Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Longanesi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Disambiguazione – Se stai cercando la biografia del fondatore, vediLeo Longanesi.
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vediLonganesi (disambigua).
Longanesi & C.
Logo
Logo
StatoItalia (bandiera) Italia
Fondazione1946 aMilano
Fondata daLeo Longanesi e
Giovanni Monti
Sede principaleMilano
GruppoGruppo editoriale Mauri Spagnol
Persone chiave Ferruccio de Bortoli (Presidente),Stefano Mauri (Amministratore Delegato)
SettoreEditoria
ProdottiLibri
Sito webwww.longanesi.it
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Longanesi & C., o più semplicementeLonganesi, è unacasa editrice italiana fondata aMilano il 1º febbraio1946 daLeo Longanesi[N 1] in società con l'industriale Giovanni Monti[N 2].[1][2] Oltre alla narrativa letteraria, la casa editrice pubblica saggistica, arte, archeologia e divulgazione scientifica.

Storia

[modifica |modifica wikitesto]

Fondazione

[modifica |modifica wikitesto]

Fin dal 1943-44 l'industriale Giovanni Monti era intenzionato ad entrare nel mercato dell'editoria. Inizialmente si rivolse allo scrittoreElio Vittorini[N 3]. Questi acquistò, sfruttando una svendita d'occasione, un cospicuo quantitativo di carta color paglierino e iniziò a stendere un primo programma editoriale, con una lista di autori. Ma la condizione di clandestinità cui era costretto Vittorini (essendo antifascista) e l'impostazione progressista dello scrittore contrastarono con le idee conservatrici di Monti; Vittorini si fece da parte.

Su indicazione diIndro Montanelli[N 4], Monti chiamòLeo Longanesi, a quel tempo impegnato aRoma nella direzione del settimanaleSette, edito da De Fonseca. Dopo una breve trattativa Longanesi divenne socio di minoranza della società. Nel gennaio 1946 Longanesi salì a Milano e il 1º febbraio fu fondata la casa editrice[3]. Il simbolo, due spadini incrociati, nacque dalla sua matita[4].

Direzione Longanesi

[modifica |modifica wikitesto]

Il capitale iniziale investito da Monti ammontava a un milione dilire. La società trovò sede in via Borghetto 5. Il personale era costituito da: Leo Longanesi (direttore editoriale), una segretaria e un responsabile vendite di ventidue anni, Bruno Licitra[N 5]. La carta color paglierino, lasciata da Vittorini, fu utilizzata. Portò fortuna alla nuova casa editrice, divenendo il carattere distintivo della produzione longanesiana.

Alcuni degli allievi che nell'anteguerra avevano lavorato per Leo Longanesi nel settimanaleOmnibus si prestarono a collaborare con la nuova casa editrice nella veste di consulenti: daIndro Montanelli aEmilio Cecchi, daCamillo Pellizzi aHenry Furst (esperto di letteratura anglosassone), daAlberto Moravia aGiovanni Ansaldo[5]. Quest'ultimo fu il principale collaboratore di Longanesi neIl Libraio, raffinato bollettino d'informazioni della casa editrice stampato in formatotabloid. Longanesi incarnò una nuova dimensione dell'editore: l'"editore protagonista", una figura che era insieme amministratore, cacciatore di talenti, uomo di pubbliche relazioni, direttore artistico (sceglieva il tipo di carta e il carattere della stampa) e revisore di bozze[6].

Il catalogo Longanesi per il 1949

Nel 1946 la casa editrice pubblicòI fascisti invecchiano diVitaliano Brancati. Nello stesso anno apparvero leMemorie del cameriere di Mussolini, una biografia diBenito Mussolini. Non fu un successo commerciale, ma fece parlare di sé per l'insolito punto di vista: Mussolini veniva raccontato dal suo cameriere privato, Quinto Navarra. Alla redazione dell'opera, tratta dalle memorie milanesi di Navarra raccolte all'indomani della caduta del fascismo, prese parte anche lo stesso Montanelli, che redasse l'introduzione della seconda edizione. Il primo successo di vendite arrivò nel 1947 conTempo di uccidere diEnnio Flaiano. Longanesi consigliò poi a Flaiano di promuovere se stesso e il libro in vista della stagione dei premi[7].Tempo di uccidere vinse la prima edizione delPremio Strega.
Un altro successo di vendite fu, l'anno seguente, l'opera prima diGiuseppe Berto,Il cielo è rosso e l'opera autobiograficaHo scelto la libertà diViktor Kravčenko.

Se nel campo narrativo le scelte di Longanesi furono caratterizzate da un'eterogeneità di fondo, l'editore fu ancora più controcorrente nella saggistica. Pubblicò nelle collane "Cammeo" e "La Fronda" opere di chiara improntastoricista, cui fecero riscontro il neokantismo diErnst Cassirer e l'empirismo diBertrand Russell, di cui ottenne l'esclusiva, per l'Opera Omnia in italiano, nel1952[8]. Nel 1950, su ispirazione di Henry Furst, Leo aveva varato la prestigiosa collana "I Cento Libri", protrattasi fino al 1987 e nella quale trovarono posto, accanto a classici della storiografia antica e moderna quali, ad esempio, Procopio, Piccolomini, Ranke e Delisle Burns, anche autentiche riscoperte: vedi ilDiario Romano di Francesco Valesio e iDiari e Carteggi dell'esploratoreGiovanni Miani.

Dopo Longanesi

[modifica |modifica wikitesto]

L'ultima invenzione commerciale di Longanesi riguardò la collana "Gialli proibiti" (1953): i libri vennero distribuiti con le ultime pagine sigillate. Se il lettore rinunciava volontariamente a scoprire il finale, poteva ottenere il rimborso del prezzo[9].
Nel 1956 Longanesi lasciò la casa editrice da lui fondata a causa dei problemi politici incontrati dalla rivistaIl Borghese. Infatti, egli condusse campagne taglienti e sferzanti soprattutto contro i centri del nuovo potere partitico nato nel dopoguerra[N 6]. Monti non era direttamente impegnato nelBorghese (la rivista era in comproprietà al 50% tra Longanesi eRizzoli), ma iniziò a ritenerlo troppo pericoloso per i propri interessi. Gli propose di staccarla dalla casa editrice e di sottoscrivere un aumento di capitale. Longanesi non accettò la proposta, si ritrovò fuori dal nuovo consiglio di amministrazione e lasciò la società.

Crisi e rilancio

[modifica |modifica wikitesto]

Dopo l'abbandono di Longanesi, Monti affidò la direzione della casa editrice al figlio cadetto, lo scrittoreMario Monti. Iniziò un declino che nemmeno l'introduzione di una collana di tascabili economici, iSuperpocket, riuscì ad arrestare.

Nel 1977,Luciano Mauri, patron delleMessaggerie Italiane, acquisì conAlfredo Curcio il marchio[10], decidendo di farsi editore in proprio. La società era in profondo passivo: alla fine del 1979 Mauri ne affidò la direzione aMario Spagnol (1930-1999), reduce da esperienze in Bompiani, Feltrinelli, Mondadori e Rizzoli. Spagnol rilanciò la casa editrice puntando sulla narrativa internazionale, ma con un occhio di riguardo per gli autori di qualità. A caccia dibestseller, pubblicòWilbur Smith,Michael Ende,William Golding eJames Patterson. Fu Spagnol a scoprireTiziano Terzani, negli anni Ottanta uno sconosciuto giornalista che lavorava per il settimanale tedescoDer Spiegel[3].

Nel settembre 1999 morì Spagnol;Stefano Mauri, che dal 1988 lo aveva affiancato, assunse la carica di amministratore delegato, mentre quella di direttore editoriale fu affidata a Luigi Brioschi.

Nel 2005 venne fondato ilGruppo editoriale Mauri Spagnol. Da allora la Longanesi è la casa editriceleader del Gruppo[11]. Nello stesso anno nasce la collanaLe spade, per celebrare il centenario della nascita del fondatore della casa editrice.

Nel 2011 è diventato direttore editoriale Giuseppe Strazzeri. Nel maggio 2015Ferruccio de Bortoli è stato nominato presidente della casa editrice, succedendo a Enrico Zanelli, in carica per 15 anni[12].

I Premi Nobel

[modifica |modifica wikitesto]

Nel 1978 fu assegnato ilPremio Nobel per la letteratura aIsaac B. Singer, grande amico personale dell'editoreMario Monti.

Anche la gestione di Mario Spagnol è stata impreziosita da un Nobel per la letteratura, assegnato nel 1983 aWilliam Golding.

Gli autori

[modifica |modifica wikitesto]

La Longanesi pubblicò il primo racconto diErnest Hemingway in Italia e lanciò alcuni scrittori italiani comeVitaliano Brancati,Ennio Flaiano,Dino Buzzati,Goffredo Parise,Giuseppe Berto. Pubblicò, tra le altre, opere diGiuseppe Prezzolini,Giovanni Spadolini eIndro Montanelli.

Tra gli autori stranieri nel catalogo Longanesi si segnalano (in ordine alfabetico):Susanna Clarke,Bernard Cornwell,Clive Cussler,Michael Ende,Jostein Gaarder,Elizabeth George,Arthur Golden,William Golding,Denis Guedj,Torben Guldberg,Chang Jung,Patrick O'Brian,James Patterson,Iain Pears,Bertrand Russell,Vikram Seth,Graeme Simsion,Isaac B. Singer,Sven Hassel,Wilbur Smith,Patrick Süskind,Marion Zimmer Bradley.

Tra gli italiani hanno fatto stabilmente parte del catalogo (in ordine alfabetico):Mario Biondi,Marco Buticchi,Alfio Caruso,Matteo Collura,Giuseppe Conte,Alessia Gazzola,Francesca Marciano,Marta Morazzoni,Piergiorgio Odifreddi,Piero Ottone,Luca Ricolfi,Sergio Romano,Tiziano Terzani,Federico Zeri.

Il palmarès in Italia

[modifica |modifica wikitesto]
Premio Strega
Premio Campiello

Note

[modifica |modifica wikitesto]
Esplicative
  1. ^Va ricordato che Longanesi era già stato editore in proprio a Roma dal 1941 al 1944.
  2. ^Di origine piemontese, Giovanni Monti era titolare della ditta milanese Monti e Martini, una fabbrica chimica con 3.000 operai.
  3. ^Monti era il cognato di Vittorini.
  4. ^Secondo Guido Vergani, invece, fu su suo padreOrio a suggerire a Monti il nome di Longanesi. Cfr.Raffaele Liucci, 2002, p. 102.
  5. ^Avviato a una brillante carriera, divenne amministratore delegato della società.
  6. ^Il termine partitocrazia si affermò successivamente.
Fonti
  1. ^ Nico Naldini,Parise, Comisso e le ire di Longanesi, inIl Piccolo, 11 novembre 2006.URL consultato il 22 gennaio 2021.
  2. ^ Gabriele Sabatini,Libri giallo paglierino con la carta di Vittorini, inDoppiozero, 27 settembre 2017.URL consultato il 22 gennaio 2021.
  3. ^ab Nanni Delbecchi,Longanesi fa settanta. Il "Dottor Naso" aveva fiuto, inIl Fatto Quotidiano, Editoriale Il Fatto s.p.a., 13 maggio 2016, p. 20.
  4. ^ Annalisa Terranova,Leo Longanesi, l'inafferrabile intellettuale anarchico, suLettera43, NEWS 3.0 S.p.A., 3 settembre 2017.URL consultato il 30 ottobre 2017.
  5. ^Gian Carlo Ferretti, 2004, p. 76.
  6. ^Gian Carlo Ferretti, 2004, p. 3.
  7. ^Gian Carlo Ferretti, 2004, p. 77.
  8. ^Gian Carlo Ferretti, 2004, p. 79.
  9. ^Gabriele Sabatini,Visto si stampi. Nove vicende editoriali, Gaffi Editore, 2018.
  10. ^Longanesi & C. (1946 -), suRegione Lombardia.
  11. ^Gian Carlo Ferretti e Giulia Iannuzzi, 2014.
  12. ^Ferruccio de Bortoli nominato presidente della casa editrice Longanesi, suPrima Online, Prima Comunicazione, 12 maggio 2015.URL consultato il 24 maggio 2015.

Bibliografia

[modifica |modifica wikitesto]

Voci correlate

[modifica |modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Longanesi&oldid=142292239"
Categorie:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp