante il primo conflitto mondiale fu impiegato come arma antisommergibile ilcannone Davis, installato sucacciasommergibili statunitensi come laSC-17 e laSC-20. I britannici, sempre nell'ambito della lotta antisommergibile, lo impiegarono sperimentalmente su diversi aerei, tra cui unbombardiereHandley Page Type O ed unShort S.81.[6]Nell'ultimo anno di guerra, grazie al maggior numero di unità di caccia ASW messe a disposizione dall'alleato statunitense e dalla tattica del convogliamento, gli effetti della Guerra Sottomarina furono drasticamente ridotti e questo indusse gli alleati a pensare di aver arginato il precedente strapotere dell'arma subacquea.

Seconda guerra mondiale

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La minaccia degli U-Boot: dicembre 1941 – giugno 1942

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Un esempio di rete antisommergibile, in passato a protezione del porto diHalifax, Canada

Durante laseconda guerra mondiale, prima dell'entrata in guerra degli USA, la campagna sottomarina tedesca era indirizzata contro il traffico mercantile indirizzato verso la Gran Bretagna, con successi che determinarono l'affondamento di più navi di quante se ne potessero mettere in acqua per rimpiazzare le perdite, mettendo a rischio la supremazia Alleata sui materiali garantita anche dalLend-Lease Act con cui gli USA si erano impegnati a rifornire la Gran Bretagna di ogni tipo di necessità. Oltre a ciò, la minaccia tedesca inficiava anche la decisione presa daileader anglo-americani (segnatamente, ilprimo ministroWinston Churchill e ilpresidenteRoosevelt) nellaconferenza di Arcadia, tenutasi aWashington tra la fine del 1941 e l'inizio del 1942, di sconfiggere lepotenze dell'Asse attuando un inevitabile sbarco nell'Europa continentale dalcanale della Manica.[7]

La strategia degliU-Boot dellaKriegsmarine (lamarina militare dellaGermania nazista) era semplice: affondare il più alto numero di navi possibile in modo tale da limitare l'afflusso di truppe e rifornimenti al fronte e contrastando contemporaneamente la potenza navale Alleata. L'entrata in guerra degli USA (11 dicembre 1941 in seguito all'attacco di Pearl Harbor) diede nuovo slancio a questa strategia mentre, al contempo, lamarina statunitense (US Navy) e il suo comandante in capo ammiraglioErnest King non erano preparati a fronteggiare il pericolo data la scarsità di personale addestrato, unità di superficie specializzate nella lotta antisom e di aerei a lungo raggio. Come la marina, anche l'United States Army Air Forces (USAAF – forze aeree dell'esercito degli Stati Uniti) del generaleHenry H. Arnold era impreparata a condurre una guerra del genere:[7] gli aerei (pochi per coprire tutti i ruoli propri di una forza aerea) difettavano dibombe di profondità, diradar e di ogni strumento di identificazione dei sommergibili e, soprattutto, di piloti addestrati alla lotta antisom.[8]

LaKriegsmarine sfruttò questa impreparazione ed entro un mese dall'11 dicembre il primoU-Boot arrivò in acque statunitensi. Tra la metà del gennaio 1942 e la fine di giugno erano già colate a picco 397 navi Alleate (171 al largo dellacosta orientale, 62 nelGolfo del Messico, 141 nelMare Caraibico e le restanti 23 in altre acque), prevalentementepetroliere. All'inizio di marzo l'ammiraglioKarl Dönitz,comandante della flotta sottomarina tedesca, mise in campo speciali sommergibili "cisterna" (le cosiddetteMilchkühe - "mucche da latte") per rifornire in alto mare i sommergibili schierati in prima linea in grado così di effettuare pattugliamenti, che prima duravano cinque/sei settimane, di una lunghezza media di sessantadue giorni con un rifornimento o di ottantadue grazie ad un secondo rifornimento. La marina e l'aeronautica statunitense riuscirono ad alleviare la minaccia sottomarina nellaEast Coast ma il Golfo del Messico e il Mar dei Caraibi rimasero pericolosi per il naviglio Alleato, che nella prima metà del 1942 aveva perso tre milioni di tonnellate di imbarcazioni e cinquecento uomini.[8]

Unproiettore Leigh usato per scovare di notte gliU-Boot in emersione installato nell'ala di unB-24 Liberator delCoastal Command britannico

Col tempo l'aeronautica statunitense reagì all'offensiva degliU-Boot sfruttando la loro necessità di emergere in superficie, solitamente di notte, per ricaricare le batterie, ventilare il battello e far prendere aria all'equipaggio. Spesso gli equipaggi tedeschi facevano viaggiare il sommergibile a pelo d'acqua per navigare più velocemente (15kn anziché i 3 kn sviluppati in immersione) o addirittura per sferrare attacchi sia con isiluri che con il cannone. I pattugliamenti aerei (in funzione di scorta aiconvogli o liberi) avevano la funzione di prevenire proprio queste manovre in superficie.[9] Gli equipaggi aerei erano messi alla prova dalle centinaia di ore passate in navigazione senza avvistare nulla, dovendo però stare sempre pronti ad attaccare, in 15/35 secondi, un sommergibile sorpreso in emersione; la sorpresa infatti era cruciale e quando unU-Boot veniva individuato il pilota cercava di mettersi con il sole alle spalle per effettuare poi un attacco con un angolo variabile dai 15 ai 45°, oppure volando a bassissima quota (circa 15m) rilasciando di volta in volta gruppi di cariche di profondità entro 6 m dall'obiettivo, il tutto mentre gli addetti alle mitragliatrici cercavano di contrastare il fuoco antiaereo proveniente dal sommergibile.[10] Per risolvere i contrasti tra l'US Navy e l'USAAF circa chi dovesse comandare e organizzare le forze aeree nelle acque statunitensi il generale Arnold prese in mano la situazione e istituì, il 15 ottobre 1942, un proprioAntisubmarine Command con a capo ilbrigadier generaleWestside T. Larson, formato da equipaggi provenienti principalmente dal I Bomber Command e dipendente daldipartimento della Guerra; anche se il controllo operativo degli squadroni e dei gruppi antisom rimaneva all'US Navy, l'addestramento, l'amministrazione e la manutenzione dei mezzi diventarono più efficienti.[11]

Uno degli aerei Alleati che più si prestò alla lotta antisom, specialmente nei teatrieuropeo-africano e medio-orientale fu ilConsolidated B-24 Liberator, debitamente modificato per lo scopo, entrato nel conflitto nell'inverno 1942 in seno all'USAAF e alRoyal Air Force Coastal Command.[10] I circa 9.400 litri di carburante che poteva imbarcare gli davano la capacità di compiere pattugliamenti sia diurni che notturni estremamente lunghi (una media di dieci/dodici ore) lontani dall'aeroporto di partenza. Il radar di bordo in banda millimetrica ASV-10 (Airborne Surface Vessel Detection 10mm) poteva identificare un sommergibile in emersione a più di 64 km di distanza e la sola torretta in emersione a 24/32 km. Altre apparecchiature elettroniche particolari erano uno specialealtimetro funzionante fino a 3 m di altitudine, unrilevatore di anomalie magnetiche utile in particolare, se usato assieme allasonoboa in grado di captare i suoni del vascello nemico, per trovare sommergibili avvistati ma subito scesi in immersione, e il sistema diradionavigazioneLORAN.[12] Per quello che riguarda l'armamento, i B-24 antisom trasportavano sei bombe di profondità da 227 kg l'una, tarate in genere per inabissarsi con lentezza ed esplodere a circa 8 m (ma erano possibili cambiamenti), quattrocannoni da 20 mm e sei mitragliatricicalibro.50; nel tardo 1943 in alcuni B-24 venne aggiunta una torretta di prua con quattro mitragliatrici per aumentare la potenza di fuoco.[11]

La battaglia dell'Atlantico: luglio 1942 – maggio 1943

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Lo stesso argomento in dettaglio:Battaglia dell'Atlantico (1939-1945).

Quando era in corso la riorganizzazione delle forze antisom dell'USAAF era già in corso labattaglia dell'Atlantico, nel cuiomonimo oceano l'ammiraglio Dönitz aveva rischierato gran parte dei suoiU-Boot nel luglio 1942. Gli Alleati risposero fornendo copertura aerea di scorta ai convogli che facevano la spola dalla costa orientale USA alla Gran Bretagna, lasciando però scoperto, per motivi di autonomia degli aerei, uno spazio di 805 km compreso tra i 25° O ed i 45° O dilongitudine (il cosiddetto "gap"). Fu proprio in questo spazio che si concentrarono i gruppi di sommergibili tedeschi, i cosiddetti "branchi di lupi".[13]

Agli inizi della seconda guerra mondiale i britannici erano riusciti a decifrare con il sistemaUltra il codice dicifratura tedescoEnigma, ma nel febbraio 1942 laKriegsmarine fornì ai suoi sommergibili una versione più complessa del codice che i britannici non riuscirono a decifrare prima della fine dell'anno, lasciando così i convogli a corto di preziose informazioni sulla posizione dei "branchi di lupi" mentre, al contempo, i tedeschi erano riusciti a decrittare i codici Alleati.[13] Grazie a questi vantaggi, dall'agosto 1942 al giugno 1943 gli ottantaseiU-Boot in agguato nell'Atlantico settentrionale riscossero il maggior numero di successi nel corso dell'intera guerra: nel solo periodo agosto-novembre 1942 colarono a picco settanta navi Alleate a fronte di trentacinqueU-Boot distrutti e altri sette danneggiati.[14]

Atlantico meridionale: unabomba di profondità lanciata da un aereo Alleato esplode vicino all'U-BootU-848 nel novembre 1943. Si notino le due mitragliere binateFlaK 38 sulla torretta e il cannone da 10,5 cm sul ponte

Losbarco Alleato in Marocco e Algeria dell'8 novembre 1942 fece convergere la maggior parte dei sommergibili in navigazione nell'Atlantico settentrionale nel medio Atlantico, al largo delle coste nord-occidentali africane e di guardia alloStretto di Gibilterra. La ventina o trentina diU-Boot rimasti nell'Atlantico del nord affondarono, nei mesi di novembre e dicembre, ventuno navi a fronte di una sola perdita, ma per la fine dell'anno i britannici colmarono i deficit di decrittazione dei mesi precedenti e per il marzo 1943 gli Alleati vennero a conoscenza che il codice dei loro convogli era stato violato. A giugno venne introdotto così un nuovo codice ed entro agosto gli operatori britannici erano in grado di leggere quasi in tempo reale le comunicazioni degliU-Boot, mentre già dagli ultimi mesi del 1942 erano diventati operativi mercantili più veloci anche se l'industria navale tedesca produceva un numero di sommergibili adeguato a rimpiazzare le perdite. Tuttavia, la guerra sottomarina Alleata venne ribadita con forza nellaconferenza di Casablanca del gennaio 1943 e la Gran Bretagna dispiegò i suoi B-24 anche inIrlanda eIslanda per coprire la parte orientale delgap[15]

Dönitz riposizionò i suoiU-Boot nell'Atlantico settentrionale, che nei primi tre mesi del 1943 affondarono 85 navi Alleate perdendo un solo battello. L'Antisubmarine Command rispose basando tre squadroni di B-24 aTerranova per pattugliare la parte occidentale delgap mentre il 1º ed il 2º Provisional Bombardment Flight, dotati di bombardieriB-25 Mitchell, cominciarono ad operare dall'aeroporto "BlueWest One" dellaGroenlandia; contemporaneamente l'US Navy mise a disposizione unaportaerei per sorvegliare la parte settentrionale delgap.[15] Anche se in aprile ed in maggio gli Alleati persero un totale di trentotto navi, dal 25 aprile al 20 maggio vennero distrutti ben sediciU-Boot e Dönitz fu costretto a ritirare i suoi equipaggi dall'Atlantico settentrionale. Dal giugno al luglio 1943 circa 1.700 navi Alleate riuscirono ad attraccare in Gran Bretagna illese. GliU-Boot ripiegarono in una strategia volta a distruggere, anziché i convogli, le forze antisommergibile nemiche, sparpagliando piccoli gruppi di unità nella costa orientale USA, nel Mar dei Caraibi, lungo le coste delBrasile, nelle coste atlantiche dell'Africa e nell'Oceano Indiano con effetti minimi sulla preparazione dellosbarco in Normandia Alleato.[16]

Operazioni nel Golfo di Biscaglia: novembre 1942 – ottobre 1943

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Sebbene impegnate anche nell'Atlantico, le forze aeree Alleate giocarono, nella lotta ai sommergibili dell'Asse, un ruolo più determinante nelGolfo di Biscaglia, la parte dell'oceano Atlantico che si estende per 193 km ad ovest dellaFrancia e per 483 km a nord dellaSpagna e quindi raggiungibile dagli aerei a lungo raggio basati in Gran Bretagna. Il Golfo di Biscaglia fu luogo di transito dal luglio 1940 all'ottobre 1943, cioè fino a un anno prima della cessazione dei pattugliamenti aerei antisom Alleati, dagliU-Boot partiti da quattro diversi porti francesi diretti verso l'Atlantico.[17]

Il bombardiere tedescoJunkers Ju 88 fornì copertura agliU-Boot sia nell'Atlantico che nel Golfo di Biscaglia

Il Coastal Command sorvolò il Golfo il più frequentemente possibile aiutato dall'USAAF. Consci della minaccia aerea, gliU-Boot installarono nel tardo 1942 un dispositivo in grado di captare leonde adalta frequenza emanate dai radar Alleati, per cui il Coastal Command richiese immediatamente dei radar operanti inmicroonde per aggirare la contromisura nemica. Nel novembre 1942 l'USAAF inviò inCornovaglia il1º squadrone antisommergibile deltenente colonnello Jack Roberts, sottoponendolo però al comando del Coastal Command. Lo squadrone eseguì la prima missione il 10 novembre venendo poi affiancato nel gennaio 1943 dal2º squadrone antisommergibile.[17] I due squadroni vennero posti il 15 gennaio sotto l'ombrello del neonato "1º gruppo antisommergibile provvisorio", operativo già dal giorno successivo. Statunitensi e britannici insieme pianificarono quindi un'offensiva della durata di nove giorni a partire dal 6 febbraio in coincidenza del ritorno degliU-Boot dall'Atlantico settentrionale, effettuando un totale di più di 300 missioni comprendenti 19 avvistamenti e 8 attacchi. Nel complesso, durante i quattro mesi di permanenza in Gran Bretagna, gli equipaggi statunitensi persero sette B-24 per mano dellaLuftwaffe, avvistarono 22 sommergibili, ne attaccarono 11 e ne affondarono uno solo, l'U-519 colpito dal B-24 pilotato dalprimo tenente W. L. Sanford. Il 5 marzo 1943 gli aerei del 1st Antisubmarine Group eseguirono l'ultima pattuglia nel Golfo di Biscaglia prima di trasferirsi in Africa settentrionale.[18]

La pressione del Coastal Command tuttavia non venne meno e in aprile Dönitz optò per delle modifiche operative: a tutti gliU-Boot passanti per il Golfo di Biscaglia venne ordinato di ricaricare le batterie ed emergere di giorno per muoversi più rapidamente, immergendosi, per converso, di notte, e di fronteggiare con il fuoco ogni attacco aereo nemico. Quest'ultima disposizione in particolare si rivelò un errore. Aiutati dai radar e da Ultra, i piloti britannici a maggio affondarono sette sommergibili nel corso di sessantaquattro attacchi al prezzo di sei velivoli. Il 1º giugno ai capitani dei sommergibili tedeschi venne ordinato di incrociare nel Golfo in gruppo per massimizzare gli effetti della contraerea e di riemergere solo per il tempo necessario a ricaricare le batterie, ma nelle due settimane che seguirono andarono danneggiati due sommergibili e un terzo venne affondato.[19] A scapito dellaKriegsmarine inoltre, arrivarono verso la fine di giugno il e il19º squadrone antisommergibile statunitensi (sempre sottoposti al Coastal Command), da cui ebbe origine l'8 luglio il479º gruppo antisommergibile agli ordini delcolonnello Howard Moore; in agosto il 479º volò verso la meno congestionata base diDunkeswell, sempre in Cornovaglia, e in settembre le sue file s'ingrossarono con gli equipaggi del e del22º squadrone antisommergibile.[19]

Con queste forze il Coastal Command riuscì a mettere in pratica un'efficace caccia agliU-Boot, potendosi permettere nuovi pattugliamenti sopra un ampio specchio di mare a nord-nord-ovest diCapo Finisterre, lasciando agli aerei USA la competenza sulla parte meridionale dell'area vicina alle coste spagnole.[20] Una settimana dopo il 13 luglio, data della prima missione del 479th Antisubmarine Group, un B-24 del 19º squadrone antisom bombardò l'U-558 costringendo l'equipaggio ad abbandonarlo; lo stesso giorno un sommergibile tedesco registrò l'unico abbattimento di un aereo Alleato nel Golfo di Biscaglia. Il 28 luglio un altro B-24, stavolta del 4º squadrone antisom, affondò l'U-404; due giorni dopo un Liberator avvistò treU-Boot al largo di Capo Finisterre ma, a corto di carburante, comunicò la sua posizione dove in seguito unSunderland australiano affondò l'U-461, unHalifax britannico l'U-462 e una sopraggiunta forza di superficie l'U-504. Prima di cessare le operazioni il 31 ottobre 1943, il 479th Antisubmarine Group affondò il suo ultimo sommergibile, l'U-706, il 2 agosto.[21] Durante il periodo 13 luglio - 2 agosto circa un quarto del totale degli attacchi Alleati contro gliU-Boot e almeno il 40% delle perdite di questi ultimi si concretizzò nel Golfo di Biscaglia.[22]

Lotta per lo Stretto di Gibilterra: marzo – ottobre 1943

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In parallelo ai voli del 479º gruppo antisommergibile nel Golfo di Biscaglia il 1º e il 2º squadrone antisom, trasferiti dalla Cornovaglia aPort Lyautey, inMarocco, nel marzo 1943, effettuarono pattugliamenti antisom e soprattutto scorte ai convogli lungo le coste occidentali del Marocco per sorvegliare loStretto di Gibilterra dove gli U-Boot avevano cominciato ad affondare alcune navi. La sicurezza dei convogli era infatti necessaria per il prosieguo dellacampagna di Tunisia e per la futurainvasione della Sicilia.[22] I quindici B-24 dei due squadroni, posti sotto l'autorità delNorthwest African Coastal Air Force per quello che riguardava l'amministrazione e sotto il Fleet Air Wing 15 (15º stormo dell'aviazione di marina) dell'US Navy per l'impiego operativo, andarono quindi ad affiancarsi aiPBY Catalina dell'US Navy dal 19 marzo, data della loro prima missione nel teatro africano.[22] Il 22 marzo il primo tenente W.L. Sanford affondò il primo sommergibile al largo delle coste atlantiche africane, l'U-524 inabissatosi vicino alleisole Canarie; il 19 giugno il 1º e 2º squadrone antisom vennero riorganizzati nel480º gruppo antisom dell'ormai colonnello Jack Roberts.[23]

A giugno Dönitz raddoppiò i sommergibili di guardia allo Stretto di Gibilterra, e a luglio gliU-Boot, per ridurre il rischio di essere scoperti nel Golfo di Biscaglia, cominciarono a discendere verso sud e l'Atlantico costeggiando la Spagna virando poi verso ilPortogallo una volta passato Capo Finisterre, producendo quindi un certo traffico di unità tra leAzzorre e lo Stretto di Gibilterra[23] come dimostrano i 15 avvistamenti e le tre perdite inflitte dal 480º gruppo dal 5 al 15 luglio (affondarono gliU-BootU-951,U-232 eU-506).[23] Dönitz allora spostò i suoi uomini più ad ovest, lontano dalle aeronautiche Alleate ma esposti alle navi di scorta ai convogli dell'US Navy che, tra giugno e ottobre, affondarono ben nove dei dieci sommergibili da rifornimento tedeschi naviganti nell'Atlantico inibendo così notevolmente l'operatività degliU-Boot.[24]

Quando la minaccia sottomarina tedesca nel medio Atlantico e nell'area dello Stretto di Gibilterra calò, gli Alleati riposizionarono alcune unità antisom a supporto dell'invasione della Sicilia. Fu il caso ad esempio del 1º squadrone antisom, che si trasferì da Port Lyautey aProtville, inTunisia, per meglio condurre i pattugliamenti tra laSicilia eNapoli iniziati il 4 settembre e allargatisi cinque giorni dopo al mare ad ovest dellaSardegna e dellaCorsica; altri compiti prevedevano le solite scorte ai convogli e la copertura aerea alle navi italiane in rotta versoMalta per consegnarsi agli Alleati in ossequio alle clausole armistiziali. Il 1º squadrone ritornò negli USA nel novembre 1943.[25] Queste furono comunque le ultime azioni antisom dell'USAAF. Il 9 luglio 1943 US Navy e USAAF concordarono sul ritirare le unità antisom della prima dalla prima linea, il 31 agosto seguente venne sciolto l'Antisubmarine Command ma il 479º e il 480º gruppo antisom rimasero comunque attivi; il primo cessò di esistere l'11 novembre e il secondo il 29 gennaio 1944.[26]

Nel teatro africano laLuftwaffe fu presente con esiti altalenanti, tra gli altri aerei, anche con il quadrimotore a lungo raggioFocke-Wulf Fw 200.[27]

Guerra fredda

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L'aumento notevole in quantità e qualità delle unità subacquee della marina sovietica determinò una considerevole evoluzione qualitativa e quantitativa delle piattaformeNATO dedicate alla guerra antisommergibile. Anche nelPatto di Varsavia vennero create parecchie unità aeree e navali dedicate alla lotta antisommergibile.

NATO

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Un elicottero SH-3H appartenente alla squadriglia HS-8Eightballers della USS Constellation (CV-64) mentre sta filando un sonar ad immersione AQS-13, nel 1989

Nella NATO dell'immediato dopoguerra, gli statunitensi convertirono diverse portaerei in unità specializzate nella lotta antisommergibile, come laUSSLake Champlain ed altreportaerei della classe Essex che non vennero modernizzate con il ponte di volo angolato necessario per gli aerei a reazione; un'altra innovazione fu quella di introdurre gli elicotteri come nuova arma: tra questi ilSikorsky S-58 e varie altre versioni che vennero o specializzate da quelle in servizio con l'USAF come ilSikorsky SH-60 Seahawk (derivato dalUH-60 Black Hawk), o costruite appositamente come ilSikorsky S-61 (designazione militare USA SH-3Sea King) e ilKaman SH-2 Seasprite, detto LAMPS II (Light Airborne Multipurpose System). Altre nazioni crearono loro piattaforme aerotrasportate o imbarcate, acquisendo la produzione su licenza di sistemi statunitensi, come l'Agusta che realizzò l'ASH-3D, versione specializzata impiegata dalle marine militari italiana, brasiliana, peruviana ed argentina. Questi sistemi d'arma erano dotati di sonar ad immersione, filabili attraverso un verricello, di siluri leggeri antisom come ilWhiteheadA244/S. Anche aerei specifici vennero dedicati a questo compito come ilLockheed S-3 Viking, bireattore in grado di restare in volo per lunghi periodi a distanza considerevole dalla portaerei, dotato di siluri,sonoboe eMagnetic Anomaly Detector. Oltre agli strumenti venne elaborata una forte teorizzazione della lotta antisommergibile, ritenuta critica per assicurare la protezione ai gruppi da battaglia di portaerei ma anche ai convogli che in caso di guerra avrebbero dovuto attraversare l'Atlantico per rifornire le formazioni terrestri impegnate in Europa.

Oltre alle armi ed ai sensori portati a bordo delle navi e dei mezzi aerei, le forze NATO, ma in effetti gli Stati Uniti, crearono delle reti di scoperta subacquea poste in alcuni settori critici; la reteSOSUS ad esempio, rete di apparati di ascolto subacqueo installata durante la guerra fredda per tenere sotto controllo i sottomarini sovietici)[28]. Il SOSUS è costituito, oltre che dalla rete di sensori disseminati sotto l'oceano, da stazioni di rilevamento ed elaborazione, che poi fanno convergere i dati al Centro per la Lotta Antisommergibile della US Navy aNorfolk; per l'Atlantico Occidentale, una catena di sensori disposta a controllare il cosiddettoGIUK gap, cioè il varco traGroenlandia (G),Islanda (I) eRegno Unito (UK), viene controllata da una stazione posta in Islanda pressoKeflavík, in prossimità della base aerea NATO, dal 1966 e aBrawdy, nelGalles, dal 1974[28]. Analogamente altre reti e stazioni SOSUS sono dislocate dal 1954 sulla costa occidentale degli Stati Uniti, aPorto Rico e aGrand Turk eSan Salvador nelleBahamas e adArgentia nell'isola di Terranova (dal 1959); dal 1957 altre stazioni a Bermuda, Shelburne (Nova Scotia), Nantucket, Cape May, Cape Hatteras, Antiqua, Eleuthera e Barbados, con vincoli operativi dovuti alla massima lunghezza dei cavi pari a 150 km[28]; sempre dal 1957 una rete iniziò ad essere operativa nel Pacifico con stazioni aIsola di San Nicolas, Point Sur e Centerville Beach, inCalifornia, Coos Bay, nell'Oregon e Pacific Beach, nellostato di Washington. Successivamente ulteriori catene di sensori vennero installate aGuam,Midway,Adak (nelle isoleAleutine) e Barber's Point vicino aHonolulu[28]. In effetti il SOSUS è stato ed è tuttora una componente importantissima della capacità statunitense e NATO di scoperta antisommergibile.

Dal momento che nemmeno tale rete riusciva a coprire totalmente le vastità oceaniche, con un controllo deficitario o inesistente su parte di queste, venne ordinata la costruzione di vascelli, simili a grossi rimorchiatori d'altura, specializzati nella ricerca di sommergibili, denominatiSURTASS (Surveillance Towed Array Sensor System), delle classiStalwart (in 18 esemplari),Victorious (4 navi) eImpeccable (5 navi); queste imbarcazioni, costruite in materiali a bassa osservabilità radar, sono state concepite dalla marina militare statunitense come un sistema mobile per integrare il SOSUS[29] e sono precedute dal prefisso USNS, a rimarcare che non sono unità combattenti, ma con personale di governo civile e specialisti diintelligenza elettronica; il loro principale sensore è un sonar rimorchiato di tipo AN/SQQ-89[29].

Patto di Varsavia

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Un Tupolev Tu-142 Bear Fsovietico
Ilyushin Il-38 May dell'Aeronautica sovietica

Anche il Patto di Varsavia ebbe le sue unità antisommergibile che, vista la mancanza di vere portaerei da parte sovietica, in mare erano rappresentate principalmente dagli incrociatori antisom come le classiKresta I eKresta II, dalle fregate antisommergibili dellaclasse Krivak e dalle corvette delle classiGrisha eMirka, con gli elicotteri imbarcati come ilKamov Ka-25 e il suo derivatoKamov Ka-27. Ad essi si affiancavano gli aerei antisommergibileIlyushin Il-38 (nome in codice NATOMay) entrato in servizio nel1969 ed ilTupolev Tu-142 (nome in codice NATOBear) entrato in servizio nel1972.

Il cacciatorpediniereAdmiral Spiridionov della classe Udaloj mostra il suo ponte elicotteri con due hangar

Un'unità di squadra relativamente recente dedicata alla lotta antisommergibili è stata laclasse Udaloj, sviluppata a metà deglianni settanta come imbarcazione di notevoli dimensioni capace di operare per periodi prolungati in alto mare e con un armamento tale da rendere la nave indipendente dall'appoggio di altre unità navali, analogamente alle unità statunitensi dellaclasse Spruance. Si diede quindi il via alla progettazione della classe Udaloy I. Seppure la nave sia classificata comefregata, la classe Udaloy rappresenta un grande passo in avanti rispetto alle navi dellaclasse Krivak, le quali inizialmente erano sprovviste di un ponte di volo per gli elicotteri, e solo successivamente furono dotate di un ponte per farli atterrare e di un hangar per un singolo apparecchio. La classe Udaloy fu subito concepita per trasportare due elicotteri del tipoKamov Ka-25. Rispetto alle navi della classe Krivak anche gli impiantisonar sono stati migliorati e le navi dispongono anche di capacità marginali per la difesa aerea, anche se la dottrina di impiego sovietica e poi russa consisteva nel farli accompagnare da cacciatorpediniere dellaclasse Sovremenny potentemente armati per la difesa antiaerea.

Paesi non allineati

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Durante la guerra fredda i paesi non allineati preferirono acquistare o produrre su licenza dai due blocchi contrapposti quei limitati equipaggiamenti a loro necessari. Per esempio, ilPakistan dotò la suamarina militare di aerei antisommergibili tipoBreguet Br 1150 Atlantic, uno dei quali fu abbattuto durante un volo di pattugliamento da aereiindiani nell'Incidente dell'Atlantic.

Post guerra fredda

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Classe Hyūga, classificata come Helicopter Destroyers-(DDH), un'espressione usata in questo caso per non utilizzare la parolaportaerei ma cacciatorpediniere portaelicotteri; in realtà si tratta di navi tuttoponte da 20.000 tsl, progettate per operare loJSF

Attualmente molte delle marine militari pongono una minore enfasi nella lotta antisommergibile, essendo calata la tensione internazionale dovuta al confronto tra i due blocchi. Fanno eccezione lamarina militare giapponese, che dovendo fronteggiare la crescente minaccia cinese si è dotata delle nuove portaelicotteri dellaclasse Hyuga ed evolve i suoi elicotteri SH-60J costruiti su licenza della Sikorsy, e la marina pakistana, che fronteggia la marina indiana la quale attualmente ha in costruzione un nuovo sottomarino lanciamissili nucleare derivato dallaclasse Akula I e con tecnologia russa,[30], l'INS Arihant, varato nel 2009 e che sta espletando le prove in mare in vista dell'entrata in servizio.

Anche lamarina militare cinese ha posto attenzione agli strumenti di lotta antisommergibile, sia imbarcati come i VDS (Variable Depth Sonar - sonar a profondità variabile) DUBV-43 LF di costruzione francese posti sui suoi cacciatorpediniere dellaclasse Luhu e sui sonar convenzionali a scafo come il DUBV-23 posto suiLuhu e sul successivoLuhai[31], che sui sistemi posti sugli elicotteri antisom come loHAMC Z-9C (nome in codice NATOHaitun), prodotto su licenza dalloAérospatiale SA 365 Dauphin, dotati di sonar filabileThales HS-12 e radar KLC-11/ in banda J (versione cinese dello Agrion 15) e siluri indigeni Yu-7 clonati dal Withehead AS.244[32]. L'incremento della componente antisom della marina cinese è dovuto alla volontà politica di costituire una forza navale di altura, che sia in grado di confrontarsi con la US Navy e permettere un eventuale sbarco sull'isola diTaiwan, avendo come dottrina strategica l'annullamento della minaccia delle locali forze subacquee e di eventuali sottomarini d'attacco statunitensi presenti in area. Di fatto la coesistenza di tecnologia straniera di varia provenienza e di prodotti locali non permette una vasta integrazione tra i sistemi di bordo e la conseguenza è anche una ridotta capacità operativa degli equipaggi che devono utilizzare materiale con manualistica spesso non in cinese; inoltre la elevata dipendenza della marina cinese da tecnologie straniere non garantisce una continuità operativa[33]. Di conseguenza, e vista l'aumentata qualità delle forze subacquee cinesi, anche la US Navy sta rivedendo le sue valutazioni in merito[34][35].

Note

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  1. ^Hezelt, op. cit. p. 37
  2. ^abHezelt, op. cit. p. 59.
  3. ^Hezelt, op. cit. p. 63.
  4. ^Hezelt, op. cit. p. 71.
  5. ^Hezelt, op. cit. p. 118.
  6. ^(EN) Anthony G. Williams e Emmanuel Gustin,Flying Guns World War I, Ramsbury, Airlife Publishing, 2003,ISBN 1-84037-396-2.
  7. ^abWarnock 1999, p. 1.
  8. ^abWarnock 1999, p. 2.
  9. ^Warnock 1999, pp. 2 e 4.
  10. ^abWarnock 1999, p. 4.
  11. ^abWarnock 1999, p. 6.
  12. ^Warnock 1999, pp. 4 e 6.
  13. ^abWarnock 1999, p. 7.
  14. ^Warnock 1999, pp. 8 e 9.
  15. ^abWarnock 1999, p. 9.
  16. ^Warnock 1999, p. 10.
  17. ^abWarnock 1999, p. 11.
  18. ^Warnock 1999, p. 12.
  19. ^abWarnock 1999, p. 13.
  20. ^Warnock 1999, pp. 13-14.
  21. ^Warnock 1999, p. 14.
  22. ^abcWarnock 1999, p. 15.
  23. ^abcWarnock 1999, p. 16.
  24. ^Warnock 1999, pp. 16-17.
  25. ^Warnock 1999, pp. 17-18.
  26. ^Warnock 1999, p. 18.
  27. ^Warnock 1999, p. 17.
  28. ^abcd(EN)First-Generation Installations and Initial Operational Experience - navy.mil, sunavy.mil, 18 aprile 2012(archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2013).
  29. ^abSurveillance Towed-Array Sensor System (SURTASS) su FAS.org, sufas.org.URL consultato il 18 aprile 2012.
  30. ^SSBN Arihant Class Submarine, India accesso 25 febbraio 2012
  31. ^https://www.afcea.org/signal/articles/anmviewer.asp?a=279&print=yes Chinese Naval Sonar Evolves From Foreign Influences accesso 17 aprile 2012
  32. ^http://www.aviastar.org/helicopters_eng/china_z-9.php HAI Z-9 su Aviastar.org accesso 17 aprile 2012
  33. ^(EN)China's new "imperial" navy, suwww.thefreelibrary.com.URL consultato il 9 giugno 2025.
  34. ^(EN)Armed Forces Journal, suArmed Forces Journal.URL consultato il February 25, 2016.
  35. ^(EN)Military Benefits News and Resources, suMilitary.com.URL consultato il 9 giugno 2025.

Bibliografia

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Voci correlate

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